Analisi Approfondita dell’Economia Ungherese: Sintesi delle Notizie Economiche del 3 Ottobre 2025

I. Riepilogo Esecutivo e Quadro Macroeconomico Attuale

L’economia ungherese, al 3 ottobre 2025, si presenta in una fase di stabilizzazione monetaria gestita con rigore, in netto contrasto con l’aggressiva espansione fiscale e industriale promossa dal governo. Le autorità monetarie continuano a mantenere un tasso di interesse elevato per garantire l’ancoraggio delle aspettative inflazionistiche e sostenere il Forint, il quale mostra un significativo apprezzamento su base annua. Parallelamente, le politiche statali generano una forte dinamica della domanda interna, evidente soprattutto nel mercato immobiliare, mentre gli investimenti strategici si concentrano su settori ad alta tecnologia come la difesa e l’industria aerospaziale.

Nonostante questi segnali di vitalità, emergono chiare criticità strutturali. La massiccia iniezione di domanda nel settore residenziale, orchestrata attraverso incentivi statali, rischia di essere vanificata dalla rigidità dell’offerta, che è limitata dalla persistente e grave carenza di manodopera qualificata e di ingegneri. Inoltre, le tensioni geopolitiche si riflettono direttamente sulla sicurezza energetica nazionale, come dimostrato dalla disputa in corso con la Croazia sull’oleodotto Adria. L’Ungheria sta chiaramente cercando di evolvere il proprio modello economico dalla manifattura a basso costo verso un’economia basata sulla conoscenza e sulla tecnologia avanzata.

PODCAST IN ITALIANO

La seguente tabella riassume i principali indicatori economici disponibili relativi al periodo recente, essenziali per inquadrare le decisioni di politica economica.

Tabella 1: Snapshot Macroeconomico Ungherese (Rif. Agosto/Settembre 2025)

IndicatoreValore (Data Riferimento)Variazione SignificativaFonte (MNB/KSH)
Tasso Base MNB6.50% (Settembre 2025)Invariato (da un anno)
Inflazione CPI (Y/Y)4.3% (Agosto 2025)Stabile
Inflazione Core (Y/Y)3.9% (Agosto 2025)Lieve calo
Tasso di Disoccupazione4.4% (Agosto 2025)Storicamente basso
USD/HUF330.5370 (3 Ottobre 2025)Apprezzamento (9.51% YoY)
EUR/HUF388.75 (2 Ottobre 2025)Stabilizzato a livello forte

II. Stabilità Finanziaria e Politica Monetaria

II. A. Politica Monetaria Difensiva e Tassi di Interesse

La Banca Nazionale Ungherese (MNB) ha mantenuto una strategia prudente, lasciando il tasso di riferimento invariato al 6.50% per un intero anno, una decisione confermata nell’ultima riunione del Consiglio Monetario a settembre. Questo approccio si riflette anche nella struttura del corridoio dei tassi, con il tasso sui depositi overnight fissato al 5.50% e quello sui prestiti overnight al 7.50%.

La cautela della MNB è radicata nella persistente volatilità del contesto macroeconomico internazionale. La giustificazione ufficiale evidenzia i rischi al rialzo sull’inflazione globale derivanti dalla frammentazione delle catene di approvvigionamento a causa delle tariffe, il continuo aumento dei prezzi alimentari mondiali e una dinamica ancora robusta dei prezzi nel settore dei servizi. Nonostante il miglioramento del contesto globale per i partner commerciali, la crescita economica della Germania, cruciale per l’Ungheria, rimane contenuta.

I dati di agosto 2025 hanno mostrato un Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) annuo al 4.3% e una core inflation in leggero calo al 3.9%. Il rallentamento della core inflation è attribuito specificamente alla disinflazione osservata nel segmento dei servizi di mercato. Il mantenimento del tasso base al 6.50% è interpretato dal mercato come un segnale che il primo taglio dei tassi rimane un “prospetto lontano” , riflettendo la necessità di mantenere un differenziale di tasso sufficiente rispetto ai mercati internazionali per difendere la stabilità del Forint. Un allentamento prematuro, in un contesto di rischi esterni e di debolezza del partner commerciale tedesco, potrebbe minare la stabilità del tasso di cambio e riaccendere l’inflazione importata.

II. B. Andamento del Forint e Competitività

Il Forint ha dimostrato una notevole forza nel corso dell’anno, stabilizzandosi contro l’Euro a 388.75 HUF per EUR al 2 ottobre 2025. L’apprezzamento è ancora più marcato contro il Dollaro USA, con l’USD/HUF sceso a 330.5370 al 3 ottobre, rappresentando un rafforzamento del 9.51% su base annua.

Un tasso di cambio robusto offre un doppio beneficio: agisce come potente arma anti-inflazionistica, riducendo il costo delle importazioni energetiche e industriali, e segnala fiducia nella politica economica ungherese. Tuttavia, una valuta più forte riduce marginalmente la competitività dei prezzi per gli esportatori. Il fatto che il saldo commerciale a marzo 2025 fosse ancora attivo per 1.8 miliardi di EUR suggerisce che la forza del Forint non ha ancora compromesso la performance estera del Paese. La strategia governativa di spingere settori ad alto valore aggiunto (come l’R&D in difesa e aerospaziale, vedi Sezione III) indica una transizione verso un modello economico in cui la competitività è assicurata non dal prezzo (valuta debole), ma dalla tecnologia e dall’innovazione, rendendo l’apprezzamento del Forint un fattore più gestibile.

II. C. Competizione e Regolamentazione Fintech (Micro)

Il mercato ungherese della gestione dei conti correnti per le piccole e medie imprese è stato scosso dall’ingresso del primo operatore neobank fintech domestico, BinX. L’arrivo di questo nuovo concorrente ha intensificato notevolmente la competizione, costringendo gli istituti bancari tradizionali a migliorare le condizioni e i servizi offerti alle aziende.

Tuttavia, il governo è intervenuto per regolare questo segmento in crescita. Una precedente scappatoia legale che esentava gli emittenti di moneta elettronica (e-pénz) dall’imposta sulle transazioni finanziarie è stata chiusa il 20 luglio 2025. Da tale data, anche gli emittenti di moneta elettronica sono soggetti a questa imposta statale e hanno la facoltà di trasferirne il costo sui loro clienti, similmente alle banche tradizionali. Questa mossa mira a garantire la parità fiscale tra banche e fintech, spostando il vantaggio competitivo dei neobank da un arbitraggio normativo a una vera efficacia operativa e innovazione tecnologica.

III. Investimenti Strategici, Sviluppo Industriale e Ricerca

Gli annunci odierni sottolineano la determinazione dell’Ungheria a consolidare la sua posizione in settori industriali ad alta tecnologia, essenziali per il piano di modernizzazione economica.

III. A. Il Polo Industriale di Zalaegerszeg (Difesa e Automotive)

La regione di Zalaegerszeg è stata ulteriormente rafforzata come polo industriale strategico. Szijjártó Péter, Ministro degli Affari Esteri e del Commercio, ha annunciato che Rheinmetall, un partner industriale chiave, sta creando un moderno centro di sviluppo e ingegneria per l’industria della difesa. L’investimento ammonta a circa 3.7 miliardi di HUF, con un sostegno finanziario governativo di 560 milioni di HUF, destinato a creare 80 posti di lavoro altamente qualificati.

Questo investimento è strettamente legato al programma di sviluppo militare Zrinyi 2026 e rappresenta un elemento centrale della strategia governativa. Il Ministro ha specificato che l’industria della difesa, per la sua natura di settore hi-tech, funge da locomotiva per l’intera economia, generando domanda per fornitori sofisticati nei settori dell’elettronica, della metallurgia e della chimica.

Parallelamente, il Ministro ha fornito un aggiornamento sul settore automobilistico. Grazie ai grandi progetti di investimento in corso, molti dei quali in fase di completamento, l’Ungheria si prepara a entrare nel ristretto gruppo di Paesi europei con una capacità produttiva superiore al milione di veicoli all’anno. Il valore della produzione del settore ha già superato i 13.000 miliardi di HUF nel 2024. L’enfasi sui centri di ingegneria e sviluppo, anziché sulla sola capacità produttiva, indica un cruciale spostamento strategico: l’Ungheria mira a integrare attività di ricerca e sviluppo ad alto valore aggiunto, essenziali per sostenere i volumi produttivi futuri e per competere non solo sui costi di manodopera, ma sulla proprietà intellettuale e sull’eccellenza ingegneristica.

III. B. ICT e Ambizioni Spaziali: 4iG e Axiom Space

L’impegno ungherese nei settori di frontiera è ulteriormente confermato dall’annuncio nel campo dell’ICT e dello spazio. 4iG Space and Defence (4iG SDT) ha formalizzato un impegno non vincolante per partecipare come investitore strategico nell’aumento di capitale previsto da 100 milioni di dollari di Axiom Space, un’operazione che garantirebbe a 4iG SDT una partecipazione azionaria.

La collaborazione va oltre la partecipazione azionaria. Le due società hanno definito un quadro di cooperazione aggiuntivo di 100 milioni di dollari per i prossimi cinque anni. Questo quadro è incentrato sul programma dell’Orbital Data Center (ODC), un’iniziativa all’avanguardia volta a stabilire un centro dati in orbita per elaborare e archiviare la crescente mole di dati spaziali in tempo reale, riducendo significativamente i requisiti di downlink. Il progetto è inteso a stabilire un legame tra l’Ungheria e i mercati strategici globali, assicurando una posizione internazionale di rilievo per l’industria spaziale ungherese.

L’investimento in progetti ad alto rischio e alto rendimento come l’ODC riflette una scommessa deliberata sulle tecnologie esponenziali. Questo approccio si allinea alla strategia nazionale per l’Intelligenza Artificiale, il cui obiettivo è generare un PIL aggiuntivo del 15% entro il 2030 tramite l’applicazione commerciale dell’IA. L’accesso diretto alla tecnologia ODC, facilitato dalla partnership con Axiom Space , è una strategia per superare la dipendenza da settori maturi e accelerare il passaggio a un modello economico basato sulla conoscenza e sull’innovazione.

IV. Mercato Immobiliare, Edilizia e Lavoro

IV. A. L’Effetto Esplosivo del Programma “Otthon Start”

Il lancio del programma “Otthon Start” il 1° settembre 2025, che offre mutui a tasso fisso del 3% per l’acquisto della prima casa , ha innescato una reattivazione massiva del mercato immobiliare ungherese. Il sottosegretario di Stato Lánszki Regő ha descritto l’interesse come “mai sperimentato prima”.

Le statistiche concrete confermano questa percezione: il numero di richieste ufficiali di estratti catastali presso il Catasto è quintuplicato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, indicando una ricerca mirata e l’imminente formalizzazione degli acquisti. Sebbene il programma sia stato concepito per migliorare l’accessibilità all’abitazione, l’impatto sul lato dei prezzi è già visibile. La domanda improvvisa e massiccia sta spingendo al rialzo i valori, con alcune segnalazioni di incrementi annuali dei prezzi delle case che raggiungono il 35% in certe aree. Questa dinamica solleva interrogativi sull’efficacia a lungo termine del sussidio: se l’offerta non può espandersi rapidamente, il beneficio del tasso agevolato del 3% viene rapidamente assorbito dall’aumento dei prezzi, trasformandosi in un trasferimento di ricchezza ai venditori e costruttori, anziché un vantaggio duraturo per l’acquirente finale.

IV. B. La Crisi Strutturale dell’Edilizia e del Lavoro

Il fattore limitante per l’espansione del mercato immobiliare e per la realizzazione degli investimenti industriali strategici è la grave crisi di offerta nel settore delle costruzioni. La Camera Nazionale Ungherese dell’Industria delle Costruzioni (ÉVOSZ), per voce del presidente Koji László, ha richiamato l’attenzione sulla cronica e persistente carenza di manodopera qualificata e ingegneri.

Questa carenza è esacerbata dal continuo deflusso di lavoratori edili ungheresi verso mercati con salari più elevati nell’Europa occidentale. Le analisi regionali indicano inoltre che, nonostante un rallentamento della crescita in alcuni Paesi vicini, non è prevista una riduzione dei prezzi dei materiali da costruzione, bensì un probabile lieve aumento per la maggior parte dei prodotti. L’inefficienza strutturale, causata dalla mancanza di lavoratori e dall’alto costo dei materiali, funge da freno al moltiplicatore economico degli investimenti, limitando la capacità di assorbimento del capitale e rischiando di convertire gli stimoli di domanda in inflazione dei costi di costruzione.

IV. C. Dati sull’Occupazione e il Consumo

I dati forniti dall’Ufficio Centrale di Statistica (KSH) di luglio e agosto 2025 presentano un quadro complesso del mercato del lavoro. Il tasso di occupazione si mantiene su livelli storicamente elevati, attestandosi al 75.3% per la fascia 15-64 anni a luglio. Il tasso di disoccupazione è sceso al 4.4% ad agosto. Czomba Sándor, Sottosegretario di Stato, ha dichiarato che la disoccupazione è a un minimo storico, con soli 220.000 disoccupati registrati a settembre.

Tuttavia, l’analisi disaggregata del KSH rivela una potenziale fragilità: il numero di occupati nel mercato del lavoro primario è diminuito di 41.000 unità rispetto all’anno precedente. Questa discrepanza suggerisce che, mentre l’occupazione complessiva è alta, la crescita netta dei posti di lavoro di alto valore nel settore primario potrebbe essere stagnante o in calo.

Per quanto riguarda i consumi, il volume delle vendite al dettaglio è aumentato dell’1.7% su base annua a luglio 2025. Questo aumento è stato guidato in particolare dal commercio alimentare (+2.3%) e dal commercio non alimentare (+2.9%), indicando che il potere d’acquisto dei salari sta recuperando, superando l’inflazione e stimolando i consumi. Tuttavia, il volume delle vendite di carburante ha mostrato un calo del 2.4%, suggerendo una continua sensibilità dei consumatori ai costi energetici.

Tabella 2: Dinamiche del Mercato del Lavoro e Consumi (Rif. Luglio/Agosto 2025)

Metrica (Rif. Luglio/Agosto 2025)ValoreVariazione Y/YImplicazione
Occupati Mercato Primario4.506 Milioni-41 milaDebolezza nella creazione netta di posti di lavoro stabili
Tasso di Disoccupazione (Aug)4.4%Basso storicoPressione costante sul mercato del lavoro
Volume Vendite Retail (Totale, Jul)+1.7%Ripresa dei consumiRecupero del potere d’acquisto
Volume Vendite Carburanti (Jul)-2.4%RiduzioneSensibilità ai costi energetici

V. Tensioni Geopolitiche e Concorrenza Settoriale

V. A. Sicurezza Energetica: La Frizione Janaf/MOL

La sicurezza energetica ungherese è nuovamente oggetto di dibattito a causa delle persistenti tensioni diplomatiche con la Croazia riguardo all’utilizzo dell’oleodotto Janaf (Adriatico). La disputa è nata dalle accuse della compagnia petrolifera ungherese MOL, che ha sostenuto che i test condotti a settembre non avrebbero confermato la capacità dell’oleodotto di mantenere una portata sufficiente per rifornire le sue raffinerie in Ungheria e Slovacchia. La MOL ha specificato che durante un test, la capacità non è stata mantenuta per più di due ore a causa di problemi tecnici.

Il Primo Ministro croato, Andrej Plenković, è intervenuto, chiedendo una de-escalation della retorica, definendo le recenti dichiarazioni come “ingiustificatamente negative” e respingendo l’idea che Janaf non stia adempiendo al suo ruolo strategico regionale. Il Primo Ministro ungherese, Viktor Orbán, ha risposto con una dichiarazione che enfatizza la storica partnership strategica con la Croazia, ma ha ribadito la priorità del governo: assicurare le fonti energetiche più economiche possibili per aziende e famiglie ungheresi.

Questa controversia evidenzia la vulnerabilità strategica dell’Ungheria nella sua strategia di diversificazione dalle forniture russe. La dipendenza dall’oleodotto Janaf per le importazioni non russe significa che le controversie tecniche o commerciali si trasformano immediatamente in rischi geopolitici che minacciano la stabilità degli input industriali.

V. B. La Concorrenza nel Settore Aereo (Wizz Air vs. Ryanair)

Il settore del trasporto aereo low-cost, dominato regionalmente da Wizz Air (con sede in Ungheria), è sotto una forte pressione competitiva. Michael O’Leary, CEO di Ryanair, ha criticato apertamente la strategia finanziaria di Wizz Air, suggerendo che la compagnia ungherese potrebbe non sopravvivere come vettore indipendente entro i prossimi tre-cinque anni, attribuendo questa debolezza agli oneri finanziari derivanti dall’acquisizione di aeromobili ad alto costo.

In risposta a questo scenario di consolidamento potenziale, Wizz Air ha intrapreso un chiaro pivot strategico. La compagnia sta ritirando le operazioni da mercati meno redditizi, come la sospensione dei voli dal Regno Unito a Vienna , per concentrarsi aggressivamente sui mercati dell’Europa Centrale e Orientale (CEE). Wizz Air ha annunciato il lancio di 161 nuove rotte, sottolineando nel contempo che la sua flotta, di 242 aerei, è più recente ed efficiente in termini di consumo di carburante rispetto ad alcuni concorrenti. Questa strategia difensiva di ring-fencing del mercato CEE dimostra che la compagnia è consapevole della pressione competitiva, ma le affermazioni di O’Leary indicano che la questione della sostenibilità finanziaria in un mercato sempre più esigente rimane un rischio a medio termine per l’aerolinea.

VI. Sviluppo Locale e Microeconomia (Investimenti Brownfield)

A livello di economia locale, l’attenzione si è concentrata sui piani di riqualificazione a Salgótarján, dove sono in corso sviluppi nell’area della ex vetreria (Öblösüveggyár).

Salgótarján, situata nella contea di Nógrád, rappresenta un esempio di regione che storicamente ha lottato contro la stagnazione industriale. I documenti di strategia economica locale indicano che l’area soffre di una quasi totale assenza di attività di ricerca e sviluppo e di potenziale di innovazione industriale. Sebbene la riqualificazione di aree brownfield sia fondamentale per il rilancio economico locale, per ottenere un impatto significativo e duraturo, i nuovi investimenti devono attrarre attività ad alto valore aggiunto (come ingegneria o R&D), similmente a quanto avviene esplicitamente a Zalaegerszeg. Se i progetti a Salgótarján si limitano a creare posti di lavoro a bassa specializzazione, la debolezza strutturale della regione, definita dalla mancanza di innovazione, persisterà.

VII. Conclusioni Strategiche e Outlook

L’economia ungherese al 3 ottobre 2025 naviga tra la necessità di mantenere la stabilità macroeconomica e l’obiettivo di una rapida trasformazione industriale.

La stabilità monetaria è garantita da un tasso di interesse elevato (6.50% ), che ha permesso un significativo apprezzamento del Forint e un contenimento dell’inflazione core (3.9% ). Questo successo macroeconomico fornisce la piattaforma necessaria per gli investimenti strategici (Rheinmetall, 4iG Space), i quali dimostrano un chiaro orientamento verso la tecnologia, l’R&D e i settori a più alto valore aggiunto. Tale strategia è l’unico percorso per sostenere la competitività industriale a lungo termine, specialmente in presenza di una valuta forte.

Il rischio principale per la crescita potenziale è rappresentato dalla rigidità dell’offerta interna, in particolare la crisi di manodopera qualificata e di ingegneri. Le politiche di stimolo della domanda, come il programma Otthon Start per l’immobiliare, stanno producendo risultati immediati (quintuplicando le ricerche di proprietà ), ma stanno simultaneamente generando un rapido aumento dei prezzi (fino al 35% in alcune aree ). Questo suggerisce che, in assenza di una rapida espansione della capacità produttiva nel settore edile, la politica di sostegno abitativo si rivelerà inefficace nel lungo periodo e rischierà di alimentare l’inflazione localizzata.

Infine, l’attenzione rimane focalizzata sulla sicurezza degli approvvigionamenti energetici, dove la disputa con Janaf/Croazia mette in luce la continua vulnerabilità dell’Ungheria agli shock geopolitici che colpiscono le sue vitali rotte di diversificazione. Gli investitori istituzionali e gli analisti di policy devono monitorare attentamente la capacità del Paese di superare i limiti strutturali del mercato del lavoro e la gestione dei rischi esterni per garantire che gli investimenti in settori di frontiera si traducano in una crescita economica sostenibile e a valore aggiunto.

Bibliografia

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11. „A KSH emberei már nem győzik az eredmények hamisítását?” Olvasóink nagyon kiakadtak – Mfor, https://mfor.hu/cikkek/kozelet/a-kshemberei-mar-nem-gyozik-az-eredmenyek-hamisitasat-olvasoink-nagyon-kiakadtak.html

12. Nincs megállás: rövidesen már indulhat a roham az új építésű otthonokért is – Mandiner, https://mandiner.hu/gazdasag/2025/10/otthon-start-program-roham-uj-epitesu

13. Otthon Start Program, https://startolj-ra.hu/

14. Pörög az Otthon Start: van, ahol már 35% az éves lakásdrágulás – Portfolio.hu, https://www.portfolio.hu/ingatlan/20251003/porog-az-otthon-start-van-ahol-mar-35-az-eves-lakasdragulas-790656

15. Az építőipar helyzetének alakulása a környező országokban – Magyar Építéstechnika, https://magyarepitestechnika.hu/index.php/nemzetkozi-kaleidoszkop/az-epitoipar-helyzetenek-alakulasa-a-kornyezo-orszagokban/

16. „Alágazatok fókuszban – Az építőipar szerkezetének és teljesítményének újragondolása” konferencia – Építési Vállalkozók Országos Szakszövetsége, https://evosz.hu/hirek/1134-orszagos-epitoipari-konferencia2025-prezik

17. 4 millió 712 ezer fő volt a foglalkoztatottak száma, a munkanélküliségi ráta 4,3%; Foglalkoztatottság és munkanélküliség, 2025. július – KSH, https://www.ksh.hu/gyorstajekoztatok/fem/fem2507.html

18. Központi Statisztikai Hivatal (KSH), https://www.ksh.hu/

19. Új csúcson a foglalkoztatottság – történelmi mélyponton a munkanélküliség – ORIGO, https://www.origo.hu/belpol/2025/10/munkanelkuliseg

20. Csaknem 2 százalékkal bővült a kiskereskedelmi forgalom tavalyhoz képest – Adózóna.hu, https://adozona.hu/altalanos/KSH_kiskereskedelmi_forgalom_elelmiszer_cso_AQ937X

21. 2025. júliusban a kiskereskedelem forgalmának volumene a nyers és a naptárhatástól megtisztított adatok szerint egyaránt 1,7%-kal meghaladta az előző év azonos időszakit. Az élelmiszer – KSH, https://www.ksh.hu/gyorstajekoztatok/kis/kis2507.html

22. Uncertainty Looms Over Adriatic Pipeline Capacity Amid Russian Oil Concerns, https://www.pipeline-journal.net/news/uncertainty-looms-over-adriatic-pipeline-capacity-amid-russian-oil-concerns

23. Hungary stays firm on Russian oil as Trump adds to calls to end imports – Upstream Online, https://www.upstreamonline.com/energy-security/hungary-stays-firm-on-russian-oil-as-trump-adds-to-calls-to-end-imports/2-1-1877063

24. Croatian PM Calls for Calm Amid Mol-Janaf Oil Pipeline Tension – Hungary Today, https://hungarytoday.hu/croatian-pm-calls-for-calm-amid-mol-janaf-oil-pipeline-tension/

25. Wizz Air UK to Suspend All Flights to One of the Most Liveable Cities in the World, https://aviationa2z.com/index.php/2025/09/11/wizz-air-uk-to-suspend-all-flights-to-vienna/

26. Ryanair unfazed by Wizz Air’s regional expansion – EX-YU Aviation News, https://www.exyuaviation.com/2025/08/ryanair-unfazed-by-wizz-airs-regional.html

27. Wizz Air Expands Operations in Valencia with New Winter Routes – Focus on Travel News, https://ftnnews.com/travel-news/news-from-spain/wizz-air-expands-operations-in-valencia-with-new-winter-routes/

28. Salgótarján: ezek épülnek az üveggyár helyén – Infostart.hu, https://infostart.hu/belfold/2025/10/03/salgotarjan-ezek-epulnek-az-uveggyar-helyen

29. SALGÓTARJÁN 2030, https://www.salgotarjan.hu/wp-content/uploads/fejlesztesidokumentumok_20210625_gazdasagfejlesztesi_strategia_2030.pdf

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