Nell’ultima settimana, il fiorino ungherese ha subito un significativo deprezzamento, superando la soglia di 408 fiorini per euro, un livello che non si registrava dalla fine del 2022. Questo calo è attribuito principalmente ai dati del PIL del terzo trimestre, che hanno deluso le aspettative, indicando una stagnazione economica. Inoltre, l’incertezza legata alle imminenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti, con la competizione tra Donald Trump e Kamala Harris, ha aumentato la volatilità sui mercati finanziari, influenzando negativamente le valute dei mercati emergenti come il fiorino. Gli analisti prevedono che, nel breve termine, il fiorino potrebbe oscillare tra 400 e 415 per euro, con possibili ulteriori pressioni al ribasso in caso di risultati elettorali sfavorevoli o dati economici interni deludenti.
In sintesi, l’economia ungherese sta affrontando sfide significative:
- Aumento delle commissioni bancarie
L’OTP Bank ha annunciato un significativo aumento delle commissioni a partire da gennaio 2025, una volta scaduto il blocco governativo sugli aumenti tariffari. Le commissioni per i bonifici interni aumenteranno dallo 0,3% allo 0,45%, mentre per quelli esterni passeranno dallo 0,35% allo 0,5%. Inoltre, le commissioni massime per i bonifici esterni saliranno da 14.522 fiorini a 25.000 fiorini. Anche i prelievi di contante subiranno incrementi: presso gli sportelli automatici dell’OTP, la commissione passerà da 159 fiorini più l’1,49% a 159 fiorini più l’1,79%. Per i prelievi presso sportelli di altre banche, la commissione aumenterà da 1.581 fiorini più lo 0,6% a 1.581 fiorini più lo 0,9%. Questi aumenti sono una conseguenza dell’incremento dell’imposta sulle transazioni finanziarie deciso dal governo, che le banche non possono trasferire ai clienti privati fino alla fine del 2024. - Controlli sui servizi di consegna
Negli ultimi tempi, il Ministero dell’Economia Nazionale ungherese ha ricevuto un numero crescente di reclami riguardanti i servizi di consegna di cibo, in particolare rivolti a società come Wolt e Foodora. Le principali lamentele riguardano ritardi significativi nelle consegne rispetto ai tempi promessi, informazioni sui prezzi poco chiare o errate e condizioni inadeguate degli alimenti consegnati. In risposta, il ministro dell’Economia Nazionale, Nagy Márton, ha ordinato controlli straordinari su queste aziende per garantire la tutela dei consumatori. Le ispezioni si concentreranno sulla qualità e lo stato degli alimenti consegnati, sul rispetto dei tempi di consegna indicati, sulla trasparenza dei prezzi e sulle procedure di compensazione offerte ai clienti in caso di problemi. Il ministero ha sottolineato l’importanza di proteggere le famiglie ungheresi, assicurando che i consumatori possano esercitare pienamente ed efficacemente i loro diritti. - Sfide per il settore delle startup
Il settore delle startup in Ungheria rappresenta un potenziale significativo per migliorare la competitività economica del paese. Secondo Balogh Péter e Langmár Péter, rispettivamente CEO e direttore degli investimenti di STRT Holding, le startup tecnologiche possono accelerare lo sviluppo del settore aziendale ungherese, influenzando positivamente l’intera economia nazionale. Tuttavia, nel 2023, gli investimenti in startup sono diminuiti del 70%, principalmente a causa della riduzione dei fondi statali e dell’Unione Europea. In Ungheria, l’investimento pro capite in startup è stato di 5,5 euro, mentre in paesi tecnologicamente avanzati come l’Estonia ha raggiunto 842 euro. Gli esperti sottolineano che una dipendenza eccessiva dai finanziamenti statali può distorcere il mercato, rendendo le aziende meno competitive. Pertanto, è essenziale sviluppare un ecosistema di startup sostenibile, con un equilibrio tra finanziamenti pubblici e privati, per sfruttare appieno il potenziale di innovazione e crescita economica offerto da questo settore. - Espansione di BYD in Ungheria
La BYD, gigante cinese dei veicoli elettrici, ha registrato una crescita significativa nel terzo trimestre del 2024, con un aumento del 24% dei ricavi rispetto all’anno precedente, raggiungendo 201,1 miliardi di yuan (circa 28,24 miliardi di dollari). Questo risultato ha permesso a BYD di superare Tesla in termini di ricavi trimestrali per la prima volta. Inoltre, l’azienda ha ampliato la propria forza lavoro, assumendo quasi 200.000 nuovi dipendenti tra agosto e ottobre, portando il totale a oltre 900.000 lavoratori. In Ungheria, BYD sta costruendo il suo primo stabilimento europeo a Szeged, con apertura prevista entro la fine del 2025. Attualmente, l’azienda sta intensificando le attività di reclutamento per posizioni ingegneristiche, produttive e logistiche, cercando professionisti qualificati per ruoli come ingegneri idraulici, elettrici e robotici, oltre a specialisti in logistica e controllo qualità. - Pendolarismo transfrontaliero
Secondo i dati del Központi Statisztikai Hivatal (KSH), nel 2022 oltre 122.000 residenti in Ungheria lavoravano all’estero. La maggioranza di questi pendolari, circa l’80%, si recava in Austria, soprattutto dalle regioni di confine. Sorprendentemente, un numero significativo di lavoratori ungheresi si spostava anche verso la Slovacchia e la Romania. Ad esempio, molti residenti delle zone settentrionali della contea di Borsod-Abaúj-Zemplén lavoravano a Košice, in Slovacchia, mentre abitanti della contea di Hajdú-Bihar si recavano a Oradea, in Romania. Questo fenomeno è attribuito al fatto che, in alcune regioni della Romania, i salari hanno raggiunto o superato quelli ungheresi, rendendo queste destinazioni lavorative attraenti per i pendolari ungheresi. - Contrazione del mercato immobiliare
Secondo un recente rapporto della CBRE, il mercato degli investimenti immobiliari in Ungheria ha registrato una contrazione significativa nel 2024, con un calo del 45% rispetto all’anno precedente. Questo declino è attribuito a tassi di interesse elevati e a un contesto economico incerto, che hanno reso gli investimenti immobiliari meno attraenti rispetto ad altre opzioni con rendimenti più alti. Nonostante ciò, si osserva una lenta ripresa del mercato, con una crescente attività nelle transazioni immobiliari. In particolare, il segmento degli uffici sta subendo una trasformazione, con una diminuzione della domanda e un aumento del tasso di sfitto, attualmente al 15%. Questo cambiamento è in parte dovuto all’adozione diffusa del lavoro ibrido, che ha ridotto la necessità di spazi fisici. Al contrario, il settore degli immobili industriali e logistici ha mostrato una maggiore resilienza, con una domanda sostenuta, soprattutto al di fuori di Budapest. Tuttavia, la maggior parte degli sviluppi in questo settore è stata realizzata per uso proprio, con una partecipazione limitata di sviluppatori professionali.
Questi sviluppi evidenziano le sfide e le opportunità che l’economia ungherese dovrà affrontare nei prossimi mesi.