Ungheria 3 Novembre 2025: Geopolitica Energetica, Stabilità Monetaria e Riorientamento Industriale

Introduzione: Sintesi Esecutiva e Driver di Rischio (3 Nov 2025)

L’economia ungherese, al 3 novembre 2025, si presenta in una fase di ripresa fragile ma determinata, caratterizzata da una strategia governativa aggressiva di attrazione degli investimenti diretti esteri (IDE) e di sostegno settoriale. Nonostante la resilienza del mercato del lavoro, i dati macroeconomici per l’anno 2025 rimangono al di sotto delle aspettative iniziali. La crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) nel terzo trimestre 2025 è stata modesta, attestandosi a un +0.6% rispetto all’anno precedente, con il settore dei servizi che ha fornito il contributo maggiore.1 Tuttavia, il contesto generale di bassa crescita per l’intero anno (con proiezioni che vanno dallo 0.2% all’0.6%) 2 riflette l’effetto restrittivo della politica monetaria rigorosa e della domanda esterna contenuta.4

PODCAST IN ITALIANO

Il Paese è esposto a tre pilastri fondamentali che definiscono il suo profilo di rischio e resilienza a breve termine:

  1. Rischio Energetico Geopolitico: L’Ungheria è immediatamente vulnerabile alle crescenti frizioni tra Washington e Mosca, precipitate con l’imposizione di sanzioni USA contro i giganti petroliferi russi. Il Primo Ministro Viktor Orbán è impegnato in una diplomazia d’urgenza (culminante nell’incontro post-7 novembre con il Presidente Trump) per mitigare l’impatto di queste sanzioni, che minacciano direttamente l’approvvigionamento di petrolio e gas e la stabilità dei prezzi interni.5
  2. Stabilità Monetaria e Istituzionale: La Banca Nazionale Ungherese (MNB) mantiene un’ancora di stabilità, conservando il tasso base al 6.50%.7 La leadership entrante (Mihály Varga da marzo 2025) ha enfasi sulla stabilità del Forint (HUF) e sulla prevedibilità, promettendo di raggiungere l’obiettivo di inflazione del 3% e di evitare controversie pubbliche con il governo.8
  3. Riorientamento Industriale Strategico: Il successo nell’attrarre investimenti chiave, come la delocalizzazione della produzione di munizioni dalla svizzera Saltech, dimostra la capacità dell’Ungheria di capitalizzare sul riallineamento delle catene di fornitura della NATO e sulla crisi normativa dei paesi neutrali europei.9

Sebbene il sostegno statale e il turismo (Sezione IV) mostrino resilienza, l’economia microlocale ha iniziato a mostrare segni di stress. Il rallentamento della domanda residenziale, con un calo del 20% su base mensile a ottobre, indica che l’effetto della stretta creditizia sta filtrando in modo marcato nel sentiment dei consumatori e nel mercato immobiliare.1

Sezione I: Il Contesto Macroeconomico e la Stabilità Monetaria

1.1. Performance di Crescita e Rallentamento Economico

L’analisi dei dati di crescita per il 2025 continua a delineare un quadro di ripresa incerta. Il PIL ungherese è cresciuto dello 0.6% nel terzo trimestre 2025 rispetto all’anno precedente, principalmente grazie alla performance positiva del settore dei servizi.1 Questo dato fa seguito a un secondo trimestre altrettanto contenuto (+0.2% YoY) e a un primo trimestre 2025 di contrazione (-0.4% YoY).4

Le proiezioni annuali sono state significativamente ridimensionate. Mentre le aspettative iniziali per il 2025 superavano il 3% 12, l’attuale consenso e le stime di istituzioni internazionali sono molto più caute. Il Fondo Monetario Internazionale (IMF) prevede una crescita del PIL reale dello 0.6% per l’intero 2025, con un’inflazione media del 4.5%.3 Altre analisi, basate sui dati grezzi dei primi tre trimestri, suggeriscono che l’espansione totale anno su anno potrebbe essere limitata a un mero 0.2%.2

Questa performance debole, nonostante la dinamica favorevole dei salari reali e un mercato del lavoro che ha mantenuto un tasso di occupazione resiliente (65.1% in Q2 2025) 4, è attribuibile al protrarsi dell’effetto di fattori frenanti. Il calo degli investimenti, evidente nel Q1 2025 4, e la domanda esterna debole da parte dei principali partner commerciali continuano a vincolare la ripresa. Il mantenimento di un tasso base elevato (6.5%) da parte della Banca Nazionale Ungherese, sebbene cruciale per la stabilità valutaria, limita in modo significativo la capacità dell’economia interna di accelerare, specialmente per i settori sensibili al credito. Per superare la crescita media del 2024 (anch’essa 0.6%) e raggiungere un risultato significativo per l’anno in corso, sarebbe necessario un aumento dell’attività economica nel quarto trimestre, per il quale non esistono al momento segnali definitivi.2

1.2. Politica Monetaria (MNB) e Prospettive del Forint

La politica monetaria del 3 novembre 2025 è definita dalla continuità. Il Consiglio Monetario della MNB ha mantenuto il tasso base al 6.50% sin dall’ultima decisione di agosto.7 Questo approccio di cautela rigorosa è supportato dalle indicazioni del futuro Presidente dell’MNB, l’attuale Ministro delle Finanze Mihály Varga, nominato a guidare la Banca Centrale da marzo 2025.8

Varga ha ribadito l’impegno a mantenere la stabilità dei prezzi, con l’obiettivo di raggiungere il target di inflazione del 3%, e ha promesso trasparenza e chiarezza nelle decisioni.8 Cruciale per la sua strategia è la stabilità del Forint. Egli ha chiarito che l’Ungheria non cercherà di indebolire la valuta per stimolare le esportazioni, sottolineando che la stabilità e la prevedibilità del tasso di cambio sono fondamentali per attrarre gli investimenti e promuovere una crescita sostenibile.14 Questo approccio si discosta dalle politiche che potrebbero favorire l’export attraverso una valuta più debole, ma che al contempo aumenterebbero la vulnerabilità del paese, specialmente considerando la sua esposizione residua al debito in valuta estera.14

Il mantenimento del tasso base al 6.5% serve come un’efficace difesa valutaria. L’alto differenziale di tasso di interesse crea opportunità di carry trade che continuano a sostenere la forza del Forint in un contesto di incertezza geopolitica.11 Questo trade-off indica che l’MNB sta prioritizzando la lotta contro l’inflazione residua e il rafforzamento della fiducia nel Forint rispetto a una ripresa immediata e più aggressiva della crescita guidata dal credito interno. Le aspettative di mercato, in linea con la stretta comunicazione della MNB, non prevedono un allentamento delle condizioni di credito, con i primi tagli dei tassi previsti solo per il primo trimestre del 2026.11

1.3. Il Rischio Comparativo: Il “Modello Economico” in Difficoltà

La stampa economica ungherese, in particolare Portfolio.hu, ha sollevato preoccupazioni riguardo alle crescenti difficoltà affrontate dal “modello economico” ungherese.15 L’analisi di Portfolio.hu del 3 novembre 2025 individua l’Austria, un vicino occidentale e partner commerciale fondamentale, come un esempio in crisi. L’Austria sta affrontando una combinazione di alta inflazione (4.0% in ottobre 2025) abbinata a bassa crescita, una situazione che potrebbe trasformarsi in una stagflazione prolungata.15

L’identificazione dell’Austria come punto di riferimento in difficoltà mette in luce una vulnerabilità sistemica per l’Ungheria. Se i principali partner commerciali occidentali subiscono una recessione o una fase di stagflazione prolungata, la ripresa industriale ungherese basata sull’export ne risentirebbe direttamente. Sebbene l’inflazione in Ungheria sia in fase di rallentamento, la crescita è anemica, portando il Paese in una situazione macroeconomica analoga a quella del suo benchmark occidentale, ma con l’ulteriore onere di dover mantenere tassi elevati per stabilizzare la propria valuta. I policy maker ungheresi devono pertanto monitorare attentamente il rallentamento dell’Eurozona, poiché una prolungata debolezza della domanda europea è la maggiore minaccia esogena per la traiettoria di crescita post-2025.

Tabella 1: Indicatori Macroeconomici Chiave Ungheria (2025) e Previsioni

IndicatoreQ1 2025Q2 2025Q3 2025 (Prelim.)Proiezione Anno Intero 2025Fonte
Crescita PIL Reale (YoY %)-0.4%+0.2%+0.6%0.6% (IMF) / 0.2% (ING)[1, 2, 3, 4, 11]
Tasso Base MNB (%)6.50%6.50%6.50%6.50% (Previsto fine anno)[7, 11, 13]
Inflazione Media Consumatori (%)N/AN/AN/A4.5% (IMF)3
Tasso di Occupazione (%)N/A65.1%N/AResiliente11

Sezione II: L’Emergenza Energetica e la Risposta Geopolitica Ungherese

2.1. Impatto Immediato delle Sanzioni USA su Lukoil e Rosneft

La notizia geopolitica dominante il 3 novembre riguarda l’impatto delle sanzioni statunitensi sull’approvvigionamento energetico ungherese. Il 22 ottobre 2025, l’Ufficio per il Controllo dei Beni Esteri (OFAC) degli Stati Uniti ha imposto sanzioni di blocco contro Rosneft e Lukoil.17 Queste sanzioni hanno costretto Lukoil, il secondo produttore di petrolio russo, ad annunciare la vendita dei suoi asset internazionali, inclusi tre raffinerie e circa 5,000 stazioni di servizio a livello globale.18

Lukoil ha accettato un’offerta dal commodity trader globale Gunvor per i suoi asset esteri, una mossa resa necessaria dalle “misure restrittive”.19 Questo sviluppo ha implicazioni dirette per l’Ungheria, che dipende dalle forniture di Lukoil non solo per la rete di distribuzione al dettaglio ma anche per l’approvvigionamento di greggio.19 L’OFAC ha fissato una scadenza del 21 novembre per la cessazione delle operazioni estere.18

2.2. Le Manovre di Budapest: “Circumvention” e Diplomazia d’Urgenza

La reazione del governo ungherese è stata immediata e strategica. Il Primo Ministro Viktor Orbán ha definito le sanzioni un errore dal punto di vista ungherese, poiché l’Ungheria dipende in modo significativo dal petrolio e gas russi, e la loro interruzione farebbe “salire alle stelle i prezzi dell’energia”.21

Orbán ha dichiarato che Budapest sta lavorando con i dirigenti di MOL (l’azienda energetica ungherese) per trovare il modo di “aggirare” o “superare” le misure restrittive imposte da Washington.5 Il momento culminante di questa strategia diplomatica è l’annuncio della visita di Orbán al Presidente Trump a Washington, prevista per il 7 novembre.6 L’obiettivo principale è negoziare un’esenzione dalle sanzioni energetiche, appellandosi alla condizione dell’Ungheria come paese senza sbocco sul mare.22

Questa manovra non è solo una questione di politica energetica, ma un fattore determinante per la stabilità economica nazionale. La dipendenza ungherese da Rosneft e Lukoil la rende estremamente vulnerabile a questo shock geopolitico. La manovra diplomatica di alto livello è un tentativo esplicito di de-rischio politico, con l’obiettivo di garantire che la sicurezza energetica a breve termine non venga compromessa. L’eventuale fallimento di questa missione potrebbe mettere a repentaglio la stabilità macroeconomica recentemente conquistata.

2.3. Ristrutturazione del Mercato e Opportunità per MOL

Le sanzioni statunitensi hanno generato un doppio effetto sul mercato energetico ungherese: minaccia diretta all’approvvigionamento e opportunità di consolidamento strategico per MOL.

Il governo ungherese, infatti, sta attivamente cercando di capitalizzare sulla ristrutturazione del mercato petrolifero regionale. In precedenza, l’interesse di MOL per l’acquisizione della raffineria Neftohim a Burgas, Bulgaria, di proprietà di Litasco (il braccio commerciale internazionale di Lukoil), era stato confermato da una visita del PM Orbán.23 L’Ungheria sta tentando di trasformare la crisi in un vantaggio strategico.

Se MOL dovesse riuscire ad acquisire asset chiave di Lukoil, in particolare raffinerie o terminali logistici, consoliderebbe il suo ruolo di attore energetico regionale. Ciò non solo migliorerebbe la sicurezza dell’approvvigionamento ungherese ma aumenterebbe anche l’influenza geoeconomica di Budapest nella regione, rendendo MOL meno dipendente dalla Russia per la lavorazione del greggio.24 L’attività diplomatica ed economica del 3 novembre dimostra che l’Ungheria non si limita a reagire alle sanzioni, ma cerca attivamente di rimodellare la propria sicurezza energetica attraverso l’espansione del suo campione nazionale, MOL.

Sezione III: Investimenti Strategici e Riorientamento Industriale

3.1. Il Settore della Difesa: L’Investimento Svizzero di Saltech

Un elemento chiave della strategia di riorientamento industriale ungherese è l’attrazione di investimenti nel settore della difesa e dello spazio. Il 3 novembre 2025, è stato confermato che la svizzera Saltech, un produttore di munizioni parte del gruppo ceco Colt CZ, sta trasferendo la produzione di munizioni pesanti da 12.7mm (utilizzate anche dall’esercito svizzero) da Däniken, Svizzera, in Ungheria.9

Questa delocalizzazione è motivata primariamente dalle stringenti regole svizzere sull’esportazione di armi.10 La neutralità elvetica e le sue norme severe hanno portato molti paesi NATO a escludere i fornitori svizzeri dai bandi pubblici.9 Essendo l’Ungheria un membro NATO e ospitando già una filiale del gruppo Colt CZ, il trasferimento garantisce al gruppo una maggiore flessibilità operativa e la possibilità di accedere al mercato della difesa dell’Alleanza Atlantica.

Questo sviluppo è una significativa validazione della strategia industriale ungherese volta a creare un hub militare, seguendo l’esempio degli investimenti di Rheinmetall.9 Budapest sta attivamente sfruttando i vincoli normativi (come la neutralità) di altri paesi europei per attrarre produzione ad alto valore aggiunto e tecnologicamente sensibile. Questo posizionamento industriale rafforza la percezione dell’Ungheria come partner industriale NATO strategico, anche in un momento di frizioni politiche su altri fronti (come l’energia).

3.2. Visione Governativa e Supporto all’Industria Strategica

Il Ministero dell’Economia Nazionale (NGM), guidato da Márton Nagy, ha delineato una strategia a doppia velocità per sostenere la crescita. Sul fronte dell’offerta, l’NGM ha previsto un piano per supportare la costruzione di 100 nuove fabbriche, indirizzate in particolare ai settori dell’automotive, farmaceutico e alimentare, oltre ai settori a valore aggiunto.25

Sul fronte della domanda, sono state annunciate significative misure fiscali, come l’esenzione dall’imposta sul reddito personale (PIT) per le madri di tre o più figli (misura che beneficia 250,000 donne con un costo annuo di 170 miliardi di fiorini per il bilancio).25

Il sostegno governativo si estende anche a settori emergenti. Il Sottosegretario di Stato Szabolcs Szolnoki ha sottolineato il crescente interesse del venture capital privato per i settori spazio e difesa.26 Iniziative come l’imminente centro di produzione satellitare a Martonvásár e il programma spaziale HUNOR sono citate come esempi di opportunità di investimento. La politica economica mira quindi a stimolare la domanda aggregata attraverso sgravi fiscali e al contempo a potenziare la capacità produttiva nazionale e attirare capitali strategici (come Saltech), elementi essenziali per superare la fase di rallentamento economico del 2025.

Tabella 2: Sintesi degli Sviluppi Settoriali e Geopolitici (3 Nov 2025)

SettoreEvento Chiave (3 Nov 2025)Implicazione EconomicaRilevanza Geopolitica
Energia/PetrolioLukoil annuncia cessione asset internazionali (a Gunvor). Orbán cerca di “aggirare” sanzioni USA.Rischio di interruzione/aumento prezzi energetici. Opportunità di acquisizione strategica per MOL.Confronto diretto con le sanzioni USA. Sicurezza energetica nazionale in primo piano.
DifesaSaltech (Svizzera/Colt CZ) delocalizza produzione 12.7mm in Ungheria.Aumento della capacità produttiva high-tech. Vantaggio competitivo sulla neutralità svizzera.Validazione della strategia industriale ungherese (hub NATO-friendly).
TurismoAnnuncio del lancio Autunno 2025 della Banca del Turismo (NGM/Nagy).Catalizzatore per investimenti infrastrutturali e credito agevolato per le PMI.Sostegno mirato alla crescita settoriale, motore chiave del PIL 2025.
MediaTV2 Group annuncia la vittoria nella gara di ascolti di Ottobre.Consolidamento della leadership nel mercato pubblicitario TV/Commerciale (A18-59).Indicatore di preferenza del consumatore e stabilità del mercato media.

Sezione IV: Settori ad Alto Impatto e Dinamiche Aziendali

4.1. Turismo: La Strategia di Nagy Márton e la Banca di Sviluppo

Il turismo è identificato dal Ministro dell’Economia Nazionale Nagy Márton come un fattore trainante fondamentale per la crescita del PIL.27 Il settore ha registrato un anno record nel 2024, con 18 milioni di visitatori e una crescita significativa delle notti trascorse.28 Nagy ha dichiarato che il 2025 sarà un “anno di svolta” grazie alla forza del turismo, all’aumento del potere d’acquisto e agli incentivi per le PMI.25

Per sostenere questo slancio, è stata annunciata l’istituzione di una Banca del Turismo dedicata, con lancio previsto per l’autunno 2025.28 Questa istituzione finanziaria settoriale è progettata per offrire supporto finanziario diretto alle imprese turistiche, processando le domande di prestito tramite la rete degli uffici Tourinform e finanziando progetti chiave di potenziamento infrastrutturale.28

La creazione della Banca del Turismo è una mossa strategica per mitigare gli effetti della stretta creditizia imposta dalla politica monetaria rigorosa della MNB. In un contesto in cui il credito bancario tradizionale è costoso a causa del tasso base al 6.5%, il governo utilizza questa forma di prestito sussidiato, indirizzato specificamente al settore, per affrontare le carenze del mercato e garantire che l’espansione turistica, un motore vitale della crescita, non venga frenata dalla mancanza di capitale a prezzi accessibili.

4.2. Mercato TV e Competizione Media

Nel settore dei media, la competizione tra i principali gruppi televisivi continua a influenzare il mercato pubblicitario. Il 3 novembre 2025, TV2 Group ha annunciato di aver vinto la gara di ascolti nel mese di ottobre, consolidando la sua posizione di leader nel prime time per il target commerciale di riferimento (A18-59) per l’ottavo mese consecutivo.29 Programmi di punta come Házasság első látásra e Ázsia Expressz hanno contribuito significativamente a questa audience share dominante.29

Nonostante la leadership di TV2 nel segmento tradizionale della TV lineare, l’RTL Group, il principale concorrente, ha continuato a investire strategicamente nel futuro dello streaming e della produzione di contenuti. RTL sta espandendo dinamicamente il suo servizio RTL+ in Ungheria e in Germania, puntando a raggiungere la redditività entro il 2026.30 L’accordo di RTL per distribuire i contenuti RTL+ tramite l’operatore locale One (che include servizi precedentemente Vodafone e Digi) 31 è indicativo di una battaglia crescente per la supremazia nei servizi digitali e in streaming, dove si concentreranno i futuri ricavi pubblicitari. Il mercato media ungherese è quindi caratterizzato da una dicotomia: dominio di TV2 nel tradizionale, ma una corsa serrata per la leadership nella distribuzione digitale.

4.3. Telecomunicazioni e Consolidamento Tech

Nel settore delle telecomunicazioni, 4iG, l’operatore ungherese con un forte sostegno statale, rimane l’attore principale nel consolidamento del mercato ICT. Sebbene i dettagli dell’articolo fornito (L4) sull’accordo tra ONE Magyarország, 4iG e Soundbox non siano disponibili 32, il contesto strategico è chiaro. 4iG ha unificato i suoi servizi commerciali di telecomunicazione sotto il marchio “ONE” a partire da gennaio 2025, come annunciato nel novembre 2024.33

L’attività di 4iG si estende oltre i confini nazionali, come dimostrato dalla sua partecipazione maggioritaria in ALBtelecom in Albania.34 Questo sforzo riflette la strategia governativa di promuovere 4iG come un “campione nazionale” in grado di competere e acquisire influenza geoeconomica a livello regionale. Qualsiasi nuovo accordo del 3 novembre in questo settore rientra nell’obiettivo più ampio di garantire che le infrastrutture critiche di telecomunicazione e tecnologia siano gestite da entità sotto controllo ungherese, consolidando l’influenza di Budapest nei Balcani occidentali e nell’Europa centrale.

4.4. Logistica e Aeronautica

Nel settore aereo, le notizie del 3 novembre indicano investimenti nel capitale fisso. Hungary Airlines è in procinto di ricevere il suo primo Boeing 777-300(ERSF) nel terzo trimestre 2025.35 L’espansione della flotta a lungo raggio supporta direttamente la strategia turistica del governo, in particolare l’ambizione di aprire nuove rotte intercontinentali e voli diretti, compresi quelli verso gli Stati Uniti, per sostenere il boom turistico.28

Questi sviluppi logistici sono intrinsecamente legati alla recente acquisizione dell’Aeroporto di Budapest da parte dello Stato.27 L’obiettivo è chiaro: trasformare l’aeroporto in un hub regionale gestito strategicamente, potenziando sia la logistica merci che il turismo internazionale, un elemento essenziale per sostenere l’incremento previsto nel commercio estero e nel settore dei viaggi.

Sezione V: Indicatori Microeconomici e Mercato Locale

5.1. Mercato Immobiliare: Rallentamento della Domanda Residenziale

Un dato microeconomico di particolare rilievo, annunciato il 3 novembre 2025, riguarda il mercato immobiliare residenziale. La domanda di proprietà in Ungheria è diminuita di quasi il 20% su base mensile nel mese di ottobre.1

Questo calo significativo è un indicatore cruciale che i costi del credito persistentemente elevati, derivanti dal tasso base MNB del 6.5%, stanno finalmente esercitando una pressione palpabile sull’attività economica locale. Sebbene la politica di stabilità del Forint sia stata efficace e i salari reali siano in miglioramento 4, il prezzo di tale stabilità è il congelamento dei settori sensibili ai tassi. Il ritardo con cui l’alto costo del credito si è manifestato pienamente nel mercato immobiliare (un settore tradizionalmente lento a reagire) suggerisce che il sentiment degli acquirenti e degli investitori è notevolmente deteriorato, compensando i segnali positivi di crescita dei salari.

5.2. Prezzi Industriali e Demografia

Per quanto riguarda il settore industriale, i prezzi alla produzione hanno mostrato segnali misti a settembre 2025. I prezzi medi alla produzione industriale erano superiori del 2.4% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, i prezzi di output domestici sono diminuiti dello 0.5% rispetto al mese precedente.36 Questo calo mensile dei prezzi alla produzione interna è un segnale incoraggiante di un rallentamento delle pressioni inflazionistiche basate sui costi, un effetto collaterale coerente con il raffreddamento della domanda interna, come evidenziato dal settore immobiliare.

A livello demografico, i dati preliminari di settembre 2025 mostrano un calo sia delle nascite (-8.3%) che dei decessi (-12%) rispetto all’anno precedente, sebbene i matrimoni siano aumentati del 17%.36 Sebbene non direttamente economici, i trend demografici, in particolare la diminuzione delle nascite, pongono sfide strutturali a lungo termine per il Paese, influenzando la forza lavoro futura e il potenziale di crescita del PIL.

Conclusioni e Prospettive di Rischio (Outlook Post-3 Nov 2025)

Il 3 novembre 2025 ha evidenziato la resilienza strategica dell’Ungheria nel navigare attraverso un contesto geopolitico estremamente volatile. L’economia è mantenuta in equilibrio da una politica monetaria rigorosa e da investimenti statali mirati, ma rimane estremamente sensibile agli shock esterni.

Il Fattore di Rischio Geopolitico Dominante: Il rischio immediato più significativo per la stabilità macroeconomica ungherese è legato all’esito dell’imminente incontro tra Orbán e Trump (post-7 novembre). Il successo nel garantire un’esenzione dalle sanzioni USA su Lukoil e Rosneft è vitale per prevenire una crisi energetica e la conseguente volatilità del Forint. Un fallimento in questa missione annullerebbe rapidamente i guadagni di stabilità ottenuti dalla MNB e provocherebbe un’impennata dei costi operativi per l’industria e i consumatori.

Riconoscimento della Strategia Industriale: La delocalizzazione della produzione di munizioni di Saltech in Ungheria, a causa delle restrizioni svizzere, conferma il successo della strategia industriale di Budapest volta a creare un hub di difesa e tecnologia avanzata. L’Ungheria sta sfruttando attivamente le inefficienze normative in Europa per attrarre capitale e consolidare la sua posizione come partner affidabile all’interno della catena di approvvigionamento della NATO.

Prospettive Istituzionali e Crescita 2026: La futura leadership di Mihály Varga alla MNB promette una maggiore cooperazione tra le politiche monetarie e fiscali. Tuttavia, la priorità data al mantenimento della stabilità del Forint (tasso base fermo al 6.5%) implica che la vera accelerazione della crescita (il “breakthrough year” annunciato da Nagy Márton) sarà probabilmente posticipata al 2026, quando si attende un allentamento delle condizioni di credito non prima del primo trimestre.

Sintesi Micro-Macro: Il 2025 si configura come un anno di profonda disparità interna: i settori sostenuti dallo Stato (difesa, telecomunicazioni) e il turismo, finanziato attraverso nuovi strumenti creditizi dedicati, prosperano; al contempo, settori sensibili ai tassi come l’immobiliare stanno affrontando un netto rallentamento della domanda. Il percorso di crescita per l’Ungheria è saldamente ancorato alla capacità del governo di mitigare i rischi energetici geopolitici e di mantenere un delicato equilibrio tra rigore monetario e sostegno fiscale mirato.

FONTI

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  2. Hungary’s economy can’t find its way out | snaps – ING Think, accessed November 3, 2025, https://think.ing.com/snaps/hungarys-economy-cant-find-the-way-out/
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  5. Hungary’s Orbán vows to ‘circumvent’ US sanctions on Russian oil titans – POLITICO Pro, accessed November 3, 2025, https://subscriber.politicopro.com/article/eenews/2025/10/27/hungarys-orban-vows-to-circumvent-us-sanctions-on-russian-oil-titans-00621846
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  16. Szakadék szélén egyensúlyozik az európai gazdaság – Portfolio.hu, accessed November 3, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag/20251103/szakadek-szelen-egyensulyozik-az-europai-gazdasag-797144
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  18. Lukoil to Sell Foreign Assets After US Sanctions Hit Russian Oil Giants – Kyiv Post, accessed November 3, 2025, https://www.kyivpost.com/post/63060
  19. Lukoil moves to sell foreign assets to Gunvor under US pressure | Daily Sabah, accessed November 3, 2025, https://www.dailysabah.com/business/energy/lukoil-moves-to-sell-foreign-assets-to-gunvor-under-us-pressure
  20. Finnish oil firm Teboil changes hands as Lukoil sells assets to Gunvor – Anadolu Ajansı, accessed November 3, 2025, https://www.aa.com.tr/en/energy/general/finnish-oil-firm-teboil-changes-hands-as-lukoil-sells-assets-to-gunvor/52593
  21. Orbán says new Trump sanctions on Russia are a mistake – Європейська правда, accessed November 3, 2025, https://www.eurointegration.com.ua/eng/news/2025/10/27/7223467/
  22. Orbán to explain Hungary’s Russian oil dependence to Trump | Ukrainska Pravda, accessed November 3, 2025, https://www.pravda.com.ua/eng/news/2025/10/31/8005234/
  23. 5.4 The Last Mile: Phasing Out Russian Oil and Gas in Central Europe, accessed November 3, 2025, https://energyandcleanair.org/wp/wp-content/uploads/2025/05/CSD_CREA_HU_SK_05_25.pdf
  24. Geopolitical and Economic Risks of a Potential Sale of Lukoil’s Bulgarian Assets to Hungary’s MOL – Analyses & Alternatives, accessed November 3, 2025, https://altanalyses.org/en/2024/12/30/geopolitical-and-economic-risks-of-a-potential-sale-of-lukoils-bulgarian-assets-to-hungarys-mol/
  25. Nagy: 2025 will be a breakthrough year – About Hungary, accessed November 3, 2025, https://abouthungary.hu/news-in-brief/nagy-2025-will-be-a-breakthrough-year
  26. More Space and Defense Industry Companies Attract Investor Interest, Says State Secretary, accessed November 3, 2025, https://hungarytoday.hu/more-space-and-defense-industry-companies-attract-investor-interest-says-state-secretary/
  27. Hungary’s Tourism Sector Reaches New Heights in 2024 – Hungarian Conservative, accessed November 3, 2025, https://www.hungarianconservative.com/articles/culture_society/hungary-tourism-sector-2024-record-numbers-gdp-growth/
  28. Hungary unveils tourism bank and hotel support program to strengthen travel sector in 2025, accessed November 3, 2025, https://www.travelandtourworld.com/news/article/hungary-unveils-tourism-bank-and-hotel-support-program-to-strengthen-travel-sector-in-2025/
  29. Megtette a bejelentést a TV2: ettől mindenkinek leesett az álla!, accessed November 3, 2025, https://www.borsonline.hu/magyar-sztarhirek/2025/11/tv2-bejelentes-nezettsegi-verseny
  30. RTL Group Full-year results report 2024, accessed November 3, 2025, https://company.rtl.com/.galleries/downloads/RTL-Group-Full-year-results-report-2024.pdf
  31. RTL Group Annual Report 2024, accessed November 3, 2025, https://company.rtl.com/.galleries/downloads/Annual-Report-2024.pdf
  32. accessed January 1, 1970, https://index.hu/gazdasag/2025/11/03/one-magyarorszag-banyai-tamas-4ig-soundbox/
  33. Press release Budapest, 6 November 2024 A NEW ERA IN DOMESTIC TELECOMMUNICATIONS: FROM JANUARY, 4iG GROUP UNIFIES ITS TELECOMMUN, accessed November 3, 2025, https://www.4ig.hu/sw/static/file/4iGGroup_Onelaunchannouncement.pdf
  34. ALBtelecom majority owner, Hungary’s 4iG signs deal to acquire mobile operator One, accessed November 3, 2025, https://www.tiranatimes.com/albtelecom-majority-owner-hungarys-4ig-signs-deal-to-acquire-mobile-operator-one/
  35. Hungary Airlines debuts service to mainland China – ch-aviation, accessed November 3, 2025, https://www.ch-aviation.com/news/158070-hungary-airlines-debuts-service-to-mainland-china
  36. The Budapest Times – Hungarian newspaper in English, accessed November 3, 2025, https://www.budapesttimes.hu/
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