I. Sintesi Esecutiva: Divergenza Politica e Resilienza del Mercato
L’analisi degli sviluppi economici ungheresi al 10 ottobre 2025 rivela un quadro caratterizzato da una vigorosa espansione interna guidata da misure di stimolo fiscale, che si contrappone a persistenti vulnerabilità esterne e a una cauta posizione monetaria tesa all’ancoraggio delle aspettative inflazionistiche.
Il Vice Governatore della Banca Nazionale Ungherese (MNB), Mihály Varga, ha ribadito la necessità di una “politica monetaria orientata alla stabilità” per gestire le sfide economiche attuali e garantire la stabilità del mercato valutario come elemento chiave per moderare le aspettative inflazionistiche.1 Parallelamente, il Primo Ministro Viktor Orbán ha confermato il rapido dispiegamento dei programmi di prestito a tasso fisso del “numero magico tre” (3% di interesse), destinati a sostenere gli investimenti delle Piccole e Medie Imprese (PMI) e l’acquisto della prima casa tramite il programma ‘Otthon Start’.2
Queste misure hanno prodotto effetti tangibili e immediati. Il mercato immobiliare ha registrato un notevole aumento, con l’interesse degli acquirenti che è raddoppiato in seguito all’annuncio del programma, e i prezzi delle abitazioni che sono saliti di quasi il 17% su base annua a settembre.5 Sul fronte dei capitali, l’Indice della Borsa di Budapest (BUX) ha chiuso in rialzo dello 0,6% a 101 990,76 punti 7, mostrando una significativa disconnessione e una sovraperformance rispetto ai principali indici dell’Europa occidentale, che hanno subito cali sostanziali (DAX -1,40%, CAC-40 -1,53%).7
Questa robusta performance del BUX, in un contesto di turbolenza sui mercati occidentali (come evidenziato anche dagli avvertimenti di Jamie Dimon sul rischio di una correzione seria nei mercati statunitensi 8), è significativa. La divergenza suggerisce che l’ingente iniezione di liquidità e l’ottimismo generato dalle politiche di stimolo interne, come i prestiti agevolati, potrebbero temporaneamente isolare le valutazioni degli asset locali dal pessimismo globale. È fondamentale valutare se questa forza sia sostenuta da fondamentali aziendali duraturi o se sia un effetto di breve termine dovuto alla liquidità indotta dallo Stato, un fenomeno che potrebbe portare a un surriscaldamento del mercato qualora lo stimolo dovesse ridursi.
PODCAST IN ITALIANO
II. Politica Macroeconomica, Sovranità e Stabilità Finanziaria
II.1 Posizione MNB sulla Stabilità dei Prezzi e sull’Ancoraggio Valutario
La Banca Nazionale Ungherese (MNB) mantiene una focalizzazione critica sul contenimento dell’inflazione. Il Vice Governatore Varga ha sottolineato che una politica monetaria coerente è essenziale per ancorare le aspettative inflazionistiche, garantendo un ambiente prevedibile per famiglie e imprese.1 L’alta inflazione è stata descritta non solo come un problema nazionale, ma come una sfida a livello dell’intera regione dell’Europa centro-orientale, capace di causare una crescita economica inferiore e un rallentamento nel processo di convergenza.1
Un elemento chiave della strategia monetaria è il mantenimento della stabilità del mercato dei cambi, considerata fondamentale per la moderazione delle aspettative inflazionistiche in un clima di incertezza economica.1
II.2 Sovranità Geopolitica e Fiscale
Il Primo Ministro Orbán ha riaffermato l’orientamento politico che privilegia la “sovranità economica” ungherese rispetto a una più profonda integrazione nell’Unione Europea.3 In questo contesto, è stata respinta la prospettiva di adottare l’Euro, citando la “crisi e frammentazione” attualmente percepita all’interno dell’UE.3
La politica economica si concentra anche sull’attrazione di investimenti internazionali, in particolare statunitensi, in settori strategici come la produzione di batterie ad alta tecnologia e lo stoccaggio di energia, con l’obiettivo di posizionare l’Ungheria tra i leader globali entro i prossimi cinque o dieci anni.3
II.3 Contesto di Rischio Sovrano e Frizione Fiscale-Monetaria
Nonostante l’MNB richiami alla necessità di una politica orientata alla stabilità 1, l’azione governativa di lanciare programmi di credito fortemente sovvenzionati (il tasso fisso del 3% per PMI e acquirenti di case) rappresenta una significativa espansione fiscale. Questa massiccia iniezione di credito a basso costo in settori sensibili all’inflazione, come l’immobiliare e la domanda interna, opera in diretta controtendenza rispetto agli obiettivi dell’MNB di moderare l’attività economica e ancorare le aspettative. Questo conflitto politico tra la dominanza fiscale e la necessità di credibilità monetaria accresce il rischio di uno scenario di stagflazione (crescita lenta con inflazione elevata), in linea con le preoccupazioni espresse da S&P.
Il contesto di rischio sovrano è ulteriormente definito dalla revisione dell’outlook di S&P ad aprile 2025, che ha mantenuto i rating ‘BBB-/A-3’ ma ha spostato l’outlook a Negativo.10 S&P aveva citato condizioni economiche esterne volatili, l’incertezza sui flussi di fondi UE e il rischio di allentamento fiscale in vista delle elezioni generali del 2026 come fattori chiave.10 L’implementazione rapida dei prestiti al 3% 3 e la discussione di aumenti a doppia cifra del salario minimo 3 dimostrano che l’espansione fiscale prevista da S&P è già in atto, esacerbando la vulnerabilità del debito sovrano e aumentando la pressione per un futuro downgrade qualora non si verifichi un consolidamento fiscale post-stimolo.
L’MNB aveva previsto una crescita reale dell’1,5% nel 2025, ma i rischi superano le opportunità, soprattutto a causa del continuo stallo nei negoziati con l’UE, che impedisce lo sblocco dei fondi essenziali.10
III. Programmi di Stimolo Economico Domestico e Implementazione
III.1 Il Programma di Investimento PMI ‘Numero Magico Tre’
Il governo ha lanciato un programma di prestiti a tasso di interesse fisso del 3% per le PMI, disponibile dal 6 ottobre, con un valore massimo di 150 milioni di fiorini (HUF).3 Il Primo Ministro ha presentato il programma come semplice e interamente finanziato dai bilanci del 2025 e 2026.3
L’analisi politica suggerisce che il governo vede l’investimento diretto nell’economia attraverso questi meccanismi di credito agevolato come meno rischioso rispetto alla spesa sociale pura, con la previsione che generi rendimenti più elevati.3
III.2 Politica Salariale e Concessioni Fiscali
Sono in corso discussioni per un potenziale aumento a doppia cifra del salario minimo.3 Il Primo Ministro ha chiarito che un tale aumento richiederebbe parallelamente una “riduzione delle tasse per le imprese private” per compensare l’incremento dei costi del lavoro.3
III.3 Il Programma di Prestito Abitativo ‘Otthon Start’
Il programma ‘Otthon Start’ offre un mutuo a tasso fisso del 3% per l’acquisto della prima casa, applicabile per l’intera durata del prestito, che varia da un minimo di 5 a un massimo di 25 anni.12 I criteri di ammissibilità includono l’esistenza di un rapporto di previdenza sociale e la residenza in Ungheria negli ultimi 180 giorni.12
La fornitura di prestiti a tassi fissi così bassi e a lungo termine (fino a 25 anni) comporta il trasferimento del rischio di tasso di interesse dal settore privato direttamente al bilancio statale. Se l’ambiente dei tassi d’interesse dovesse rimanere elevato o aumentare nel medio termine, il costo della sovvenzione di questo tasso fisso diventerà una passività significativa per il bilancio nazionale, aggravando la preoccupazione per l’elevato debito già citata da S&P.10
Focus del Programma | Meccanismo | Tasso di Interesse | Valore Massimo / Impatto | Data di Lancio |
Prestito Investimento PMI | Finanziamento a tasso fisso per imprese | Fisso 3% | 150 Milioni di HUF.3 | 6 ottobre 2025.4 |
Prestito Abitativo ‘Otthon Start’ | Mutuo a tasso fisso per acquirenti prima casa | Fisso 3% | Durata 5-25 anni.13 | 1 settembre 2025.5 |
Prezzi delle Abitazioni A/A | Prezzi di mercato riflettenti lo stimolo | N/A | +17% di aumento su base annua a settembre.6 | Dati di settembre 2025.6 |
IV. Dinamiche del Mercato Immobiliare e Valutazione del Micro-Impatto
L’introduzione del programma ‘Otthon Start’ ha avuto un impatto immediato e significativo sul mercato immobiliare ungherese. Balogh László, esperto economico di ingatlan.com, ha confermato che l’effetto è “percepibile in ogni segmento di mercato”.5
L’elemento più critico è l’impennata della domanda. Nelle prime settimane di settembre, dopo l’annuncio del programma (disponibile dal 1° settembre), l’interesse degli acquirenti per le proprietà residenziali è raddoppiato rispetto al periodo precedente all’annuncio.5 Il livello di interesse registrato ad agosto, oltre 400 mila richieste per immobili residenziali in vendita, ha stabilito un record di 4-4,5 anni, eguagliando i picchi osservati nella primavera del 2021.5
L’immediata e massiccia risposta del mercato, con il raddoppio della domanda, dimostra l’elevata sensibilità del mercato immobiliare ungherese alle variazioni dei tassi di interesse e la rapidità con cui il capitale a basso costo si riversa negli asset immobiliari.
Questa esplosione della domanda si è tradotta in una rapida e sostanziale accelerazione dei prezzi. I dati ufficiali indicano che i prezzi delle case sono aumentati di quasi il 17% su base annua nel settembre 2025.6 Un tale tasso di inflazione dei prezzi degli asset è estremamente materiale. Sebbene l’obiettivo del programma sia sostenere gli acquirenti della prima casa 12, l’inflazione accelerata erode rapidamente il beneficio di un tasso di interesse inferiore, costringendo gli acquirenti a contrarre mutui su capitali principali più elevati. Poiché l’offerta immobiliare è relativamente anelastica nel breve periodo, lo shock di domanda si traduce in profitti rapidi (plusvalenze) per i venditori e i costruttori, alimentando un’inflazione degli asset che ostacola l’obiettivo anti-inflazione più ampio dell’MNB.1
V. Sicurezza Energetica e Resilienza delle Infrastrutture Regionali
La gestione della sicurezza energetica e il rafforzamento delle infrastrutture regionali rimangono un pilastro strategico della politica estera ed economica ungherese, particolarmente evidente il 10 ottobre 2025.
V.1 Risposta alle Sanzioni contro la Serbia
A seguito delle sanzioni statunitensi imposte alla raffineria NIS (controllata dalla Russia) in Serbia, e il conseguente taglio delle forniture di greggio da parte della Croazia (attraverso l’oleodotto JANAF), il Ministro degli Affari Esteri Péter Szijjártó ha annunciato che la compagnia petrolifera ungherese MOL aumenterà le sue consegne alla Serbia.14
Questa azione è un chiaro segno di supporto a un alleato regionale. Szijjártó ha tuttavia avvertito che l’aumento delle forniture da MOL non sarà in grado di sostituire integralmente la mancanza di greggio dalla Croazia a causa delle sfide logistiche.14 La mossa sottolinea il ruolo attivo dell’Ungheria nella gestione della sicurezza dell’approvvigionamento regionale e il suo allineamento strategico con la Serbia. L’Ungheria sta sfruttando la sua posizione di nazione di transito per consolidare la propria influenza politica ed economica, segnalando la sua affidabilità come partner energetico in contrasto con le nazioni che aderiscono alle sanzioni occidentali.
V.2 Vulnerabilità dell’Approvvigionamento e Infrastrutture Strategiche
L’urgenza di rafforzare le forniture regionali è accentuata dalla precedente interruzione dei flussi di greggio russo verso l’Ungheria e la Slovacchia tramite l’oleodotto Druzhba nell’agosto 2025, attribuita a un attacco ucraino.15 Nonostante gli sforzi di diversificazione dell’UE, l’Ungheria mantiene una forte dipendenza dal petrolio russo, importando circa 95.000 barili al giorno tramite questa rotta.15
Per risolvere le vulnerabilità strutturali, un progetto chiave è l’oleodotto in fase di pianificazione tra Ungheria e Serbia.14 Il Ministro Szijjártó ha indicato che questa infrastruttura, con una capacità prevista di trasporto di 4-5 milioni di tonnellate di petrolio russo all’anno, potrebbe coprire l’intero fabbisogno serbo entro il 2028.14
La costante necessità di gestire le crisi energetiche (come l’attacco al Druzhba 15) e l’impegno in progetti infrastrutturali onerosi (come il nuovo oleodotto) impongono un onere fiscale strutturale e aumentano il rischio di deficit commerciali. Questo è uno dei principali fattori di “rischio esterno” che influiscono negativamente sulla valutazione del rating sovrano ungherese.10
VI. Sviluppo Regionale e Investimenti Industriali (Focus Micro/Locale)
VI.1 Investimento Industriale Strategico a Dunavecse
Il Ministro Szijjártó ha annunciato la creazione di un nuovo stabilimento per la produzione di strutture in cemento armato a Dunavecse.16 L’investimento, una joint venture ungherese-serba, ammonta a circa 10 miliardi di fiorini.16
Questo investimento è strategicamente cruciale. Concentrandosi su strutture in cemento armato, l’impianto sostiene settori chiave in forte espansione, in particolare il progetto nucleare Paks II (il cui primo getto di calcestruzzo era previsto entro la fine del 2024 18) e il boom edilizio alimentato dal programma ‘Otthon Start’.5 La creazione di nuova capacità produttiva domestica su larga scala per materiali da costruzione essenziali mira a mitigare il rischio di strozzature nella catena di approvvigionamento e l’inflazione dei prezzi dei materiali, un elemento fondamentale per garantire la realizzazione efficiente dei progetti industriali e delle politiche abitative strategiche.
VI.2 Il Programma dei ‘Distretti Competitivi’
Tibor Navracsics, Ministro per l’Amministrazione Pubblica e lo Sviluppo Regionale, ha celebrato la consegna dei primi investimenti realizzati nell’ambito del programma dei ‘Distretti Competitivi’ (Versenyképes járások).19 Lanciato a gennaio 2025 20, l’obiettivo primario del programma è la riduzione delle disparità territoriali e la promozione di una cooperazione genuina tra i comuni.19
Il programma è concepito come uno strumento amministrativo per affrontare le disuguaglianze spaziali, garantendo che le risorse per lo sviluppo raggiungano le regioni che altrimenti non avrebbero accesso a tali fondi.19 Il successo è legato alla sinergia tra l’amministrazione pubblica territoriale e gli enti locali, con l’obiettivo di aumentare la capacità di “sostegno” e “ritenzione” delle aree rurali.20
VII. Regolamentazione Finanziaria e Conformità Settoriale
Il settore finanziario ungherese è oggetto di una crescente vigilanza normativa, come dimostrato dalle recenti azioni della Banca Nazionale Ungherese (MNB).
VII.1 Sanzioni MNB e Deficienze AML/CTF
La MNB ha sanzionato due delle maggiori banche commerciali ungheresi, OTP Bank e MBH Bank, per significative carenze nella conformità alle normative antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento del terrorismo (AML/CTF).21
Le deficienze individuate sono dettagliate:
- OTP Bank: Segnalata per screening retrospettivi incompleti, inadeguata customer due diligence (CDD) e lacune nei controlli e audit interni.21
- MBH Bank: Non ha migliorato le normative interne, non ha garantito personale sufficiente per il monitoraggio delle transazioni e non ha stabilito regole adeguate per la verifica della fonte dei fondi.21
Sebbene la MNB abbia specificato che tali carenze non pregiudicano l’operatività sicura degli istituti, è stata richiesta una risoluzione rapida per garantire la piena conformità.21
VII.2 Contesto di Scrutinio e Attrito Operativo
L’aumento dello scrutinio regolatorio da parte dell’MNB si traduce direttamente in un aumento dei costi operativi e dell’attrito per gli istituti finanziari di primo piano. Le banche, come OTP e MBH, sono canali essenziali per la distribuzione del vasto volume di credito agevolato promosso dal governo (i prestiti al 3%).4 Le carenze nella conformità AML/CTF, in particolare per quanto riguarda la verifica della clientela e il monitoraggio delle transazioni, implicano la necessità di notevoli investimenti in back-office e personale. Questo onere normativo aggiuntivo potrebbe rallentare l’efficienza con cui le banche possono erogare i programmi di stimolo statale. L’esame di MBH Bank si svolge peraltro nel contesto di discussioni sulla potenziale dismissione delle partecipazioni statali 22, rendendo la conformità un prerequisito essenziale per qualsiasi futura mossa di ri-privatizzazione.
VIII. Aggiornamenti Settoriali: Agricoltura e Digitalizzazione Edilizia
VIII.1 Sostegno all’Agricoltura a seguito di Danni da Gelate
La Commissione Europea ha approvato uno stanziamento di 10,8 milioni di EUR in aiuti di emergenza per i produttori ungheresi di frutta, noci e verdura.23 Questi fondi sono stati erogati per compensare le gravi perdite subite nella primavera del 2025 a causa di condizioni meteorologiche avverse, in particolare gelate tardive che hanno danneggiato colture cruciali dopo un periodo di temperature insolitamente calde.23
L’Ungheria ha la facoltà di integrare questo sostegno UE fino al 200% utilizzando fondi nazionali.23 Questa accettazione e potenziale co-finanziamento di 10,8 milioni di EUR 23 illustra una cooperazione necessaria e pragmatica con Bruxelles, nonostante la retorica politica macro che enfatizza la “sovranità economica”.3 Sebbene le controversie sui fondi RRF (Recovery and Resilience Facility) continuino, l’accesso e la leva finanziaria su aiuti specifici per crisi settoriali rimangono vitali e politicamente accettabili, fornendo sollievo immediato a un settore microeconomico chiave.
Tabella 8.1: Allocazione degli Aiuti di Emergenza Agricola UE (Primavera 2025)
Stato Membro UE | Aiuto UE Allocato (EUR) | Potenziale Integrazione Nazionale (Massimo) |
Polonia | 14,8 milioni | Fino al 200%.23 |
Romania | 11,5 milioni | Fino al 200%.23 |
Ungheria | 10,8 milioni | Fino al 200%.23 |
Bulgaria | 7,4 milioni | Fino al 200%.23 |
VIII.2 Digitalizzazione e Innovazione nel Settore Edilizio
Il prossimo convegno INFOTÉR CONTECH (16-17 ottobre) evidenzia l’urgente attenzione del settore edile verso la trasformazione digitale.25 I temi centrali includono l’adozione del Building Information Modeling (BIM) per le PMI, l’integrazione dell’Intelligenza Artificiale (AI) e della robotizzazione nei processi di progettazione e implementazione, e le modifiche legislative imminenti.25
L’enfasi sulla digitalizzazione è una risposta strutturale e necessaria allo stress indotto dallo stimolo economico. Con programmi come ‘Otthon Start’ che guidano una domanda record 5, la necessità di aumentare la produttività e l’efficienza nel settore edile è cruciale. L’integrazione di strumenti digitali avanzati come BIM e AI è vista come il mezzo per mitigare i colli di bottiglia inflazionistici e i deficit di efficienza, assicurando che il settore possa sostenere i volumi di costruzione richiesti dalla politica statale.
IX. Conclusioni e Prospettive a Breve Termine
Il panorama economico ungherese alla fine del 2025 è caratterizzato da una strategia di crescita interna accelerata e da un deciso posizionamento geopolitico, ma con notevoli rischi esterni e interni.
La dinamica del mercato è indubbiamente positiva, con un forte slancio derivante dall’espansione creditizia a tasso agevolato, che si riflette nella resilienza del mercato azionario 7 e nell’attività immobiliare da record.5 Tuttavia, questa crescita è alimentata da una marcata divergenza tra politica fiscale e politica monetaria. L’espansione fiscale aggressiva mette in discussione la capacità dell’MNB di raggiungere gli obiettivi di stabilità dei prezzi, specialmente in presenza di un’inflazione degli asset immobiliari che si avvicina al 17% su base annua.6
IX.1 Rischi Primari per il Quarto Trimestre 2025
- Rischio di Ritorno Inflazionistico: L’accelerazione dei prezzi immobiliari indotta dallo stimolo minaccia direttamente gli obiettivi di disinflazione dell’MNB. L’afflusso di credito a basso costo rischia di trasformare l’inflazione settoriale in inflazione core persistente, rendendo probabile la necessità di future azioni monetarie più incisive per controbilanciare l’impatto della politica fiscale.
- Rischio Geopolitico Energetico: La continua dipendenza dalla pipeline Druzhba 15 e l’impegno attivo nel gestire le crisi regionali (come il sostegno alla Serbia 14) espongono l’economia a improvvisi shock di prezzo o interruzioni di fornitura, che si ripercuoterebbero negativamente sulla bilancia commerciale e sulla stabilità esterna.
- Rischio Sovrano e Fondi UE: Il mantenimento dell’outlook Negativo di S&P 10 funge da avvertimento costante. Se il governo dovesse continuare l’espansione fiscale, ritardando il consolidamento, o se le dispute sui fondi UE dovessero persistere, il rischio di un downgrade formale del rating sovrano rimane elevato.
L’attuale strategia ungherese privilegia chiaramente la crescita domestica a breve termine e l’allineamento strategico regionale (settore edilizio, energia) rispetto alla piena conformità con le richieste di consolidamento fiscale e di maggiore integrazione europea. Tale percorso strategico supporta la domanda interna e l’occupazione, ma introduce passività fiscali a lungo termine e accresce la volatilità macroeconomica, elementi che richiedono un attento monitoraggio da parte degli analisti di rischio e dei gestori di portafoglio.
FONTI
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- Orbán Warns of Foreign Interference, Announces New Economic Measures, accessed October 10, 2025, https://www.hungarianconservative.com/articles/current/viktor-orban-foreign-interference-economy-interview/
- Orbán prioritises Hungary’s economic sovereignty over deeper EU integration | Caliber.Az, accessed October 10, 2025, https://caliber.az/en/post/orban-prioritises-hungary-s-economic-sovereignty-over-deeper-eu-integration
- PM Orbán: Government launches 3 percent fixed-rate business loan program, accessed October 10, 2025, https://abouthungary.hu/news-in-brief/pm-orban-government-launches-3-percent-fixed-rate-business-loan-program
- Bedurrant az Otthon Start Program, tömegével jelennek meg az eladók is – megkérdeztük a szakértőt, kell-e aggódnunk az árnövekedés miatt – Mandiner, accessed October 10, 2025, https://mandiner.hu/gazdasag/2025/10/otthon-start-program-ingatlanarak-ingatlanpiac-szakerto
- Hungary ‘Needs’ 2 Pipelines to Secure Crude Supply – Budapest Business Journal, accessed October 10, 2025, https://bbj.hu/economy/energy/energy-trade/hungary-needs-2-pipelines-to-secure-crude-supply/
- Lenyomta a pesti tőzsde a nyugatiakat – Privátbankár.hu, accessed October 10, 2025, https://privatbankar.hu/cikkek/reszveny/lenyomta-a-pesti-tozsde-a-nyugatiakat.html
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- Átadták a Versenyképes járások program első megvalósult beruházásait – Kormany.hu, accessed October 10, 2025, https://kormany.hu/hirek/atadtak-a-versenykepes-jarasok-program-elso-megvalosult-beruhazasait
- Navracsics Tibor: cél a területi egyenlőtlenségek csökkentése – VEOL, accessed October 10, 2025, https://www.veol.hu/helyi-kozelet/2024/10/navracsics-tibor-cel-a-teruleti-egyenlotlensegek-csokkentese
- Latest Payments News: Hungarian Regulator Fines Key Banks Over AML Compliance Failure, and more – VIXIO Regulatory Intelligence, accessed October 10, 2025, https://www.vixio.com/blog/latest-payments-news-hungarian-regulator-fines-key-banks-over-aml-compliance-failure-and-more
- Készülődik az állam kiszállása az MBH Bankból – mfor.hu, accessed October 10, 2025, https://mfor.hu/cikkek/vallalatok/keszulodik-az-allam-kiszallasa-az-mbh-bankbol.html
- European Commission Grants EUR 7.4 Mln in Emergency Aid to Bulgarian Farmers – BTA, accessed October 10, 2025, https://www.bta.bg/en/news/economy/985506-european-commission-grants-eur-7-4-mln-in-emergency-aid-to-bulgarian-farmers
- European Commission approves 7.4M euro emergency support for Bulgarian farmers, accessed October 10, 2025, https://sofiaglobe.com/2025/10/10/european-commission-approves-7-4m-euro-emergency-support-for-bulgarian-farmers/
- BUILDING THE FUTURE OF THE CONSTRUCTION INDUSTRY – CONTECH, accessed October 10, 2025, https://contech.infoter.eu/Home
- AI WORKSHOP – CONTECH – BUILDING THE FUTURE OF THE CONSTRUCTION INDUSTRY, accessed October 10, 2025, https://contech.infoter.eu/EN-AI-Workshop