17 febbraio 2025: Economia ungherese tra cooperazione internazionale, investimenti e dibattiti fiscali

La gestione fiduciaria in Ungheria: un modello per evitare conflitti di interesse.
Il governo ungherese ha introdotto nel 2014 la gestione fiduciaria dei beni per allinearsi alle tendenze internazionali e rispondere alla crescente domanda di strutture flessibili per la pianificazione patrimoniale e la protezione dei beni. Questa soluzione consente ai politici di evitare conflitti di interesse, poiché non sono a conoscenza della composizione esatta del patrimonio affidato. Gergely Gulyás, Ministro della Cancelleria del Primo Ministro, ha suggerito che i ministri dovrebbero considerare di trasferire i propri beni in gestione fiduciaria durante il loro mandato. Secondo Csaba Magyar, esperto fiscale certificato e capo dello studio legale Crystal Worldwide, la gestione fiduciaria offre flessibilità, sicurezza e prevedibilità, rendendola una soluzione efficace per la pianificazione patrimoniale a lungo termine e la protezione dei beni, specialmente nel contesto delle imprese familiari e della successione generazionale.

L’industria delle batterie a Debrecen riceve più acqua dei laghi in prosciugamento.
Il governo ungherese ha destinato più acqua del fiume Tibisco ai nuovi impianti di produzione di batterie a Debrecen rispetto a quella prevista per il ripristino dei laghi locali in via di prosciugamento, come il lago Békás nel NagyerdÅ‘ e i laghi di ErdÅ‘spuszta. Mentre il programma Civaqua, volto a salvare questi bacini, è in attesa di finanziamenti dall’Unione Europea, le fabbriche di batterie, tra cui quelle di EVE Power e BMW, riceveranno quotidianamente fino a 7.400 metri cubi di acqua potabile dalla Keleti-fÅ‘csatorna. Questa infrastruttura idrica per le aziende è finanziata in parte dallo Stato, mentre il progetto Civaqua dipende esclusivamente da fondi europei non ancora disponibili a causa di questioni legate al rispetto dello stato di diritto. Di conseguenza, le industrie delle batterie potrebbero beneficiare dell’acqua del Tibisco prima ancora che le comunità locali vedano miglioramenti nelle risorse idriche promesse da decenni.

Contributo di solidarietà: il dibattito sulla redistribuzione fiscale tra comuni ungheresi.
Il sistema di contributo di solidarietà in Ungheria mira a ridurre le disparità economiche tra i comuni, redistribuendo le entrate fiscali dalle città più ricche a quelle con minori risorse. Secondo Sándor LipÅ‘k, sindaco di Kemecse e presidente dell’Associazione delle Piccole Città, circa due terzi dei comuni beneficiano di questo sistema, che consente lo sviluppo di 2.324 località con scarsa capacità economica. LipÅ‘k sottolinea che smantellare questo meccanismo creerebbe divisioni tra comunità più forti e più deboli. Le città con economie più solide, come Budapest, GyÅ‘r e Debrecen, sono tenute a contribuire con importi significativi; ad esempio, Budapest dovrebbe versare 89 miliardi di fiorini. Tuttavia, il sindaco della capitale ha espresso l’intenzione di non adempiere a questo obbligo. LipÅ‘k evidenzia che senza il contributo di solidarietà, oltre due milioni e mezzo di cittadini potrebbero affrontare difficoltà quotidiane, inclusa la possibile chiusura di asili nido e scuole materne nelle aree meno avvantaggiate.

Asta online del NAV: automobili, opere d’arte e perfino lecca-lecca in vendita.
Il Servizio Nazionale delle Imposte e Dogane ungherese (NAV) ha annunciato un’asta online per il 2025, mettendo in vendita una varietà di beni sequestrati, tra cui automobili, opere d’arte e persino dolciumi come lecca-lecca. Questa iniziativa mira a recuperare fondi da beni confiscati in procedimenti legali o per debiti fiscali non pagati. Le aste online del NAV offrono ai cittadini l’opportunità di acquistare articoli a prezzi competitivi, contribuendo al contempo alle entrate statali. Gli interessati possono partecipare registrandosi sul sito ufficiale del NAV, dove è disponibile un catalogo dettagliato dei beni in vendita, con descrizioni e prezzi di partenza. Le aste si svolgono in tempo reale, garantendo trasparenza e accessibilità a tutti i partecipanti. Questa pratica è diventata una componente regolare delle attività del NAV, facilitando la ridistribuzione di beni sequestrati e promuovendo la partecipazione pubblica attraverso piattaforme digitali.

Ungheria e Kazakistan rafforzano la cooperazione economica con investimenti e nuove opportunità.
Il ministro degli Affari Esteri e del Commercio, Péter Szijjártó, ha annunciato che la cooperazione economica tra Ungheria e Kazakistan è destinata a raggiungere un nuovo livello. Durante una conferenza stampa congiunta ad Astana con Murat Nurtleu, Szijjártó ha evidenziato che la compagnia ungherese MOL ha già investito circa 80 miliardi di fiorini in Kazakistan, estraendo 300 milioni di metri cubi di gas naturale da un giacimento con cinque pozzi operativi. Inoltre, ha sottolineato l’opportunità di collaborazione nel settore dell’energia nucleare, poiché il Kazakistan ha deciso tramite referendum di costruire una centrale nucleare. A partire da maggio, un volo diretto collegherà nuovamente i due paesi, facilitando ulteriormente le relazioni bilaterali. Szijjártó ha dichiarato che tutte le condizioni sono favorevoli per elevare la cooperazione economica ungaro-kazaka a un livello superiore, da cui l’Ungheria ha già tratto notevoli benefici.

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