Budapest ha approvato la prima legge del piano di salvataggio per i debitori in valuta estera, sulla base dello schema stabilito da una risoluzione della Corte Suprema magiara, la Kúria. 184 voti a favore, 2 astenuti e 1 solo parere contrario per la nuova legge che entrerà in vigore 8 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
La nuova legge elimina il concetto di spread valutario: al suo posto le banche dovrebbero aver utilizzato il tasso medio di cambio nei prolungamenti dei mutui in valuta estera e nel calcolo dei pagamenti. Vengono annullate inoltre clausole di contratto che stipulano il diritto delle banche di effettuare cambiamenti unilaterali ai termini e alle condizioni senza il consenso dei clienti, a meno che le banche siano in grado di dimostrare dinanzi alla Corte la correttezza della procedura nel corso dei mesi immediatamente successivi. La legge, spiega Portfolio.hu, si applica a tutti i mutui mutui retail in valuta estera e in fiorini, così come ai contratti di leasing finanziario, ad eccezione dei casi di debitori che hanno ricevuto assistenza dall’Agenzia di Gestione degli Assets e di coloro che hanno concordato un rimborso preferenziale anticipato. Per i contratti ancora in vigore e firmati a partire dal 1 maggio 2004 (così come per quelli chiusi negli scorsi 5 anni), le banche sono obbligate a rimborsare tutte le multe illegittime. Fino a che non saranno stati effettuati i rimborsi dovuti le banche non possono alzare i tassi di interesse e sono inoltre banditi pignoramenti e cause contro clienti. Secondo le stime degli analisti e della banca centrale l’importo aggregato che dovrà essere rimborsato ai contrattori di mutui in valuta estera può variare molto a causa di incertezze statistiche e legali, nonchè alla possibile incompletezza dei dati. Le stime si aggirano tra i 400 e i 900 miliardi di fiorini.
Redazione Economia.hu