La Banca Nazionale Ungherese riduce l’anticipo per i mutui su immobili sostenibili
La Banca Nazionale Ungherese (MNB) ha annunciato una significativa modifica alle normative sui mutui immobiliari. A partire dal 1º gennaio 2025, per l’acquisto o la ristrutturazione di immobili ad alta efficienza energetica, sarà sufficiente un anticipo del 10% del valore dell’immobile, rispetto al precedente 20%. Questa misura mira a incentivare l’acquisto di abitazioni sostenibili, riducendo l’onere finanziario iniziale per gli acquirenti. Inoltre, per i mutui con tasso fisso di almeno 10 anni destinati a immobili “verdi”, il limite del rapporto rata/reddito sarà innalzato al 60%, indipendentemente dal reddito del mutuatario. Queste modifiche intendono promuovere la sostenibilità nel settore immobiliare e facilitare l’accesso alla proprietà per un numero maggiore di cittadini.
Jellinek Dániel completa l’acquisizione di quote di Auchan Ungheria
L’Autorità ungherese per la concorrenza (GVH) ha approvato l’acquisizione del 47% delle quote di Auchan Magyarország Kft. da parte di Biery Investments Zrt., una società controllata da Jellinek Dániel. Questa decisione conclude un processo iniziato nel settembre 2021, quando l’Indotek Group, anch’esso di proprietà di Jellinek, aveva annunciato l’intenzione di acquisire una partecipazione nell’Auchan ungherese. Con l’approvazione del GVH, l’acquisizione è ora ufficialmente completata, permettendo a Jellinek di perseguire l’obiettivo di rendere l’Auchan il terzo maggiore attore nel mercato ungherese della vendita al dettaglio entro cinque-sei anni.
Sondaggio: aumento delle spese natalizie e utilizzo di prestiti per finanziare le festività
Secondo un recente sondaggio, i cittadini ungheresi prevedono di spendere in media 102.000 fiorini per le festività natalizie, includendo sia i regali che il cibo per le celebrazioni. Coloro che intendono fare regali stimano una spesa media di 46.000 fiorini, con un massimo di sei destinatari. Per finanziare queste spese, il 59% utilizzerà il reddito mensile corrente, il 33% attingerà ai risparmi e il 12% ricorrerà a prestiti, la percentuale più alta degli ultimi otto anni. Inoltre, il 17% dei lavoratori prevede di ricevere un bonus natalizio (“pulykapénz”) di circa 71.500 fiorini. Per quanto riguarda i regali, i più popolari sono prodotti di bellezza, giocattoli e abbigliamento, con una crescente preferenza per articoli pratici come utensili da cucina e attrezzature sportive. Il 57% degli acquirenti prevede di fare acquisti online. Inoltre, il 13% degli ungheresi intende richiedere un prestito nel prossimo anno, con un importo medio previsto di 1,1 milioni di fiorini, principalmente per l’acquisto o la ristrutturazione di immobili.
Il fiorino tocca nuovi minimi storici nonostante la stabilità dei rendimenti dei titoli di Stato
Il fiorino ungherese ha continuato a indebolirsi, raggiungendo un nuovo minimo storico rispetto all’euro, con un tasso di cambio vicino a 412 HUF per 1 EUR. Anche nei confronti del dollaro statunitense, la valuta ha mostrato debolezza, con un tasso di cambio di circa 387 HUF per 1 USD. Nonostante i dati sull’inflazione più favorevoli del previsto, i rendimenti dei titoli di Stato ungheresi sono rimasti stabili, indicando una cautela persistente tra gli investitori riguardo alle prospettive economiche del paese.
I prezzi dell’energia elettrica triplicano a causa di condizioni meteorologiche avverse
Il prezzo dell’energia elettrica in Ungheria ha registrato un aumento significativo, triplicando in soli due giorni. Questo incremento è attribuito a condizioni meteorologiche avverse, come nebbia persistente, che hanno ridotto la produzione delle centrali solari. Inoltre, la siccità ha limitato la capacità delle centrali idroelettriche nei Balcani, da cui l’Ungheria solitamente importa energia. La combinazione di questi fattori ha portato a una carenza di offerta e a un conseguente aumento dei prezzi sul mercato energetico ungherese.
Possibile sblocco dei fondi UE direttamente ai beneficiari ungheresi, senza l’intermediazione governativa
Kollár Kinga, europarlamentare del Tisza Párt, ha annunciato che l’Ungheria potrebbe ricevere i fondi dell’Unione Europea senza l’intermediazione del governo nazionale. Dopo l’audizione di Piotr Serafin, nuovo commissario europeo per il bilancio, Kollár ha evidenziato un “cambiamento silenzioso” a Bruxelles, suggerendo che i fondi bloccati a causa delle preoccupazioni sullo stato di diritto potrebbero essere sbloccati e destinati direttamente ai beneficiari ungheresi. Ha sottolineato l’urgenza di questi finanziamenti per migliorare i servizi sanitari e sostenere le imprese locali, impegnandosi a monitorare attentamente l’attuazione di queste misure.