7 febbraio 2025: Il fiorino si indebolisce, le PMI ricevono nuove sovvenzioni e DIGI multata per tariffe ingannevoli

Crescita equilibrata nel commercio al dettaglio ungherese a gennaio.
Le principali catene di supermercati ungheresi hanno riportato una crescita equilibrata delle vendite a gennaio, con un aumento sia del numero di acquirenti che del volume degli acquisti. Secondo Bence Gerlaki, segretario di stato del Ministero dell’Economia Nazionale (NGM), i dati statistici confermano queste tendenze positive. La modesta performance delle vendite al dettaglio durante le festività natalizie è attribuibile all’effetto del calendario, in particolare al lungo weekend di sei giorni dal 21 al 26 dicembre. Il Központi Statisztikai Hivatal (KSH) ha riferito che, sebbene il volume delle vendite di dicembre 2024 sia stato dello 0,1% superiore rispetto a dicembre 2023, è diminuito dell’1,2% rispetto a novembre 2024. Nel complesso, nel 2024, il commercio al dettaglio è cresciuto del 2,6% rispetto all’anno precedente. L’NGM ritiene che il rallentamento sia un fenomeno temporaneo, dovuto principalmente alla diminuzione delle vendite di carburante e all’aumento dei viaggi all’estero delle famiglie ungheresi durante le festività natalizie. Nel dicembre 2024, 302.000 ungheresi in più hanno viaggiato all’estero rispetto all’anno precedente, con una spesa stimata all’estero di 50-55 miliardi di fiorini, che altrimenti sarebbero stati spesi nel commercio interno. Le catene di supermercati confermano che questo effetto del calendario ha influenzato temporaneamente le vendite di dicembre, ma si aspettano una ripresa nei mesi successivi.

Il fiorino inizia bene, ma si indebolisce nel pomeriggio.
Venerdì 7 febbraio 2025, il fiorino ungherese ha mostrato una performance altalenante nei confronti delle principali valute. In mattinata, l’euro veniva scambiato a 404,87 fiorini, ma entro le 18:00 il tasso è salito a 405,52 fiorini. Durante la giornata, l’euro ha oscillato tra 404,04 e 406,30 fiorini. Parallelamente, il franco svizzero è passato da 430,50 a 431,45 fiorini, mentre il dollaro statunitense è aumentato da 390,12 a 392,72 fiorini. Queste fluttuazioni riflettono l’instabilità del mercato valutario e l’influenza di fattori esterni sull’economia ungherese. Recentemente, il fiorino aveva raggiunto un picco di due mesi rispetto all’euro, favorito da dati positivi sul PIL ungherese. Tuttavia, dichiarazioni del presidente americano Donald Trump riguardanti nuove politiche tariffarie hanno rafforzato il dollaro, causando un indebolimento significativo del fiorino. Gli analisti ritengono che le future politiche commerciali degli Stati Uniti continueranno a influenzare l’andamento del fiorino.

Il mercato del lavoro ungherese richiede sempre meno laureati.
Negli ultimi anni, in Ungheria, la percentuale di offerte di lavoro che richiedono una laurea è diminuita costantemente, raggiungendo solo il 21,5% nel 2023. Le aziende pongono sempre più enfasi sulle competenze personali, come la motivazione, la capacità di apprendimento e la volontà di sviluppo, piuttosto che sul titolo di studio. Nonostante ciò, il possesso di una laurea rimane importante, poiché indica una visione ampia, abilità di problem solving avanzate e adattabilità. Parallelamente, le aspettative salariali dei neolaureati sono aumentate significativamente: nel 2024, la richiesta media netta è salita da 308.000 a 383.000 fiorini, con i laureati in discipline economiche e tecniche che aspirano a circa 400.000 fiorini. Per i professionisti con oltre 10 anni di esperienza, le aspettative salariali variano tra 675.000 e 700.000 fiorini. Questi dati suggeriscono una trasformazione nel mercato del lavoro ungherese, dove le competenze e le qualità personali stanno diventando sempre più determinanti rispetto ai titoli accademici.

GVH sanziona DIGI con 111 milioni di fiorini per comunicazione tariffaria ingannevole.
L’Autorità Garante della Concorrenza Ungherese (GVH) ha imposto una multa di 111 milioni di fiorini a DIGI, operatore di telecomunicazioni, per comunicazioni poco chiare riguardanti l’aumento delle tariffe degli abbonamenti a partire dal 1º gennaio 2023 e l’introduzione di una correzione automatica delle tariffe legata all’inflazione da maggio 2023. Secondo la GVH, le informazioni fornite da DIGI erano ambigue, inducendo gli abbonati a credere che il periodo di fedeltà li proteggesse da entrambi gli aumenti, mentre la correzione tariffaria si applicava anche durante tale periodo. DIGI ha riconosciuto la violazione, rinunciando al diritto di ricorso, e si è impegnata a compensare gli abbonati interessati, accreditando l’importo aggiuntivo addebitato durante il periodo di fedeltà a causa della correzione tariffaria.

Il Demján Sándor Program mira a raddoppiare le dimensioni delle PMI ungheresi.
Il governo ungherese ha lanciato il Demján Sándor Program con l’obiettivo di raddoppiare le dimensioni delle piccole e medie imprese (PMI) nazionali, riconoscendo in esse la spina dorsale dell’economia del paese. Il programma prevede otto misure chiave, tra cui un significativo programma di finanziamento del capitale, l’iniziativa “1+1 Programma di Incentivazione agli Investimenti per le PMI” e il progetto “Ogni impresa abbia il proprio sito web” per promuovere la digitalizzazione. Tuttavia, gli esperti avvertono che tali sovvenzioni potrebbero distorcere il mercato e portare alla creazione di “aziende zombie” che dipendono esclusivamente dai fondi statali per sopravvivere. Per evitare tali effetti negativi, è essenziale stabilire criteri chiari per l’allocazione dei fondi e garantire che le risorse siano indirizzate verso imprese con potenziale di crescita reale. Inoltre, è fondamentale monitorare l’efficacia delle misure adottate per assicurare che contribuiscano effettivamente al rafforzamento e all’espansione delle PMI ungheresi, senza creare dipendenze dannose o inefficienze nel mercato.

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