Il carburante necessario a Paks potrebbe arrivare per via aerea dalla Russia, che ha firmato a gennaio gli accordi per l’espansione dell’unica centrale nucleare in Ungheria. Secondo quanto pubblicato dal quotidiano Népszabadság e confermato dalle autorità, il governo ungherese sta lavorando a una proposta di legge il trasporto aereo del carburante nuclare dalla Russia a Paks
. Il giornale ha intervistato alcuni esperti i quali mettono in luce come lo stesso trasporto via treno costerebbe un terzo di quello via aria. Il governo sta invece lavorando su quest’ultima opzione, come ha confermato il vice responsabile dell’ufficio sicurezza nucleare all’interno dell’ufficio energia nucleare dello stato ungherese, Hullán Szabolcs. Szabolcs ha fatto notare che il carburante nucleare viene fatto arrivare via area anche verso la Slovacchia e la Romania. La motivazione addotta dal governo magiaro per questa preferenza è, stando alle dichiarazioni, quella di evitare il passaggio dall’Ucraina e la messa a rischio della continuità dei rifornimenti a causa dell’instabile situazione di questo Paese. La questione immediatamente sollevata dai contrari è quella dell’aereo della compagnia Malaysian precipitato proprio sull’Ucraina. Forti critiche sono state sollevate dal partito dei verdi ungherese (LMP), così come dall’opposizione socialista (MSzP). Al momento l’autority per il nucleare non ha ancora ricevuto la candidatura per la licenza necessaria a questo tipo di trasporto, che comunque, assicura Szabolcs Hullán alla stampa, sarebbe in preparazione.
Claudia Leporatti
Redazione Economia.hu