Sintesi Esecutiva
Il 16 giugno 2025, l’economia ungherese si presenta in un contesto complesso, caratterizzato da persistenti pressioni inflazionistiche, una crescita economica stagnante e significative evoluzioni nelle politiche governative. La Banca Nazionale Ungherese (MNB) mantiene un fermo impegno verso la stabilità dei prezzi, mentre settori economici chiave mostrano segnali di contrazione. Parallelamente, il governo sta implementando transazioni strategiche di natura controversa e ampliando i programmi di sostegno sociale, il tutto in un clima di avvertimenti riguardanti frodi finanziarie. Le tensioni geopolitiche continuano a influenzare sia la politica energetica che la stabilità valutaria del Paese.
PODCAST IN ITALIANO
I. Contesto Macroeconomico e Politica Monetaria
Dinamiche Inflazionistiche e Risposta della Banca Centrale
I dati più recenti sull’inflazione indicano un quadro di persistente pressione sui prezzi. L’inflazione annuale dell’Ungheria è rimbalzata al 4,4% nel maggio 2025, superando le previsioni degli analisti del 4,3% e in aumento rispetto al 4,2% di aprile.1 L’inflazione di base si è attestata al 4,8% su base annua, rimanendo al di sopra della banda obiettivo del 2%-4% fissata dalla Banca Nazionale Ungherese (MNB).1 Questo aumento è stato principalmente trainato da forti incrementi nei prezzi dei prodotti alimentari (5,9%) e dei servizi (5,9%), nonostante una netta diminuzione dei costi del carburante.1 Su base mensile, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,2% a maggio, mantenendo lo stesso ritmo del mese precedente.2
La posizione della banca centrale è chiara. Daniel Palotai, candidato Vice Governatore della MNB, ha dichiarato in un’audizione parlamentare il 16 giugno 2025 che la MNB deve dare priorità alla riduzione dell’inflazione verso il suo obiettivo a medio termine del 3%, anche a fronte dei rischi per la crescita economica.1 Ha sottolineato la necessità di un “approccio cauto, paziente e orientato alla stabilità nella politica monetaria” e l’importanza di ancorare le aspettative di inflazione elevata.1 La MNB ha mantenuto il suo tasso di base al 6,5% per l’ottavo mese consecutivo a maggio, indicando una politica monetaria restrittiva giustificata dai rischi di rialzo dell’inflazione derivanti da tariffe e prezzi robusti dei servizi.1 La prossima riunione della MNB e l’aggiornamento trimestrale delle previsioni sono previsti per il 24 giugno.1
Le misure governative hanno tentato di mitigare l’impatto dell’inflazione. Il Ministero dell’Economia Nazionale ha attribuito l’aumento dell’inflazione alimentare in parte ai prodotti stagionali e ai servizi di ospitalità, rilevando che il tetto sui margini di profitto del governo (che limita i ricarichi dei rivenditori al 10% su 30 prodotti alimentari essenziali), esteso fino al 31 agosto, ha contribuito a frenare i prezzi trasversali.3
Questa situazione evidenzia una classica tensione per la banca centrale: bilanciare l’imperativo della stabilità dei prezzi con i pericoli per lo sviluppo economico. L’impegno incrollabile della MNB a un tasso di base del 6,5% 1 e la chiara priorità data da Palotai alla riduzione dell’inflazione al 3% 1 si verificano in un momento di stagnazione economica (PIL del primo trimestre allo 0,0%).5 La persistenza dell’inflazione al 4,4% a maggio 1, superando le previsioni degli analisti e la banda obiettivo della MNB, suggerisce che le pressioni inflazionistiche sottostanti, in particolare da servizi e tariffe 1, rimangono elevate. Nonostante le misure amministrative del governo, come i tetti sui margini alimentari 3, l’inflazione continua a riprendere. Questo implica che tali controlli potrebbero solo sopprimere temporaneamente i prezzi o creare distorsioni, piuttosto che affrontare le cause profonde dell’inflazione. L’analista macroeconomico Janos Nagy di Erste Bank ha osservato che questi sono interventi amministrativi e che una futura ripresa economica potrebbe creare nuove pressioni sui prezzi 3, indicando che non sono una soluzione sostenibile a lungo termine. L’orientamento restrittivo della banca centrale, sebbene necessario per la stabilità dei prezzi, rischia di frenare ulteriormente l’attività economica. I controlli amministrativi dei prezzi da parte del governo, pur fornendo un sollievo a breve termine, potrebbero mascherare problemi inflazionistici più profondi e potrebbero portare a un rimbalzo più netto una volta revocati. Ciò crea un ambiente difficile per imprese e consumatori, stretti tra tassi di interesse elevati e costi della vita in aumento.
Crescita Economica e Performance Settoriale
La performance del Prodotto Interno Lordo (PIL) nel primo trimestre del 2025 ha mostrato una stagnazione. Il PIL ungherese è rimasto invariato rispetto all’anno precedente nel primo trimestre del 2025 (tasso di crescita annuale dello 0,0%), confermando le stime preliminari ed estendendo un periodo di debolezza di due anni.5 Su base trimestrale destagionalizzata, il PIL è diminuito dello 0,2% dopo un guadagno dello 0,6% nel periodo precedente.5 La crescita ha rallentato per il commercio e i servizi di alloggio/ristorazione, mentre l’industria e la manifattura hanno registrato cali.12
La produzione industriale ha subito una contrazione. Il volume della produzione industriale è diminuito del 5,0% su base annua nell’aprile 2025 (2,3% se aggiustato per i giorni lavorativi).4 La maggior parte dei sottosettori manifatturieri ha registrato un calo della produzione, con la diminuzione maggiore nella produzione di apparecchiature elettriche. La produzione di veicoli, che rappresenta il 27% della produzione manifatturiera, è diminuita del 4,1%.4 Per il periodo gennaio-aprile 2025, la produzione industriale è scesa del 4,5% rispetto all’anno precedente.4
Anche il settore delle costruzioni ha mostrato debolezza. Il volume della produzione nel settore delle costruzioni è diminuito dello 0,5% su base annua nell’aprile 2025.4 La produzione di edifici è diminuita del 5,7%, mentre altre costruzioni hanno registrato un aumento del 6,5%. Per i primi quattro mesi del 2025, il volume della produzione delle costruzioni è diminuito del 4,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.4
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione nell’aprile 2025 era del 4,4%.5 I guadagni medi lordi per i dipendenti a tempo pieno erano di 714.400 fiorini nel marzo 2025, con un aumento dell’8,5% su base annua. Per il periodo gennaio-marzo 2025, i guadagni medi lordi erano di 680.400 fiorini, un aumento del 9,2%.4
La stagnazione del PIL nel primo trimestre 2025 11 non è un evento isolato, ma una continuazione di un “periodo di debolezza di due anni”.1 Ciò suggerisce un problema più profondo e radicato di un rallentamento temporaneo. Le significative contrazioni sia nella produzione industriale (-5,0% ad aprile) 4 che nella produzione delle costruzioni (-0,5% ad aprile) 4 indicano che la debolezza economica è generalizzata, influenzando settori produttivi chiave. Il calo della produzione manifatturiera, in particolare quella di veicoli, che rappresenta una parte significativa dell’economia, è motivo di preoccupazione. I dati KSH sui guadagni (aumento dell’8,5-9,2% nei guadagni medi lordi) 4 mostrano una crescita salariale che potrebbe sostenere il consumo privato, ma nel contesto di un PIL stagnante e di una produzione industriale in calo, solleva interrogativi sulla crescita trainata dalla produttività. Se i salari crescono più velocemente della produttività, ciò può contribuire alle pressioni inflazionistiche. L’Ungheria si trova ad affrontare un “enigma di stagnazione-inflazione”.15 La performance debole in più settori, unita a un’inflazione persistente, crea un ambiente difficile sia per le imprese che per le famiglie. La mancanza di una robusta crescita degli investimenti (gli investimenti del primo trimestre sono diminuiti del 10,3%) 13 ostacola ulteriormente la ripresa a lungo termine e indica problemi strutturali.
Previsioni Economiche e Prospettive Valutarie
Le previsioni per il 2025-2026 presentano un quadro misto. L’OCSE prevede che l’economia ungherese crescerà dello 0,9% nel 2025, accelerando al 2,4% nel 2026.16 Si prevede che il consumo privato, sostenuto dall’aumento dei salari reali, sarà il principale motore della crescita, con gli investimenti in calo del 3,0% nel 2025 prima di riprendersi nel 2026.16 L’inflazione dovrebbe moderarsi al 4,9% nel 2025 e al 3,6% nel 2026.16 L’analista macroeconomico capo di K&H Bank, Dávid Németh, prevede una crescita di solo lo 0,5% per il 2025, rivista al ribasso a causa del debole inizio d’anno.14 Prevede aumenti salariali medi del 7,5-8% nel 2025, seguiti dal 9% nel 2026. K&H prevede anche un’inflazione media annuale del 4,3% per il 2025.18
Per quanto riguarda la prospettiva valutaria, il fiorino (HUF) ha mostrato un certo rafforzamento di recente grazie all’aumento dei differenziali dei tassi di interesse che hanno attratto acquirenti internazionali.18 Tuttavia, eventi geopolitici, come il conflitto israelo-iraniano, hanno causato un’improvvisa svalutazione del fiorino, aumentando la volatilità del mercato.18 K&H Bank prevede che il tasso di cambio EUR/HUF si muoverà in un’ampia banda tra 395 e 415 fiorini.18
Si osserva una significativa discrepanza tra le proiezioni di crescita inizialmente ottimistiche del governo (3,4%, poi 2,5% per il 2025) 14 e le previsioni più conservative di analisti indipendenti come K&H (0,5%) 14 e l’OCSE (0,9%).16 Questa divergenza indica una mancanza di consenso sulla traiettoria economica dell’Ungheria e suggerisce che gli obiettivi del governo potrebbero essere eccessivamente ambiziosi data la performance attuale. La sensibilità del fiorino agli eventi geopolitici 18 sottolinea la vulnerabilità dell’Ungheria agli shock esterni, in particolare data la sua economia dipendente dalle esportazioni.1 Sebbene i tassi di interesse elevati possano attrarre il carry trade, la valuta rimane suscettibile all’avversione al rischio globale, complicando la lotta all’inflazione della MNB. Le previsioni miste e spesso pessimistiche da parte di organismi esterni, unite alla volatilità del fiorino, potrebbero scoraggiare gli investimenti diretti esteri e rendere la pianificazione finanziaria più difficile per le imprese. Ciò evidenzia la necessità di solide riforme strutturali per migliorare la resilienza agli shock esterni e raggiungere una crescita sostenibile.
Tabella 1: Indicatori Macroeconomici Chiave (Maggio/Q1 2025)
Indicatore | Valore | Periodo di Riferimento | Fonte |
Tasso di Inflazione (YoY) | 4,4% | Maggio 2025 | 1 |
Tasso di Inflazione (MoM) | 0,2% | Maggio 2025 | 2 |
Tasso di Inflazione Core (YoY) | 4,8% | Maggio 2025 | 1 |
Tasso di Crescita del PIL (YoY) | 0,0% | Q1 2025 | 5 |
Tasso di Crescita del PIL (QoQ) | -0,2% | Q1 2025 | 5 |
Tasso di Disoccupazione | 4,4% | Aprile 2025 | 5 |
Produzione Industriale (YoY) | -5,0% | Aprile 2025 | 4 |
Produzione Edilizia (YoY) | -0,5% | Aprile 2025 | 4 |
Tasso Base Banca Centrale | 6,5% | Maggio 2025 | 1 |
Guadagni Medi Lordi (YoY) | 8,5% | Marzo 2025 | 4 |
Tabella 2: Previsioni Economiche Ungheresi (2025-2026)
Indicatore | Fonte | Proiezione 2025 | Proiezione 2026 |
Crescita del PIL (%) | OCSE | 0,9% 16 | 2,4% 16 |
Crescita del PIL (%) | K&H Bank | 0,5% 14 | Accelerazione prevista |
Inflazione (IPC, media annua, %) | OCSE | 4,9% 16 | 3,6% 16 |
Inflazione (IPC, media annua, %) | K&H Bank | 4,3% 18 | ~4% 18 |
Crescita del Consumo Privato (%) | OCSE | 5,4% 16 | N/A |
Crescita degli Investimenti (%) | OCSE | -3,0% 16 | 5,4% 16 |
Deficit di Bilancio (% del PIL) | OCSE | 4,2% 16 | 4,0% 16 |
II. Politiche Governative e Iniziative Strategiche
Quadro Legale e Normativo
Il 11 giugno 2025, il parlamento ungherese ha approvato una legislazione che amplia la portata della responsabilità penale delle imprese, con effetto dal 1° gennaio 2026.20 Questa misura si inserisce nel quadro del recepimento della Direttiva UE 2024/1226 sulle violazioni delle sanzioni, ma si estende a tutti i reati penali.20 Le modifiche chiave includono la rimozione della condizione di reato intenzionale per le sanzioni aziendali e la possibilità di imporre sanzioni per negligenza, ad esempio se un dirigente non era a conoscenza della preparazione o commissione di un reato da parte di un dipendente e non è riuscito a prevenirlo.20 I reati di corruzione sono specificamente evidenziati, e la multa massima è ora pari al 5% del fatturato dell’azienda nell’anno precedente.20
La nuova legislazione sulla responsabilità penale delle imprese 20, in particolare la rimozione del requisito di “reato intenzionale” e la possibilità di sanzionare le aziende per negligenza, rappresenta un cambiamento significativo nel panorama normativo. Questo amplia il campo di applicazione della responsabilità aziendale, rendendo le aziende potenzialmente responsabili per azioni (o inazioni) che in precedenza erano al di fuori della portata delle misure penali. L’esplicita evidenziazione dei reati di corruzione suggerisce uno sforzo mirato a combattere la corruzione, che potrebbe portare a un aumento delle indagini e delle azioni esecutive contro le aziende. L’aumento sostanziale della multa massima al 5% del fatturato (rispetto a un importo fisso, molto inferiore) introduce un rischio finanziario molto maggiore per le aziende. Questo cambiamento legislativo richiederà una revisione e una revisione complete dei quadri di conformità per le imprese che operano in Ungheria. La mancata adozione di tali misure potrebbe comportare gravi conseguenze legali, finanziarie e reputazionali. Sebbene sia inteso a migliorare la governance aziendale e a combattere le attività illecite, potrebbe anche essere percepito da alcuni investitori come un aumento dell’onere normativo e del rischio, incidendo potenzialmente sulla facilità di fare affari.
Transazioni Strategiche di Attivi Statali
Il 16 giugno 2025, il Ministero dell’Economia Nazionale ungherese ha annunciato la preparazione per la vendita del 75% della holding statale della difesa, N7 Holding, alla società privata ungherese 4iG Plc.21 L’accordo, del valore di 82,8 miliardi di fiorini (238,4 milioni di dollari), formalizza l’intenzione di trasferire le azioni a 4iG Space and Defence Technologies Plc., una sussidiaria di 4iG.21 La vendita include segmenti critici dell’industria della difesa ungherese come Aeroplex Ltd (manutenzione di aeromobili), Airbus Helicopters Hungary, Rheinmetall Hungary Munitions e Colt CZ Hungary (produzione di armi leggere).21 Le infrastrutture critiche (immobili, fabbriche) rimarranno di proprietà statale e saranno affittate a 4iG SDT Plc.21 Questa transazione avviene in vista delle elezioni del prossimo anno, dove il Primo Ministro Viktor Orbán affronta una sfida difficile. Il leader dell’opposizione Péter Mádiai ha definito il piano di privatizzazione “equivalente al tradimento”.21 4iG è descritta come un’azienda strettamente legata al Primo Ministro Orbán, avendo registrato una crescita significativa grazie al sostegno statale.21
La vendita di una parte significativa dell’industria della difesa statale a 4iG, un’azienda esplicitamente descritta come “strettamente legata” al Primo Ministro Orbán e cresciuta con un “fortissimo vento a favore: il sostegno dello stato ungherese” 21, solleva seri interrogativi sulla trasparenza, la concorrenza leale e la potenziale cattura dello stato. L’accordo in cui le infrastrutture critiche rimangono di proprietà statale ma vengono affittate alla società privata 21 suggerisce un meccanismo per trasferire il controllo operativo e i profitti a un’entità favorita, pur mantenendo la proprietà statale nominale. Questo potrebbe essere un modo per privatizzare i guadagni socializzando al contempo i potenziali rischi o gli oneri di manutenzione. La tempistica di questa vendita, “alla vigilia delle elezioni” 21 dove Orbán affronta la sua sfida più difficile, suggerisce una motivazione politica. Potrebbe essere una mossa per consolidare il potere economico all’interno di una cerchia di entità allineate al governo, potenzialmente assicurando risorse o influenza in vista di un periodo elettorale critico. Tali transazioni, in particolare quando coinvolgono settori strategici come la difesa ed entità con forti legami politici, possono erodere la fiducia degli investitori nell’equità del mercato e nell’indipendenza istituzionale. Ciò rafforza le percezioni di un modello economico guidato dallo stato in cui le connessioni politiche giocano un ruolo significativo, scoraggiando potenzialmente investimenti esteri più ampi e sollevando preoccupazioni sulla governance.
Politica Energetica e Relazioni Internazionali
Il 16 giugno 2025, il Ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó ha annunciato che l’Ungheria ha posto il veto alla conclusione del Consiglio Energia dell’UE, che chiedeva ulteriori azioni per il divieto di gas e petrolio russi.22 Szijjártó ha dichiarato che la politica energetica è una “competenza nazionale” e che il proposto “piano Von der Leyen-Zelenskyy” metterebbe a rischio la sovranità e la sicurezza energetica dell’Ungheria, rendendola dipendente da un’unica condotta dalla Croazia e moltiplicando i costi delle utenze.22
Il veto dell’Ungheria al piano di eliminazione graduale dell’energia russa da parte dell’UE 22 è una chiara dimostrazione della sua continua divergenza dalla strategia più ampia dell’UE in materia di energia e della sua volontà di utilizzare il proprio potere di veto. Questa non è una posizione nuova, poiché l’Ungheria ha costantemente resistito a tali misure, citando la sicurezza energetica nazionale e le preoccupazioni sui costi. Il riferimento di Szijjártó al “piano Von der Leyen-Zelenskyy” e al potenziale aumento della dipendenza dalle condotte croate 22 evidenzia l’infrastruttura energetica unica dell’Ungheria e le sue percepite vulnerabilità. Ciò sottolinea che per l’Ungheria la politica energetica è profondamente intrecciata con la sovranità nazionale e la stabilità economica, in particolare data la sua elevata dipendenza dal gas russo (7,5 miliardi di metri cubi su un totale di 8,5 miliardi di metri cubi nel 2023).24 Questa azione rafforza la percezione dell’Ungheria come un Paese anomalo all’interno dell’UE su questioni chiave di politica estera ed energetica. Potrebbe complicare gli sforzi dell’UE verso l’indipendenza energetica dalla Russia e potenzialmente inasprire ulteriormente le relazioni tra Budapest e Bruxelles, incidendo sulla futura cooperazione e sui finanziamenti. Segnala inoltre che l’Ungheria continuerà a dare priorità ai suoi interessi energetici nazionali percepiti, anche se ciò significa opporsi a un fronte unificato dell’UE.
Sviluppo di Infrastrutture e Industria
Il 16 giugno 2025, due operatori di sistema di distribuzione (DSO) in Ungheria hanno segnalato significativi aggiornamenti della rete.25 Opus Titász ha completato l’interconnessione “Debrecen-Gugyori” nell’Ungheria orientale, un progetto da 16,3 miliardi di fiorini (40,6 milioni di euro) che fornisce 235 MVA di energia elettrica, spinto dall’aumento della domanda da parte dei clienti industriali.25 E.ON Hungaria ha inaugurato una stazione di rete da 4 miliardi di fiorini (10 milioni di euro) a Várpalota, nell’Ungheria occidentale, a supporto sia dell’aumento dei consumi che dello sviluppo dell’industria della difesa.25 Questo investimento fa parte del progetto transfrontaliero dell’UE, Danube InGrid.25
Tra gli altri investimenti, Samsung SDI sta portando la sua base di ricerca e sviluppo a Göd, un investimento multimiliardario in fiorini incentrato su maggiore autonomia, maggiore sicurezza e tecnologia delle batterie più ecologica.8
Gli sviluppi della rete segnalati non sono semplici aggiornamenti infrastrutturali di routine, ma sono esplicitamente collegati all'”aumento della domanda da parte dei clienti industriali” nell’Ungheria orientale (Debrecen) e allo “sviluppo dell’industria della difesa” nell’Ungheria occidentale (Várpalota).25 Ciò indica una strategia governativa deliberata per promuovere la crescita industriale in regioni e settori specifici. La menzione del progetto Danube InGrid 25 suggerisce una più ampia strategia di integrazione energetica regionale, mirata a migliorare la sicurezza e la capacità energetica oltre i confini nazionali. L’investimento di Samsung SDI in ricerca e sviluppo 8 indica l’ambizione dell’Ungheria di attrarre produzione e ricerca e sviluppo ad alta tecnologia, in particolare nel settore delle batterie per veicoli elettrici, in linea con le tendenze globali di transizione verde. Questi investimenti segnalano un approccio proattivo da parte del governo ungherese per sostenere le industrie chiave e migliorare le infrastrutture energetiche. Pur contribuendo allo sviluppo regionale e potenzialmente attirando ulteriori investimenti esteri nei settori target, il successo di queste iniziative dipenderà dalla stabilità economica sostenuta e da un ambiente normativo favorevole, soprattutto data la stagnazione economica generale.
Programmi di Sostegno Sociale e Familiare
Diversi programmi di sostegno sociale sono in fase di attuazione o espansione. Il “Munkáshitel” (Prestito per i Lavoratori), disponibile dal 1° gennaio 2025, offre un prestito a uso libero e senza interessi fino a 4 milioni di fiorini per i giovani di età compresa tra 17 e 25 anni.26 L’ammissibilità richiede almeno 20 ore settimanali di impiego o attività imprenditoriale e un impegno a 5 anni di lavoro in Ungheria. Il rimborso è previsto in 10 anni, con moratorie per la nascita del primo figlio (2 anni) e condono parziale/totale del debito per il secondo/terzo figlio.26
Per quanto riguarda l’alleggerimento del debito sui mutui abitativi, per i mutui esistenti, il programma offre 1 anno di sospensione del rimborso per il primo figlio, 10 milioni di fiorini di condono del debito per il secondo figlio e condono totale del debito residuo per il terzo figlio.26
Le esenzioni dall’imposta sul reddito per le madri sono state ampliate. L’esenzione totale dall’imposta sul reddito personale per le madri che crescono quattro o più figli, introdotta nel 2020, sarà estesa per includere le madri con tre figli (da ottobre 2025) e poi due figli (da gennaio 2026).30 L’obiettivo è consentire alle madri lavoratrici idonee di mantenere il 100% del loro reddito esentasse.30
Un programma di sostegno per la ristrutturazione della casa, disponibile dal gennaio 2025, offre fino a 3 milioni di fiorini (coprendo la metà dei costi) per ristrutturazioni in piccoli villaggi, per famiglie con almeno un figlio. È disponibile anche un prestito agevolato fino a 6 milioni di fiorini.29 Inoltre, dal 2025, fino al 50% del saldo della carta SZÉP può essere utilizzato per la ristrutturazione della casa (materiali, mobili, ecc.).27
La vasta gamma di programmi sociali – “Munkáshitel”, sgravi sul debito dei mutui abitativi ed esenzioni fiscali ampliate per le madri 26 – dimostra chiaramente un forte focus sulla politica demografica volta a stimolare i tassi di natalità e a sostenere le famiglie. Il “Munkáshitel” lega specificamente gli incentivi finanziari a un impegno a lavorare in Ungheria, suggerendo un tentativo di combattere la fuga di cervelli e trattenere i giovani talenti nel Paese. La tempistica di queste significative espansioni, in particolare le esenzioni fiscali per le madri, presentate come “il più grande taglio fiscale in Europa” 30 e una “nuova era per l’economia ungherese”, è degna di nota in vista delle prossime elezioni. Ciò potrebbe essere interpretato come una mossa strategica per ottenere sostegno elettorale affrontando direttamente gli oneri finanziari delle famiglie e facendo appello ai valori familiari. Sebbene questi programmi mirino a migliorare il benessere finanziario delle famiglie e ad affrontare le sfide demografiche, la loro sostenibilità fiscale a lungo termine sarà un fattore critico, soprattutto nel contesto di persistenti deficit di bilancio (l’OCSE prevede il 4,2% del PIL nel 2025).16 Resta da vedere in che misura queste misure stimoleranno il consumo e contribuiranno a una crescita economica sostenibile, piuttosto che fornire solo un sollievo temporaneo.
Tabella 3: Riepilogo dei Principali Programmi di Sostegno Sociale del Governo (2025)
Nome del Programma | Beneficiari Target | Vantaggi Chiave | Data di Efficacia |
“Munkáshitel” (Prestito per i Lavoratori) | Giovani (17-25) con impiego/imprenditorialità | Prestito senza interessi fino a 4M HUF; sgravi sul debito per i figli | 1 gennaio 2025 26 |
Sgravi sul Debito dei Mutui Abitativi | Famiglie con mutui abitativi esistenti | Moratoria di 1 anno (1 figlio); condono di 10M HUF (2 figli); condono totale (3 figli) | Luglio 2025 26 |
Esenzione Fiscale per le Madri | Madri lavoratrici con 2+ figli | Esenzione totale dall’imposta sul reddito personale a vita | Ott 2025 (3 figli), Gen 2026 (2 figli) 30 |
Programma di Ristrutturazione Casa | Famiglie con 1+ figlio in piccoli villaggi | Fino a 3M HUF (50% del costo); prestito agevolato fino a 6M HUF | Gennaio 2025 29 |
Carta SZÉP per Ristrutturazione | Titolari di carta SZÉP | Fino al 50% del saldo per ristrutturazione casa | 2025 29 |
III. Mercati Finanziari e Prospettive dei Consumatori
Comunicazioni Statistiche della Banca Centrale
Il 16 giugno 2025, la MNB ha pubblicato la sua Bilancia dei Pagamenti Mensile per aprile 2025, il suo Bilancio Statistico Preliminare per maggio 2025 e il Set di Tabelle di Pagamento per il primo trimestre 2025.31 Il rapporto sulla Bilancia dei Pagamenti di aprile 2025 indica un miglioramento del saldo commerciale estero, principalmente dovuto a un saldo energetico più favorevole e alla diminuzione delle importazioni di energia.34 Tuttavia, rileva anche un calo degli investimenti e una ripresa dei consumi.34
Il miglioramento del saldo commerciale estero grazie a un saldo energetico favorevole e alla diminuzione delle importazioni di energia 34 è uno sviluppo positivo per la posizione esterna e la bilancia delle partite correnti dell’Ungheria. Ciò riduce le vulnerabilità esterne legate ai prezzi dell’energia. Tuttavia, il contemporaneo “calo degli investimenti” e la “ripresa dei consumi” 34 all’interno del rapporto sulla bilancia dei pagamenti suggeriscono un cambiamento nella composizione della domanda interna. Sebbene il consumo possa guidare la crescita a breve termine, un calo sostenuto degli investimenti è dannoso per la capacità produttiva e la competitività a lungo termine. Questo modello potrebbe implicare che il miglioramento del saldo commerciale sia più una funzione di minori bollette di importazione (dovute all’energia) e possibilmente di una debole domanda interna di beni di investimento, piuttosto che di una robusta crescita trainata dalle esportazioni. Se gli investimenti continueranno a rimanere indietro, il potenziale di crescita dell’Ungheria potrebbe essere limitato, rendendo più difficile raggiungere gli ambiziosi obiettivi di crescita del governo e ridurre la sua vulnerabilità agli shock esterni a lungo termine.
Gestione del Debito Pubblico e Attività di Mercato
Il Tesoro di Stato ungherese ha emesso un avvertimento il 16 giugno 2025 riguardo a frodatori che abusano del suo nome.35 Questi criminali stanno diffondendo false pubblicità sui social media, sostenendo che gli investitori in titoli di stato perderanno gli interessi se non forniranno dati personali entro il 15 luglio 2025.37 Il Tesoro assicura che gli investimenti al dettaglio sono sicuri e che i rendimenti vengono accreditati automaticamente, e sconsiglia di cliccare su link sospetti.37 Ha anche notato che organizzazioni criminali ucraine stanno causando danni annuali significativi (8 miliardi di fiorini) attraverso frodi online che colpiscono gli ungheresi.36
L’Ungheria ha aperto i libri per un’emissione di obbligazioni in dollari a tripla tranche il 16 giugno 2025, solo una settimana dopo aver raddoppiato il suo piano di finanziamento per il 2025.38 Questa è la prima emissione in dollari dell’Ungheria dal gennaio 2024. L’emissione mira a spostare parte del debito interno sul mercato estero.38
L’esplicito avvertimento del Tesoro di Stato ungherese riguardo alle attività fraudolente che colpiscono gli investitori in titoli di stato 35 evidenzia una minaccia significativa e immediata alla sicurezza informatica per gli asset finanziari al dettaglio. L’urgenza dell’avvertimento e la menzione specifica di una scadenza (15 luglio) indicano un rischio percepito elevato per i risparmi pubblici. Il dettaglio sulle “organizzazioni criminali ucraine” che causano 8 miliardi di fiorini di danni annuali attraverso frodi online 36 aggiunge una dimensione geopolitica e di criminalità organizzata al panorama della sicurezza informatica in Ungheria. Ciò suggerisce una minaccia sofisticata e pervasiva. Tali tentativi di frode, se riusciti su larga scala, potrebbero erodere la fiducia del pubblico negli strumenti finanziari garantiti dallo stato e nelle piattaforme digitali. Ciò potrebbe potenzialmente portare a uno spostamento dai titoli di stato verso altri veicoli di investimento percepiti come più sicuri, o anche a una diminuzione generale dell’adozione della digitalizzazione finanziaria. Per gli investitori internazionali, aggiunge un livello di rischio operativo legato alla sicurezza informatica e alla criminalità finanziaria.
Salute Finanziaria delle Famiglie
Un’analisi di MBH Bank del 16 giugno 2025 ha indicato che gli ungheresi sono in grado di risparmiare 91.000 fiorini al mese.35
L’analisi di MBH Bank che suggerisce che gli ungheresi possono risparmiare 91.000 fiorini al mese 35 offre un contrappunto al quadro macroeconomico complessivamente cupo di stagnazione e inflazione. Ciò indica un certo grado di resilienza finanziaria delle famiglie o capacità di risparmio nonostante il difficile contesto economico. Questo potrebbe essere influenzato dagli aumenti salariali 4 e dai vari programmi di sostegno governativi 26 che mirano a incrementare il reddito disponibile o ad alleviare determinati oneri finanziari. Sebbene gli indicatori macro siano deboli, questa osservazione a livello micro suggerisce che una parte della popolazione potrebbe ancora avere riserve finanziarie, il che potrebbe sostenere il consumo interno o fornire una base per futuri investimenti una volta che la fiducia tornerà. Tuttavia, è importante considerare la distribuzione del reddito e se questa capacità di risparmio sia diffusa o concentrata tra determinate fasce demografiche.
Conclusione e Prospettive Future
Il 16 giugno 2025, l’economia ungherese si trova a un bivio. La Banca Nazionale Ungherese è fermamente impegnata a combattere l’inflazione persistente, anche se l’economia più ampia è alle prese con la stagnazione e la contrazione in settori chiave. Il governo sta attivamente perseguendo una duplice strategia: implementare controverse vendite di asset statali e robusti programmi sociali volti alla crescita demografica e al sostegno familiare, in particolare in vista delle elezioni. Allo stesso tempo, il panorama finanziario è caratterizzato da sforzi per gestire il debito pubblico e combattere sofisticate frodi finanziarie.
La traiettoria economica dell’Ungheria è caratterizzata da un delicato equilibrio tra la necessità di una stretta monetaria per frenare l’inflazione e l’imperativo di stimolare la crescita. L’approccio interventista del governo, in particolare nelle industrie strategiche e nel benessere sociale, riflette un forte ruolo dello stato nell’economia. Tuttavia, ciò solleva interrogativi sulla trasparenza del mercato e sulla sostenibilità fiscale. I fattori geopolitici continuano a esercitare un’influenza significativa, in particolare nella politica energetica e nella stabilità valutaria.
Potenziali Implicazioni:
- Per gli Investitori: I tassi di interesse elevati e l’attenzione del governo ai settori strategici (ad esempio, difesa, infrastrutture energetiche) potrebbero presentare opportunità per gli investitori contrarian nel reddito fisso o in settori specifici. Tuttavia, l’inflazione persistente, il PIL stagnante, i cambiamenti normativi che aumentano la responsabilità aziendale e le preoccupazioni sulla governance (ad esempio, la vendita dell’industria della difesa) introducono rischi considerevoli. La volatilità del fiorino e le minacce alla sicurezza informatica richiedono inoltre cautela.
- Per i Responsabili Politici: La sfida per i responsabili politici ungheresi sarà quella di gestire il compromesso tra il controllo dell’inflazione e la stimolazione della crescita. Il mantenimento dei programmi sociali e degli investimenti infrastrutturali richiederà un’attenta gestione fiscale, soprattutto con un deficit di bilancio previsto elevato. Affrontare le inefficienze strutturali e promuovere un ambiente normativo più prevedibile potrebbe essere cruciale per attrarre investimenti più ampi e raggiungere una crescita sostenibile a lungo termine, mentre le continue frizioni con l’UE potrebbero influire sull’accesso ai fondi e sulla percezione del mercato.
FONTI
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- Beteljesült Nagy Márton rémálma: repkednek a mínuszok a …, accessed June 16, 2025, https://www.economx.hu/gazdasag/gazdasagi-osszefoglalo-ksh-makrogazdasag-ipar-inflacio-epitoipar.810907.html
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- Hungarian central bank nominee calls for patient policy approach – Investing.com India, accessed June 16, 2025, https://in.investing.com/news/stock-market-news/hungarian-central-bank-nominee-calls-for-patient-policy-approach-93CH-4877734
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- Az állampapír-befektetőktől próbálnak lopni a csalók, ne dőljön be ennek az átverésnek!, accessed June 16, 2025, https://www.portfolio.hu/befektetes/20250616/az-allampapir-befektetoktol-probalnak-lopni-a-csalok-ne-doljon-be-ennek-az-atveresnek-768345
- Álhirdetésekkel támadnak: csalók élnek vissza a Magyar Államkincstár nevével – Világgazdaság, accessed June 16, 2025, https://www.vg.hu/vilaggazdasag-magyar-gazdasag/2025/06/magyar-allamkincstar-alhirdetes-csalok
- Vigyázat, állampapír * Figyelem, újabb csalás * Új állampapíros átverés – Hírvonal, accessed June 16, 2025, https://hirvonal.hu/hir/9109158
- Hungary moves quickly to print after upping funding target – Global Capital, accessed June 16, 2025, https://www.globalcapital.com/article/2exwx57s3y2yc8027k3y8/emerging-markets/hungary-moves-quickly-to-print-after-upping-funding-target