Dopo un arresto di due settimane dovuto alle interruzioni della catena di approvvigionamento, la casa automobilistica giapponese Suzuki riprende la produzione nello stabilimento di Esztergom, nel nord dell’Ungheria.
La fabbrica ungherese Suzuki è stata costretta a modificare il piano di produzione estivo e sospendere l’attività a causa della mancanza di chip. La scarsità di componenti nella catena di approvvigionamento globale ha coinvolto l’intero settore automobilistico più volte nel corso dell’anno.
Durante la sospensione della produzione, ai lavoratori coinvolti sarebbero stati concessi dei giorni di riposo che saranno compensati con ore di lavoro. Secondo quanto dichiarato, l’obiettivo dell’azienda rimane quello di garantire la massima sicurezza possibile ai propri dipendenti.
Lavorare costantemente con i loro fornitori per garantire una fornitura regolare di componenti, è la strategia messa in atto dalla casa automobilistica giapponese per mantenere la loro posizione di leader nel mercato.
Nonostante le difficoltà, la quota di mercato di Suzuki è cresciuta nella prima metà di quest’anno, e mentre l’anno scorso ha venduto un totale di 14.783 auto, nella prima metà di quest’anno ne ha già rappresentato circa i due terzi, vendendo 9.625 auto.
Fonti: hungarytoday.hu
vg.hu
bbj.hu
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