Rapporto Economico sulla Situazione Ungherese al 25 Settembre 2025

Sintesi Esecutiva

Al 25 settembre 2025, l’economia ungherese si trova in un delicato equilibrio, caratterizzato da una complessa interazione tra stabilità macroeconomica e rischi strutturali. La Banca Nazionale Ungherese (MNB) mantiene una politica monetaria restrittiva, con un tasso di riferimento del 6,50%, il più alto nell’Unione Europea, nel tentativo di contrastare un’inflazione persistente che si prevede rimanga al di sopra dell’obiettivo del 3%. Questa posizione ferma è in diretta contrapposizione con le politiche fiscali espansive del governo, che attraverso programmi di stimolo al consumo, come gli aumenti salariali nel settore pubblico e il programma di prestiti per l’acquisto di case “Otthon Start”, introducono ulteriori pressioni inflazionistiche.

A livello internazionale, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha confermato che l’economia ungherese si trova in una “fase critica”, con una crescita stagnante negli ultimi tre anni e rischi al ribasso derivanti da un debito pubblico elevato e dalla frammentazione geoeconomica. Le tensioni geopolitiche, in particolare il dibattito su un potenziale divieto dell’Unione Europea sulle importazioni di energia russa, rappresentano una minaccia immediata alla sicurezza energetica e alla stabilità economica del Paese.

Le dinamiche microeconomiche e settoriali riflettono queste sfide macro. Il mercato del lavoro mostra un paradosso preoccupante: nonostante un tasso di disoccupazione apparentemente stabile, il numero di persone occupate è in calo, suggerendo una riduzione della forza lavoro anziché un’espansione economica. Parallelamente, il mercato immobiliare, stimolato dal programma “Otthon Start”, ha visto un’accelerazione significativa delle vendite, ma questa rapida crescita solleva preoccupazioni su una potenziale bolla dei prezzi. Il comportamento dei consumatori sta subendo una trasformazione, con una quota crescente di spesa online che si sposta verso piattaforme estere, una tendenza che minaccia il commercio al dettaglio nazionale.

In sintesi, l’economia ungherese opera in un contesto di tensioni politiche ed economiche latenti. La mancanza di un approccio coordinato tra politica monetaria e fiscale persiste, e gli investitori e le imprese dovrebbero procedere con cautela, monitorando attentamente le decisioni politiche e gli sviluppi geopolitici.

PODCAST IN ITALIANO

Panorama Macroeconomico e Politica

Decisioni e Proiezioni della Banca Nazionale Ungherese (MNB)

Il 23 settembre 2025, il Consiglio Monetario della Banca Nazionale Ungherese ha deciso, come previsto dagli analisti, di mantenere il tasso di riferimento al 6,50%. Questa mossa è in linea con l’approccio “cauto e paziente” della banca centrale. Tale decisione assume un significato particolare se confrontata con gli sviluppi internazionali: la Federal Reserve statunitense ha tagliato il suo tasso di riferimento di 25 punti base, mentre la Banca Centrale Europea ha mantenuto invariati i suoi tassi. Di conseguenza, il tasso ungherese rimane il più elevato all’interno dell’UE.

Le nuove proiezioni economiche dell’MNB, presentate il 25 settembre, dipingono un quadro di crescita modesta e inflazione ostinatamente alta. La banca centrale ha rivisto al ribasso la sua previsione di crescita del PIL per il 2025, portandola allo 0,6% (dallo 0,8% precedentemente previsto). Allo stesso tempo, la previsione di inflazione per l’anno in corso è stata fissata al 4,6%, significativamente al di sopra dell’obiettivo a medio termine del 3%. Per il 2026, si prevede che l’inflazione si attesti al 3,8%, rimanendo ancora al di sopra del target dell’MNB. Il direttore esecutivo dell’MNB, Gergely Baksay, ha attribuito la revisione al ribasso del PIL ai risultati deludenti del settore agricolo.

L’MNB si trova in una posizione difficile, costretta ad agire per contrastare le pressioni sui prezzi, in parte generate dalle politiche governative. La strategia della banca di mantenere tassi elevati più a lungo, nonostante i segnali di rallentamento economico, può essere interpretata come un tentativo di controbilanciare l’agenda fiscale espansiva del governo. Il programma “Otthon Start”, insieme agli aumenti salariali per i dipendenti pubblici, è esplicitamente indicato dalla banca centrale come un fattore che contribuirà a un aumento del reddito netto delle famiglie pari all’1,5% della produzione economica nel 2026. Tali misure sono attese alimentare i consumi e aumentare i rischi al rialzo per l’inflazione, costringendo l’MNB a mantenere una politica monetaria restrittiva per ripristinare la stabilità dei prezzi. Questo disallineamento tra politica monetaria e fiscale rappresenta una sfida fondamentale per la gestione economica del Paese.

Contesto Fiscale e Misure Governative

Il 25 settembre, il ministro Gergely Gulyás ha tenuto una conferenza stampa (Kormányinfó), confermando l’impegno del governo su questioni chiave come il programma “Otthon Start”, misure di protezione dell’industria e strategie per ridurre la dipendenza energetica dalla Russia. Il governo ha annunciato un bonus di sei mesi per i lavoratori del settore pubblico, un’ulteriore misura di sostegno al reddito. Gulyás ha minimizzato i timori riguardo a un deficit di bilancio “insostenibile”.

Nonostante i tentativi di rassicurazione, l’economia ungherese rimane esposta a rischi geopolitici significativi. Le fonti di stampa riportano che l’Unione Europea sta preparando una nuova misura per bloccare le importazioni di energia russa verso l’Ungheria e la Slovacchia, un passo che il governo ungherese avverte potrebbe causare “gravi tensioni economiche e politiche”. Il primo ministro Orbán ha inoltre discusso dell’importanza di mantenere i legami economici con la Russia in una recente telefonata con Donald Trump, sottolineando la centralità di queste relazioni per la sicurezza energetica del Paese.

Il Fondo Monetario Internazionale ha espresso la propria valutazione, sottolineando che l’economia ungherese si trova in una “fase critica” a causa della crescita stagnante e dell’inflazione persistente. L’FMI ha anche notato che le misure governative come il blocco dei prezzi e dei tassi d’interesse hanno “distorto i segnali di mercato” e aumentato l’incertezza, raccomandandone l’eliminazione graduale. L’istituto ha identificato rischi al ribasso, tra cui il mancato avvio di un adeguato aggiustamento fiscale, una maggiore frammentazione geoeconomica e l’eventuale sospensione dei fondi UE. Questi avvertimenti evidenziano la necessità di riforme strutturali per rafforzare la competitività e la sostenibilità economica.

Dinamiche del Mercato del Lavoro

I dati più recenti dell’Ufficio Centrale di Statistica (KSH) per il mese di agosto 2025 indicano una preoccupante contrazione della forza lavoro ungherese. Il numero di persone occupate si è attestato a 4,676 milioni, con una diminuzione di 36.000 unità rispetto all’anno precedente. Questo calo si è verificato anche se il tasso di disoccupazione è rimasto relativamente basso, al 4,4% per la fascia d’età 15-74 anni.

Questa apparente stabilità del tasso di disoccupazione maschera una tendenza fondamentale: una rapida diminuzione della popolazione in età lavorativa. Pertanto, il basso tasso di disoccupazione non è un indicatore di un mercato del lavoro dinamico e in crescita, ma piuttosto una conseguenza diretta di un bacino di lavoratori in contrazione. Il governo, pur sostenendo che il mercato del lavoro rimane forte, non riesce a nascondere le sfide strutturali sottostanti.

Un’ulteriore sfida è la persistenza della disoccupazione di lunga durata. Il periodo medio di ricerca di lavoro è stato di 11,1 mesi, e circa il 29,6% dei disoccupati ha cercato un impiego per almeno un anno. Questa situazione suggerisce una discordanza tra le competenze disponibili e quelle richieste dal mercato, o difficoltà nell’integrazione di alcuni segmenti della popolazione. Questi individui sono a rischio di perdere permanentemente le proprie competenze professionali, il che non solo crea un onere a lungo termine per il sistema di welfare, ma aggrava anche le sfide demografiche del Paese. L’approccio attuale, basato sulla semplice stimolazione della domanda, potrebbe non essere sufficiente a risolvere questi problemi strutturali.

Di seguito si presenta una sintesi dei dati chiave sul mercato del lavoro di agosto 2025:

CaratteristicaDatoFonte
Numero di occupati4,676 milioni
Variazione annua occupati-36.000
Tasso di disoccupazione4,4%
Disoccupati di lungo periodo29,6%
Crescita salariale lorda (luglio)+9,0% (a/a)

Analisi di Settore e Notizie Locali

Mercato Immobiliare e l’Impatto di “Otthon Start”

Il mercato immobiliare ungherese sta vivendo una fase di profonda trasformazione a seguito del lancio, il 1° settembre 2025, del programma governativo “Otthon Start”. Questo schema offre prestiti a tasso fisso del 3% per i mutui destinati a chi acquista la sua prima casa. La proposta è notevolmente più vantaggiosa rispetto ai tassi di mercato attuali, che si aggirano intorno al 7-8%. Il programma si distingue per la sua ampia accessibilità, non ponendo requisiti specifici di età, stato civile o numero di figli, a differenza di schemi precedenti come il CSOK o il Babaváró.

L’impatto del programma si è già manifestato prima ancora della sua piena attuazione. Un’indagine condotta da GKI ha rivelato che l’8,2% della popolazione adulta ungherese intende partecipare al programma, segnalando un potenziale afflusso massiccio di nuovi acquirenti sul mercato. I dati di agosto confermano questa tendenza, con il tempo medio di vendita degli immobili che si è ridotto di un terzo. Questo brusco aumento della domanda, unito a un’offerta potenzialmente limitata, solleva il rischio di una nuova ondata di inflazione dei prezzi immobiliari, un’eventualità che gli analisti finanziari avevano già previsto, citando il precedente del lancio del programma CSOK.

La tabella che segue confronta i parametri chiave del programma “Otthon Start” con un tipico prestito di mercato, evidenziando i vantaggi significativi che stanno alimentando la domanda di abitazioni.

Tabella 1: Programma “Otthon Start” vs. Prestiti di Mercato: Benefici e Parametri

CaratteristicaOtthon StartPrestito di Mercato
Tasso di Interesse3% fisso7-8% variabile
Contributo Proprio Minimo10%Almeno 20%
Importo Massimo del Prestito50 milioni HUFVariabile
Periodo di Vincolo5 anni di divieto di venditaNessuno

Commercio Online e Comportamento dei Consumatori

Un’analisi condotta dal Budapest Business Journal ha rivelato una svolta nel comportamento dei consumatori ungheresi. Nel secondo trimestre del 2025, per la prima volta nella storia, gli ungheresi hanno speso più sui siti web di e-commerce stranieri che su quelli nazionali. Questa transizione è stata in gran parte guidata dalla crescente popolarità di giganti cinesi come Temu. La relazione sottolinea che per ogni 100 HUF spesi online, 52 HUF sono stati destinati a rivenditori esteri.

Questo spostamento rappresenta una minaccia diretta per il settore del commercio al dettaglio domestico, che si trova a competere con attori globali su una scala senza precedenti. A livello macroeconomico, questa tendenza potrebbe avere un effetto disinflazionistico sottile, poiché la concorrenza internazionale costringe i rivenditori locali a contenere i prezzi. Tuttavia, questo risultato si verifica a scapito del sostegno alle filiere di approvvigionamento estere e comporta una deviazione di entrate fiscali dal fisco ungherese, sollevando interrogativi sulla sostenibilità a lungo termine del modello di consumo.

Aggiornamenti Aziendali e Infrastrutturali

Il 25 settembre ha visto anche una serie di notizie rilevanti dal mondo aziendale e delle infrastrutture. La società ungherese MOL ha avviato una causa legale contro diverse altre aziende, un’indicazione di conflitti commerciali in corso in un settore chiave dell’economia. Contestualmente, a Budapest si è tenuta la “Hungarian Companies 2030 Conference”, un evento incentrato sull’espansione internazionale delle imprese locali e sulle fusioni e acquisizioni come motore di crescita della produttività.

Sul fronte infrastrutturale, la città di Balatonfüred ha completato la ristrutturazione del suo porto passeggeri, un progetto complesso gestito da STRABAG. Tuttavia, a Budapest, un conflitto politico tra il governo nazionale e l’amministrazione cittadina sta ostacolando lo sviluppo. L’arrivo del ventesimo “super-tram” è stato messo in secondo piano da una controversia sulla mancanza di fondi UE, che il gestore dei trasporti BKK sostiene siano stati negati dal governo per lo sviluppo infrastrutturale della capitale. Questo stallo dimostra come l’attrito politico possa tradursi in costi economici tangibili, rallentando i progetti pubblici e minando la fiducia degli investitori.

Conclusioni e Raccomandazioni

In conclusione, l’economia ungherese si trova in un’intersezione critica di forze in competizione. La politica monetaria restrittiva dell’MNB e l’espansione fiscale del governo sono in rotta di collisione. L’MNB sta mantenendo i tassi d’interesse elevati per contenere un’inflazione che il governo sta alimentando con programmi di spesa e prestiti agevolati. L’attuale stabilità del fiorino, pertanto, è un sottoprodotto di questa politica sui tassi elevati, ma rimane fragile e sensibile a potenziali shock globali, come evidenziato dalle analisi di mercato.

Le prospettive a breve e medio termine indicano la continuazione di queste tensioni. Le proiezioni dell’MNB suggeriscono una crescita modesta, ma l’inflazione rimarrà una preoccupazione persistente, potenzialmente mantenuta al di sopra dell’obiettivo dai sussidi governativi. Il programma “Otthon Start” è destinato a rilanciare il mercato immobiliare, ma questo stesso successo potrebbe innescare un’inflazione dei prezzi delle case, una dinamica che l’FMI ha esplicitamente messo in guardia. Le sfide strutturali, tra cui una forza lavoro in calo e l’elevata disoccupazione di lunga durata, rimangono ostacoli significativi per una crescita a lungo termine sostenibile.

Raccomandazioni Strategiche

  • Per gli Investitori: È prudente mantenere un approccio cauto. Sebbene i tassi elevati dell’MNB rendano il fiorino attraente per il carry trade, è fondamentale riconoscere la sua vulnerabilità intrinseca agli shock esterni. Il mercato immobiliare offre opportunità, ma il rischio di una bolla dei prezzi deve essere gestito con attenzione.
  • Per le Imprese: Prevedere la persistenza di costi operativi elevati, in particolare per l’energia. Il cambiamento nelle abitudini di spesa dei consumatori verso le piattaforme online straniere richiede una rivalutazione delle strategie digitali per rafforzare la competitività a livello locale.
  • Per i Decisori Politici: Un approccio più coordinato tra politica monetaria e fiscale è indispensabile per la stabilità a lungo termine. Per raggiungere una crescita sostenibile, è essenziale eliminare gradualmente le misure che distorcono il mercato e concentrarsi su riforme strutturali volte ad affrontare i problemi del mercato del lavoro e a migliorare la produttività complessiva.

Bibliografia

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10. Hungarians Spend More Online Abroad Than at Home for 1st Time – Budapest Business Journal, https://bbj.hu/business/industry/retail/hungarians-spend-more-online-abroad-than-at-home-for-1st-time/

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14. Ezt mondta szerdán Donald Trumpnak Orbán Viktor – Kormányinfó – Infostart.hu, https://infostart.hu/belfold/2025/09/25/kormanyinfo-bejelentesek-a-kormanytol

15. Durva fordulat a munkaerőpiacon: 36 ezerrel kevesebben dolgoznak, egyre többen ragadnak az út szélén – Pénzcentrum, https://www.penzcentrum.hu/karrier/20250925/durva-fordulat-a-munkaeropiacon-36-ezerrel-kevesebben-dolgoznak-egyre-tobben-ragadnak-az-ut-szelen-1185962

16. Nyáron is erős maradt a hazai munkaerőpiac – Portfolio.hu, https://www.portfolio.hu/gazdasag/20250925/nyaron-is-eros-maradt-a-hazai-munkaeropiac-788612

17. Eltűnt egy év alatt egy városnyi munkavállaló – Infostart.hu, https://infostart.hu/gazdasag/2025/09/25/eltunt-egy-ev-alatt-egy-varosnyi-munkavallalo

18. Home Start to help young Hungarians purchase their own home – About Hungary, https://abouthungary.hu/news-in-brief/home-start-to-help-young-hungarians-purchase-their-own-home

19. Otthon Start Program 2025: Lakáshitel Feltételei, Részletei, Tudnivalók, https://berkalkulator.com/blog/2025/otthon-start-lakashitel-feltetelei-reszletei-tudnivalok

20. 8.2% Plan to Join Home Start Loan Scheme – Budapest Business Journal, https://bbj.hu/economy/finance/banking/8-2-plan-to-join-home-start-loan-scheme/

21. Megérkezett a huszadik „szupervillamos” Budapestre, de akad egy bökkenő – Infostart.hu, https://infostart.hu/belfold/2025/09/25/megerkezett-a-huszadik-szupervillamos-budapestre-de-akad-egy-bokkeno

22. Hungarian Companies 2030 Conference – MP Corporate Finance, https://www.mp-corporatefinance.com/events/hungarian-companies-2030-conference/

23. Bevetésen a búvárok, betonozás a Balatonról – Így újult meg a magyar tenger legforgalmasabb kikötője, https://magyarepitok.hu/iparagi-hirek/2025/09/bevetesen-a-buvarok-betonozas-a-balatonrol-igy-ujult-meg-a-magyar-tenger-legforgalmasabb-kikotoje

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