La Corte Europea dei Diritti Umani ha ingiunto allo stato ungherese il pagamento a Lászlo Vékony di 15mila euro in danni e di 6mila euro in costi e spese per la violazione da parte dell’Ungheria delle norme sulla proprietà privata.
Le violayioni consistonoa nella cancellazione della licenza del rivenditore di tabacco (Vékony) e nel mancato ottenimento di una nuova licenza a seguito del bando pubblico indetto con l’introduzione del monopolio di stato sulla vendita dei tabacchi.
Secondo la corte si tratta di una violazione dell’Articolo 1 Protocollo 1, che attribuisce alle persone fisiche e giuridiche il diritto al “libero godimento delle proprie proprietà” e proibisce la privazione di tali proprietà “eccetto che nell’interesse pubblico e sotto le condizioni stabilite dalla legge e dai principi generali della legge internazionale”. In un parere congiunto i giudici hanno dichiarato che gli Stati hanno l’obbligo di garantire che l’ammontare di interferenze nel controllo dell’uso dei beni, compresa la revoca di una licenza per gestire un’attività e mantenere un giusto equilibrio tra diritti individuali e l’interesse generale. Inoltre “un giusto equilibrio di questi interessi non è stato raggiunto se un individuo ha dovuto sostenere un onere eccessivo”.
Redazione Economia.hu