14 Novembre 2024: Sfide e sviluppi per l’Ungheria tra previsioni economiche, regolamentazioni abitative e dibattiti sulla sostenibilità

Prospettive economiche 2025: crescita oltre il 3% per l’economia ungherese, nonostante un 2024 più debole
Un’analisi macroeconomica ha evidenziato che l’economia ungherese potrebbe crescere oltre il 3% nel 2025, trainata principalmente dal consumo delle famiglie. Tuttavia, per il 2024, le previsioni sono state riviste al ribasso, indicando una crescita del PIL inferiore all’1%. Nonostante un temporaneo aumento dell’inflazione previsto per la fine dell’anno, si prevede una sua diminuzione nel 2025, accompagnata da un incremento reale dei salari intorno al 5%. È probabile che il tasso di cambio dell’euro rimanga sopra i 400 fiorini.

Budapest inasprisce le normative sugli affitti a breve termine per contrastare la crisi abitativa
Il Ministero dell’Economia ungherese ha annunciato un inasprimento delle normative relative agli affitti a breve termine, come quelli offerti tramite Airbnb, al fine di affrontare la crescente crisi abitativa a Budapest. A partire dal 2025, l’imposta forfettaria annuale per le strutture ricettive private nella capitale aumenterà da 38.400 fiorini a 150.000 fiorini. Questa misura mira a ridurre l’impatto degli affitti turistici sul mercato immobiliare locale, che ha visto un aumento dell’80% nel numero di alloggi offerti tra il 2020 e il 2024, contribuendo all’aumento dei prezzi degli affitti e degli immobili. Il governo ha sottolineato che queste modifiche riguarderanno esclusivamente Budapest e non influenzeranno le altre regioni del paese.

Crescono le preoccupazioni per la sostenibilità del sistema pensionistico ungherese
Un’analisi ha evidenziato le crescenti preoccupazioni riguardo alla sostenibilità del sistema pensionistico ungherese. Con l’aumento dell’aspettativa di vita e il calo del tasso di natalità, si prevede che entro il 2060 il rapporto tra pensionati e popolazione attiva raggiungerà il 67%, mettendo a dura prova il sistema previdenziale. Nonostante queste proiezioni, solo una minoranza della popolazione sta adottando misure di risparmio per la pensione. Gli esperti sottolineano l’urgenza di promuovere l’educazione finanziaria e incentivare l’adozione di piani pensionistici privati per garantire la sicurezza economica degli anziani in futuro.

Incontro bilaterale tra Ungheria e Germania: focus su cooperazione economica e transizione verde
Il Ministro dell’Economia ungherese, Márton Nagy, ha incontrato a Berlino il suo omologo tedesco, Robert Habeck, per discutere delle prospettive economiche e della competitività europea. Durante l’incontro, è stata sottolineata l’importanza della cooperazione tra i due paesi, con particolare attenzione al settore automobilistico e alla transizione verso i veicoli elettrici. Nagy ha evidenziato che la Germania è il principale partner commerciale dell’Ungheria, rappresentando il 24% del commercio estero ungherese nel 2023. Inoltre, ha sottolineato che le aziende tedesche sono i maggiori investitori in Ungheria, con investimenti diretti esteri pari a 18,7 miliardi di euro nel 2022, equivalenti al 18,6% del totale degli IDE nel paese. Entrambi i ministri hanno concordato sulla necessità di rafforzare la competitività europea per affrontare la rapida crescita economica di Stati Uniti e Cina, proponendo una maggiore digitalizzazione e una politica di sussidi più mirata. Nagy ha inoltre evidenziato l’importanza di un nuovo approccio industriale basato sul contributo dei vari settori, sottolineando che il futuro dell’Ungheria risiede nell’energia verde e nella mobilità elettrica.

Produzione edile in calo: settembre registra un -8,2% e aumentano le preoccupazioni per il settore
Il Központi Statisztikai Hivatal (KSH) ha riportato un calo dell’8,2% nella produzione del settore edile ungherese per settembre, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Questo rappresenta la diminuzione più significativa dell’anno. Entrambi i principali segmenti hanno registrato flessioni: la costruzione di edifici è diminuita del 2%, mentre le opere di ingegneria civile hanno subito un calo del 17%. Nonostante l’aumento del 2,7% nei nuovi contratti, il presidente dell’Associazione Nazionale delle Imprese Edili (ÉVOSZ), László Koji, ha espresso preoccupazione per la sostenibilità a lungo termine del settore, sottolineando la necessità di riforme strutturali e di incentivi governativi per stimolare la domanda interna e migliorare la competitività.

La protezione della proprietà intellettuale diventa cruciale per le aziende ungheresi
Un’analisi ha evidenziato l’importanza crescente della protezione della proprietà intellettuale tra le aziende ungheresi. Settori come l’industria farmaceutica, i media e i beni di consumo mostrano una forte presenza nella registrazione di marchi nazionali. Ad esempio, Richter Gedeon Nyrt. detiene 1.104 marchi registrati, seguita da Egis Gyógyszergyár Zrt. con 978. Anche aziende multinazionali come Unilever e Procter & Gamble hanno una significativa presenza nel mercato ungherese. La gestione efficace dei portafogli di marchi è fondamentale per mantenere il valore del brand, distinguersi dalla concorrenza e aumentare l’attrattiva per gli investitori. Inoltre, marchi storici come Odol, Apenta e Aspirin, registrati oltre un secolo fa, continuano a mantenere la loro protezione legale, sottolineando l’importanza di una gestione continua dei diritti di proprietà intellettuale.

Nuove normative sulle farmacie rurali: il dibattito sulla qualità e l’accessibilità del servizio
E’ stato pubblicato un articolo che analizza l’impatto della normativa introdotta il 6 maggio 2024, la quale consente alle farmacie rurali di operare senza la presenza fisica di un farmacista, a condizione che sia disponibile una supervisione remota entro 15 minuti. La Hálózatban Működő Gyógyszertárak Szövetsége (HGYSZ) ha accolto positivamente questa misura, ritenendo che possa migliorare l’accesso ai farmaci nelle piccole comunità. Al contrario, la Magyar Gyógyszerészi Kamara (MGYK) ha espresso preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei pazienti e alla qualità del servizio offerto. Dopo sei mesi dall’implementazione della normativa, il dibattito tra le due organizzazioni rimane acceso, con la HGYSZ che sottolinea i benefici in termini di accessibilità e la MGYK che continua a mettere in guardia sui potenziali rischi per la salute pubblica.

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