Sintesi Esecutiva e Punti Salienti della Giornata
La giornata del 4 settembre 2025 ha evidenziato in modo netto le complesse dinamiche e le tensioni che caratterizzano l’attuale panorama economico ungherese. Le notizie emerse oggi non si limitano a singoli dati o annunci, ma si inseriscono in una narrativa più ampia, definita da una dicotomia tra la politica espansiva del governo e la cautela strutturale raccomandata da analisti e istituzioni finanziarie.
I punti salienti della giornata sono stati dominati dalle dichiarazioni del Ministro dell’Economia Nazionale Márton Nagy, il quale ha annunciato un approccio aggressivo per stimolare la crescita, accettando un deficit di bilancio più elevato del previsto per il 2025.1 Contestualmente, la Banca Nazionale Ungherese (MNB) ha ribadito la sua ferma posizione restrittiva, sottolineando la necessità di mantenere la stabilità monetaria.3 I dati pubblicati dall’Ufficio Centrale di Statistica (KSH) hanno mostrato un quadro contrastante del consumo interno, con una crescita su base annua che però nasconde un rallentamento su base mensile.5 A ciò si aggiunge l’ulteriore elemento di rischio geopolitico, rappresentato dalla causa intentata dal governo ungherese contro l’Unione Europea per la gestione dei proventi derivanti dagli asset russi congelati.7
Nel complesso, il quadro economico ungherese naviga in un equilibrio delicato: da un lato, le misure governative cercano di generare una spinta di crescita trainata dalla domanda interna e dagli investimenti; dall’altro, sussistono preoccupazioni sulla sostenibilità fiscale a lungo termine, sui rischi inflazionistici e sulla crescente incertezza esterna.
PODCAST IN ITALIANO
1. Il Quadro Macroecomico: Una “Navigazione Cautelosa” in Acque Agitate
L’economia ungherese si trova in una fase di stagnazione prolungata, con la produzione che non ha registrato una crescita significativa negli ultimi tre anni.8 Le valutazioni e le previsioni rilasciate oggi da diverse istituzioni finanziarie internazionali e pan-europee convergono su un quadro di modesta crescita per il 2025 e mettono in guardia da rischi significativi.
La previsione di crescita del PIL per l’Ungheria nel 2025 si attesta tra lo 0,7% e lo 0,8%, secondo le analisi dell’Fondo Monetario Internazionale (FMI), di ING e della Commissione Europea.8 Sebbene questa crescita sia prevista in accelerazione al 2% o 2,5% nel 2026, l’attuale slancio è descritto come fragile e non sostenuto da tutti i settori dell’economia.8 Il motore principale di questa ripresa è identificato nel consumo interno, alimentato da dinamiche salariali favorevoli e da misure governative come le esenzioni fiscali e gli aiuti diretti.8
Parallelamente, le analisi esterne concordano sulla presenza di sfide strutturali profonde. L’FMI e la Commissione Europea notano che l’inflazione rimane ben al di sopra dell’obiettivo del 3% della Banca Centrale, e che il debito pubblico è elevato a causa degli alti costi di finanziamento.8 L’FMI ha esplicitamente criticato le misure regolatorie, come i limiti a prezzi e tassi di interesse, che hanno distorto i segnali di mercato e aggiunto incertezza all’ambiente economico.8 L’investimento privato e pubblico ha subito un calo notevole negli anni precedenti, in controtendenza rispetto alla maggior parte degli altri Paesi dell’UE.9 Tale convergenza di analisi tra istituzioni di calibro internazionale aggiunge un peso considerevole alla prospettiva di cautela sull’economia ungherese. Questo quadro di consenso contrasta nettamente con la narrativa più ottimistica e la strategia di spesa aggressiva che il governo ungherese ha delineato oggi, creando un disallineamento significativo tra le aspettative interne e le valutazioni esterne.
Di seguito, un confronto tra le previsioni economiche delle principali istituzioni.
Tabella 1: Previsioni Economiche a Confronto (2025-2027)
| Indicatore | 2025 (FMI) | 2025 (Commissione Europea) | 2025 (ING) | 2026 (FMI) | 2026 (Commissione Europea) | 2026 (ING) | 2027 (FMI) | 2027 (ING) |
| Crescita PIL (var. % a/a) | 0.7% | 0.8% | 0.7% | 2.0% | 2.5% | 2.5% | (Non disponibile) | 2.8% |
| Inflazione (media annua) | (Non disponibile) | 4.1% | (Non disponibile) | (Non disponibile) | 3.3% | (Non disponibile) | 3.0% (target) | (Non disponibile) |
| Deficit/PIL | ≈4.5% | 4.6% | (Non disponibile) | (Non disponibile) | 4.7% | (Non disponibile) | (Non disponibile) | (Non disponibile) |
| Debito/PIL | (Non disponibile) | 74.1% | (Non disponibile) | (Non disponibile) | (Non disponibile) | (Non disponibile) | 79% (2030) | (Non disponibile) |
Nota: I dati dell’FMI si riferiscono alle proiezioni per la fine dell’anno o per il medio termine. Le previsioni di ING e della Commissione Europea sono espresse su base annua.
2. Le Leve di Politica Economica del Governo: L’Agenda di Márton Nagy
Il Ministro dell’Economia Nazionale Márton Nagy ha tracciato una rotta chiara durante il suo discorso al 63° Convegno degli Economisti a Veszprém.12 Il suo intervento ha delineato una strategia apertamente espansiva, ponendosi in una posizione di contrasto rispetto alle raccomandazioni di prudenza fiscale espresse da enti esterni.8
La notizia più significativa è stata l’ammissione che il deficit di bilancio per il 2025 potrebbe salire fino al 4,5% del PIL, superando l’obiettivo ufficiale del 4,1%.1 Nagy ha giustificato questa revisione con la debole crescita economica a livello europeo e con le spese governative in vista delle prossime elezioni.1 Il ministro ha poi presentato quattro “pilastri” su cui si baserà la politica economica del governo nel prossimo periodo: il sostegno all’edilizia abitativa (
Otthon Start), la riduzione delle tasse (szja-mentesség), il Piano di Costruzione Nazionale (Országépítési Terv) e il Piano di Protezione dell’Industria e dell’Occupazione (Ipar- és Munkahelyvédelmi Akcióterv).12
Nel suo discorso, Nagy ha fornito dettagli specifici su varie misure di stimolo. Ha annunciato la continuazione del programma 1+1 Beruházásösztönző con un budget aggiuntivo di 30-50 miliardi di fiorini.12 Inoltre, ha preannunciato una significativa riduzione del tasso di interesse per il programma
Széchenyi Kártya dal 4,5% all’3%, una mossa chiaramente volta a stimolare gli investimenti delle piccole e medie imprese.12 Il
Piano di Costruzione Nazionale è un’iniziativa ambiziosa, con un budget di 47 mila miliardi di fiorini da spendere entro il 2035, destinato principalmente a infrastrutture stradali e ferroviarie.12 Le misure di sostegno all’edilizia abitativa, come il programma
Otthon Start, sono state definite come programmi di ampio respiro, con una spesa annuale prevista di 50-100 miliardi di fiorini per il bilancio statale.12
L’approccio del governo ungherese sembra essere una scommessa sulla “spesa per la crescita” per uscire dalla stagnazione. Tuttavia, questa strategia comporta rischi significativi. Le dichiarazioni di Nagy, che ammettono un deficit più alto, si pongono in diretto contrasto con le raccomandazioni dell’FMI sulla necessità di ricostruire “buffer fiscali” e di garantire la sostenibilità del debito.8 Gli alti costi di finanziamento per il debito ungherese rendono questa politica particolarmente rischiosa.8 Inoltre, i programmi di stimolo settoriale come
Otthon Start, che prevedono prestiti agevolati, sono già indicati da analisti e banchieri come catalizzatori di un “incredibile boom” e di un continuo aumento a due cifre dei prezzi delle case, suggerendo il potenziale per una bolla immobiliare.14 Questo approccio, sebbene possa generare una crescita a breve termine, rischia di esacerbare le pressioni inflazionistiche e di creare squilibri di mercato insostenibili nel lungo periodo.
3. La Posizione della Banca Centrale (MNB) e il Mercato Finanziario
In netto contrasto con le politiche espansive del governo, la Banca Nazionale Ungherese (MNB) ha mantenuto una linea di estrema prudenza monetaria. Il ruolo della banca come “ancora di stabilità” in un contesto economico globale incerto è stato ribadito con forza dal governatore Mihály Varga, nel suo discorso al 63° Convegno degli Economisti a Veszprém.3
Sebbene la decisione di mantenere il tasso di interesse di base al 6,5% risalga al 26 agosto, la sua conferma verbale da parte del governatore Varga oggi è stata un evento chiave.4 La banca ha mantenuto anche i tassi sui depositi overnight al 5,5% e sui prestiti garantiti overnight al 7,5%, segnalando che la politica monetaria rimarrà restrittiva per un tempo indefinito.4 Questo approccio è ritenuto necessario per garantire tassi di interesse reali positivi, consolidare la stabilità dei mercati finanziari e ancorare le aspettative di inflazione in modo sostenibile.4 Varga ha sottolineato che, nonostante la stabilità del fiorino, è essenziale adottare un approccio “attento e paziente” a causa dei rischi geopolitici e delle tensioni commerciali.4
I dati sull’inflazione supportano la cautela dell’MNB. A luglio 2025, l’inflazione (CPI) su base annua è scesa al 4,3%, un valore inferiore al 4,6% di giugno ma ancora superiore alle aspettative di mercato del 4,1%.17 L’inflazione core (che esclude alimentari ed energia) è scesa al 4,0%.17 Le analisi indicano che le pressioni sui prezzi persistono, alimentate in particolare dal rialzo dei prezzi degli alimentari (+5,9% su base annua a luglio) e dal dinamismo del settore dei servizi.17 Le previsioni dell’Equilibrium Institute (Equilibrium Institute) stimano che l’inflazione media annua nel 2025 si attesterà al 4,1%, un valore che supera l’obiettivo governativo.18
L’attuale situazione economica rivela un disallineamento fondamentale tra le due istituzioni economiche chiave dell’Ungheria: il governo che spinge sull’acceleratore della spesa pubblica, e la banca centrale che tiene il piede sul freno con una politica monetaria restrittiva. L’MNB si trova nella posizione di dover contrastare le potenziali pressioni inflazionistiche generate dalle decisioni fiscali del governo per adempiere al suo mandato primario di stabilità dei prezzi. Questo conflitto di obiettivi aggiunge un ulteriore strato di incertezza per gli investitori e per l’economia nel suo complesso, poiché la coerenza della strategia economica nazionale viene messa in discussione. La MNB agisce come una sorta di contrappeso, cercando di mitigare i rischi creati dalla politica fiscale espansiva.
4. Indicatori di Microeconomia e Notizie Locali Settoriali
Al di là delle grandi discussioni di macroeconomia e politica, le notizie di oggi offrono anche uno sguardo granulare sulle dinamiche economiche a livello settoriale e locale, fornendo una visione più completa della situazione.
I dati sul commercio al dettaglio di luglio 2025, pubblicati dall’Ufficio Centrale di Statistica (KSH), presentano un quadro misto.5 A prima vista, il dato su base annua è positivo: il volume delle vendite al dettaglio è aumentato dell’1,7% rispetto a luglio 2024, supportando la tesi di una crescita trainata dai consumi.5 Tuttavia, un’analisi più approfondita del dato mensile rivela un calo dello 0,5% rispetto al mese di giugno.5 Questo dato mensile, spesso considerato un indicatore più tempestivo del momentum economico, suggerisce che la ripresa dei consumi potrebbe mostrare segni di rallentamento. È un avvertimento che la spinta iniziale potrebbe non essere sostenibile nel tempo, soprattutto in un contesto di inflazione persistente che erode il potere d’acquisto.
Tabella 2: Dati Chiave sul Commercio al Dettaglio (Luglio 2025)
| Settore | Variazione % su base annua | Variazione % su base mensile |
| Totale Commercio al Dettaglio | +1.7% | -0.5% |
| Alimentari | +2.4% | (Non disponibile) |
| Non-Alimentari | +2.9% | (Non disponibile) |
| Carburante | -2.4% | (Non disponibile) |
| Commercio Online | +6.8% | (Non disponibile) |
Fonte: KSH, luglio 2025.5
A livello settoriale, si segnalano altre notizie degne di nota:
- Agricoltura: Il Ministero dell’Agricoltura ha lanciato una sovvenzione non rimborsabile di 22 miliardi di fiorini per promuovere il ricambio generazionale nel settore, una misura volta ad affrontare un problema strutturale di lungo termine.19
- Tecnologia e PMI: Una collaborazione tra il KSH, la Camera di Commercio e Industria Ungherese (MKIK) e diversi ministeri è stata avviata per sviluppare una piattaforma di gestione aziendale basata sull’intelligenza artificiale per le piccole e medie imprese. Questo riflette un chiaro focus governativo sulla digitalizzazione e sul rafforzamento del ruolo delle PMI, considerate un motore chiave per la crescita sostenibile.21
- Corporate: Il gruppo energetico Alteo ha riportato un aumento del 10% del fatturato nella prima metà del 2025, nonostante un calo dell’EBITDA.19 Nel settore aereo, Wizz Air ha annunciato nuovi voli da Budapest, anche se l’azienda sta affrontando sfide dovute a problemi ai motori.23
5. La Politica Estera e le Sue Ricadute Economiche
Le relazioni politiche dell’Ungheria con l’Unione Europea continuano ad avere un impatto diretto e significativo sull’economia nazionale, aggiungendo un elemento di rischio geopolitico al quadro complessivo. L’evento più rilevante di oggi è la notizia della causa intentata dal governo ungherese presso la Corte di Giustizia dell’UE.7
La causa si concentra sulla decisione dell’UE di destinare i proventi annuali, stimati tra i 3 e i 5 miliardi di dollari, derivanti dagli oltre 200 miliardi di dollari di riserve della Banca Centrale Russa congelate nei depositi europei, al Fondo europeo per la pace (European Peace Facility) per assistere l’Ucraina.7 L’Ungheria sostiene di essere stata illegalmente privata del suo diritto di voto sulla decisione, poiché non aveva contribuito finanziariamente a quella specifica tranche di fondi.7 La posizione di Budapest è che il diritto di voto dovrebbe essere garantito indipendentemente dal contributo finanziario, sostenendo una violazione dei meccanismi decisionali di sicurezza dell’Unione.7
L’azione legale, sebbene formalmente incentrata su una decisione specifica del 26 febbraio 2025, ha il potenziale di minare l’intera architettura finanziaria dell’UE per l’assistenza all’Ucraina.7 Più importante dal punto di vista economico, questo contenzioso accresce le tensioni già esistenti tra Budapest e Bruxelles e rende più tangibile il rischio, esplicitamente menzionato dall’FMI, che una mancata risoluzione possa portare alla sospensione o alla cancellazione dei fondi UE destinati all’Ungheria.8 Tali fondi sono vitali per sostenere gli investimenti e lo sviluppo del Paese, e la loro interruzione costituirebbe un serio rischio di ribasso per l’economia ungherese. Questo esempio dimostra come la frizione politica e legale tra l’Ungheria e l’Unione Europea non sia un problema separato, ma una componente intrinseca e concreta del profilo di rischio economico del Paese.
Conclusioni e Prospettive a Breve Termine
Il 4 settembre 2025 ha consolidato un quadro economico ungherese che si muove tra forze contrastanti e scelte politiche audaci. Il governo, guidato dal Ministro Márton Nagy, ha chiaramente scelto la via dello stimolo fiscale, scommettendo che l’aumento della spesa pubblica e gli incentivi possano superare la stagnazione economica. L’innalzamento del deficit di bilancio, la continuazione dei programmi di investimento e la riduzione dei tassi sui prestiti alle imprese sono tutte mosse volte a iniettare liquidità e a spingere la crescita.
Tuttavia, queste decisioni non sono prive di rischi. Il loro impatto potenziale sull’inflazione e sulla sostenibilità del debito pubblico, in un contesto in cui i costi di finanziamento rimangono elevati, è un punto di preoccupazione condiviso da autorevoli istituzioni internazionali come l’FMI e la Commissione Europea. I dati sul commercio al dettaglio, che mostrano un rallentamento del momentum mensile, suggeriscono che la ripresa trainata dai consumi potrebbe essere meno robusta del previsto.
Il ruolo della Banca Nazionale Ungherese (MNB) emerge come un elemento critico di equilibrio. Mantenendo una politica monetaria rigorosa e restrittiva, la banca centrale si posiziona come un contrappeso alle politiche fiscali espansive del governo. Questo disallineamento strategico crea incertezza e mette in evidenza la complessa relazione tra le due istituzioni. Infine, l’azione legale contro l’Unione Europea sui proventi degli asset russi accentua le tensioni politiche e rende più concreto il rischio, già individuato, di una perdita di fondi UE, cruciali per la crescita.
Le prossime settimane saranno determinanti per comprendere se la strategia del governo riuscirà a generare una crescita sostenibile o se le preoccupazioni di debito, inflazione e tensioni esterne prevarranno, mettendo a dura prova la resilienza dell’economia ungherese.
FONTI
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- Ennyit a repülőrajtról: már Nagy Márton is minimális gazdasági növekedésről beszél, accessed September 4, 2025, https://www.penzcentrum.hu/gazdasag/20250904/ennyit-a-repulorajtrol-mar-nagy-marton-is-minimalis-gazdasagi-novekedesrol-beszel-1184863
- A jegybank a bizonytalan világgazdasági környezetben is őrzi a stabilitást | MNB.hu, accessed September 4, 2025, https://www.mnb.hu/sajtoszoba/sajtokozlemenyek/2025-evi-sajtokozlemenyek/a-jegybank-a-bizonytalan-vilaggazdasagi-kornyezetben-is-orzi-a-stabilitast
- MNB Policymakers Leave Base Rate on Hold at 6.5% Once Again – Budapest Business Journal, accessed September 4, 2025, https://bbj.hu/economy/finance/mnb/mnb-policymakers-leave-base-rate-on-hold-at-6-5-once-again/
- Kevesebbet vásároltak júliusban a magyarok, visszaesett a kiskereskedelmi forgalom – Telex, accessed September 4, 2025, https://telex.hu/gazdasag/2025/09/04/kiskereskedelmi-forgalom-julius-2025-fogyasztas-gdp
- Hungary’s Retail Sales Edge Up 1.7% in July, Slip 0.5% From June – Budapest Business Journal, accessed September 4, 2025, https://bbj.hu/business/industry/retail/hungarys-retail-sales-edge-up-1-7-in-july-slip-0-5-from-june/
- What lies behind Orbán’s lawsuit defending frozen Russian assets …, accessed September 4, 2025, https://www.eurointegration.com.ua/eng/news/2025/09/4/7219440/
- IMF Executive Board Concludes 2025 Article IV Consultation with Hungary, accessed September 4, 2025, https://www.imf.org/en/News/Articles/2025/08/29/pr-25286-hungary-imf-executive-board-concludes-2025-article-iv-consultation
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- Elképesztő robbanást hozhat az Otthon Start, jövőre is marad a két számjegyű lakásár-emelkedés – Portfolio.hu, accessed September 4, 2025, https://www.portfolio.hu/bank/20250904/elkepeszto-robbanast-hozhat-az-otthon-start-jovore-is-marad-a-ket-szamjegyu-lakasar-emelkedes-784094
- News | MNB.hu, accessed September 4, 2025, https://www.mnb.hu/en/news
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- A kis- és középvállalkozások fejlesztése közös ügy, 2025.09.04. – KSH, accessed September 4, 2025, https://www.ksh.hu/hir_250904
- Management commentary of 2025 H1 report of ALTEO – 2025.09.01. – ALTEO Investors, accessed September 4, 2025, https://investors.alteo.hu/en/other-announcements/management-commentary-of-2025-h1-report-of-alteo-2025-09-01/
- Stay Updated with the Latest Hungary News Daily, accessed September 4, 2025, https://dailynewshungary.com/