Quelle di ieri sono state le terze elezioni europee per l’Ungheria, che quest’anno celebra il primo decennio come membro dell’UE.
La maggioranza netta ottenuta dal centro destra al governo del Paese, la coalizione Fidesz-KDNP, è in linea con le previsioni e con i sondaggi, così come il secondo posto dello Jobbik, che ha superato i socialisti dell’MSZP. Le reazioni del giorno dopo portano avanti l’atteggiamento verso l’Europa che già da tempo ha reso peculiare l’Ungheria tra i 28 Paesi membri: sì all’Unione europea e alle sue regole, ma mettendo sempre in primo piano l’interesse e la mentalità nazionale ungherese. Positive invece le aziende ungheresi che, secondo il sondaggio di GKI, sono “soddisfatte” di questi 10 anni in Unione europea.
Secondo le agenzie di oggi Orbán ha commentato i risultati di domenica ribadendo che “combatterà a Bruxelles” per tutelare le tradizioni magiare, ad esempio con strumenti come l’esenzione fiscale sulla palinka distillata in casa. Secondo il primo ministro ungherese sarà possibile trovare una soluzione che rispetti la decisione della corte europea senza intaccare la possibilità per le famiglie di ungheresi di produrre il distillato tipico entro le mura di casa propria. Anche in merito alle sentenze di ergastolo senza ammissibilità di parola il leader conservatore ha dichiarato di non vedere il motivo di cambiare la legge ungherese, neanche in luce di quanto contestato dalla corte europea di Strasburgo. Riguardo alle questioni che il governo ungherese potrebbe portare avanti all’interno del Consiglio Europe, Orbán ha nominato i tagli alle tasse, una riduzione “radicale” della burocrazia, l’intervento dello stato come fornitore di posti di lavoro quando il mercato fallisce in questo e il supporto alle piccole e medie imprese. Proprio queste ultime dichiarano di aver ottenuto benefici dall’adesione all’Unione europea: lo ha dichiarato il 49% su un campione di 1004 executive di altrettante aziende coinvolte in un recente sondaggio di GKI. Il 45% dichiara di non aver osservato effetti negativi ma neanche positivi dall’annessione all’UE, mentre il 6% sostiene di aver avuto per la maggior parte svantaggi.
Risultati 25 maggio 2014:
FIDESZ-KDNP 12 deputati 57.14%
JOBBIK 3 deputati 14.29 %
DEMOKRATIKUS KOALÍCIÓ 2 deputati 9.52 %
EGYÜTT-PM 1 deputato 4.76 %
LMP 1 deputato 4.76 %
Claudia Leporatti
Redazione Economia.hu