János Lázár capo di gabinetto del governo ungherese, nella settimanale conferenza stampa, ha duramente criticato la posizione assunta dalla UE sulla redistribuzione degli immigrati.
Una decisione che indica „l’imperialismo morale della UE” secondo Lázár che ha sottolineato come tutti i membri del Gruppo di Visegrád la giudichino negativamente, nonostante la Polonia abbia votato a favore del provvedimento.
Nel frattempo continua la situazione di tensione diplomatica tra i paesi coinvolti dal flusso di migranti. I governi di Croazia e Serbia si scambiano reciproche accuse ed hanno introdotte nuove restizioni nei rispettivi valichi di confine. Mentre l’Ungheria ha iniziato a costruire la recinzione anche al confine con la Slovenia, paese membro di Schengen. Il governo di Ljubljana si è detto sorpreso della misura adottata da Budapest.
Redazione Economia.hu
