Bloccati fondi UE all’Ungheria per 700 mrd HUF

La Commissione Europea ha sospeso un totale di 700 miliardi di HUF dai fondi assegnati all’Ungheria dopo aver riscontrato errori nel processo di assegnazione dei finanziamenti per il periodo 2007-2013.

 

La CE sostiene di avere trovato prove a suffragio della sospettata canalizzazione diretta dei fondi verso aziende selezionate da funzionari ungheresi, oltre ad altre irregolarità e istanze di sovrapprezzo. Quest’ultima in particolare riguarda l’acquisto di macchinari per il taglio di metallo per 740mila euro, il doppio rispetto al prezzo di mercato indicato dalla CE. Tra i progetti congelati quello per un tratto dell’autostrada M4 il cui costo sarebbe risultato in sovrapprezzo.

Budapest ha deciso subito dopo di cancellare il contratto per il finanziamento UE sullo sviluppo dell’infrastruttura, i cui lavori sono stati fermati a marzo per sospetto di attività di cartello. L’esecutivo ha chiesto al Ministro dello Sviluppo (Seszták Miklós) di presentare delle proposte per collegare Szolnok, in Ungheria centrale, con la rete nazionale di autostrade. Un documento di cui alcuni giornali locali sarebbero venuti in possesso rivela che la Commissione avrebbe reso noti i suoi sospetti al Governo alcuni mesi fa, nel 2014, quando ha declinato la richiesta del rinnovo del trasferimento di fondi europei per lo sviluppo economico: in tutto 451 milioni di euro, una linea di credito interrotta a settembre in ragione della “debolezza sistematica” riscontrata nella missione di controllo della CE del maggio 2014. A quel punto l’Ungheria avrebbe avuto due mesi di tempo per effettuare le correzioni necessarie nei processi di selezione, ma la risposta del governo sarebbe giunta oltre la scadenza di dicembre e non avrebbe soddisfatto le rimostranze sollevate. Il vice Segretario di Stato Nandór Csepreghy ha parlato della questione dei 700 milioni di fiorini, che riguardano anche altri bandi, in una conferenza stampa. Csepreghy ha fatto riferimento a una disputa di natura “tecnica”. Secondo Hvg.hu il Governo sta trattando la questione con la Commissione Europea dallo scorso ottobre, quando la CE ha trovato “cruciali lacune” nel monitoraggio e nel controllo delle pratiche legate ai progetti finanziati dall’UE. Il parlamento sta adesso valutando possibili soluzioni, posto che la correzione prescritta dalla Commissione UE per casi del genere è in genere al di sotto del 10% del fondo totale. Csepreghy ha affermato che nessun progetto di sviluppo dovrà essere fermato a causa di questa decisione.
 
Claudia Leporatti
 
Redazione Economia.hu
 
Fonti: Portfolio.hu, HATC, MTI

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