I. Sicurezza Energetica Strategica e Analisi del Rischio Geopolitico: Imperativi Duali
La sicurezza energetica ungherese si è trovata al centro dell’attenzione il 9 ottobre 2025, con aggiornamenti significativi riguardanti sia il progetto nucleare a lungo termine Paks II sia le sfide infrastrutturali immediate relative all’approvvigionamento di greggio. Questi sviluppi sottolineano la complessa interdipendenza del Paese tra le sue necessità energetiche strategiche e le dinamiche geopolitiche in evoluzione.
PODCAST IN ITALIANO
I.A. L’Espansione Nucleare Paks II: Transizione alla Fase di Costruzione Principale e Riduzione del Rischio Geopolitico
Il progetto Paks II, l’espansione dell’unica centrale nucleare ungherese, ha raggiunto una fase cruciale. È stato confermato che la società nucleare statale russa Rosatom inizierà la colata del “primo calcestruzzo” nel novembre 2025, segnando il passaggio dal lavoro di preparazione alla costruzione su vasta scala dei due nuovi reattori da 1200 MW. Questo traguardo, fondamentale in qualsiasi progetto nucleare, simboleggia l’avanzamento effettivo del progetto da 12,5 miliardi di euro, finanziato in gran parte da un prestito a lungo termine russo di 10 miliardi di euro, come stabilito nell’accordo intergovernativo del 2014.
La capacità di far progredire Paks II dipende criticamente dalla risoluzione di complessi ostacoli geopolitici e normativi. Il recente alleggerimento di alcune restrizioni da parte delle autorità occidentali è cruciale per la realizzazione del progetto. Nello specifico, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti (tramite l’Office of Foreign Assets Control – OFAC) ha concesso una licenza, valida fino al 19 dicembre 2025, che ha sollevato le sanzioni contro Gazprombank, che finanzia le operazioni di Rosatom, inclusa la costruzione in Ungheria. Questa decisione è il risultato di mesi di sforzi diplomatici da parte di Budapest per risolvere precedenti problemi di regolamento che avevano bloccato efficacemente il finanziamento russo.
Inoltre, la sicurezza della catena di approvvigionamento è stata garantita attraverso un accordo per la fornitura di componenti chiave da parte di Siemens Energy, che opererà attraverso una filiale ungherese, superando il precedente rifiuto del governo tedesco di approvare il coinvolgimento della società. La rimozione di questi ostacoli finanziari e tecnologici da parte degli Stati Uniti e della Germania è interpretata come una mossa strategica delle principali potenze occidentali per minimizzare il rischio di esecuzione del progetto, dando priorità alla sicurezza energetica ungherese e, in una certa misura, alla stabilità diplomatica, anche a scapito del pieno allineamento con i regimi sanzionatori più ampi.
Nonostante questi progressi operativi, il progetto continua a operare sotto un’ombra normativa significativa. La Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) ha annullato, l’11 settembre 2025, la decisione della Commissione Europea del 2017 che approvava l’aiuto di Stato ungherese per l’espansione. Sebbene il governo sostenga che la costruzione di Paks II rimanga il pilastro principale della sicurezza energetica ungherese , la sentenza della CGUE implica che il meccanismo di finanziamento a lungo termine è sottoposto a un continuo esame legale. Ciò introduce un rischio normativo persistente che potrebbe richiedere futuri aggiustamenti strutturali o finanziari per la conformità con le norme sugli aiuti di Stato dell’UE.
I.B. Il Conflitto MOL-Janaf: Revisione Critica della Capacità e Affidabilità dell’Oleodotto Adria
Parallelamente allo sviluppo nucleare, la disputa tra la società petrolifera ungherese MOL e l’operatore croato dell’oleodotto Janaf (Jadranski naftovod) sulla capacità dell’oleodotto Adria a fornire greggio non russo a Ungheria e Slovacchia rimane un punto critico di rischio geopolitico energetico.
La posizione tecnica di MOL è che i recenti test congiunti non hanno confermato la capacità dell’oleodotto Adria di garantire una fornitura stabile e a lungo termine di volumi sufficienti dal Mar Adriatico. MOL ha riferito che l’oleodotto non è stato in grado di operare alla massima capacità per più di una o due ore consecutive durante i test. Inoltre, MOL ha citato una serie di problemi operativi, tra cui interruzioni dovute a guasti nell’alimentazione elettrica e cali di pressione, e ha lamentato che la parte croata ha deviato dal protocollo di test concordato, compromettendo la valutazione obiettiva dei risultati. Secondo MOL, il sistema è, nella migliore delle ipotesi, adatto a un ruolo complementare e non può servire in modo affidabile le raffinerie di Százhalombatta e Bratislava.
La narrazione croata, sostenuta dal Ministro dell’Economia Ante Šušnjar, respinge le affermazioni di MOL. Šušnjar ha insistito sul fatto che le capacità tecniche di Janaf sono “indiscutibili” e che la società è pronta a condurre tutti i test necessari per dimostrare la sua capacità di servire Ungheria e Slovacchia. Ha suggerito che la resistenza di MOL a fare affidamento sull’Adria derivi da una preferenza commerciale per il greggio russo, che è più economico.
MOL ha proposto di ristrutturare il rapporto commerciale per creare un ambiente di mercato prevedibile e competitivo. Ha suggerito di studiare i modelli dell’Europa occidentale in cui la presenza di proprietà degli acquirenti di greggio garantisce prezzi equi e disponibilità continua. L’incapacità di raggiungere un consenso tecnico sulla capacità maschera una lotta strategica per il controllo. La richiesta di MOL di una potenziale partecipazione alla proprietà o una struttura di governance simile è un tentativo esplicito da parte dell’Ungheria di mitigare il rischio della sua catena di approvvigionamento riducendo la dipendenza dalle decisioni unilaterali della politica statale croata. La posta in gioco è la diversificazione energetica a livello di Unione Europea, in quanto l’Adria Pipeline è considerata un elemento chiave per la riduzione della dipendenza dal greggio russo.
I.C. Preparazione per la Stagione di Riscaldamento 2025/2026 e Stato delle Riserve Energetiche
In vista dell’imminente stagione di riscaldamento 2025/2026, la preparazione energetica ungherese è oggetto di attenta valutazione. Al 20 settembre 2025, i livelli di stoccaggio del gas naturale in Ungheria si attestavano al 71,84% della loro capacità, un livello inferiore rispetto a quello registrato nello stesso periodo del 2024.
I modelli meteorologici stagionali introducono un elemento di rischio significativo. Le previsioni a medio termine indicano che l’autunno sarà probabilmente più caldo della media. Tuttavia, per l’inverno, e in particolare per gennaio, le proiezioni stagionali mostrano una maggiore incertezza. A differenza delle tendenze degli anni precedenti, diversi modelli indicano una probabilità relativamente alta (25-30%) di un inverno complessivamente più freddo della media, con un rischio maggiore di forti ondate di freddo di origine artica a gennaio e febbraio.
La combinazione di livelli di stoccaggio del gas anno su anno più bassi e una maggiore probabilità di un significativo periodo di freddo acuto indica una potenziale vulnerabilità dell’approvvigionamento per l’Ungheria. Se la domanda di riscaldamento dovesse superare le aspettative dovute a condizioni invernali più rigide, il Paese potrebbe trovarsi a fare maggiore affidamento sui flussi esterni, in particolare attraverso il gasdotto Barátság/Druzhba, con potenziali ripercussioni sui costi del mercato spot.
II. Stabilità Macroeconomica e Deterioramento Fiscale: Il Crescente Divario di Bilancio
L’economia ungherese nel 2025 presenta un quadro di successo nella stabilizzazione dei prezzi, ma contemporaneamente è alle prese con un rapido deterioramento della posizione fiscale.
II.A. Analisi della Performance di Bilancio 2025 e Deriva Fiscale
Il bilancio del governo centrale ha mostrato una preoccupante accelerazione nell’accumulo del disavanzo. Il disavanzo mensile cash-flow di settembre 2025 è stato di 303,2 miliardi di HUF. Il disavanzo cash-flow cumulato dall’inizio dell’anno (YTD) ha raggiunto 3,33 trilioni di HUF. Questo dato rappresenta un consumo del 70% dell’obiettivo di disavanzo per l’intero anno 2025 in soli nove mesi. L’analisi indica che il saldo di settembre è stato il secondo peggiore per quel mese nel XXI secolo.
Questa non è considerata un’aberrazione temporanea, nonostante la tempistica dei rimborsi delle perdite alle società di servizi statali. Il disavanzo cumulato su 12 mesi cash-flow ha raggiunto i 4,9 trilioni di HUF, il livello più alto da marzo 2024, confermando una tendenza al continuo scivolamento fiscale. Questo deterioramento è dovuto, in parte, alla cessazione delle entrate una tantum positive (come i dividendi) osservate nella prima metà dell’anno e al mantenimento degli oneri di spesa.
Gli analisti esterni stanno già prezzando questo scivolamento. Le proiezioni di ING, ad esempio, suggeriscono che il disavanzo di bilancio 2025 raggiungerà circa il 4,6% del Prodotto Interno Lordo (PIL), superando l’obiettivo ufficiale del governo del 4,1% di 0,5 punti percentuali. La gestione del disavanzo è considerata particolarmente critica in vista delle elezioni generali previste per la primavera del 2026. L’elevato e persistente disavanzo è un segnale di mancanza di disciplina fiscale che aumenta la percezione del rischio sovrano e potrebbe esercitare pressione sul rating del debito a medio termine.
II.B. Ambiente Monetario e Dinamiche dei Prezzi
In netto contrasto con l’andamento fiscale, la politica monetaria e la gestione dei prezzi mostrano una notevole stabilità.
Il Tasso Base della Banca Nazionale Ungherese (MNB) è mantenuto saldo al 6,50%, una posizione in vigore dal 25 settembre 2024. Parallelamente, l’inflazione annuale dell’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) per settembre 2025 si è attestata al 4,3%. Questo dato è vicino al limite superiore della banda di tolleranza del 3% (\pm 1\%) dell’MNB, indicando che la disinflazione è stata ampiamente efficace.
A livello microeconomico, si osserva un significativo sollievo per i consumatori. I prezzi dei prodotti alimentari sono in moderazione rapida; l’inflazione annua degli alimentari (esclusi i servizi di ristorazione) è stata del 3,0% a settembre. Inoltre, i prezzi di molti beni di prima necessità, come farina, zucchero, latte e margarina, sono diminuiti su base annua.
Un fattore chiave che contribuisce alla stabilità sociale è il continuo aumento dei salari reali, che crescono a un ritmo superiore rispetto ai prezzi al consumo. Ciò implica un aumento del potere d’acquisto delle famiglie, con la previsione che entro la fine dell’anno i consumatori potranno acquistare più prodotti rispetto all’inizio del 2025. Il successo della disinflazione (IPC al 4,3%) permette alla MNB di mantenere la stabilità del tasso di riferimento al 6,50%. La crescita dei salari reali e la moderazione dei prezzi dei beni di prima necessità sono fattori che isolano politicamente il governo dalle preoccupazioni immediate sul costo della vita, consentendo di sostenere politiche fiscali espansive senza innescare immediati feedback inflazionistici.
La seguente tabella riassume i principali indicatori economici e la performance fiscale per il periodo in esame:
Indicatori Economici Chiave e Performance Fiscale Ungherese (9 Ottobre 2025)
Metrica | Valore (HUF Tr/%) | Data del Dato/Politica | Interpretazione Analitica |
---|---|---|---|
Tasso Base MNB | 6.50% | 25 Settembre 2024 | Posizione monetaria stabile; tasso mantenuto per ancorare il Forint. |
Inflazione IPC Annuale (YoY) | 4.3% | Settembre 2025 | Disinflazione efficace, quasi all’interno della banda obiettivo. |
Disavanzo Cash-Flow YTD (Gen-Set) | HUF 3.33 Trilioni | 8 Ottobre 2025 | 70% dell’obiettivo annuale utilizzato; indicazione di derapaggio fiscale. |
Previsione ING Disavanzo PIL 2025 | 4.6% del PIL | 8 Ottobre 2025 | Aspettativa di mercato di un superamento dell’obiettivo ufficiale (4.1%). |
Inflazione Annuale Prezzi Alimentari (YoY) | 3.0% (Escl. ristoranti) | Settembre 2025 | Forte moderazione, fattore chiave per la stabilità sociale. |
III. Cambiamenti Normativi e il Pacchetto Fiscale d’Autunno (2025-2026): Adeguamenti Mirati
Il dibattito economico del 9 ottobre include dettagli sulle proposte contenute nel pacchetto fiscale d’autunno, che introduce modifiche mirate alla tassazione, alla conformità e alle politiche sociali, bilanciando gli obblighi internazionali con gli obiettivi di politica interna.
III.A. Obblighi Fiscali Globali: L’Implementazione di Pillar Two
L’Ungheria sta procedendo con l’implementazione del regime fiscale minimo globale (Pillar Two), che si applica ai gruppi multinazionali (MNE) con ricavi consolidati superiori a 750 milioni di euro in almeno due dei quattro anni fiscali precedenti.
Un elemento chiave del sistema è l’obbligo di notifica per le MNE. Le società domestiche interessate devono adempiere a un obbligo di notifica relativo al gruppo MNE entro 12 mesi dalla data di inizio dell’anno fiscale che inizia nel 2024 (per le aziende con anno solare, la scadenza è il 31 dicembre 2024). La mancata o tardiva presentazione della notifica comporta una sanzione fino a 5 milioni di HUF (circa 13.000 USD).
Per quanto riguarda l’imposta minima del 15%, l’Ungheria ha adottato un meccanismo che le consente di raccogliere la differenza dovuta (il Top-Up Tax) a livello nazionale. Poiché l’aliquota ungherese dell’Imposta sul Reddito delle Società (CIT) è del 9%, essa viene inclusa nel calcolo dell’aliquota fiscale effettiva (ETR). L’Ungheria avrà il diritto di riscuotere la differenza (fino al 15% minimo) come imposta aggiuntiva nazionale riconosciuta. Questo approccio garantisce che le entrate aggiuntive generate da Pillar Two rimangano all’interno del Paese, massimizzando l’autonomia fiscale pur rispettando la riforma fiscale globale.
III.B. Modifiche Chiave alla Tassazione Personale e Societaria
Il pacchetto fiscale propone diverse misure chiave, molte delle quali mirate al sostegno demografico e all’allentamento degli oneri delle famiglie.
Un aumento sostanziale dell’assegno base per la detrazione fiscale familiare è previsto in due fasi: aumenterà a una volta e mezza il suo livello attuale dal 1° luglio 2025 e raddoppierà dal 1° gennaio 2026. Questo aumento si applica anche agli assegni per i bambini affetti da malattie croniche o gravemente disabili.
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, le proposte consentono ai datori di lavoro di sostenere finanziariamente i propri dipendenti nel rimborso dei prestiti studenteschi (anche del debito completo) in modo esentasse.
Nel settore immobiliare, l’utilizzo dei risparmi previdenziali volontari per l’acquisto o la ristrutturazione di immobili sarà esente da imposte per l’intero 2025.
In ambito finanziario, viene formalizzata l’incorporazione statutaria delle tariffe maggiorate dell’Imposta sulle Transazioni Finanziarie (FTT) e dell’FTT Supplementare (già in vigore dal 2024). Un emendamento specifico prevede che le operazioni di swap saranno esenti dall’FTT supplementare fino a 50.000 HUF per i clienti individuali.
III.C. Cambiamenti nell’Applicazione e Conformità (Focus Microeconomico)
Il governo mira anche a rafforzare la conformità fiscale in specifici settori microeconomici.
La tassa forfettaria per gli operatori privati che svolgono attività di alloggio in famiglia (come gli affitti a breve termine in stile Airbnb) aumenterà a 150.000 HUF all’anno nelle località ad alta affluenza turistica (quelle che hanno superato i due milioni di pernottamenti due anni prima), mentre rimarrà a 38.400 HUF nelle altre località. Questa misura è diretta a recuperare maggiori entrate da un settore precedentemente poco regolamentato.
L’autorità fiscale nazionale (NAV) vedrà rafforzati i suoi poteri di applicazione. Potrà avviare procedure di riconciliazione dei dati basate sull’analisi del rischio, concedendo ai contribuenti 15 giorni per la conformità prima di incorrere in una sanzione di 300.000 HUF. Inoltre, la NAV avrà l’autorità di bloccare i siti web degli operatori di piattaforme che non rispettano i loro obblighi fiscali. Le sanzioni per la mancata presentazione delle dichiarazioni fiscali e contributive mensili dei dipendenti aumenteranno a 100.000 HUF per persona.
Il pacchetto fiscale rappresenta un compromesso politico in cui i costi associati a un significativo sostegno sociale (come gli aumenti degli assegni familiari) sono parzialmente bilanciati da una maggiore applicazione e da tasse più elevate imposte a specifici settori finanziari e microeconomici redditizi.
IV. Politica Settoriale Domestica e Investimenti Sociali: Abitazioni e Alta Tecnologia
Le notizie economiche del 9 ottobre riflettono l’impegno del governo in aree chiave della politica domestica, in particolare nel settore abitativo e nello sviluppo strategico delle industrie ad alta tecnologia.
IV.A. Il Programma Otthon Start: Stimolo e Risposta Iniziale del Mercato Immobiliare
Il programma Otthon Start (Avvio Casa), lanciato a settembre 2025, è il più grande progetto governativo per la creazione di alloggi degli ultimi decenni. Il programma offre mutui garantiti dallo Stato con un tasso d’interesse fisso estremamente competitivo del 3% per un massimo di 25 anni, destinati agli acquirenti della prima casa che soddisfano i criteri di ammissibilità.
Nonostante le forti critiche politiche e la previsione di un’immediata “esplosione dei prezzi” (árrobbanás) da parte dell’opposizione, le prime valutazioni sull’impatto di mercato indicano una risposta moderata. I dati di agosto 2025 (il programma è stato annunciato a fine luglio) mostrano che il programma Otthon Start non ha influenzato materialmente l’andamento dei prezzi immobiliari, con gli aumenti che seguono le tendenze preesistenti. Sebbene l’interesse iniziale sia stato enorme, il programma non ha provocato una crescita dei prezzi significativamente diversa dalle aspettative.
Questo risultato iniziale suggerisce che i criteri di ammissibilità del programma o il volume iniziale limitato potrebbero aver agito come fattori di moderazione, impedendo un’eccessiva pressione della domanda che avrebbe destabilizzato i prezzi. La politica sembra aver raggiunto il suo obiettivo di fornire un sollievo mirato agli acquirenti per la prima volta senza causare un’inflazione immobiliare generale nel breve periodo.
Un correlato sviluppo normativo in discussione è un progetto di decreto governativo relativo all’Építményi Jog (Diritto di Costruzione), volto a semplificare i permessi o stimolare l’offerta di nuove costruzioni.
IV.B. Sviluppo Aziendale e dell’Industria della Difesa (Gruppo 4iG)
Il Gruppo 4iG sta assumendo un ruolo di leadership nello sviluppo tecnologico strategico ungherese attraverso la sua holding 4iG Space and Defence Ltd. (4iG SDT). La società si concentra sul settore spaziale e della difesa, con l’obiettivo di entrare nel mercato globale in aree chiave, tra cui lo sviluppo e la produzione di satelliti, l’operatività spaziale, la produzione e difesa di droni, e i servizi di digitalizzazione industriale.
La missione di 4iG SDT è strettamente allineata con gli obiettivi strategici nazionali: supportare lo sviluppo di capacità di difesa compatibili con la NATO e costruire ponti tra il settore tecnologico ungherese e l’industria della difesa globale, promuovendo anche l’applicazione civile delle tecnologie a duplice uso. Il programma HUSAT del gruppo prevede il lancio di una costellazione di un satellite geostazionario e otto satelliti per l’osservazione terrestre in orbita terrestre bassa entro il 2032.
Questo significativo sviluppo aziendale segnala un forte impegno del governo ungherese verso la sovranità tecnologica e l’autosufficienza militare e digitale. La designazione di 4iG come attore chiave in questi domini strategici garantisce prevedibilmente che riceverà contratti governativi sostenuti e priorità normativa per gli anni a venire.
V. Fattori di Rischio Legale e Politico: Precedenti e Dibattito Pubblico
Oltre alle dinamiche macroeconomiche e settoriali, due sviluppi chiave – uno legale nel settore bancario e uno politico in ambito estero – evidenziano i rischi strutturali e il posizionamento ideologico dell’Ungheria.
V.A. Precedente di Contenzioso sui Prestiti in Valuta Estera (FX): Rivalutazione del Rischio per il Settore Finanziario
Il settore finanziario ungherese deve affrontare una significativa rivalutazione del rischio a seguito di una sentenza vincolante di secondo grado emessa dal Tribunale di Debrecen (Contea di Hajdú-Bihar) a favore di un debitore di un prestito in valuta estera (FX).
Il caso riguardava un contratto di leasing automobilistico basato sul franco svizzero (CHF) risalente al 2005. Il tribunale di secondo grado ha annullato l’accordo, stabilendo che l’istituto finanziario (in questo caso, l’attore, Argenta Faktor Zrt.) aveva fallito nel fornire un’adeguata informativa sul rischio strutturale di cambio a lungo termine, rendendo la clausola relativa al rischio di cambio “sleale” ai sensi della legge sulla protezione dei consumatori dell’UE. La sentenza fa esplicito riferimento alla decisione C-51/17 della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE).
La conclusione legale più critica è che la violazione dell’obbligo di informativa rende il contratto completamente nullo (érvénytelen). Di conseguenza, poiché l’importo iniziale del prestito era già stato rimborsato, il giudice ha stabilito che la banca/società di factoring non aveva diritto a recuperare ulteriori interessi, né penalità di mora, né il capitale residuo.
Questa sentenza è di estrema importanza poiché stabilisce un precedente giuridico vincolante di secondo grado che utilizza il diritto UE per dichiarare completamente nullo un contratto. Questo sviluppo introduce un elevato rischio sistemico per il settore finanziario ungherese, aprendo la strada a contenziosi diffusi e potenzialmente costringendo gli istituti finanziari a rivalutare urgentemente le loro strategie legali e le riserve in relazione agli asset storici dell’era dei prestiti in valuta estera.
V.B. Commento di Politica Estera Geopolitica (Ministro Szijjártó)
Il Ministro degli Affari Esteri e del Commercio Estero, Péter Szijjártó, ha rilasciato dichiarazioni di forte condanna nei confronti della leadership dell’Unione Europea. Szijjártó ha sostenuto che la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha causato un danno estremo all’Europa, portando alla perdita della pace e del peso politico globale del continente.
Szijjártó ha concentrato le sue critiche sulle politiche economiche e commerciali dell’UE, affermando che hanno portato all’auto-isolamento del blocco dai principali attori globali. Ha citato, in particolare, gli accordi tariffari sfavorevoli con gli Stati Uniti (che hanno aumentato gli oneri sulle esportazioni europee) e il danno economico derivante dall’imposizione di dazi sulle importazioni cinesi di veicoli elettrici. Ha inoltre ribadito che le sanzioni contro la Russia hanno danneggiato la competitività europea.
Il tono del Ministro Szijjártó conferma la strategia politica in corso dell’Ungheria: inquadrare le sue politiche economiche divergenti, come la cooperazione con la Russia e la Cina (esemplificata da Paks II), come misure necessarie per la difesa degli interessi nazionali contro una leadership dell’UE percepita come fallimentare. Questo discorso sostiene il mandato politico del governo per perseguire opportunità economiche al di fuori del quadro normativo e ideologico mainstream di Bruxelles.
VI. Conclusioni e Prospettive
Il 9 ottobre 2025, l’economia ungherese si presenta come un mosaico di stabilità monetaria a breve termine e crescenti rischi strutturali a medio termine.
Sintesi dei Rischi Duali: L’analisi evidenzia un precario equilibrio tra la gestione della dipendenza energetica geopolitica e l’affrontare un rapido deterioramento fiscale domestico. Sul fronte energetico, i progressi su Paks II sono mitigati dai persistenti rischi normativi della CGUE e dalla controversia irrisolta MOL-Janaf, che evidenzia una profonda mancanza di fiducia e un problema di capacità infrastrutturale cruciale per la diversificazione del greggio.
Stabilità e Debolezza Fiscale: La Banca Nazionale Ungherese ha avuto successo nell’ancorare l’inflazione (4,3%), con la crescita dei salari reali che fornisce una base di stabilità sociale. Tuttavia, questa stabilità monetaria è messa in discussione dalla crescente irresponsabilità fiscale. Il disavanzo cash-flow YTD di 3,33 trilioni di HUF e le proiezioni analitiche di un disavanzo PIL del 4,6% per il 2025 indicano che il governo sta adottando una politica di spesa pro-ciclica e pre-elettorale, aumentando in modo significativo il rischio sovrano a medio termine.
Strumenti di Politica e Rischio Legale: La politica interna si affida a misure sociali mirate, come l’aumento degli assegni familiari nel pacchetto fiscale e il programma Otthon Start (che finora non ha scatenato l’inflazione immobiliare temuta) per mantenere il sostegno pubblico. Il rischio più immediato e dirompente per il settore finanziario è rappresentato dalla sentenza di Debrecen sui prestiti FX. Questo precedente legale impone agli istituti finanziari di prepararsi urgentemente per una potenziale ondata di contenziosi che potrebbe invalidare retroattivamente i contratti, con conseguenze significative sui portafogli NPL e sui requisiti di accantonamento.
In sintesi, mentre il Paese gode di una relativa calma in termini di prezzi al consumo, la combinazione di una performance fiscale deteriorata e di una crescente instabilità geopolitica nell’approvvigionamento energetico — insieme al rischio di contenzioso bancario di massa — richiede agli investitori istituzionali e ai consulenti strategici di monitorare attentamente il trade-off tra stabilità sociale garantita dalla spesa pubblica e il crescente costo del rischio sovrano ungherese.
Bibliografia
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4. Home – Paks 2 EN, https://www.paks2.hu/web/paks-2-en
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7. MOL Tests Show Adriatic Pipeline Struggles to Replace Russian Oil Supply, https://pgjonline.com/news/2025/september/mol-tests-show-adriatic-pipeline-struggles-to-replace-russian-oil-supply
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13. Magyar Nemzeti Bank, https://www.mnb.hu/
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16. Hungary establishes Pillar Two notification requirement – PwC, https://www.pwc.com/us/en/services/tax/library/hungary-establishes-pillar-two-notification-requirement.html
17. Autumn tax package has been published – What are the main changes? – VGD Hungary, https://vgd.hu/en/news/professional-publications-newsletters/autumn-tax-package-has-been-published-what-are-the-main-changes-corporate-income-tax-income-tax-on-energy-suppliers-small-business-tax
18. Hungary: Autumn tax package includes proposed Pillar Two amendments, https://kpmg.com/us/en/taxnewsflash/news/2024/10/tnf-hungary-autumn-tax-package-proposals.html
19. Autumn tax package proposal – KPMG Hungary, https://kpmg.com/hu/en/home/insights/2024/11/taxalert-2024-11-14.html
20. Besülni látszanak az ellenzéki kritikák – egyelőre nem hozott ingatlanpiaci árrobbanást az Otthon Start Program – Mandiner, https://mandiner.hu/gazdasag/2025/09/otthon-start-program-ingatlanpiac-aremelkedes
21. Extraordinary Announcement of 4iG PLC – 2025.10.03., https://www.4ig.hu/extraordinary-announcement-of-4ig-plc—2025_10_03_
22. 4iG SPACE AND DEFENCE AIMS TO BECOME STRATEGIC INVESTOR OF AXIOM SPACE – 4iG.hu, https://www.4ig.hu/sw/static/file/4ig_sdt_axiom_space_pressrelease_20251003.pdf
23. Újabb jogerős ítélet ad igazat egy devizakárosultnak – Alfahir.hu, https://alfahir.hu/hirek/ujabb-jogeros-itelet-ad-igazat-egy-devizakarosultnak
24. Szijjártó Péter: az EP-képviselők többségének a hatalom számít, ezért marad Ursula von der Leyen – Infostart, https://infostart.hu/belfold/2025/10/09/szijjarto-peter-az-ep-kepviselok-tobbsegenek-a-hatalom-szamit-ezert-marad-ursula-von-der-leyen