Budapest: accordo su aumento stipendio minimo

Dal prossimo anno l’Ungheria potrebbe vedere un aumento del minimo salariale del 15% per chi non possiede titoli di studio e 25% per i lavoratori qualificati. Questa la decisione presa oggi a Budapest dal governo ungherese, in concerto con i datori di lavoro e i sindacati.

Potrebbe diventare legge già questa settimana, visto che il governo intende presentare la proposta in Parlamento domani e applicare la procedura accelerata già usata in altri casi.
Attualmente lo stipendio minimo è di 111.000 HUF (circa 370 euro) per i lavoratori senza qualifiche di 129.000 HUF (circa 430 euro) per i lavoratori dotati di almeno un titolo di studio di secondo grado.
Secondo l’agenzia di stampa MTI il previsto incremento sarà abbinato con una riduzione del 7% combinato della tassa di contributo sociale. E non è finita.
Dal 2018 il minimo garantito ai lavoratori senza particolari qualifiche salirà di un ulteriore 8%, mentre quello dei lavoratori qualificati del 12%. Anche in questo caso progredisce la riduzione della tassa di contributo sociale, che scenderà di un altro 2%. Tale imposta, spiega MTI, sarà ridotta di un ulteriore mezzo punto nel 2018, se lo stipendio lordo eccede l’11% nel gennaio-settembre del prossimo anno. La mossa segue l’annuncio di pochi giorni fa sul taglio della tassa societaria al 9% con regime di Flat Tax, uguale dunque per tutte le aziende a prescindere dal reddito. 
Critiche all’aumento del minimo salariale sono arrivate dai gestori dei piccoli esercizi commerciali, che, sostiene György Vámos dell’Associazione Commercio Ungherese, potrebbero trovarsi costretti ad abbassare le serrande. Vámos, riporta il quotidiano economico Világgazdaság, sottolinea che i grandi negozi offrono oggi uno stipendio tra i 250mila e i 300mila fiorini al mese, mentre la paga media del settore, per lavoratori non qualificati, è di 160mila fiorini. 
Un’altra conseguenza che si paventa potrebbe essere l’aumento del prezzo del pane. Sul Magyar Hírlap il presidente dell’Associazione Ungherese Fornai József Septe spiega che il governo ha promesso alla categoria l’abbassamento dell’IVA sul pane al 5% dall’attuale 18%, entro il 2018. Con almeno 3000 posizioni vacanti tra i fornai, il settore è in difficoltà nel trovare personale. Se in molti Paesi quello del panetterie è un mestiere ben retribuito, in Ungheria un fornaio non può al momento aspirare a molto di più del minimo garantito. La retribuzione su media nazionale di un fornaio si aggira difatti intorno ai 160mila fiorini lordi.

Redazione Economia.hu

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