Climate Changhe: l’OTP Bank ha firmato il Principio di Responsabilità Bancaria delle Nazioni Unite

Nella giornata di venerdì l’OTP Bank è diventata la prima banca ungherese ad aver firmato il Principio di Responsabilità Bancaria delle Nazioni Unite.

L’obiettivo è quello di adottare un sistema bancario responsabile, un quadro per garantire che la strategia e le pratiche dei firmatari siano in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e l’Accordo di Parigi sul clima.
Tra i i principi è incluso quello di lavorare responsabilmente con i clienti “per incoraggiare pratiche sostenibili e consentire attività economiche che creano prosperità condivisa per le generazioni attuali e future.”


“Siamo orgogliosi di essere la prima banca ungherese ad aver aderito a questo progetto. Ci impegniamo a ridurre i rischi ambientali implementando operazioni responsabili. Contribuiremo allo sviluppo finanziario e sociale delle comunità locali rafforzando l’accettazione sociale e l’educazione finanziaria della popolazione. Firmando le linee guida per un’attività bancaria responsabile, rafforzeremo il nostro impegno per un’attività bancaria sostenibile e contribuiremo alla sostenibilità sociale ed economica”


Sándor Csányi, presidente e CEO di OTP Bank 

Oltre 250 banche, che rappresentano oltre il 40% delle attività bancarie nel mondo, hanno aderito ai Principi delle Nazioni Unite per un’attività bancaria responsabile.
Firmando questo documento le banche si impegnano ad attuare efficacemente le proprie strategie di sostenibilità e a porre la sostenibilità al centro della propria attività.

I 6 Principi di Responsabilità Bancaria delle Nazioni Uniti

Il ruolo della Banca Nazionale d’Ungheria

György Matolcsy, governatore della Banca Nazionale d’Ungheria (MNB)ha sottolineato il fatto che le Banche Centrali si devono impegnare maggiormente nell’affrontare il cambiamento climatico.

Matolcsy ha riconosciuto che alcune banche centrali dovrebbero avere un ruolo attivo, diventando di fatto grandi protagoniste, nella lotta contro il cambiamento climatico essendo una questione di “sopravvivenza o disastro”.
La possibilità di passare ad un’economia più sostenibile per lui è una “guerra per il futuro” e chi, non riesce a prenderne parte rimarrà tagliato fuori.

FONTI: bbj.hu, otpbank.hu, unepfi.org

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