MOL, sempre più probabile la cessione di INA

15 Febbraio 2014 – MOL sarebbe vicina alla vendita

della sua quota in INA. A suggerirlo sono i risultati di un sondaggio condotto dal quotidiano economico Portfolio.hu che ha coinvolto analisti e fund manager vicini al gruppo petrolchimico magiaro, la cui larga maggioranza ritiene che la cessione dovrebbe concretizzarsi.

Più della metà degli intervistati, infatti, ritiene la vendita da parte di MOL dei suoi asset nella compagnia croata l’ipotesi più accreditata. La partecipazione di MOL in INA è del 49,1%. Alla luce degli ultimi sviluppi della vicenda MOL-INA (vedi qui sotto), il giornale economico ritiene sempre più probabile la transazione, supposizione che trova conferma nel confronto tra l’indagine condotta ad agosto 2013 e quella datata febbraio 2014. In entrambi i sondaggi (e anche in un terzo intermedio, condotto a ottobre 2013) la maggioranza degli interpellati ritiene inoltre che Zsolt Hernádi resterà il CEO di MOL e ne valutano l’eventuale dipartita sfavorevole per il gruppo, ma non un significativo fattore di rischio. Alla domanda “Quale ritiene possa essere lo scenario più prevedibile per la gestione dei management right di MOL in INA?” quasi l’80% degli esperti ha risposto che MOL potrebbe mantenerli. L’eventuale perdita di tali diritti è considerata un un rischio di larga portata da quasi la totalità degli intervistati, circa il 95%. D’altro canto la probabilità della vendita della quota di MOL in INA è considerata “superiore al 50%” da oltre l’80% dei rispondenti al sondaggio.

La vicenda MOL-INA

L’Ungheria sta prendendo da diversi mesi in considerazione la cessione della sua parte nella compagnia croata, opzione che sembrava particolarmente vicina ad essere realizzata nella seconda metà del 2013, dopo che Zagabria, tramite l’Interpol, ha emesso un mandato di arresto internazionale nei confronti di Zsolt Hernádi, presidente del gruppo petrolchimico magiaro. Lo stesso governo ungherese ha dichiarato di essere pronto a battersi contro quello che è stato considerato un abuso, anche a costo di vendere le quote del capitale azionario di INA detenute da MOL. Secondo il governo si è trattata infatti di una campagna politica ai danni del colosso del petrolio ungherese. 

 

L’accusa sostiene invece che nel 2009 Hernádi abbia corrisposto tangenti all’ex primo ministro croato Ivo Sanader nel corso delle trattative per l’acquisto di Ina.

 

Redazione Economia.hu 

 

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