Budapest: chi sono gli eroi del Piazzale degli Eroi?

Chi sono questi eroi? Una domanda in grado di terrorizzare la vostra guida improvvisata, mentre vi addentrate innocenti nel bel piazzale monumentale che vi dà il benvenuto nel parco cittadino di Budapest, il Piazzale degli Eroi.

 

In pochi se li ricordano tutti – sono il doppio dei 7 Re dei Roma! – e ancora di meno persone sanno anche che cosa hanno fatto questi personaggi della storia ungherese. Eccoli tutti e 14, con una breve descrizione biografica utile anche per approfondire la conoscenza di questo Paese.

Stolide sull’imponente colonnato semicircolare, si ergono le statue di 14 statue di uomini (al centro del complesso una colonna di 36 metri di altezza sormontata da una figura dell’Arcangelo Gabriele con in mano una corona, destinata al re fondatore della nazione, Santo Stefano). Eretto nel 1896 per commemorare il millenario dal primo insediamento delle tribù nomadi magiare dell’Asia centrale nel bacino dei Carpazi, il grande monumento di Piazza degli Eroi è una storia di linea del tempo per ripercorrere la crescita della nazione, a cominciare dal monumento centrale caratterizzato dai capi delle sette tribù a cavallo per proseguire con le statue presenti nel colonnato.
I sette Capi

I sette guerrieri a cavallo, con un’armatura medievale ornata di piume e corna sono i leader delle tribù che, intorno all’anno 896, condussero il popolo magiaro verso l’attuale Ungheria. Si tratta di un periodo pieno di lacune informative e fondato su documenti storici del Medioevo ricchi di contraddizioni, ma che concordano nell’identificare tali personaggi in Árpád e altri sei guerrieri (Előd, Huba, Kond, Ond, Tas, e Tétény). I sette attraversarono i monti Carpazi con i loro sudditi per conquistare il loro territorio e presto acquisirono il dominio sulle diverse popolazioni che occupavano la regione a quel tempo; successivamente la dinastia Árpád ha continuato a governare l’Ungheria per circa 400 anni.

Szent István/Santo Stefano I d’Ungheria

Ancora oggi considerato il fondatore della nazione, Santo Stefano fu il primo re d’Ungheria e il primo cristiano a guidare questo paese. Gli ci sono voluti anni per unire il popolo ungherese come un popolo cristiano, punendo brutalmente coloro che si rifiutavano di accettare la fede del loro re. Tuttavia, Santo Stefano regnò per un periodo di 40 anni, relativamente pacifico e prospero.

Szent László/San Ladislao

Ladislao è stato un giovane nobile e cavaliere che ha combattuto contro gli invasori turchi in Transilvania. Secondo la leggenda, durante una battaglia Ladislao vide un guerriero nemico rapire una ragazza ungherese, e coraggiosamente lo inseguì per salvare la fanciulla; il rilievo presente sotto la statua del cavaliere in Piazza degli Eroi, ritrae proprio il momento dello scontro violento tra i due a cavallo, prima della decapitazione del barbaro per mano del re. Ladislao fu incoronato re d’Ungheria nel 1077 e fu canonizzato circa un secolo dopo la sua morte dal suo antenato Stefano.

Könyves Kálmán

Kalman nacque con infermità fisiche piuttosto gravi, così lo zio Ladislao lo condusse verso il sacerdozio. Dopo una lunga lotta di potere con il fratello Álmos, Solomon salì al trono nel 1096, ritrovandosi in una realtà piuttosto tumultuosa – ha affrontato i combattenti predoni che attraversarono l’Ungheria durante la Prima Crociata e più tardi ha guidato l’invasione della Croazia. Eppure Solomon è meglio conosciuto per aver risparmiato dal rogo molte persone religiosamente perseguitate, in quanto aveva affermato che vampiri e streghe non esistessero.

II András /Andrea II

Andrea II dopo essere stato incoronato re d’Ungheria nel 1205, ha intrapreso più di una dozzina di campagne per espandere il suo territorio verso la parte nord-est  di quello slavo, e nel 1217 ha condotto una crociata nel cuore della Terra Santa con scarsi risultati. Tornato in Ungheria, Andrea ha dovuto aumentare le tasse, per coprire il debito derivante dalle disavventure militari e ha chiesto uno statuto reale per garantire i privilegi dei suoi nobili sudditi, la Bolla d’oro del 1222, che porta alla nascita della nobiltà ungherese.

Béla IV

Béla IV fu incoronato nel 1235 e, avendo ereditato dal padre Andrea II una nazione indebolita, tentò di ristabilire la sua influenza reale, ma pochi anni dopo la sua incoronazione i Mongoli invasero l’Ungheria, seminando devastazione. Il rilievo di Béla, presente nel monumento, ritrae una scena triste di soldati magiari cadaveri ammucchiati. Béla cercò di ricostruire l’Ungheria e di prepararla per ogni successiva invasione incoraggiando i suoi vassalli a costruire fortificazioni, ad istituire degli eserciti privati ed alleanze strategiche con i paesi vicini, per cercare di colonizzare le province spopolate.

Károly Róbert /Carlo I

La sovranità complicata di Carlo I ebbe inizio nel 1301 con la sua incoronazione non riconosciuta dalla maggior parte dei nobili magiari, che lo costrinse a ritirarsi nel territorio meridionale del suo regno. Anche se il Papa Bonifacio VIII dichiarò Carlo il re legittimo, questi iniziò una lunga campagna di bonifica delle terre all’interno del regno, potendo finalmente dichiarare il dominio su tutto il paese, realizzando un’Ungheria riunificata.

Nagy Lajos /Luigi I

Conosciuto come Luigi il Grande, il figlio di Carlo I ereditò un regno centralizzato e un’economia, diventando così uno dei più potenti sovrani ungheresi di tutti i tempi. Luigi ha ristabilito l’autorità ungherese sulla Croazia ed ha sconfitto un esercito tataro prima di marciare sul Regno di Napoli (come raffigurato sulla scultura), ampliando enormemente l’influenza dell’Ungheria a est e ovest, ma anche a sud e nord.

Hunyadi János

Hunyadi si trovava in prima linea quando l’Impero Ottomano iniziò ad espandersi verso l’Europa, nel 1430, guadagnando consensi come condottiero valoroso. Grazie alla sua mente militare innovativa, Hunyadi fu proclamato reggente dell’esercito ungherese. Morì tre settimane dopo questo trionfo, ma i turchi rimasero nel Paese per altri sei anni.

Mátyás /Mattia Corvino

Se a metà del 1400 l’Ungheria vide fiorire il Rinascimento si deve a Mattia, il figlio di Giovanni Hunyadi, re mecenate di arte e scienza. Nonostante il suo regno trentennale sia stato caratterizzato da numerose guerre, egli è ricordato soprattutto per i contributi culturali apportati in Ungheria, promuovendo lo sviluppo artistico, progetti di costruzione, creando una biblioteca reale, ed instaurando rapporti con innumerevoli studiosi umanisti.

Bocskai István
 
L’Ungheria fu per circa 2 secoli un campo di battaglia tra Turchi e Asburgo. Bocskai iniziò la sua carriera politica come sostenitore degli Asburgo, con successo, guidando un esercito contro le truppe ottomane nel 1595, ma quando l’impero impose il controllo tirannico sulla Transilvania, Bocskai protestò con un ampio sostegno popolare (sul rilievo). Dopo la sua elezione a principe di Transilvania nel 1605, István fu determinante nel negoziare trattati di pace sia con gli austriaci che con i turchi.

Bethlen Gábor

Bethlen fu proclamato principe di Transilvania nel 1613, andando a conquistare la maggior parte dell’impero Asburgico, nord dell’Ungheria e ottenendo la Corona di Santo Stefano. Dopo un’alleanza con i cechi (nel rilievo) Bethlen decise di riportare la corona in cambio di un trattato per garantire i diritti civili ungheresi. Gabriele tentò invano di cacciare i turchi dall’Ungheria, morendo prima di raggiungere tale obiettivo.

Thököly Imre
 
Thököly era figlio di un nobile del nord dell’Ungheria che era opposto agli austriaci ed fu ucciso dalle loro truppe, portando così il giovane conte a fuggire in Transilvania. Lì incontrò altri rifugiati avversari degli Asburgo e organizzò una rivolta contro il dominio austriaco nel 1678; con il supporto ottomano i ribelli vinsero molte battaglie e i turchi dichiararono Thököly principe di Alta Ungheria nel 1682.

Rákóczi Ferenc II

Dopo la perdita subìta da Thököly contro gli Asburgo, a Rákóczi, suo figliastro fu chiesto di portare avanti la lotta per la libertà ungherese. Ferenc, grazie ad un’alleanza con il re Luigi XIV di Francia, organizzò una nuova rivoluzione nel 1703 con un esercito di contadini guidato da Tamás Esze (ritratta nel rilievo) grazie alla quale fu dichiarato principe di Transilvania. In seguito subì tuttavia numerose sconfitte militari, per cui fu costretto a fuggire in Polonia e a rifugiarsi infine in Turchia fino alla sua morte.

Kossuth Lajos

Il predominio austriaco sull’Ungheria è proseguito anche nel 19° secolo, provocando un’ondata rivoluzionaria che si è diffusa poi in tutta Europa nel 1848. Nel marzo di quell’anno Kossuth – politico dall’importante ruolo riformatore – ha iniziato una battaglia politica per ottenere un governo parlamentare in Ungheria, guadagnandosi un ampio sostegno tra la popolazione magiara. Il 15 marzo 1848 è la data passata alla storia per la rivoluzione ungherese (tutt’ora festa nazionale), di cui Kossuth divenne il leader. Nonostante i suoi discorsi fossero ispirati alla lotta (come illustrato nel suo rilievo), il politico cercò sempre mantenere sempre l’unità. L’esercito magiaro fu sconfitto nell’estate del 1849. Kossuth è morto decenni più tardi in esilio.
 

Riadattamento di Cinzia Curci e Claudia Leporatti su concessione di WeLoveBudapest. L’articolo originale si trova qui: http://welovebudapest.com/budapest.and.hungary/who.are.the.heroes.of.heroes.square
Redazione Economia.hu

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