L’economia ungherese il 18 agosto 2025: una sintesi degli sviluppi macroeconomici, microeconomici e fiscali

Sommario Esecutivo

Il 18 agosto 2025 ha offerto un quadro complesso e a tratti contraddittorio dell’economia ungherese. Le notizie del giorno sono state dominate da una tensione centrale: il perseguimento da parte del governo di una ripresa trainata dai consumi e di piani di stimolo su larga scala, a fronte di persistenti sfide fiscali e di un debito pubblico la cui riduzione si è arrestata. L’analisi odierna evidenzia una significativa divergenza tra gli obiettivi ufficiali e le proiezioni esterne, sollevando interrogativi sulla sostenibilità del percorso economico del Paese.

PODCAST IN ITALIANO

I punti salienti principali sono:

  • Previsioni contrastanti: Esiste una notevole discrepanza nelle previsioni ufficiali del PIL per il 2025, con una forbice che va dallo 0,8% all’1,8%. Questa variazione indica una profonda incertezza nelle prospettive di crescita.
  • Bilancio in bilico: Sebbene il deficit di bilancio sia diminuito nel 2024, l’obiettivo governativo per il 2025, pari al 3,7%, appare ottimistico rispetto alla previsione della Commissione Europea, che si attesta al 4,6%. Questo divario è esacerbato da annunci di nuove spese e potenziali tagli fiscali.
  • Stimolo su vasta scala: La rivelazione di un massiccio piano di investimenti da 10 trilioni di HUF e l’annuncio di un potenziale taglio della tassa sui contributi sociali (la “szocho”) indicano una decisa spinta del governo a favore dello stimolo economico.
  • Riflessi a livello locale: Notizie locali hanno fornito prove tangibili a livello microeconomico di queste politiche, spaziando da nuovi bandi per la formazione professionale a tendenze nel settore del commercio al dettaglio e dell’occupazione.
  • Informazioni in attesa: La Banca Nazionale Ungherese (MNB) ha reso noti i dati preliminari dei conti finanziari per il secondo trimestre del 2025. Sebbene i dettagli non siano ancora disponibili, questo annuncio rappresenta un evento significativo che sarà monitorato da analisti e investitori.

1. Panoramica e prospettive macroeconomiche: i segnali contraddittori della ripresa

1.1. Proiezioni del PIL e della crescita: una storia di due previsioni

Le proiezioni economiche per l’Ungheria nel 2025 presentano un quadro incoerente. In una valutazione, la crescita del PIL è prevista in accelerazione all’1,8% nel 2025, per poi raggiungere il 3,1% nel 2026, con il consumo che si conferma il principale motore grazie alla forte crescita del reddito reale.1 Tuttavia, un’altra previsione della Commissione Europea è notevolmente più cauta, proiettando una crescita del PIL di appena lo 0,8% nel 2025, con un’accelerazione al 2,5% nel 2026.2 Entrambe le fonti concordano sul fatto che la ripresa economica si trovi ad affrontare ostacoli, con gli investimenti che rimangono deboli e le esportazioni stagnanti a causa dell’incertezza e del deterioramento del sentiment delle imprese.1

Questa divergenza nelle cifre ufficiali del PIL indica un elevato grado di incertezza nelle prospettive economiche e sottolinea le sfide che il Paese si trova ad affrontare. Una ripresa lenta, come quella suggerita dalla previsione più bassa, implicherebbe un percorso molto più arduo verso il raggiungimento degli obiettivi fiscali del governo. Questa discrepanza rende inoltre più difficile la pianificazione per le imprese e gli investitori. L’analisi suggerisce che la ripresa, pur essendoci, è lenta e soggetta a rischi di ribasso, il che giustifica un approccio cauto alle prospettive di crescita a breve termine.1

Tabella 1: Previsioni economiche chiave per l’Ungheria (2024-2026)

Indicatore202420252026
Crescita del PIL (%, a/a) 20,50,82,5
Crescita del PIL (%, a/a) 11,83,1
Inflazione (%, a/a) 23,74,13,3
Disoccupazione (%) 24,54,44,3
Deficit di bilancio (%, PIL) 14,84,64,1
Debito pubblico (%, PIL) 273,674,1

1.2. Ambiente inflazionistico e dinamiche del mercato del lavoro

Le pressioni inflazionistiche persistono, nonostante un significativo calo rispetto ai livelli molto elevati registrati in passato.1 L’inflazione HICP, che esclude energia e alimenti, ha raggiunto il 5,9% nel 2024, con l’inflazione complessiva che si è attestata in media al 3,7%. Nel primo trimestre del 2025, l’inflazione è aumentata a causa dell’aumento delle accise, di un rimbalzo dell’inflazione alimentare e di una persistente dinamica dell’inflazione dei servizi.2 Le previsioni indicano che l’inflazione aumenterà al 4,1% nel 2025, prima di scendere al 3,3% nel 2026, spinta al ribasso dalla diminuzione dei prezzi delle materie prime e dell’energia, nonché da un leggero allentamento delle pressioni salariali.2

La dinamica dei prezzi è strettamente collegata all’andamento del mercato del lavoro. Il mercato del lavoro ungherese rimane nel complesso “ristretto”, con un tasso di disoccupazione che è sceso al 4,5% nel 2024 e che dovrebbe continuare a diminuire, attestandosi intorno al 4,3% entro il 2026.2 La crescita dei salari nominali è destinata a rimanere elevata nel 2025 e nel 2026, sostenuta da un ulteriore aumento del 9% del salario minimo, dal mercato del lavoro teso e dagli aumenti salariali nel settore pubblico.2 Questa forte crescita salariale, sebbene stimoli i consumi e la crescita del PIL, è anche un fattore chiave che mantiene elevate le pressioni inflazionistiche. Esiste un chiaro circolo vizioso in cui le politiche di stimolo del consumo contribuiscono a un’inflazione che, a sua volta, erode il potere d’acquisto.

1.3. Rischi esterni e interni per le prospettive

Le prospettive economiche dell’Ungheria rimangono sensibili a fattori esterni come l’incertezza nel settore automobilistico, i prezzi dell’energia e il sentiment degli investitori globali.1 L’elevata integrazione del Paese nelle catene di approvvigionamento globali, in particolare nel settore automobilistico, lo rende vulnerabile alla domanda esterna debole.2 A livello interno, le vulnerabilità sono aggravate dalle incertezze relative alle politiche nazionali e dai progressi limitati nell’assorbimento dei fondi dell’Unione Europea, che potrebbero avere un impatto negativo sulla fiducia.1

Nonostante queste sfide, il settore finanziario ungherese si presenta con un quadro di solidità, con ampi cuscinetti di capitale e liquidità e un solido portafoglio crediti.1 I rischi che si erano manifestati durante la recessione economica nel 2023 sono in gran parte rientrati.


2. Politiche fiscali e monetarie: l’atto di bilanciamento tra stimolo e consolidamento

2.1. La sfida fiscale: disallineamenti di deficit e picco del debito

La situazione fiscale del Paese è al centro delle discussioni economiche. Sebbene il deficit di bilancio sia diminuito nel 2024, passando dal 6,7% del PIL nel 2023 a un 4,8% stimato, rimane più alto rispetto all’obiettivo del governo del 4,5%.1 Le previsioni della Commissione Europea per il 2025-2026 prevedono che il deficit rimanga elevato, stimato al 4,6% del PIL nel 2025 e al 4,1% nel 2026.1 Questi dati sono in palese contrasto con l’obiettivo del governo per il 2025, che nel bilancio approvato a dicembre 2024 è stato fissato al 3,7% del PIL.1 Questa differenza di quasi un punto percentuale segnala una notevole divergenza di vedute tra le aspettative del governo e le proiezioni esterne.

Il debito pubblico ungherese ha raggiunto un picco triennale.3 Il rapporto debito-PIL è aumentato al 73,6% nel 2024 e si prevede che raggiungerà il 74,1% nel 2025.1 I costi del servizio del debito e le necessità di finanziamento lordo rimangono elevati, e ci si aspetta che si attestino intorno al 14% del PIL nei prossimi anni.1 L’elevato deficit di bilancio e la crescita nominale del PIL inferiore alle attese sono i principali fattori che limitano la riduzione del debito a medio termine.1

2.2. Nuovi annunci politici: il taglio della tassa “szocho” e il piano di investimenti da 10 trilioni di HUF

In un annuncio significativo, il ministro dell’Economia Nazionale Márton Nagy ha suggerito un possibile taglio di 1 punto percentuale della tassa sui contributi sociali (“szocho”) in seguito a colloqui con la Camera di Commercio e Industria ungherese.3 Questo potenziale taglio fiscale, pur essendo una misura di stimolo mirata a sostenere il settore privato, rappresenta un’ulteriore sfida per la gestione delle finanze pubbliche.

Inoltre, il governo ha rivelato una lista di investimenti da 10 trilioni di HUF.5 Questo massiccio piano fa parte del “Piano d’azione di politica economica” di 21 punti, che era stato annunciato insieme all’approvazione del bilancio 2025.1 L’entità di questi investimenti suggerisce che il governo intende puntare su una crescita su larga scala guidata dallo Stato, il che spiega in parte perché le previsioni sul deficit esterne siano più pessimistiche di quelle del governo. Queste misure, sommate ai già annunciati aumenti di tasse sui prelievi finanziari, una tassa sugli extra profitti per le banche e un aumento delle accise, indicano un quadro fiscale complesso in cui le entrate vengono aumentate per finanziare una spesa pubblica ingente.1

2.3. Il ruolo della Banca Centrale

La Banca Nazionale Ungherese (MNB) ha pubblicato i conti finanziari preliminari per il secondo trimestre del 2025 relativi al governo e alle famiglie.7 Sebbene i dettagli specifici di questa pubblicazione non fossero disponibili tra le informazioni fornite, il rilascio stesso è un evento degno di nota per gli analisti finanziari e gli investitori. La banca centrale ha precedentemente stimato il deficit di bilancio del 2024 al 4,8% del PIL.1 La pubblicazione dei nuovi dati trimestrali offre la possibilità di valutare la traiettoria del deficit e il bilancio finanziario delle famiglie, fornendo un aggiornamento fondamentale per il mercato.


3. Sviluppi settoriali e locali chiave: prove tangibili delle tendenze economiche

3.1. Costruzioni e settore immobiliare: un quadro misto

Il settore delle costruzioni mostra un quadro di segnali contrastanti. La domanda di materiali da costruzione è rimasta modesta nel primo semestre del 2025, indicando che la ripresa del mercato non si è ancora pienamente concretizzata.8 Tuttavia, la produzione del settore delle costruzioni ha registrato una moderata crescita annuale del 2,6% a giugno.8 Allo stesso tempo, si è verificato un forte calo rispetto a maggio, suggerendo che la ripresa è fragile e non ancora strutturale.

A livello di politica, il governo sta promuovendo attivamente il programma “Home Start”, che si prevede inaugurerà un’“età dell’oro” per gli appartamenti.5 Secondo un esperto, questo programma potrebbe persino portare a una riduzione dei prezzi nel mercato immobiliare di Budapest.5 Tuttavia, i dati indicano che meno della metà degli appartamenti a Budapest rientra nel programma, il che solleva dubbi sull’efficacia generale della misura nel mercato ad alta domanda della capitale.8

3.2. Settore del commercio al dettaglio e mercato del lavoro: un’istantanea di concorrenza e occupazione

Il settore del commercio al dettaglio è stato protagonista di una notizia rilevante: Tesco ha superato Lidl nel numero di dipendenti, aggiungendo oltre 700 lavoratori tra maggio e giugno.8 L’aumento è stato in gran parte attribuito all’assunzione stagionale di studenti. Nonostante ciò, Spar Ungheria rimane il più grande datore di lavoro tra le catene di vendita al dettaglio, con 13.399 dipendenti.9 Questo episodio evidenzia la forte concorrenza per la manodopera in un mercato del lavoro teso e la rilevanza dell’occupazione stagionale per la crescita del personale.

A livello più ampio, il governo ha risposto alle dinamiche del mercato del lavoro stanziando 100 miliardi di HUF aggiuntivi per un programma di collocamento per gli over 30.8 Questo intervento dimostra come le politiche pubbliche stiano cercando di rispondere in modo mirato alle specificità del mercato del lavoro, in particolare alle esigenze di gruppi demografici specifici.

3.3. Finanziamenti governativi e politiche settoriali

Nel corso della giornata sono stati annunciati due bandi di gara finanziati dall’UE per un totale di 29,6 miliardi di HUF, destinati a sostenere la formazione professionale e l’orientamento lavorativo.8 Un programma da 23 miliardi di HUF sosterrà la formazione professionale dei giovani svantaggiati, mentre 6,6 miliardi di HUF saranno disponibili per servizi di orientamento e consulenza personalizzati.11 Questi stanziamenti, sebbene non rientrino nel piano di investimenti da 10 trilioni di HUF, sono un’importante parte della strategia a lungo termine del governo per migliorare le competenze della forza lavoro ungherese e affrontare le strozzature del mercato del lavoro. Questa politica a livello microeconomico è un fattore chiave per la capacità del Paese di attirare investimenti esteri e di modernizzare settori strategici.

Tabella 2: Programmi economici e finanziamenti governativi selezionati (annunci dell’agosto 2025)

Nome ProgrammaFinanziamento TotaleData AnnuncioFonte
Bandi per la formazione professionale29,6 miliardi di HUF18 agosto 20258
Ulteriori fondi per il collocamento lavorativo100 miliardi di HUF14 agosto 20258
Programma “Home Start”(Non specificato)18 agosto 20255
Piano di investimenti governativi10 trilioni di HUF18 agosto 20255

4. Mercati finanziari e sentiment degli investitori

4.1. Il debito pubblico e i segnali di mercato

La notizia che il debito pubblico ungherese ha raggiunto il suo picco in tre anni è un segnale importante per i mercati finanziari e gli investitori.3 Sebbene il deficit di bilancio sia diminuito nel 2024, le ingenti necessità di finanziamento e il debito in aumento, unito alla discrepanza tra gli obiettivi del governo e le proiezioni esterne, potrebbero aumentare il premio di rischio percepito dagli investitori sui titoli di Stato ungheresi. Le decisioni del governo in materia di bilancio e di stimolo, come i tagli fiscali e gli ingenti investimenti, saranno osservate con attenzione per capire se il Paese riuscirà a mantenere la stabilità fiscale nel medio termine. Il sentiment degli investitori è un fattore critico e può influenzare la valutazione del fiorino e i costi del prestito.


5. Conclusioni e prospettive

Il 18 agosto 2025 ha evidenziato le sfide e le opportunità che definiscono l’attuale traiettoria economica dell’Ungheria. L’analisi odierna indica un’economia che sta intraprendendo una ripresa, ma che è fortemente dipendente dai consumi e alimentata da una spesa pubblica in aumento. Il governo sta adottando un approccio aggressivo, con l’obiettivo di stimolare la crescita attraverso massicci investimenti e potenziali tagli fiscali, in un contesto di inflazione persistente e di crescente debito pubblico.

Le principali sfide che emergono da questa analisi includono:

  • Il divario di credibilità fiscale, che rappresenta un rischio per il sentiment degli investitori e la stabilità del fiorino.
  • La natura sbilanciata della ripresa, con gli investimenti e le esportazioni che ancora non riescono a decollare.
  • La necessità di riconciliare obiettivi politici contraddittori, in cui le politiche di stimolo potrebbero compromettere gli obiettivi di consolidamento fiscale.

Per il futuro, i dettagli completi del piano di investimenti da 10 trilioni di HUF e i dati dei conti finanziari dell’MNB per il secondo trimestre del 2025 saranno di fondamentale importanza. Il loro contenuto determinerà se la strategia del governo è una rotta sostenibile verso la crescita o una scommessa a breve termine che potrebbe mettere a repentaglio la stabilità fiscale a lungo termine.

Works cited

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  2. Economic forecast for Hungary – European Commission – Economy and Finance, accessed August 18, 2025, https://economy-finance.ec.europa.eu/economic-surveillance-eu-economies/hungary/economic-forecast-hungary_en
  3. Gazdaság – Portfolio.hu, accessed August 18, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag
  4. Ledolgozta gyengülését a forint, de este jön az igazi tűzijáték – Portfolio.hu, accessed August 18, 2025, https://www.portfolio.hu/deviza/20250818/ledolgozta-gyenguleset-a-forint-de-este-jon-az-igazi-tuzijatek-780555
  5. Economy – Portfolio.hu, accessed August 18, 2025, https://www.portfolio.hu/en/economy?page=1696
  6. The latest variant of the coronavirus, Nimbus, has arrived in Hungary. Should we fear it?, accessed August 18, 2025, https://www.portfolio.hu/en/economy/20250728/the-latest-variant-of-the-coronavirus-nimbus-has-arrived-in-hungary-should-we-fear-it-776805
  7. Hírek | MNB.hu, accessed August 18, 2025, https://www.mnb.hu/hirek
  8. Budapest Business Journal: BBJ, accessed August 18, 2025, https://bbj.hu/
  9. Tesco Surpasses Lidl in Headcount Amid Seasonal Hiring Boost – Budapest Business Journal, accessed August 18, 2025, https://bbj.hu/business/people/hr/tesco-surpasses-lidl-in-headcount-amid-seasonal-hiring-boost/
  10. People – Budapest Business Journal, accessed August 18, 2025, https://bbj.hu/category/business/people/
  11. Gov’t Calls Tenders to Support Vocational Training – Budapest Business Journal, accessed August 18, 2025, https://bbj.hu/politics/domestic/government/govt-calls-tenders-to-support-vocational-training/
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