Analisi Giornaliera Strategica sull’Economia Ungherese: Panorama Macroeconomico, Rischio Geopolitico e Sviluppi Settoriali al 23 Ottobre 2025

I. RIASSUNTO ESECUTIVO E CONTESTO STRATEGICO

Il 23 ottobre 2025, Giorno della Rivoluzione Ungherese del 1956, l’agenda economica e finanziaria nazionale è stata dominata da un’accesa polarizzazione politica e da sviluppi settoriali critici, i quali oscurano il quadro macroeconomico caratterizzato da bassa crescita e inflazione persistente.

PODCAST IN ITALIANO

1.1. Sintesi degli Eventi del 23 Ottobre 2025

La ricorrenza nazionale ha fornito la piattaforma per due significative manifestazioni politiche rivali a Budapest (il Békemenet del partito Fidesz e il Nemzeti Menet del partito Tisza di Magyar Péter), segnalando un clima elettorale intensificato in vista delle elezioni parlamentari del 2026.1

Il Primo Ministro Viktor Orbán ha inasprito il confronto con le istituzioni europee, dichiarando in un discorso che Bruxelles non è più una fonte di aiuto, ma una “fonte di pericolo” per l’Ungheria.4 L’escalation retorica si è tradotta in una minaccia diretta di porre il veto sul prossimo bilancio settennale dell’Unione Europea (UE) a meno che tutti i fondi UE attualmente congelati non vengano sbloccati.6

A livello macrofinanziario, la Banca Nazionale Ungherese (MNB), dopo la riunione del Consiglio Monetario del 21 ottobre, ha mantenuto il Tasso Base al 6.50% 8, segnalando la necessità di vigilanza in un contesto dove la crescita del PIL per il 2025 è prevista rimanere modesta, stimata tra lo 0.7% e lo 0.8%.9

1.2. Vettori di Rischio Economico e Implicazioni Strutturali

L’analisi degli eventi del giorno rivela tre principali vettori di rischio che influenzano direttamente la fiducia degli investitori e le prospettive di ripresa ungherese:

In primo luogo, il costo della non cooperazione con l’UE. L’inasprimento della retorica anti-Bruxelles intensifica il rischio di un prolungato mancato sblocco dei miliardi di euro di fondi UE, che sono cruciali per finanziare gli investimenti infrastrutturali e tecnologici e per stimolare la crescita oltre le modeste previsioni per il 2025.6

In secondo luogo, emerge una crisi industriale tangibile a livello microeconomico. Il 23 ottobre, un tribunale ha ordinato la liquidazione di due produttori strategici di materiale rotabile, Ganz-Mavag International (GMVI) e Dunakeszi Járműjavító.11 Questa crisi è direttamente collegata all’impatto indiretto delle sanzioni sulla loro partnership con la Russia, evidenziando una vulnerabilità strutturale delle catene di approvvigionamento ungheresi esposte al rischio geopolitico.11

Infine, il rischio di sostenibilità fiscale persiste. Nonostante la politica monetaria restrittiva della MNB, il deficit fiscale è previsto rimanere elevato al 4.5%-4.6% del PIL nel 2025.9 Questo deficit è in parte alimentato dal mantenimento di misure sociali e normative distorsive, come i tetti ai prezzi e gli incentivi abitativi, che ostacolano il consolidamento fiscale raccomandato dalle istituzioni internazionali.

II. IL 23 OTTOBRE 2025: RISCHIO GEOPOLITICO E CONSEGUENZE ECONOMICHE

2.1. L’Anniversario come Piattaforma di Conflitto Geoeconomico

Le celebrazioni del 23 ottobre sono state trasformate in un palcoscenico per un’ulteriore sfida del governo ungherese all’autorità di Bruxelles. Nel suo discorso, il Primo Ministro Orbán ha affermato che l’Ungheria si trova ad affrontare minacce esistenziali non più da eserciti stranieri, ma dall’interno dell’Unione Europea, descritta come un’entità che sta cercando di imporre una “coalizione di guerra” e trascinare il paese nel conflitto in Ucraina.4

L’Ungheria, che si dichiara il più grande movimento patriottico in Europa 4, chiede di essere lasciata “vivere liberamente, come ungheresi”.4 Il Primo Ministro ha criticato apertamente la spesa di 185 miliardi di euro per il conflitto e i piani per estrarre ulteriori miliardi dai contribuenti UE, definendola “la logica delle vecchie potenze coloniali” e affermando categoricamente che l’Ungheria non andrà in guerra e non morirà per l’Ucraina.4

La minaccia più significativa per l’architettura finanziaria europea è stata la dichiarazione di Orbán di voler bloccare l’approvazione del nuovo bilancio settennale dell’UE (2028-2034). Poiché l’approvazione richiede l’unanimità, Orbán ha condizionato il suo sostegno al rilascio di tutti i fondi UE sospesi per dispute sullo stato di diritto.6

2.2. Analisi del Rischio Elettorale e di Finanziamento Esterno

La manifestazione rivale guidata da Magyar Péter (Tisza Party) evidenzia la polarizzazione interna e offre una contro-narrativa economica.2 Magyar, il cui partito ha un saldo vantaggio nei sondaggi, ha promesso, in caso di vittoria nelle elezioni del 2026, di ancorare saldamente l’Ungheria nell’UE e nella NATO e di garantire lo sblocco di tutti i fondi UE congelati.6

La retorica di scontro del governo comporta implicazioni dirette per la stabilità finanziaria ungherese. Il tentativo di Orbán di usare il veto sull’UE come leva è essenzialmente un tentativo di sbloccare capitali di investimento senza dover ricorrere a un impopolare e difficile aggiustamento fiscale interno. Tuttavia, questa strategia è rischiosa. Analisti, inclusi quelli dell’FMI, hanno ripetutamente avvertito che il ritardo o la cancellazione dei fondi UE rappresentano un significativo rischio al ribasso per le proiezioni di crescita.10

Se i fondi non vengono sbloccati, la pressione sul già elevato disavanzo di bilancio (previsto al -4.6% nel 2025 9) aumenterà, rendendo estremamente difficile rispettare gli obiettivi di debito e riducendo ulteriormente la possibilità di investimenti necessari per la crescita. Di conseguenza, l’instabilità politica e la retorica nazionalista, sebbene ideologiche, si manifestano come un tangibile fattore economico che minaccia direttamente la liquidità e la capacità del paese di stimolare la ripresa degli investimenti.

III. PANORAMA MACROECONOMICO E POLITICA MONETARIA

3.1. La Decisione Sui Tassi della Magyar Nemzeti Bank (MNB)

Il Consiglio Monetario della MNB, nella sua ultima riunione del 21 ottobre 2025, ha deciso di mantenere il Tasso Base invariato al 6.50%, con effetto dal 22 ottobre 2025.8 I tassi di interesse di riferimento rimangono fissi: il tasso di deposito O/N è al 5.50% e il tasso di prestito collateralizzato O/N al 7.50%.8

La MNB ha giustificato il mantenimento di condizioni monetarie restrittive sottolineando la necessità di un “approccio attento e paziente”.8 Questa cautela è motivata dalla persistenza dei rischi per l’inflazione, dalle incertezze nel commercio globale e dalle continue tensioni geopolitiche.8 La MNB ha anche osservato che, a livello internazionale, la crescita della Germania—il principale partner commerciale ungherese—rimane sottotono (“subdued”).8

3.2. Outlook Macroeconomico 2025-2026

Le previsioni istituzionali consolidate indicano che l’economia ungherese si trova in una fase di ripresa lenta ma caratterizzata da vulnerabilità.

Crescita Economica e Driver

La crescita del PIL per il 2025 è prevista rimanere modesta, con stime che si attestano tra lo 0.7% (FMI) e lo 0.8% (Commissione Europea, CE).9 La ripresa è attesa rafforzarsi nel 2026, con proiezioni tra il 2.0% e il 2.5%.9

La crescita nel 2025 sarà principalmente trainata dal consumo privato, sostenuto dalla forte crescita dei salari reali e dal ritorno dei risparmi delle famiglie ai livelli pre-pandemia.15 Tuttavia, gli investimenti dovrebbero riprendersi solo gradualmente, limitati dalla bassa fiducia delle imprese, dalla debole utilizzazione della capacità produttiva e dall’incertezza sulla politica commerciale.15

Inflazione e Stabilità Fiscale

Nonostante la discesa dai picchi del 2022, le pressioni inflazionistiche sottostanti rimangono forti, esacerbate dall’aumento delle accise, dal rimbalzo dell’inflazione alimentare e dalla persistente dinamica dei prezzi dei servizi nel primo trimestre del 2025.9 L’inflazione è prevista salire al 4.1% in media nel 2025 (CE), per poi diminuire al 3.3% nel 2026.9 L’FMI prevede un’inflazione al 4.5% nel quarto trimestre del 2025, ben al di sopra dell’obiettivo del 3% della Banca Centrale.10

A livello fiscale, il disavanzo del governo generale è previsto rimanere elevato, al 4.6% del PIL nel 2025 (CE) e 4.5% (FMI).9 Il debito pubblico (Gross Public Debt) è atteso aumentare al 74.5% del PIL nel 2025.9

Le previsioni istituzionali sono riassunte nella Tabella 1:

Prospettive Macroeconomiche Ungheresi 2025-2026 (Fonti Istituzionali)

IndicatoreCE (2025)IMF (2025)CE (2026)
Crescita PIL (%, a/a)0,80,72,5
Inflazione Media (%, a/a)4,14,5 (Q4)3,3
Disavanzo Fiscale (% del PIL)-4,6-4,5-4,7
Debito Pubblico (% del PIL)74,5N/A74,3
Saldo C/A (% del PIL)2,0N/A1,5

Tabella 2: Tassi di Interesse Chiave della Banca Centrale (MNB), Effettivi dal 22 Ottobre 2025

StrumentoTasso di Interesse (%)Variazione (Basis Points)
Tasso Base6,50Nessun cambiamento
Deposito O/N MNB5,50Nessun cambiamento
Prestito Collateralizzato O/N7,50Nessun cambiamento

3.3. Il Dilemma della Politica Fiscale e Monetaria

L’efficacia della politica monetaria della MNB è significativamente compromessa dalla politica fiscale, che mantiene attive misure distorsive sul mercato.10 L’FMI ha esplicitamente criticato la persistenza di tetti sui prezzi e sui margini, tassi di interesse agevolati e incentivi abitativi, raccomandando la loro graduale eliminazione.10

Il continuo ricorso a queste politiche populiste e distorsive da parte del governo per sostenere la domanda interna impedisce un efficace aggiustamento fiscale strutturale. Di conseguenza, la MNB è costretta a mantenere il Tasso Base a livelli relativamente alti (6.50%) per un periodo più prolungato al fine di garantire un ritorno duraturo dell’inflazione all’obiettivo.8 Questa necessità di una stretta monetaria prolungata, in assenza di disciplina fiscale, aumenta il costo del capitale per le imprese e rischia di frenare la ripresa degli investimenti nel 2026.

IV. SVILUPPI SETTORIALI CRITICI E MICROECONOMIA LOCALE

Le notizie del 23 ottobre evidenziano profonde difficoltà in settori industriali chiave e tensioni nel mercato del lavoro, nonostante l’afflusso di investimenti esteri diretti (FDI).

4.1. Crisi e Liquidazione nell’Industria Ferroviaria Strategica

Il settore manifatturiero ungherese ha subito un duro colpo con la decisione del Tribunale Metropolitano di Budapest di ordinare la liquidazione di Ganz-Mavag International (GMVI) e Dunakeszi Járműjavító.11 Queste aziende sono considerate di importanza strategica per la capacità produttiva nazionale di materiale rotabile, con Dunakeszi Járműjavító che impiega 673 persone ed è essenziale per la manutenzione delle ferrovie di Stato (MÁV).11

La crisi finanziaria delle aziende è strettamente legata a un fallito contratto di fornitura di 1.350 carrozze per l’Egitto, un progetto originariamente condotto in joint venture con la russa Transmashholding.11 Con l’imposizione delle sanzioni legate al conflitto in Ucraina, il partner russo è stato costretto a ritirarsi, lasciando Dunakeszi a sostenere perdite significative.11

Nonostante il governo ungherese avesse espresso a più riprese l’intenzione di salvare la fabbrica strategica, adottando due decreti specifici, gli analisti stimano che l’iniezione statale necessaria per la stabilizzazione finanziaria (circa 40 miliardi di HUF) non sia stata erogata, portando alla decisione finale di liquidazione.11 Questo evento dimostra in modo lampante la vulnerabilità del paese alle ricadute economiche indirette delle sanzioni geopolitiche, in particolare dove le catene di approvvigionamento coinvolgono partner soggetti a restrizioni.

4.2. Settore E-Mobility e Incertezza sugli FDI Cinesi

Il settore dell’e-mobility, cruciale per la strategia ungherese di hub manifatturiero, ha visto fluttuazioni di notizie. Voci di stampa indicavano che BYD avrebbe ritardato l’inizio della produzione di massa presso il suo stabilimento di veicoli elettrici a Szeged fino al 2026 e operato a capacità ridotta per almeno i primi due anni, potenzialmente favorendo la Turchia per i costi del lavoro inferiori.16

Tuttavia, BYD e l’Agenzia Ungherese per la Promozione degli Investimenti (HIPA) hanno smentito ufficialmente queste voci, riaffermando il pieno impegno per la costruzione e l’avvio della produzione a Szeged secondo i piani.17 Le speculazioni sul ritardo sono probabilmente collegate alla crescente possibilità che l’UE imponga dazi extra sulle auto elettriche cinesi, il che rende l’avvio della produzione locale in Ungheria essenziale per evitare tali tariffe e garantire l’accesso al mercato unico.17

4.3. Dinamiche del Mercato del Lavoro

Nonostante l’Ungheria sia diventata un importante ponte europeo per i giganti cinesi come CATL e BYD, attirando ingenti FDI, il mercato del lavoro nel settore automotive non è privo di sfide.18

Si osserva un paradosso: l’occupazione totale è in calo dal 2025 20, ma il mercato del lavoro automotive, pur non subendo licenziamenti di massa, presenta una sovrasaturazione di manodopera qualificata (ingegneri e leader di gruppo).21 Molti lavoratori ben addestrati sono bloccati nello sviluppo automotive e vi è un eccesso di offerta di candidati per lavori esterni al settore.21 I rapporti indicano che i nuovi progetti cinesi, pur creando posti di lavoro, sono associati a ritmi di lavoro intensi e a un alto turnover.21 Questo suggerisce che i benefici occupazionali dei mega-progetti potrebbero essere strutturalmente tesi, e una ripresa completa del settore non è prevista per almeno un altro anno.21

4.4. Notizie Aziendali e Iniziative Locali

In altri sviluppi aziendali:

  • L’Associazione Ungherese delle Aziende Digitali (IVSZ) ha lanciato un progetto per istituire un Centro di Competenza per l’Intelligenza Artificiale a Budapest.23
  • Sono stati annunciati gli “Hungarian Battery Days 2025” a Budapest, che riuniranno i leader globali del settore, rafforzando la posizione dell’Ungheria come hub strategico per le batterie.24
  • Non sono stati segnalati nuovi cambiamenti nei vertici di MBH Bank il 23 ottobre. La notizia più recente riguardava le dimissioni di un membro del Consiglio di Amministrazione ad agosto 2025.25

V. POLITICA FISCALE E INTERVENTI NORMATIVI

5.1. Nuovi Interventi Fiscali per Sostegno Sociale

La politica fiscale del governo continua a concentrarsi su misure di sostegno demografico e sociale. A partire dal 1° ottobre 2025, è entrata in vigore una nuova agevolazione fiscale sull’imponibile IRPEF per le madri che crescono tre figli.28 Questa agevolazione, prevista dalla Legge XV/2025, può essere richiesta già a partire da ottobre per il calcolo dell’acconto d’imposta.28 Questa misura si inserisce nella strategia di mantenimento di una spesa pubblica elevata per sostenere la domanda interna e gli obiettivi demografici.

5.2. Misure di Supporto all’Abitazione

Il sostegno al mercato immobiliare rimane una priorità, con l’estensione di diverse misure 29:

  • L’aliquota IVA ridotta al 5% per l’acquisto di nuove abitazioni è stata estesa fino alla fine del 2026.29
  • Il programma di mutui sussidiati Home Subsidy Plus (CSOK), destinato alle coppie che si impegnano ad avere figli, continua a offrire tassi d’interesse ridotti e parziale condono del debito.29
  • Nel 2025, le famiglie sono autorizzate a utilizzare i propri risparmi pensionistici integrativi, esenti da imposta, per finalità abitative.29

5.3. Critica Istituzionale e Rischio Normativo

Il mantenimento di queste politiche di intervento è in netta contrapposizione con le raccomandazioni delle istituzioni finanziarie internazionali. L’FMI ha sottolineato la necessità di ulteriori misure per raggiungere gli obiettivi di bilancio e riportare il debito su una traiettoria discendente, in quanto il disavanzo fiscale è previsto rimanere ostinatamente intorno al 4.5% del PIL a medio termine.10

L’FMI raccomanda una riforma fiscale strutturale basata su una struttura con meno esenzioni e una spesa più efficiente con sussidi ridotti.10 In particolare, le politiche che distorcono i meccanismi di mercato, inclusi i tetti su margini, prezzi e tariffe, e gli incentivi legati all’abitazione, dovrebbero essere gradualmente eliminate.10

Il mancato allineamento tra la politica fiscale del governo, che introduce nuove agevolazioni e mantiene i sussidi estesi, e le raccomandazioni del FMI per un consolidamento duraturo, genera incertezza normativa. Gli investitori devono quindi ponderare il rischio che queste misure distorsive vengano mantenute più a lungo del previsto, influenzando negativamente la concorrenza e l’allocazione efficiente del capitale.

Tabella 3: Riepilogo Misure di Sostegno Fiscale e Normativo (Aggiornamento Ottobre 2025)

Misura/ProgrammaData di Effetto Rilevante (2025)Settore/ObiettivoDettaglio e Criticità
Agevolazione Fiscale per Madri (Tre Figli)1 OttobreReddito / FamigliaNuova agevolazione sull’imponibile IRPEF senza limite di valore.28
IVA Ridotta Edilizia (5%)Prorogata fino al 2026Immobiliare / AbitativoTasso IVA ridotto per l’acquisto di nuove abitazioni.29
Caps su Prezzi/Margini/TassiIn corsoVariMisure regolatrici criticate dall’IMF per distorsione di mercato. Necessaria eliminazione graduale.10

VI. OUTLOOK ECONOMICO FINALE E RACCOMANDAZIONI STRATEGICHE

6.1. Scenario di Rischio Ponderato per gli Investitori (Ottobre 2025)

L’analisi degli eventi del 23 ottobre 2025 rivela un ambiente operativo caratterizzato da incertezza a più livelli, con la politica che funge da moltiplicatore del rischio economico:

  1. Rischio Geopolitico (Massimo): La strategia di confronto del Primo Ministro Orbán con Bruxelles 4 intensifica il rischio di un prolungato blocco dei fondi UE, fondamentali per gli investimenti.6 Questo rischio geopolitico rimane il principale ostacolo strutturale a una solida ripresa economica.
  2. Rischio Fiscale/Normativo (Alto): La persistente mancanza di un aggiustamento fiscale strutturale, con il deficit che si mantiene al 4.5%-4.6% 9, costringe la MNB a mantenere i tassi elevati. Gli investitori devono prevedere che l’incertezza normativa sui tetti ai prezzi e sui sussidi di distorsione del mercato persisterà nel breve-medio termine.
  3. Rischio Settoriale (Specifico): La liquidazione di Ganz-Mavag/Dunakeszi 11 dimostra che il rischio di ricaduta delle sanzioni sulla Russia non è solo teorico ma ha conseguenze dirette sulla capacità industriale strategica ungherese, richiedendo una valutazione più cauta dell’esposizione delle aziende ungheresi al blocco orientale.
  4. Rischio del Mercato del Lavoro: Il marcato contrasto tra l’attrazione di FDI ad alta intensità tecnologica (settore batterie/EV) e la saturazione/alto turnover nel mercato del lavoro qualificato 21 suggerisce che la piena integrazione e i benefici occupazionali di questi investimenti strategici potrebbero essere più complessi da realizzare del previsto.

6.2. Raccomandazioni Strategiche

In questo contesto di dualismo economico (stretta monetaria contro stimolo fiscale) e forte polarizzazione politica, si raccomandano le seguenti azioni strategiche:

  • Monitoraggio dei Dazi UE su EV Cinesi: È imperativo seguire da vicino qualsiasi sviluppo riguardo la potenziale imposizione di dazi UE sui veicoli elettrici importati dalla Cina. Tali decisioni avranno un impatto diretto sull’attrattiva dell’Ungheria come hub produttivo per BYD e CATL.17
  • Valutazione del Rischio Elettorale (2026): Data l’intensità della polarizzazione politica evidenziata dalle manifestazioni del 23 ottobre, è fondamentale valutare gli scenari di rischio legati alle elezioni previste tra sei mesi.3 Un cambiamento nella leadership politica potrebbe sbloccare i fondi UE 6, migliorando drasticamente l’outlook per gli investimenti.
  • Analisi della Resilienza del Forint: Sebbene il tasso di cambio EUR/HUF sia rimasto relativamente stabile intorno a 389.39 (al 22 ottobre 2025) 30, la persistente frizione tra politica monetaria restrittiva e politica fiscale espansiva rende il Forint vulnerabile. La stabilità della valuta dipenderà dalla capacità della MNB di riportare l’inflazione al target del 3% e dal contenimento del rischio politico derivante dallo scontro con Bruxelles.

FONTI

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  2. Zajlik Magyar Péterék vonulása, lángoló autóval és Molotov-koktélok füstjével – október 23-i események percről percre – Infostart, accessed October 23, 2025, https://infostart.hu/belfold/2025/10/23/unnepelyes-zaszlofelvonas-hamarosan-kezdodik-a-bekemenet-oktober-23-i-esemenyek-percrol-percre
  3. Tens of thousands to attend rival rallies as Hungary’s election campaign kicks off, accessed October 23, 2025, https://www.theguardian.com/world/2025/oct/23/hungary-election-campaign-rival-rallies-viktor-orban-peter-magyar
  4. PM Orbán: Brussels today is not a source of help, but a source of danger – About Hungary, accessed October 23, 2025, https://abouthungary.hu/blog/pm-orban-brussels-today-is-not-a-source-of-help-but-a-source-of-danger
  5. Október 23. – Orbán Viktor: nem megyünk háborúba, és nem fogunk meghalni Ukrajnáért, de élni fogunk Magyarországért – MTI, accessed October 23, 2025, https://mti.hu/hirek/2025/10/23/oktober-23-orban-viktor-nem-megyunk-haboruba-es-nem-fogunk-meghalni-ukrajnaert-de
  6. Hungary’s Orban says he will not back EU budget unless funds released | Euractiv, accessed October 23, 2025, https://www.euractiv.com/news/hungarys-orban-says-he-will-not-back-eu-budget-unless-funds-released/
  7. PM Orbán: EU Has Lost Its Global Relevance amid War and Economic Drift – Hungary Today, accessed October 23, 2025, https://hungarytoday.hu/pm-orban-eu-has-lost-its-global-relevance-amid-war-and-economic-drift/
  8. Press release on the Monetary Council meeting of 21 October 2025 | MNB.hu, accessed October 23, 2025, https://www.mnb.hu/en/monetary-policy/the-monetary-council/press-releases/2025/press-release-on-the-monetary-council-meeting-of-21-october-2025
  9. Economic forecast for Hungary – Economy and Finance – European Commission, accessed October 23, 2025, https://economy-finance.ec.europa.eu/economic-surveillance-eu-economies/hungary/economic-forecast-hungary_en
  10. 2025 Article IV Consultation-Press Release; Staff Report; and Statement by the Executive Director for Hungary – International Monetary Fund (IMF), accessed October 23, 2025, https://www.imf.org/-/media/Files/Publications/CR/2025/English/1hunea2025001-source-pdf.ashx
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  12. Hungarian wagon manufacturing is in danger, liquidation of Ganz-Mavag and Dunakeszi Járműgyártó has been ordered : r/hungary – Reddit, accessed October 23, 2025, https://www.reddit.com/r/hungary/comments/1o8fd7f/vesz%C3%A9lyben_a_magyar_vagongy%C3%A1rt%C3%A1s_elrendelt%C3%A9k_a/?tl=en
  13. Itt a 11. Békemenet! – és talán soha nem volt még annyira fontos, mint most – Mandiner, accessed October 23, 2025, https://mandiner.hu/belfold/2025/10/itt-a-11-bekemenet-es-talan-soha-nem-volt-meg-annyira-fontos-mint-most
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  15. Hungary 2025. Ford Defies The Trend As 7-Month Losing Streak Continues – Focus2Move, accessed October 23, 2025, https://www.focus2move.com/hungarian-vehicles-market/
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  17. Rumors of BYD Production Delay in Hungary Dismissed, accessed October 23, 2025, https://hungarytoday.hu/rumors-of-byd-production-delay-in-hungary-dismissed/
  18. China’s European bridgehead. Hungary’s dangerous relationship with Beijing | OSW Centre for Eastern Studies – Ośrodek Studiów Wschodnich, accessed October 23, 2025, https://www.osw.waw.pl/en/publikacje/osw-commentary/2024-04-12/chinas-european-bridgehead-hungarys-dangerous-relationship
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  20. inflation report – MNB, accessed October 23, 2025, https://www.mnb.hu/letoltes/eng-ir-digitalis-29.pdf
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  22. What to expect from Hungary’s automotive market in 2025 – Autovista24, accessed October 23, 2025, https://autovista24.autovistagroup.com/news/what-to-expect-from-hungarys-automotive-market-in-2025/
  23. Budapest Business Journal: BBJ, accessed October 23, 2025, https://bbj.hu/
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  25. accessed January 1, 1970, https://index.hu/gazdasag/2025/10/23/mbh-bank-elnokseg-vezeto-testuletek-igazgatosag-felugyelobizottsag/
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  27. Announcements – MBH Bank, accessed October 23, 2025, https://www.mbhbank.com/investor/announcements/announcements
  28. Szja adóalap-kedvezmények (Közzétéve: 2025. 09. 16.) Négy vagy több gyermeket nevelő anyák kedvezménye, vagy három gy – NAV, accessed October 23, 2025, https://nav.gov.hu/pfile/file?path=/ugyfeliranytu/nezzen-utana/inf_fuz/rejtett/Informacios-fuzetek—Aktualis/73.-Szja-adoalap-kedvezmenyek
  29. 2025 In-Depth Review Hungary – Economy and Finance, accessed October 23, 2025, https://economy-finance.ec.europa.eu/document/download/ea70dad1-da8b-410c-a683-0789e405068c_en?filename=ip312_en.pdf&prefLang=hu
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