Il panorama economico ungherese si presenta l’8 ottobre 2025 in una fase di acuta complessità, caratterizzata dalla persistente stagnazione della produzione, da pressioni inflazionistiche strutturali e da significative riforme normative volte a stimolare gli investimenti esteri. L’economia si trova in un delicato equilibrio, stretta tra la necessità di mantenere una rigorosa politica monetaria e il desiderio di rilanciare la crescita in un contesto regionale dominato dalla crisi industriale tedesca. Le dinamiche politiche interne, inoltre, riflettono una crescente richiesta di trasparenza istituzionale e una ridefinizione delle priorità economiche nazionali.
PODCAST IN ITALIANO
Sezione I: Scenario Macroeconomico e Stabilità Finanziaria
1.1. L’Ungheria a un Bivio Strutturale: Stagnazione Prolungata e Rischio Stagflazione
L’economia ungherese si trova in una “svolta impegnativa” (challenging juncture), secondo una valutazione del Fondo Monetario Internazionale. I dati macroeconomici confermano questa difficoltà: la produzione ha mostrato stagnazione negli ultimi tre anni, con il PIL in crescita solo dello 0.1% anno su anno nel secondo trimestre del 2025 (Q2). Contemporaneamente, l’inflazione rimane strutturalmente elevata, ben al di sopra dell’obiettivo del 3% fissato dalla Banca Nazionale Ungherese (MNB).
Le istituzioni internazionali hanno criticato apertamente l’uso prolungato di misure regolamentari distorsive da parte del governo. Tali misure includono tetti ai prezzi, ai margini e ai tassi di interesse, l’imposizione di windfall taxes settoriali e l’introduzione di schemi di prestito sussidiati. Secondo l’FMI, queste politiche hanno offuscato i segnali del mercato e introdotto incertezza, ostacolando una ripresa basata su fondamentali economici solidi.
Sul fronte fiscale, nonostante gli sforzi di aggiustamento compiuti negli anni precedenti, il debito pubblico ungherese rimane elevato, una condizione esacerbata dagli alti costi di finanziamento. Il deficit del bilancio generale nel primo semestre del 2025 (H1) ha raggiunto i 310 miliardi di HUF, corrispondenti allo 0.7% del Prodotto Interno Lordo (PIL).
La combinazione di una crescita del PIL quasi piatta e di una persistente elevata inflazione core (che ha raggiunto il 5.7% HICP a febbraio 2025 ) solleva il dilemma stagflazionistico. Questa dinamica indica una profonda debolezza dal lato dell’offerta e pressioni sui costi che non sono puramente cicliche. Qualsiasi tentativo della MNB di stimolare la crescita attraverso la riduzione dei tassi d’interesse, in assenza di un controllo strutturale sull’inflazione, rischierebbe di consolidare il livello elevato dei prezzi. Inoltre, il consolidamento fiscale in corso si basa su entrate temporanee derivanti dalle tasse settoriali. Se il governo non riuscirà a introdurre misure fiscali permanenti e sostenibili per aumentare il gettito, sarà costretto a tagliare in modo sproporzionato le spese pro-crescita, in particolare gli investimenti pubblici e i servizi essenziali.
1.2. Politica Monetaria Reattiva: Il Mantenimento della Restrittività della MNB
L’8 ottobre 2025, la MNB continua a navigare in un ambiente di rischio mantenendo una ferma posizione restrittiva. Il tasso di interesse chiave è stato mantenuto invariato al 6.50% per l’undicesima riunione consecutiva (l’ultima decisione era stata presa il 26 agosto 2025). Anche i tassi di deposito overnight (O/N) e di prestito collateralizzato sono rimasti stabili rispettivamente al 5.5% e al 7.5%.
Questa cautela monetaria è ritenuta necessaria a causa dei persistenti rischi per l’ambiente inflazionistico, oltre alle tensioni geopolitiche e di politica commerciale. L’inflazione, sebbene in calo rispetto ai picchi storici del 2023, si è mantenuta al 4.3% annuo ad agosto 2025, un dato in linea con le aspettative e identico al mese precedente. I principali fattori che continuano a spingere i costi includono l’energia (elettricità, gas e altri combustibili, con un aumento dell’11.0%), i servizi (in aumento del 5.4%) e le bevande alcoliche e il tabacco (in aumento del 7.3%). L’obiettivo primario della MNB rimane il raggiungimento del target di inflazione in modo sostenibile, il che giustifica il mantenimento di condizioni monetarie rigorose.
Tabella 1: Indicatori Monetari e Inflazione (Agosto 2025)
Indicatore | Valore (Agosto 2025) | Precedente (Luglio/Sett. 2025) | Fonte |
---|---|---|---|
Tasso Base MNB | 6.50% | 6.50% | |
Tasso Deposito O/N | 5.50% | 5.50% | |
Inflazione CPI (Y/Y) | 4.3% | 4.3% | |
Inflazione HICP (Feb 2025) | 5.7% | N/A |
Sezione II: Settori Chiave: Crisi Industriale, Energia e Infrastruttura
2.1. Il Contagio Tedesco: Rallentamento dell’Industria Ungherese e Ruolo dell’Automotive
Il settore industriale ungherese sta attraversando una prolungata fase di crisi. I dati mostrano un trend di contrazione a partire dal 2023, con la produzione industriale in calo del 3.9% nei primi sei mesi del 2025. Sebbene i dati di luglio 2025 abbiano mostrato un leggero rimbalzo mensile del 2.0% (su base destagionalizzata), la performance annuale è rimasta negativa, con un calo dell’1.0% rispetto a luglio 2024.
Questa debolezza è attribuita primariamente alla domanda esterna debole e a problemi strutturali cronici, in particolare nel settore automobilistico, che è un pilastro cruciale dell’industria orientata all’esportazione. L’Ungheria è profondamente integrata nelle catene di fornitura dell’Europa occidentale, e il calo dell’output industriale in Germania, causato in parte dalla deindustrializzazione e dalle difficoltà economiche regionali, si traduce direttamente in una ridotta domanda per i fornitori ungheresi.
I dati precedenti mostrano che i settori più colpiti sono stati la produzione di apparecchiature elettriche (con un calo del 16.9% nell’ottobre precedente) e la produzione di mezzi di trasporto (-3.9% nello stesso periodo). Mentre alcuni sottosettori, come la produzione di computer, elettronica e ottica, hanno registrato una crescita significativa (16.2% nel volume delle esportazioni di luglio ), questo non è stato sufficiente a compensare la forte contrazione complessiva, in particolare nel segmento della componentistica auto.
La dipendenza strutturale dell’Ungheria dalle catene di fornitura tedesche rende l’economia particolarmente vulnerabile al rallentamento regionale. I settori automobilistico e delle apparecchiature elettriche rappresentano quasi il 50% della Formazione Lorda di Capitale Fisso (GFCF) nel manifatturiero. Sebbene il governo stia promuovendo investimenti record (programma “100 nuove fabbriche” ampliato a 150) per stimolare la crescita attraverso il consumo a breve termine e gli investimenti a lungo termine , la base industriale esistente fatica a sostenere i livelli di produzione, e la piena capacità delle nuove mega-fabbriche (in particolare quelle di batterie e veicoli elettrici, spesso finanziate da FDI asiatici ) non è ancora sufficientemente integrata per invertire il trend recessivo.
2.2. Garanzia di Fornitura Energetica: I Negoziati MOL-JANAF
La sicurezza energetica rimane un tema di rilevanza strategica, come dimostrato dai colloqui in corso tra il gruppo energetico ungherese MOL e l’operatore croato JANAF, che gestisce l’oleodotto Adria. L’8 ottobre 2025, MOL ha tenuto discussioni costruttive volte a verificare la capacità di JANAF di garantire la fornitura del greggio necessario all’Ungheria ogni giorno dell’anno attraverso la condotta Adria.
MOL ha sottolineato la propria responsabilità nella sicurezza di approvvigionamento dei propri impianti di raffinazione e della regione circostante. Per questo motivo, l’azienda ritiene fondamentale la prevedibilità del contesto di mercato e la competitività dei servizi offerti da JANAF. MOL ha riaffermato la sua posizione a favore di prezzi trasparenti e basati sul mercato. Un elemento chiave delle discussioni è stata la proposta di MOL affinché JANAF consideri le migliori pratiche internazionali, in particolare le strutture proprietarie delle aziende di trasporto dell’Europa occidentale, dove la partecipazione degli utilizzatori di greggio (come gli operatori delle raffinerie) aiuta a garantire prezzi equi e la disponibilità continua dell’infrastruttura.
In conclusione, MOL ha ribadito che per la sicurezza complessiva dell’approvvigionamento petrolifero della regione sono necessarie almeno due condotte di greggio ad alta capacità e a prezzi competitivi. Questa dichiarazione evidenzia che l’affidabilità e il costo dell’attuale infrastruttura, in un periodo di elevata inflazione energetica (11.0% per gas ed elettricità ), sono percepiti come un rischio significativo. L’esigenza di ridondanza è vitale per la stabilità economica ungherese, poiché l’Adria rappresenta una delle principali vie di diversificazione dal greggio russo, e la sua gestione inefficiente o costosa si ripercuote direttamente sui margini industriali e sui costi operativi delle raffinerie.
2.3. L’Edilizia e il Futuro Tecnologico
Il settore delle costruzioni ungherese è anch’esso focalizzato sulla modernizzazione e sull’adozione tecnologica. Il dibattito attuale si concentra sull’integrazione dell’Intelligenza Artificiale (AI) e del Building Information Modeling (BIM).
A livello teorico, il BIM offre la possibilità di gestire l’intero ciclo di vita di un edificio, dalla progettazione alla gestione e manutenzione, grazie a un modello intelligente tridimensionale che contiene tutte le informazioni rilevanti (geometria, specifiche tecniche, proprietà dei materiali). Tuttavia, nella pratica ungherese, il potenziale del BIM non viene pienamente realizzato. Spesso i modelli vengono utilizzati solo per la documentazione di costruzione e la coordinazione in cantiere, per poi essere “scartati” dopo il completamento o passati al gestore in un formato inutilizzabile per il facility management quotidiano.
Questo divario tra il potenziale tecnologico e la realtà professionale non è solo un problema tecnico, ma culturale. Nel contesto europeo, l’Unione Europea sta cercando di accelerare l’adozione dell’AI in settori essenziali, inclusa l’edilizia, attraverso iniziative come il programma “Apply AI”, mirato in particolare a incrementare l’utilizzo della tecnologia tra le Piccole e Medie Imprese (PMI). L’adozione di AI, che era in media solo del 13% tra le imprese nell’anno precedente, è cruciale per la competitività e l’efficienza a lungo termine del settore edile ungherese.
Sezione III: Investimenti, Capitale e Rischio Geopolitico
3.1. Riforma della Promozione degli Investimenti e Attrattività (Annuncio Szijjártó)
Il governo ungherese sta attivamente cercando di migliorare il suo clima di investimento per controbilanciare la debole performance industriale interna. L’8 ottobre 2025, il Ministro degli Affari Esteri e del Commercio, Péter Szijjártó, ha annunciato che il governo avrebbe introdotto due modifiche significative al sistema di promozione degli investimenti, con l’obiettivo di rendere l’Ungheria un polo di attrazione ancora più competitivo.
Il Ministro ha evidenziato come la competizione per gli investimenti greenfield, essenziali per la creazione di posti di lavoro e per posizionare le nazioni tra i vincitori della nuova era tecnologica globale, sia estremamente intensa in Europa. Nonostante gli indiscutibili successi ottenuti dall’Ungheria nel diventare un importante centro di produzione europeo, il governo ritiene necessarie ulteriori misure per mantenere il vantaggio competitivo. Questi annunci mirano a sostenere il modello di crescita basato sulla FDI, in particolare nei settori ad alta tecnologia e nel comparto EV/batterie, che continua a guidare gli investimenti in Formazione Lorda di Capitale Fisso.
3.2. Revisione della Normativa FDI (Foreign Direct Investment)
In linea con gli sforzi per incrementare l’attrattività, l’Ungheria ha recentemente rivisto la sua legislazione sullo screening degli investimenti diretti esteri (FDI). Dall’agosto 2025 è in vigore la Legge L del 2025, che codifica le disposizioni speciali di screening precedentemente basate sullo stato di emergenza, estendendone l’applicabilità fino alla fine del 2026.
Le modifiche introdotte mirano a snellire le procedure per gli investitori. I termini per la revisione degli investimenti sono stati allentati: il Ministro competente ha ora 30 giorni lavorativi (estensibili di 15 giorni) per concludere la revisione iniziale, un ritorno a scadenze meno stringenti.
Il cambiamento più significativo dal punto di vista legale e analitico è la rimozione del diritto di prelazione statale ungherese in caso di una decisione di blocco di una transazione. Questa prelazione, che precedentemente consentiva allo Stato di subentrare nell’acquisto di un’azienda bloccata, è stata eliminata per quasi tutti i settori. L’unica eccezione rilevante riguarda le transazioni relative alle centrali solari, per le quali il termine per l’esercizio della prelazione è stato esteso a 90 giorni lavorativi. La rimozione del diritto di prelazione è interpretata come una concessione politica diretta volta a rassicurare i grandi investitori non-UE. In un momento di stagnazione industriale , questa semplificazione procedurale è cruciale, poiché l’Ungheria si affida strategicamente agli afflussi di capitale estero per finanziare l’uscita dalla crisi e realizzare i target di crescita previsti per il 2026.
3.3. L’Oro come Riserva Strategica: La MNB e il Boom dei Metalli Preziosi
In un clima di incertezza economica globale e di crescenti tensioni geopolitiche, l’oro ha consolidato la sua posizione come bene rifugio, vivendo quello che gli esperti della MNB hanno definito un “Rinascimento”. L’8 ottobre 2025, i prezzi dell’oro hanno continuato a mostrare una dinamica robusta, raggiungendo massimi storici a livello mondiale, con quotazioni che si avvicinano o superano i 4000 dollari per oncia.
La MNB stessa ha partecipato attivamente al trend di accumulo globale da parte delle banche centrali, rafforzando significativamente le proprie riserve. L’accumulo è iniziato nel 2018, con un aumento a 31.5 tonnellate, seguito da un ulteriore triplicamento a 94.5 tonnellate nel 2021. Nel settembre 2024, le riserve hanno raggiunto le 110 tonnellate. Questa strategia di accumulazione è motivata da fattori fondamentali e strategici, riconoscendo l’oro come una componente essenziale delle riserve internazionali per la sua elevata liquidità e la sua capacità di proteggere il valore in periodi di turbolenza.
È fondamentale notare che la MNB ha anche rilasciato un avvertimento per gli investitori al dettaglio. La Banca Nazionale chiarisce che l’oro da investimento (lingotti o monete di purezza specificata) non rientra tra i prodotti d’investimento sotto la sua supervisione e non beneficia delle garanzie statali (OBA o BEVA). Questo punto è cruciale per differenziare l’acquisto di oro fisico come bene rifugio dalla speculazione su prodotti finanziari regolamentati.
Sezione IV: Mercato del Lavoro, Consumo e Mercato Immobiliare
4.1. Dinamiche Salariali: Crescita Reale e Cautela dei Consumatori
Il mercato del lavoro ungherese continua a mostrare crescita salariale, sebbene con dinamiche rallentate. I dati KSH per giugno 2025 indicano che il salario lordo medio per i lavoratori a tempo pieno era di 704.400 HUF, con un aumento del 9.7% anno su anno. Il salario netto medio si attestava a 484.200 HUF, in crescita del 9.6%.
Tuttavia, il quadro del potere d’acquisto è più complesso. Tenendo conto dell’inflazione di giugno, la crescita del salario reale è stata del 4.8%. Questo dato, pur essendo positivo, rappresenta un marcato rallentamento rispetto all’aumento a due cifre del salario reale registrato tra la fine del 2023 e il 2024.
Gli analisti economici evidenziano un potenziale impatto psicologico di questo rallentamento sulla fiducia dei consumatori. Mentre una crescita reale del 3-5% è considerata normale in un’economia stabile, i consumatori, abituati alla dinamica esplosiva dei periodi precedenti (10% nominale e 10% reale), percepiscono questo livello come un segnale negativo. Questa percezione di “peggioramento relativo” sta contribuendo alla cautela nel consumo, un fattore che impedisce alla spesa interna di riprendere pienamente e ostacola una ripresa economica duratura.
Per quanto riguarda le retribuzioni più alte, l’indagine Wyser Salary Guide ha rilevato che lo stipendio lordo medio per i dirigenti di livello superiore in Ungheria si posiziona tra i 3 e i 4 milioni di HUF. Al contempo, il mercato del lavoro mantiene una riserva potenziale di 312.000 persone nel Q2 2025, un numero stabile anno su anno, fornendo una potenziale fonte di reclutamento in un contesto di basso tasso di disoccupazione.
Tabella 2: Dinamiche Chiave del Mercato del Lavoro (Giugno 2025)
Indicatore | Valore (Giugno 2025) | Aumento A/A | Fonte |
---|---|---|---|
Salario Lordo Medio | HUF 704,400 | +9.7% | |
Salario Netto Medio | HUF 484,200 | +9.6% | |
Salario Netto Mediano | HUF 395,000 | +10.5% | |
Crescita Salariale Reale | +4.8% | N/A |
4.2. Il Programma “Otthon Start” e la Gestione del Rischio
Il governo sta procedendo con l’implementazione del nuovo programma di mutui abitativi “Otthon Start”, il cui progetto normativo è stato recentemente pubblicato. Questo programma è concepito per rivitalizzare il mercato immobiliare e supportare le famiglie. Un esempio di finanziamento tipico è un prestito di 10 milioni di HUF per 25 anni con un Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG) del 3.20% e una rata mensile di 48.966 HUF, generalmente disponibile per le famiglie con due figli.
Con l’introduzione di tali prestiti agevolati, gli esperti del settore (come Gelei Tóth Gabriella, secondo le notizie del giorno ) hanno sottolineato la necessità critica di coprirsi adeguatamente contro i rischi di insolvenza. L’acquisto di una polizza assicurativa sulla copertura del credito (hitelfedezeti biztosítás) è considerata una misura di protezione indispensabile contro eventi imprevisti come malattia grave, decesso o perdita del posto di lavoro. In alcuni casi, le banche richiedono obbligatoriamente questa assicurazione ipotecaria. Il focus su questa protezione riflette una crescente consapevolezza del rischio di default in un contesto di rallentamento della crescita economica e aumento dell’indebitamento delle famiglie.
4.3. Microeconomia Locale e Fiscale
A livello di economia locale e microeconomia, le autorità fiscali continuano le loro attività di contrasto all’economia sommersa e alla contraffazione. L’Autorità Fiscale e Doganale Nazionale (NAV) ha condotto operazioni mirate nei mercati di Budapest (come riportato da Index.hu), culminate nel sequestro di capi d’abbigliamento contraffatti. Questi interventi sottolineano l’impegno costante nella lotta contro le attività illecite che distorcono la concorrenza legale.
Parallelamente, le analisi sulle abitudini finanziarie dei cittadini, come le ricerche commissionate da Groupama, evidenziano l’importanza del risparmio a lungo termine e della pianificazione pensionistica. Una ricerca, focalizzata sulle abitudini di viaggio e assicurazione, ha rivelato che la maggior parte dei vacanzieri stipula polizze assicurative per viaggi di almeno otto giorni, un segnale di una crescente attenzione alla gestione del rischio personale.
Sezione V: Il Panorama Politico-Economico e le Questioni di Governance
5.1. La Piattaforma Economica del Partito TISZA: Trasparenza e Riforme Strutturali
Il panorama politico-economico è sempre più influenzato dall’ascesa del Partito TISZA (Respect and Freedom Party). L’esperto economico del partito, Kármán András, ha illustrato i pilastri del loro programma economico, incentrato sulla costruzione di un’economia che sia “trasparente e giusta”.
La prima priorità dichiarata da TISZA in caso di insediamento di un nuovo governo sarebbe l’immediato sblocco e l’utilizzo efficiente e privo di corruzione dei fondi dell’Unione Europea, che sono stati a lungo sospesi. Questa enfasi sui fondi UE e sulla trasparenza mira direttamente a minare i canali di governance e le percezioni di corruzione che hanno caratterizzato il dibattito pubblico negli anni precedenti.
Il programma TISZA include una riforma fiscale orientata all’individuo (emberközpontú), l’intenzione di reintrodurre il regime fiscale semplificato KATA per le piccole imprese e la costruzione di un sistema fiscale più prevedibile. Inoltre, pur riconoscendo la necessità di creare prima un ambiente finanziario stabile, TISZA ha incluso l’introduzione dell’Euro tra i suoi obiettivi a lungo termine, una mossa volta a fornire maggiore stabilità valutaria. Un’altra richiesta centrale è la pubblicazione e la rinegoziazione di tutti i contratti statali segreti, citando specificamente i prestiti cinesi per le infrastrutture, qualora non servissero l’interesse nazionale. La strategia economica di TISZA funge quindi da veicolo per una riforma della governance, promuovendo l’economia come principale strumento anti-corruzione.
5.2. Istituzioni Finanziarie sotto Scrutinio: Il Contenzioso MNB e la Gestione delle Fondazioni
La Banca Nazionale Ungherese (MNB), pur mantenendo una politica monetaria rigorosa, continua a essere oggetto di controversie relative alla gestione delle sue fondazioni. L’8 ottobre 2025, un contenzioso simbolico ma significativo è emerso nel II distretto di Budapest. Il sindaco, Őrsi Gergely, ha richiesto pubblicamente, affiggendo striscioni al centro sportivo Marczibányi tér, che l’MNB e la sua rete di fondazioni restituiscano l’impianto e paghino un debito stimato in centinaia di milioni di HUF all’amministrazione locale. Il sindaco ha invitato i cittadini a boicottare l’uso della struttura per non finanziare la rete legata alla MNB.
Questa disputa locale è un sintomo tangibile del problema più ampio relativo alla gestione passata delle fondazioni MNB. In seguito a perdite stimate in 500 miliardi di HUF, il Ministro delle Finanze Varga Mihály aveva inizialmente proposto lo scioglimento delle fondazioni. Tuttavia, tale proposta è stata ritirata, poiché una liquidazione rapida avrebbe potuto causare perdite finanziarie ancora maggiori per i contribuenti. La strategia attuale è stata riorientata verso una revisione completa delle fondazioni per ottimizzarne il funzionamento e tentare di recuperare il più possibile il capitale precedentemente investito dai contribuenti. Il contenzioso Marczibányi aggiunge un elemento di rischio istituzionale alla stabilità economica percepita, poiché la credibilità dell’MNB è minata da questioni di governance e di cattiva gestione finanziaria passata.
Conclusioni e Prospettive Strategiche
L’economia ungherese, all’8 ottobre 2025, si presenta in una fase di transizione critica, dominata da profonde contraddizioni.
L’analisi macroeconomica rivela un persistente equilibrio stagflazionistico: la necessità di mantenere un tasso d’interesse elevato (6.50% ) per combattere un’inflazione core ostinatamente alta si scontra con una recessione industriale profonda e prolungata. Questo ciclo è aggravato dalla forte dipendenza dalla domanda esterna, in particolare dal rallentamento tedesco, che sta causando una contrazione nei settori chiave dell’automotive e delle apparecchiature elettriche.
In risposta a queste sfide, la strategia governativa è chiaramente un “azzardo FDI.” Le riforme sul clima d’investimento (Legge L/2025) e l’annuncio di Szijjártó mirano a spianare la strada a mega-investimenti esteri, in particolare nel settore dei veicoli elettrici e delle batterie. La rimozione del diritto di prelazione statale nello screening degli FDI è una mossa strategica per garantire la rapida realizzazione di questi progetti. Il successo della crescita economica prevista per il 2026 dipende quasi interamente dalla velocità con cui queste nuove capacità produttive compenseranno il declino delle catene di fornitura europee esistenti.
Sul piano microeconomico e sociale, la crescita del salario reale, pur essendo positiva (+4.8% a giugno 2025 ), sta rallentando, creando un effetto psicologico di cautela che frena la ripresa dei consumi interni. L’introduzione di programmi di sostegno abitativo (Otthon Start) è bilanciata da un’attenzione sempre maggiore alla gestione del rischio di insolvenza, con gli esperti che sottolineano l’importanza cruciale dell’assicurazione a copertura del credito.
Infine, il rischio di governance e di trasparenza è in aumento. Le crescenti pressioni dell’opposizione (Partito TISZA) per l’accesso ai fondi UE e per la pubblicazione dei contratti statali , insieme ai contenziosi sulle fondazioni MNB , indicano che il futuro panorama politico richiederà un maggiore scrutinio su tutti gli investimenti sostenuti dallo Stato, introducendo un elemento di incertezza normativa per i partner commerciali e gli investitori esteri.
Prospettive Strategiche per Investitori Esteri
Per gli investitori che considerano il mercato ungherese, si delineano tre assi di attenzione:
- Valutazione del Rischio Industriale: Gli investitori nelle catene di fornitura tradizionali (in particolare l’automotive e la componentistica meccanica) devono prepararsi a un rischio elevato derivante dalla debolezza della domanda in Germania e nell’Eurozona.
- Opportunità nei Nuovi Settori Strategici: Le riforme normative FDI e la forte spinta governativa rendono l’Ungheria un ambiente altamente agevolato per gli investimenti greenfield nei settori EV, batterie e IT ad alta intensità tecnologica. La semplificazione delle procedure di screening è un chiaro segnale di benvenuto per questi capitali strategici.
- Monitoraggio Istituzionale: È essenziale monitorare non solo gli sviluppi economici ma anche quelli politici, in particolare l’evoluzione della controversia sui fondi UE e la gestione della MNB. La trasparenza nei contratti di stato potrebbe diventare un requisito non solo economico, ma anche politico-legale in futuro, specialmente per i progetti infrastrutturali di grande entità, come quelli legati ai prestiti esteri.
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14. Ipari visszaesés után gyárépítési rekord: újabb ezer cég kap állami támogatást – Világgazdaság, https://www.vg.hu/vilaggazdasag-magyar-gazdasag/2025/07/ipari-visszaeses-gyartamogatas-beruhazas-ngm
15. Megtörtént a várva várt találkozó: ezt üzente a Mol a horvátoknak – Mandiner, https://mandiner.hu/belfold/2025/10/megtortent-a-varva-vart-talalkozo-ezt-uzente-a-mol-a-horvatoknak
16. Vita az Adria-kőolajvezeték felett: ismét tárgyalóasztalhoz ült a Mol és a Janaf – új alapokra kerülhet a kereskedelem – Világgazdaság, https://www.vg.hu/vilaggazdasag-magyar-gazdasag/2025/10/mol-janaf-targyalasok-adria-koolajvezetek-energia
17. Brüsszel tesztelni kezdi az agyelszívás új szintre emelését – Portfolio.hu, https://www.portfolio.hu/unios-forrasok/20251008/brusszel-tesztelni-kezdi-az-agyelszivas-uj-szintre-emeleset-791692?amp
18. BIM: a dokumentációtól a teljes életciklus menedzsmentig – lakasgeneral.com, https://lakasgeneral.com/2025/10/08/bim-a-dokumentaciotol-a-teljes-eletciklus-menedzsmentig/
19. Szijjártó Péter bejelentette: új lépések jönnek a gazdasági versenyben – Mandiner, https://mandiner.hu/belfold/2025/10/szijjarto-peter-bejelentette-uj-lepesek-jonnek-a-gazdasagi-versenyben
20. Magyarország még vonzóbb beruházási helyszín lesz – Szijjártó Péter elmondta, hogy miért, https://mno.hu/gazdasag/2025/10/beruhazas-magyarorszag-meg-vonzobb-helyszin-lesz
21. Foreign direct investment reviews 2025: Hungary | White & Case LLP, https://www.whitecase.com/insight-our-thinking/foreign-direct-investment-reviews-2025-hungary
22. Hungary eases foreign investment screening rules from August 2025 – Wolf Theiss, https://www.wolftheiss.com/insights/hungary-eases-foreign-investment-screening-rules-from-august-2025/
23. Az MNB szerint készülhetünk az arany reneszánszára – Portfolio.hu, https://www.portfolio.hu/gazdasag/20241016/az-mnb-szerint-keszulhetunk-az-arany-reneszanszara-716917
24. Történelmi csúcson az arany – Privátbankár.hu, https://privatbankar.hu/cikkek/reszveny/tortenelmi-csucson-az-arany.html
25. Történelmi csúcsot döntött az arany ára | Gazdaság – Vajdaság MA :: Délvidéki hírportál, https://www.vajma.info/cikk/gazdasag/10205/Tortenelmi-csucsot-dontott-az-arany-ara.html
26. Az MNB által nem felügyelt befektetések, https://www.mnb.hu/felugyelet/piacfelugyelet/befektetoi-figyelmeztetesek/termekekkel-kapcsolatos-tajekozodas/az-mnb-altal-nem-felugyelt-befektetesek
27. Átlagosan 484 200 forintot visznek haza a magyar dolgozók – 444, https://444.hu/2025/08/27/atlagosan-484-200-forintot-visznek-haza-a-magyar-dolgozok
28. Wyser Salary Guide: bruttó 3–4 millió forint az „átlag magyar felsővezető” fizetése, https://uzletem.hu/munkaeropiac/wyser-salary-guide-brutto-3-4-millio-forint-az-atlag-magyar-felsovezeto-fizetese
29. 312 ezer fő alkotta Magyarország potenciális munkaerő-tartalékát 2025 II. negyedévében, https://uzletem.hu/munkaeropiac/312-ezer-fo-alkotta-magyarorszag-potencialis-munkaero-tartalekat-2025-ii.-negyedeveben
30. Munkaerő – Központi Statisztikai Hivatal, https://www.ksh.hu/munkaero
31. Megjelent az Otthon Start Program jogszabálytervezete, íme a részletek – Bankmonitor, https://bankmonitor.hu/mediatar/cikk/megjelent-az-otthon-start-program-jogszabalytervezete-ime-a-reszletek/
32. Otthon Start: itt még fontosabb, hogy bebiztosítsd magad betegség, halál vagy munkanélküliség esetére! – Biztos Döntés, https://biztosdontes.hu/cikkek/otthon-start-hitel-biztositas
33. #budapest friss hírek percről-percre az elmúlt 36 órából – hir36.hu, https://hir36.hu/budapest
34. Megtakarítások – Groupama, https://www.groupama.hu/hu/magan/megtakaritas
35. Groupama, https://www.groupama.hu/
36. Újság – „Orosz rulettet játszik a kormány – a TISZA átlátható, igazságos gazdaságot épít”, https://magyartisza.hu/hirek/ujsag/orosz-rulettet-jatszik-a-kormany-a-tisza-atlathato-igazsagos-gazdasagot-epit
37. Kötcse 2025: radikális változtatások és új arcok a TISZA Párt kötcsei programbemutatóján, https://szol24.hu/2025/09/07/kotcse-2025-radikalis-valtoztatasok-es-uj-arcok-a-tisza-part-kotcsei-programbemutatojan/
38. „Adja vissza az MNB és hálózata a Marczibányi téri sportcentrumot” – bojkottra hív a II. kerület polgármestere – Szabad Európa, https://www.szabadeuropa.hu/a/bojkott_mnb_marczibanyi_orsi_gergely_/33554381.html
39. Varga mégsem szünteti meg az MNB alapítványait az 500 milliárdos bukta után – 444, https://444.hu/2025/05/14/varga-megsem-szunteti-meg-az-mnb-alapitvanyait-az-500-milliardos-bukta-utan