Tensioni tra Matolcsy e Nagy: scontro sull’indipendenza della Banca Centrale Ungherese
Il governatore della Banca Nazionale Ungherese (MNB), György Matolcsy, ha recentemente criticato il ministro dell’Economia, Márton Nagy, accusandolo di orchestrare attacchi contro l’indipendenza della banca centrale. Matolcsy ha dichiarato che, dopo aver sollecitato le dimissioni di Nagy dall’MNB a causa di errori professionali e di uno stile di leadership inaccettabile, il ministro avrebbe cercato di ostacolare la sua carriera futura. Nagy ha risposto definendo Matolcsy una persona spaventata che si nasconde dietro l’istituzione che rappresenta. Queste tensioni riflettono un deterioramento delle relazioni tra il governo ungherese e la banca centrale, sollevando preoccupazioni sull’indipendenza dell’MNB e sulla stabilità economica del paese.
Mercati azionari 2025: previste crescite record grazie alla tecnologia
Con l’avvicinarsi del 2025, numerosi analisti prevedono una crescita significativa dei mercati azionari, in particolare negli Stati Uniti. Goldman Sachs stima che l’indice S&P 500 raggiungerà i 6.500 punti entro la fine del 2025, mentre Deutsche Bank prevede un incremento fino a 7.000 punti. Anche l’MBH Bank ha aggiornato il suo target a 6.465 punti per l’S&P 500. Queste proiezioni si basano su una crescita attesa degli utili delle grandi aziende tecnologiche (come Apple, Amazon, Alphabet, Meta, Microsoft e Nvidia) del 24% nel 2025 e del 22% nel 2026. Parallelamente, le altre società dell’indice dovrebbero registrare aumenti del 21% e del 16% rispettivamente. Queste aspettative suggeriscono una riduzione del rapporto prezzo/utili dell’S&P 500 da 28 a 25,76 entro la fine del 2025, indicando valutazioni più sostenibili e un potenziale rialzo per gli investitori.
Sistema di riciclo MOHU: successi e rischi di frodi informatiche
Il sistema ungherese di deposito cauzionale per il riciclo di bottiglie e lattine, gestito da MOHU, ha recentemente affrontato critiche riguardo a potenziali vulnerabilità. Secondo un rapporto, i codici a barre sugli scontrini emessi dalle macchine di raccolta potrebbero essere manipolati per ottenere rimborsi fraudolenti. MOHU ha dichiarato di essere a conoscenza del problema e di aver avviato indagini in merito. Nonostante queste preoccupazioni, l’azienda ha registrato risultati positivi: entro metà novembre, sono stati restituiti 700 milioni di contenitori, tra bottiglie, vetro e lattine, destinati al riciclo. Questo indica un’efficace implementazione del sistema, sebbene permangano sfide legate alla sicurezza e all’integrità del processo di restituzione.
Orbán pronto a scegliere il nuovo governatore della Banca Nazionale Ungherese
Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha annunciato che venerdì mattina, durante un’intervista radiofonica, rivelerà il nome del successore di György Matolcsy alla guida della Banca Nazionale Ungherese (MNB). Il mandato di Matolcsy scade a marzo 2025. Le speculazioni indicano che il nuovo governatore sarà Mihály Varga o Márton Nagy, attuali ministri dell’Economia. Recentemente, tensioni sono emerse tra Matolcsy e Nagy, con il governatore che ha criticato il ministro per presunti errori professionali e comportamenti inappropriati durante il suo precedente incarico all’MNB. Nagy ha risposto accusando Matolcsy di aver tentato di ostacolare la sua carriera dopo la sua uscita dalla banca centrale. Queste dinamiche interne sottolineano l’importanza della prossima nomina per la stabilità economica e politica dell’Ungheria.
Crisi del mercato del lavoro in Ungheria: carenza di manodopera e sfide demografiche
Il mercato del lavoro ungherese sta affrontando sfide significative legate alla carenza di manodopera qualificata e all’invecchiamento della popolazione attiva. Nonostante un tasso di disoccupazione relativamente basso, numerosi settori, tra cui sanità, tecnologia dell’informazione e costruzioni, segnalano difficoltà nel reperire personale adeguato. Questa situazione è aggravata da tendenze demografiche sfavorevoli e dall’emigrazione di lavoratori qualificati verso altri paesi dell’UE. Per affrontare queste sfide, il governo ungherese sta implementando misure volte a incentivare la formazione professionale, promuovere l’occupazione tra i giovani e gli anziani, e attrarre lavoratori stranieri. Tuttavia, la sostenibilità a lungo termine del mercato del lavoro dipenderà dalla capacità di adattarsi alle esigenze in evoluzione dell’economia e di migliorare le condizioni lavorative per trattenere i talenti nel paese.
Dati demografici ungheresi: calo delle nascite e aumento dei decessi nel 2024
Secondo i dati preliminari dell’Ufficio Centrale di Statistica ungherese (KSH), nel settembre 2024 sono nati 6.708 bambini, segnando una diminuzione del 7,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Nello stesso periodo, i decessi sono aumentati del 5,4%, con 9.697 persone decedute. Queste tendenze hanno portato a un incremento del calo naturale della popolazione, con un saldo negativo di 2.989 individui. Inoltre, il numero di matrimoni è diminuito del 22% rispetto a settembre 2023. Questi dati evidenziano un preoccupante declino demografico in Ungheria, caratterizzato da una riduzione delle nascite e un aumento dei decessi, sollevando interrogativi sul futuro demografico del paese.
Irregolarità nell’etichettatura di paté di fegato: le sanzioni del Nébih
Il Nemzeti Élelmiszerlánc-biztonsági Hivatal (Nébih), l’Autorità Nazionale per la Sicurezza della Catena Alimentare in Ungheria, ha recentemente condotto un’indagine su 37 tipi di paté di fegato nell’ambito del programma Szupermenta. I risultati hanno rivelato che 13 prodotti presentavano irregolarità nell’etichettatura, principalmente riguardanti la lista degli ingredienti e le informazioni nutrizionali. In due casi, è stata riscontrata una discrepanza tra il contenuto di grassi dichiarato e quello effettivo. Nonostante queste violazioni, le analisi di sicurezza alimentare e qualità non hanno evidenziato problemi significativi. Le aziende coinvolte sono state sottoposte a procedimenti ufficiali e sanzionate con multe per un totale di 650.000 fiorini ungheresi. I dettagli completi dell’indagine sono disponibili sul sito Szupermenta del Nébih.
Fiorino al minimo storico contro l’euro: timori per la politica monetaria futura
Il 28 novembre 2024, il fiorino ungherese ha toccato un nuovo minimo biennale rispetto all’euro, superando la soglia di 413,35 HUF per euro, un livello che non si vedeva dal dicembre 2022. Questa svalutazione è attribuita all’incertezza riguardo alla nomina del nuovo governatore della Banca Nazionale Ungherese (MNB), poiché il primo ministro Viktor Orbán non ha ancora annunciato il successore di György Matolcsy, il cui mandato scade a marzo 2025. I principali candidati sono Mihály Varga, attuale ministro delle Finanze, e Márton Nagy, ministro dell’Economia. Gli analisti temono che un’influenza crescente del governo sulla politica monetaria possa portare a tagli dei tassi d’interesse più rapidi e drastici, anche se le prospettive inflazionistiche non lo giustificano. Queste preoccupazioni hanno contribuito alla recente debolezza del fiorino.