Ungheria, campagna del Partito del cane a due code

Gergely Kovács presidente del partito ha presentato i risultati raggiunti dalla campagna pubblicitaria contro la politica del governo ungherese.

Dal primo luglio in Ungheria sono stati affissi centinaia di manifesti con slogan ironici. Quali ad esempio: „Grazie Austria che nel 1956 non hai chiuso le frontiere” scritto in tedesco e posizionato nei pressi del confine con l’Austria, „Sono sopravvissuto alla campagna ungherese anti-immigrazione” scritto in inglese ed apprezzato dai residenti stranieri in Ungheria che colgono l’occasione per numerosi selfie, e infine un manifesto diretto direttamente a Orbán „Se sei il primo ministro ungherese devi rispettare la legge”.

Kovács ha spiegato che l’idea della campagna é partita perché secondo loro il governo non dovrebbe spendere soldi pubblici per creare paure e divisioni sociali, ma anzi dovrebbe incoraggiare la solidarietà. La campagna era partita in sordina ma dopo appena due settimane il crowdfunding con il quale sono stati recuperati i soldi necessari per acquistare i manifesti aveva già superato i 33 milioni di fiorini e i 7.000 donatori, un record.
Durante la conferenza stampa non sono mancate dure critiche al sistema partitico ungherese, un sistema radicalmente corrotto secondo Kovács che ha sottolineato come con i 33 milioni l’MKK é riuscito a comperare spazi per 1.000 manifesti, mentre il governo per lo stesso numero ha speso quasi 10 volte tanto.

Il Partito del Cane a due code nasce nel 2006 con uno scopo prettamente goliardico, ma ora grazie alla diffusione raggiunta non nasconde la volontà di partecipare alle elezioni politiche del 2018. Il programma prevede punti come „Birra gratis” e „Vita eterna”, insomma l’obiettivo del MKK é soprattutto quello di non prendersi troppo sul serio, anche se non é da escludere che possa conquistare numerosi elettori delusi dai partiti tradizionali.

Aron Coceancig

Redazione Economia.hu

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