Rapporto Economico Ungherese: Analisi Dettagliata delle Dinamiche Macro, Micro e Settoriali del 29 Ottobre 2025

I. Sintesi Esecutiva e Contesto Macroeconomico

Il 29 ottobre 2025 è caratterizzato da una complessa serie di segnali economici in Ungheria, riflettendo una significativa divergenza tra il rallentamento del motore manifatturiero e gli sforzi governativi per stimolare la produttività interna e il consumo, il tutto in un persistente contesto di cautela monetaria. I dati chiave del giorno segnalano sia i successi settoriali (turismo e salari reali) sia una crescente vulnerabilità strutturale, in particolare nel commercio estero e nel mercato immobiliare commerciale.

PODCAST IN ITALIANO

A. Punti Chiave Economici e Politici del 29 Ottobre 2025

Il dato macroeconomico più allarmante riguarda la pubblicazione da parte dell’Ufficio Centrale di Statistica (KSH) del saldo commerciale di Settembre 2025. Il surplus si è significativamente ridotto a 589 milioni di Euro, a causa di una crescita del volume delle importazioni (+8.4% su base annua) che ha superato di gran lunga la crescita quasi stagnante delle esportazioni (+0.5%).1 Questo divario indica un rallentamento della domanda esterna per la produzione ungherese.

In risposta a questo contesto di rallentamento, il Ministero dell’Economia Nazionale (NGM) ha rafforzato le sue misure di sostegno alle piccole e medie imprese (PMI). In particolare, il massimale di capitale di investimento disponibile attraverso il Demján Sándor Tőkeprogram (DSTP) è stato raddoppiato a 400 milioni di fiorini (HUF) per singola impresa, puntando esplicitamente al capitale di rischio piuttosto che al debito.3

A livello settoriale, il rapporto del MNB (Banca Nazionale Ungherese) sul mercato immobiliare commerciale relativo al primo semestre 2025 (H1) ha evidenziato segnali di allarme. Il tasso di sfitto nel settore industriale e logistico di Budapest ha registrato una crescita significativa, raggiungendo il 13.4%, un livello che supera per la prima volta dal 2014 quello del mercato degli uffici, riflettendo la stagnazione dell’attività industriale.6

Infine, sul fronte della governance locale, l’Assemblea di Budapest ha approvato un accordo cruciale sui trasporti con il governo centrale. L’accordo stabilisce una nuova ripartizione dei ricavi e include la riduzione del prezzo dell’abbonamento mensile, risolvendo un annoso punto di tensione istituzionale e finanziario.7

B. Quadro Monetario, Tassi e Inflazione Persistente

Il quadro monetario al 29 ottobre 2025 è definito da una politica monetaria di “stabilità cauta.” Il Consiglio Monetario della MNB ha mantenuto il tasso di base al 6.5%.9 Questa stabilità prolungata segue un ciclo di rialzi e indica che la MNB continua a preferire un approccio paziente, volto a garantire tassi reali positivi e mantenere la stabilità finanziaria, piuttosto che intraprendere un allentamento monetario rapido per stimolare l’economia.10

Nonostante il rallentamento economico, l’inflazione permane come una preoccupazione strutturale. A Settembre 2025, l’inflazione annuale (CPI) si è attestata al 4.3%, rimanendo bloccata su questo livello per il terzo mese consecutivo, sebbene ciò abbia evitato le previsioni di accelerazione che si attestavano tra il 4.5% e il 4.9%.11 Il dato rimane nella banda superiore dell’obiettivo di tolleranza della MNB (+3% ± 1%).12

L’analisi dei fattori di rischio evidenzia che l’inflazione nei servizi e l’aumento dei costi del lavoro sono i driver principali che mantengono la pressione sui prezzi interni. I salari hanno continuato a crescere a ritmi sostenuti (con un aumento del 12.5% su base annua nel 2024, un trend che si protrae nel 2025), ostacolando un allentamento monetario più rapido nel corso del 2025.10

Questa combinazione di un tasso di base elevato e una crescita interna stagnante (il PIL 2025 è atteso crescere solo dello 0.6%, inferiore alle aspettative 6) suggerisce una tensione nel policy mix tra la MNB, che frena la domanda per controllare i prezzi, e il NGM, che spinge per la crescita della capacità e lo stimolo creditizio. La Banca Centrale è evidentemente più preoccupata per i rischi strutturali (salari, servizi, volatilità del Forint) che per la debolezza della domanda esterna, giustificando la prolungata pausa nei tagli dei tassi.

II. Dati Fondamentali del Commercio Estero (KSH Settembre 2025)

I dati del commercio estero in beni per Settembre 2025, pubblicati dal KSH, mostrano un significativo deterioramento del saldo commerciale ungherese rispetto all’anno precedente.

A. Restringimento del Surplus e Divergenza di Volume

Il surplus commerciale ungherese si è ristretto a EUR 589 milioni in Settembre 2025, rappresentando una diminuzione di EUR 297 milioni rispetto al Settembre 2024.1

In termini di valore, le esportazioni hanno raggiunto EUR 13.1 miliardi (+4.9% su base annua), e le importazioni EUR 12.5 miliardi (+7.8% su base annua).1

Tuttavia, l’analisi del volume è cruciale: il volume di esportazione è cresciuto solo dello 0.5% su base annua, mentre il volume di importazione ha registrato un’impennata dell’8.4%.1 Questa divergenza è preoccupante. Su base destagionalizzata e corretta per i giorni lavorativi, la situazione è ancora più netta: il volume di esportazione è diminuito del 2.4% rispetto ad Agosto 2025, mentre l’importazione è cresciuta del 3.8%.1

Nonostante la debolezza del volume export, i termini di scambio sono migliorati del 5.0%, un risultato ottenuto grazie all’aumento dei prezzi all’export (+3.5%) e alla diminuzione dei prezzi all’import (-1.4%).2 Nel frattempo, il Forint ha mostrato una moderata forza, apprezzandosi dello 0.8% contro l’Euro e del 6.1% contro il Dollaro.2

B. Analisi Critica della Performance Settoriale

La contrazione del surplus è guidata da specifiche dinamiche settoriali, in particolare nel settore chiave dell’industria.

Macchinari e Mezzi di Trasporto (Il Motore in Transizione)

Questo segmento, fondamentale per l’Ungheria, mostra dinamiche contrastanti:

  • Export: Il volume di esportazione è diminuito dell’1.0% su base annua. Questo declino ha sottratto 0.6 punti percentuali alla crescita totale dell’export.1
  • Import: Il volume di importazione ha registrato una crescita eccezionale del 17.0%, contribuendo massivamente con 7.6 punti percentuali alla crescita totale dell’import.1

Il forte divario tra l’export calante e l’import in forte aumento per Macchinari e Mezzi di Trasporto suggerisce che l’Ungheria si trova nel mezzo di una profonda ristrutturazione industriale. La domanda globale per i prodotti tradizionali ungheresi potrebbe essere in flessione, ma il massiccio aumento delle importazioni (+17%) è probabilmente correlato ai grandi investimenti diretti esteri (FDI) in corso, in particolare nelle nuove fabbriche di veicoli elettrici, batterie e semiconduttori. Queste importazioni rappresentano beni capitali necessari per la futura capacità produttiva, che per il momento gravano sulla bilancia commerciale senza aver ancora generato un output di esportazione corrispondente. Questo è un “sacrificio” a breve termine per la resilienza a lungo termine dell’economia.

Carburanti ed Energia (L’Eccezione)

A fungere da cuscinetto è stato il segmento Carburanti ed Elettricità. L’export in volume di questa categoria è aumentato drasticamente dell’89% su base annua, fornendo un contributo positivo di 2.4 punti percentuali alla crescita totale dell’export. L’import di energia è rimasto sostanzialmente invariato.1 Questa anomalia positiva potrebbe essere il risultato di una maggiore capacità di raffinazione o di variazioni strategiche nei flussi di stoccaggio e rivendita regionali.

Manufatti

L’export di manufatti ha registrato un calo significativo del 4.6%, mentre l’import in questa categoria è cresciuto dell’1.9%.1 La debolezza complessiva dell’export, unita all’alta proporzione di input importati nelle esportazioni ungheresi 12, rende l’economia vulnerabile, amplificando l’effetto negativo sul surplus quando i volumi di esportazione diminuiscono.

Dinamiche del Commercio Estero Ungherese (Settembre 2025 vs. 2024)

IndicatoreValore Settembre 2025Variazione A/A (EUR Value)Variazione Volume A/AOsservazione
Surplus CommercialeEUR 589 milioni-EUR 297 milioniN/ADeterioramento dovuto alla divergenza tra I/E
Valore ExportEUR 13.1 miliardi+4.9%+0.5%Stagnazione in volume, sostenuto da aumento prezzi
Valore ImportEUR 12.5 miliardi+7.8%+8.4%Forte spinta da investimenti in beni capitali
Volumi Export (Macch./Trasporti)N/AN/A-1.0%Segnale di debolezza della domanda esterna
Volumi Import (Macch./Trasporti)N/AN/A+17.0%Spinta da FDI (costruzione nuove fabbriche)
Volumi Export (Carburanti/Elettricità)N/AN/A+89.0%Effetto buffer settoriale

III. Riforme e Politiche di Sviluppo Imprenditoriale (NGM)

Il Ministero dell’Economia Nazionale (NGM) sta attivamente utilizzando strumenti di politica industriale e finanziaria per contrastare il rallentamento economico, distinguendosi dalla stretta monetaria della MNB.

A. Il Potenziamento del Demján Sándor Tőkeprogram (DSTP)

Il 29 ottobre 2025, il governo ha annunciato il raddoppio del limite massimo di investimento per singola azienda all’interno del Demján Sándor Tőkeprogram (DSTP), passando da 200 milioni di HUF a 400 milioni di HUF.4

Il DSTP, con un quadro di spesa totale di 100 miliardi di HUF lanciato nel Marzo 2025, ha l’obiettivo strategico di facilitare il “salto dimensionale” (méretugrás) e di incrementare la produttività delle micro, piccole e medie imprese ungheresi.5 Finora, il programma ha approvato 115 decisioni di investimento, per un valore totale di oltre 22 miliardi di HUF, con il settore manifatturiero (lavorazione) che rappresenta il 30% dei beneficiari.5

La decisione di raddoppiare il massimale è un riconoscimento implicito che la crescita organica guidata dal debito sta rallentando a causa dell’ambiente di tassi d’interesse elevati. Il DSTP non fornisce credito, ma bensì capitale di rischio (equity).4 Questa forma di finanziamento è cruciale perché non grava sul cash flow mensile dell’azienda e può essere utilizzata liberamente per investimenti autonomi, espansioni, acquisizioni, o anche come “mezzi propri” o equity in congiunzione con prestiti bancari.4 Questo cambiamento strategico riduce il rischio di fallimento legato al servizio del debito e incentiva investimenti a più lungo termine, essenziali per migliorare la produttività strutturale, un’area tradizionalmente debole nell’economia ungherese.12

Parallelamente, il governo ha introdotto il 6 ottobre 2025 un prestito per PMI a tasso fisso del 3%, esteso a tutte le strutture del Programma Széchenyi Kártya (crediti di liquidità e investimento), mirando a ridurre in modo complementare il costo del debito per le imprese.5

B. Implicazioni della Politica Pensionistica

Il 28 ottobre, il Ministro Márton Nagy (NGM) ha dichiarato che l’introduzione della 14° mensilità pensionistica (nyugdíj) è da considerarsi “inevitabile”.15 Questo annuncio è chiaramente mirato a sostenere l’elettorato anziano, che ha continuato a subire un’inflazione significativa (l’inflazione per i pensionati era del 4.3% a Settembre 2025 11).

L’affermazione di “inevitabilità” di un beneficio sociale di tale portata crea un significativo rischio fiscale. Questa espansione della spesa sociale si pone in contrasto diretto con la necessità dichiarata di un continuo consolidamento di bilancio.12 L’introduzione di un tale impegno finanziario a lungo termine, in un momento di stagnazione economica e tensione sui fondi UE, può potenzialmente compromettere gli obiettivi di disciplina fiscale e la fiducia degli investitori.

IV. Analisi Approfondita del Settore Immobiliare e Logistica

I dati del MNB sul mercato immobiliare commerciale (H1 2025), resi pubblici in concomitanza con la data del rapporto, offrono un barometro preciso della salute industriale e della fiducia del mercato.

A. Il Mercato Commerciale: Segnali di Allarme (MNB H1 2025)

Il rapporto MNB conferma che l’attività economica stagnante (con una crescita del PIL prevista a solo lo 0.6% nel 2025) continua a frenare la ripresa significativa del settore immobiliare commerciale, nonostante il miglioramento della percezione ciclica del mercato.6

Logistica e Uffici

Il segnale di maggiore preoccupazione proviene dal settore Industriale-Logistico di Budapest e dei suoi dintorni. Il tasso di sfitto (Vacancy Rate) in questo segmento è balzato a un allarmante 13.4% nel primo semestre 2025.6 Questo rappresenta un aumento di 5.5 punti percentuali rispetto al periodo precedente e indica che per la prima volta dal 2014 il tasso di sfitto logistico ha superato quello del mercato degli uffici.6 Questo aumento è attribuito direttamente al rallentamento della produzione industriale e a un assorbimento netto negativo del mercato, un segnale tangibile che le aziende stanno ridimensionando le loro operazioni di stoccaggio e distribuzione a breve termine.

Per quanto riguarda il mercato degli uffici, il tasso di sfitto a Budapest si è attestato intorno al 12.8% 6 (altre analisi indicavano il 14.1% a fine 2024, evidenziando il rischio di oversupply).17 Il rischio di oversupply è amplificato dal fatto che una quota elevata di spazi per uffici in costruzione è destinata all’uso statale o proprietario. Sebbene ciò assicuri un alto livello di pre-affitto per i nuovi sviluppi, le delocalizzazioni stanno liberando spazio nel mercato secondario, alimentando lo sfitto complessivo.6

Il settore immobiliare sta vivendo una chiara economia a “due velocità”: mentre i segmenti industriali faticano, il settore alberghiero e turistico mostra miglioramenti continui grazie alla ripresa dei flussi di visitatori.6

MNB: Sintesi del Rischio Immobiliare Commerciale (H1 2025)

SegmentoTasso di Sfitto (Vacancy Rate) H1 2025Implicazione
Industriale/Logistica (Budapest e dintorni)13.4%Segnale diretto di rallentamento della Produzione Industriale
Uffici (Budapest)12.8% – 14.1%Rischio di eccesso di offerta e sfitto nel mercato secondario
Residenziale (Budapest – Q1 2025 Price Dynamics)N/A+19.2% (Y/Y) – Surriscaldamento alimentato da domanda interna

B. Mercato Immobiliare Residenziale e Sovrapprezzamento

In netto contrasto con il segmento commerciale, il mercato residenziale continua a essere estremamente dinamico. I prezzi delle case hanno registrato una crescita eccezionalmente elevata nel primo trimestre del 2025: +15.0% a livello nazionale e +19.2% a Budapest su base annua. La dinamica trimestrale a Budapest è stata particolarmente alta, raggiungendo un aumento del 8.7%.18

Questo mercato è alimentato da fondamentali solidi, inclusi un alto livello di occupazione, una continua e forte crescita dei salari reali, e l’efficacia dei programmi governativi di sostegno all’acquisto di case. L’effetto combinato di offerta limitata e forte domanda ha portato a una forte competizione, con il 18% delle transazioni a Budapest che si sono concluse a un prezzo superiore a quello pubblicizzato nel Q1 2025.18

L’MNB ha messo in guardia sul crescente rischio di surriscaldamento, stimando che a livello nazionale i prezzi delle case abbiano superato i livelli giustificati dai fondamentali del 14.3% nel Q4 2024.18 Il mercato residenziale opera in modo quasi completamente disaccoppiato dalla stagnazione del PIL, sostenuto unicamente dalla politica e dalla crescita salariale. L’attuale overvaluation rappresenta un rischio per la stabilità finanziaria, alimentato da una politica che incentiva l’acquisto in un contesto di offerta rigida.

V. Dinamiche Settoriali Critiche, Energia e Infrastrutture

A. Sicurezza Energetica: La Disputa JANAF/Slovnaft e MOL

La sicurezza energetica ungherese è stata nuovamente messa in discussione da una grave controversia commerciale, definita una “guerra del petrolio” regionale, tra Slovnaft (una controllata di MOL) e l’operatore croato del gasdotto JANAF.19 La notizia riguarda la potenziale ritenzione della consegna di petrolio.

Questa disputa è estremamente rilevante data la duratura e strutturale dipendenza dell’Ungheria dal gas russo (stimata al 65%).12 Sebbene MOL abbia contratti di trasporto con JANAF per il 2025, come evidenziato in un accordo firmato con INA 21, la tensione sulla rotta croata sottolinea una vulnerabilità cruciale: anche le rotte di diversificazione alternative sono soggette a interruzioni commerciali o politiche regionali. Qualsiasi ritardo nelle forniture via JANAF avrebbe un impatto diretto sulla sicurezza energetica nazionale e sulla raffinazione.

B. Infrastrutture e Costruzioni: Il Caso Strabag M30

In un segnale di normalizzazione nel settore delle costruzioni, il Ministero dell’Edilizia e dei Trasporti (ÉKM) ha revocato il divieto di comunicazione che era stato imposto all’appaltatore Strabag in merito ai lavori sull’autostrada M30 (vicino a Szikszó).22 Questo divieto aveva precedentemente indicato una controversia significativa o un problema di esecuzione contrattuale con l’ente governativo. La revoca è un segnale positivo per gli investitori e gli appaltatori stranieri, riducendo l’incertezza su come il governo gestisce i grandi contratti infrastrutturali e aumentando la prevedibilità del procurement pubblico.

VI. Economia Locale, Consumo e Sviluppo Metropolitano

A. L’Assemblea Generale di Budapest (29 Ottobre 2025)

L’Assemblea Generale della Capitale ha raggiunto un accordo significativo che risolve annose questioni finanziarie e operative con il governo centrale in merito ai trasporti pubblici, approvando all’unanimità la proposta.7

Riforma Finanziaria e Tariffaria

L’accordo tra il Ministro Lázár e il Sindaco Karácsony stabilisce un’integrazione tariffaria cruciale: l’abbonamento di Budapest rimarrà valido sui servizi ferroviari e HÉV (MÁV-Start, Volánbusz, MÁV-HÉV) e, viceversa, gli abbonamenti della Contea di Pest e l’abbonamento nazionale saranno accettati sui servizi BKK (Budapest Transport Centre) a partire dal 1° marzo.8

Finanziariamente, l’accordo prevede una ristrutturazione critica: si passa da un sussidio normativo annuale fisso di 12 miliardi di HUF fornito alla Capitale a un sistema di ripartizione delle entrate basato sulla performance tra i vari fornitori di servizi (BKK, MÁV, Volánbusz).8

Inoltre, in un beneficio tangibile per i pendolari, il prezzo dell’abbonamento mensile di Budapest sarà ridotto da 9500 HUF a 8950 HUF.8 Questa mossa, seppur modesta, supporta marginalmente il reddito reale, già sostenuto dalla forte crescita salariale.

B. Consumo e Inflazione Stagionale

Sebbene l’inflazione complessiva sia rimasta bloccata al 4.3% a Settembre 2025 11, le dinamiche di prezzo a livello microeconomico rimangono rilevanti per il consumo domestico.

L’analisi dei prezzi di prodotti stagionali, come la szaloncukor (la tradizionale caramella natalizia ungherese), suggerisce che i consumatori stanno ancora affrontando aumenti di prezzo significativi sui beni non essenziali.25 Questo solleva interrogativi sulla tenuta del potere d’acquisto nel periodo festivo, nonostante il rallentamento dell’aumento dei prezzi alimentari primari (che a Settembre era del 4.7%).11

C. Impatto Internazionale e Tecnologia (Amazon)

Amazon ha annunciato il taglio di 14.000 posti di lavoro nella sua divisione corporate a livello globale, citando la necessità di una riorganizzazione strategica per operare in modo più snello e rapido, specialmente nel contesto della rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale (AI).27 L’azienda ha sottolineato che l’AI è la tecnologia più rivoluzionaria dai tempi di Internet e richiede una struttura aziendale con meno livelli e maggiore responsabilità.28

Sebbene non siano state riportate implicazioni dirette immediate per le operazioni ungheresi di Amazon, l’annuncio funge da monito per l’Ungheria. Data la sua bassa innovazione e spesa in R&D 12, il paese è strutturalmente esposto al rischio che i lavori corporate e di servizio a basso valore aggiunto diventino obsoleti o vengano esternalizzati a sistemi AI, indipendentemente dalla presenza fisica nella CEE.

VII. Conclusioni e Prospettive Strategiche

L’economia ungherese al 29 ottobre 2025 si presenta come un sistema con politiche aggressive orientate all’offerta che lottano contro una debolezza della domanda esterna e persistenti rigidità inflazionistiche interne.

A. Sintesi dei Rischi e delle Opportunità

Il principale rischio economico è rappresentato dalla stagnazione industriale, evidenziata dal calo dei volumi di export di Macchinari e Trasporti e dall’allarmante aumento del tasso di sfitto nel settore Logistico (13.4%).2 Questa debolezza non può essere ignorata, in quanto il settore manifatturiero è il fulcro della crescita del Paese.

L’opportunità risiede nella transizione di capacità guidata dai forti investimenti FDI (import di macchinari +17% 2) e nel potenziamento strategico delle PMI tramite capitale di rischio (DSTP 400M HUF 5). Queste mosse, tuttavia, implicano un deterioramento del saldo commerciale a breve termine, considerato il costo iniziale delle importazioni di beni capitali.

Politicamente, la decisione di Nagy di annunciare l’inevitabilità della 14° mensilità pensionistica 16 crea un significativo rischio fiscale di lungo termine, mettendo in discussione la serietà del consolidamento di bilancio promesso.12

B. Catene Causali Cruciali

  1. Dalla Stagnazione Logistica al Manifatturiero: L’impennata del tasso di sfitto logistico (13.4%) funge da indicatore ritardato e più grave della debolezza industriale rispetto ai dati di export. Le aziende stanno chiaramente contraendo i loro requisiti di stoccaggio e distribuzione, smentendo parzialmente l’ottimismo sui flussi di FDI. Questa situazione richiede che gli investitori trattino il settore logistico e immobiliare commerciale con estrema cautela.
  2. Trade-off Policy Mix e Struttura del Capitale: Il tentativo dell’NGM di iniettare capitale (equity, non debito) tramite il DSTP 5 è un meccanismo intelligente per bypassare l’alto costo del debito imposto dai tassi MNB (6.5%).9 Sebbene questo approccio possa stimolare la produttività senza appesantire il bilancio delle PMI con nuovi oneri da interessi, la MNB è costretta a mantenere una politica restrittiva a causa dell’inflazione persistente nei servizi e della crescita salariale, che crea una policy mix potenzialmente incoerente.
  3. Vulnerabilità Esterna Non-Russa: La disputa Slovnaft/JANAF evidenzia che il rischio di approvvigionamento ungherese non è limitato alla sola dipendenza russa.12 Le tensioni commerciali sulle rotte alternative mettono in luce la fragilità operativa dell’approvvigionamento energetico regionale.

C. Raccomandazioni d’Azione

Per gli investitori istituzionali e i CFO che valutano l’esposizione al mercato ungherese, si raccomanda di concentrare il monitoraggio su due aree chiave:

  1. Metriche del Commercio: Analizzare i dati KSH dei prossimi trimestri per verificare se l’elevato import di macchinari si traduce in una ripresa del volume export e un miglioramento del surplus. In caso contrario, il deficit di domanda esterna potrebbe esacerbare la stagnazione.
  2. Opportunità nel Commerciale/Logistica: L’attuale elevato tasso di sfitto logistico e di uffici 6 potrebbe creare un punto di ingresso strategico per investitori pazienti con capitali a lungo termine, assumendo che la fase di transizione industriale riesca a convertire gli FDI in output di successo nel 2026-2027.
  3. Rischio Fiscale: Monitorare l’attuazione e il finanziamento della 14° mensilità pensionistica. Qualsiasi sforamento significativo degli obiettivi di bilancio a causa di un aumento della spesa sociale (in aggiunta alle controversie sui fondi UE) aumenterebbe il rischio sovrano.

FONTI

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  4. Megduplázta a kormány a Demján Sándor Tőkeprogramot – Tőzsdefórum, accessed October 29, 2025, https://tozsdeforum.hu/egyeb/megduplazta-a-kormany-a-demjan-sandor-tokeprogramot-400-millio-forintot-is-kaphatnak-a-hazai-vallalkozasok/
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  22. accessed January 1, 1970, https://index.hu/gazdasag/2025/10/28/strabag-m30-epitesi-es-kozlekedesi-miniszterium-utepites/
  23. M30: az ÉKM feloldotta a Strabag kommunikációs tilalmát – a Magyar Építők riportja, accessed October 29, 2025, https://magyarepitok.hu/aktualis/2025/10/m30-az-ekm-feloldotta-a-strabag-kommunikacios-tilalmat-a-magyar-epitok-riportja
  24. Lázárék megadták az engedélyt, nyilatkozhat a Strabag az M30-as autópálya munkálatairól – Telex, accessed October 29, 2025, https://telex.hu/gazdasag/2025/10/21/lazar-janos-strabag-m30-ekm-epitesi-es-kozlekedesi-miniszterium-felmentes
  25. accessed January 1, 1970, https://index.hu/gazdasag/2025/10/29/szaloncukor-karacsony-edesseg-aremelkedes/
  26. Kisebb is, drágább is: horror ára van a szaloncukornak – 168 Óra, accessed October 29, 2025, https://168.hu/penz/szaloncukor-ar-emelkedes-kisebb-kiszereles-291738
  27. accessed January 1, 1970, https://index.hu/gazdasag/2025/10/29/amazon-elbocsatasok-14000-munkahely-szunik-meg-csokkentesek-mesterseges-intelligencia/
  28. Amazon taglia 14mila posti nella divisione Corporate: riorganizzazione per l’AI – Economia e Finanza – Repubblica.it, accessed October 29, 2025, http://finanza.repubblica.it/mobile/News/2025/10/28/amazon_taglia_14mila_posti_nella_divisione_corporate_riorganizzazione_per_l%E2%80%99ai-69/
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