“Con cuore ungherese, buon senso, mani pulite” questo lo slogan ripartito sul tricolore ungherese che campeggia sui manifesti di Jobbik, il partito di estrema destra che si candida per il 2018 come alternativa alla coalizione di centro-destra e democristiani (Fidesz-Kdnp) dal 2010 al governo del Paese.
In conferenza stampa questa mattina, il portavoce del partito Péter Jakab ha presentato la campagna elettorale con la quale Jobbik “mostra di essere pronto a governare l’Ungheria”. Dopo aver ammorbidito la propria immagine e la propria retorica con un lavoro che va avanti da oltre 4 anni, la forza di estrema destra entrata in Parlamento nel 2010 si ritiene l’unica scelta in grado di governare. Dure le parole per descrivere la situazione attuale: impoverimento, emigrazione, corruzione. A queste Jobbik contrappone “cuore ungherese, buon senso, mani pulite”, perorando l’accusa di corruzione al governo Fidesz che sempre di più ha fatto diventare il suo cavallo di battaglia. Con una base elettorale forte soprattutto nelle aree rurali, Jobbik mira a raccogliere anche i voti di chi è distante dalle sue posizioni e idee, attirando gli elettori sfavorevoli a Viktor Orbán.
Claudia Leporatti
Redazione Economia.hu