Aumento retroattivo della soglia di esenzione IVA: dibattito tra governo e professionisti fiscali.
Il 25 gennaio 2025, il Ministero dell’Economia Nazionale ha annunciato l’aumento retroattivo della soglia di esenzione IVA da 12 a 18 milioni di fiorini, con effetto dal 1º gennaio 2025. La Camera Ungherese del Commercio e dell’Industria ha accolto favorevolmente la decisione, considerandola un risultato significativo della collaborazione con il ministero. Tuttavia, Ruszin Zsolt, vicepresidente dell’Associazione Nazionale dei Contabili Ungheresi, ha criticato la misura, definendola un “punto basso della politica fiscale” e avvertendo che potrebbe danneggiare alcune aziende che optano retroattivamente per l’esenzione. L’Associazione dei Consulenti Fiscali, guidata da Zara László, ha risposto affermando che la scelta dell’esenzione è una decisione sovrana delle piccole imprese, che devono accettarne le implicazioni burocratiche. Secondo Bagdi Lajos, partner di Niveus Consulting Group, non vi sono ostacoli legali o pratici all’introduzione retroattiva di una misura fiscale favorevole, citando precedenti come la modifica dell’imposta sulla pubblicità nel 2017. Il dibattito evidenzia la necessità di un’accurata valutazione delle conseguenze amministrative e finanziarie per le imprese interessate.
Accordo raggiunto alla Lear di Győr: evitato lo sciopero.
Presso la Lear Corporation Hungary Kft. di Győr, fornitore dell’Audi, si è recentemente prospettata la possibilità di uno sciopero. Il punto centrale della disputa era un pagamento una tantum di 200.000 fiorini, richiesto oltre all’aumento salariale del 6% precedentemente concordato, inizialmente rifiutato dal datore di lavoro. Negli ultimi giorni, le trattative hanno subito un’accelerazione, portando a un’offerta migliorata da parte dell’azienda. Dopo discussioni interne, il sindacato dei lavoratori della Lear ha ritenuto l’offerta accettabile. È stato concordato un pagamento una tantum di 175.000 fiorini, da erogare prima di Natale, portando alla sospensione dei preparativi per lo sciopero. Attualmente, si sta finalizzando il testo dell’accordo; una volta ufficializzato, lo stato di allerta per lo sciopero verrà revocato. Grazie a queste negoziazioni salariali, i dipendenti beneficeranno di un incremento reale del reddito del 2,5% oltre l’inflazione prevista.
Inizio della distribuzione della tredicesima mensilità pensionistica in Ungheria.
A partire dall’11 febbraio 2025, la Magyar Posta ha iniziato la consegna delle pensioni di febbraio insieme alla tredicesima mensilità. La distribuzione avverrà in modo scaglionato fino alla fine del mese. I beneficiari riceveranno entrambe le somme su un unico bollettino, con gli importi indicati separatamente. Attualmente, circa il 35% delle pensioni e dei sussidi simili viene erogato in contanti tramite servizio postale, interessando 856.000 persone. La consegna anticipata di due giorni rispetto al solito è dovuta all’elevato volume di pagamenti in contanti associati alla doppia erogazione. Parallelamente, il governo ungherese sta ampliando un programma di ristrutturazione delle abitazioni rurali, precedentemente destinato alle famiglie, per includere anche i pensionati. Questo consentirà ai beneficiari di pensioni di vecchiaia o di prepensionamento di accedere a supporti per la ristrutturazione delle loro case nelle località con meno di 5.000 abitanti.
Il successo del 2024 del MVM Paksi Atomerőmű Zrt.: produzione record e riconoscimenti internazionali.
Nel 2024, l’MVM Paksi Atomerőmű Zrt. ha raggiunto il quinto miglior risultato della sua storia, producendo 16.016,6 gigawattora (GWh) di energia elettrica. Questa produzione rappresenta quasi la metà della produzione lorda di energia elettrica dell’Ungheria e un terzo del consumo nazionale lordo. Grazie al suo funzionamento, l’impianto ha evitato l’emissione di circa 250 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Nel 2024, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha condotto una revisione completa della sicurezza dell’impianto, riconoscendo l’impegno dell’azienda per un funzionamento sicuro e affidabile. Il rapporto dell’OSART ha evidenziato quattro “buone pratiche” implementate a Paks, tra cui un software sviluppato internamente che prevede con precisione e affidabilità gli eventi iniziali e le loro conseguenze temporali. Nel terzo trimestre del 2024, l’impianto è entrato nel primo 30% della classifica mondiale delle centrali nucleari. Nella lista della WANO (World Association of Nuclear Operators) del centro di Parigi, che confronta circa 150 blocchi, tutti e quattro i blocchi di Paks si sono classificati nel primo 25%. L’impianto presta particolare attenzione alla collaborazione con Paks II Zrt. e al monitoraggio dei lavori di costruzione nelle vicinanze, garantendo che tali attività non influenzino la sicurezza dei blocchi esistenti.
L’inflazione accelera in Ungheria: prezzi alimentari in forte aumento, il governo valuta interventi.
A gennaio 2025, i prezzi al consumo in Ungheria sono aumentati del 5,5% rispetto all’anno precedente, con un incremento mensile dell’1,5%. Particolarmente preoccupante è l’aumento dei prezzi alimentari, che hanno registrato un +6% su base annua e un +1,9% rispetto a dicembre. Tra gli alimenti, spiccano gli aumenti del prezzo della farina (+43,2%), del latte (+25%) e delle uova (+23,8%). Di fronte a questa situazione, il ministro dell’Economia Nazionale, Márton Nagy, ha dichiarato che il governo è pronto a intervenire per proteggere le famiglie, suggerendo la possibile reintroduzione di controlli sui prezzi. L’obiettivo governativo per il 2025 è ridurre l’inflazione al 3,2%; tuttavia, l’attuale tendenza inflazionistica, trainata principalmente dai beni alimentari, potrebbe ostacolare questo traguardo. Oltre agli alimenti, anche i servizi hanno visto un aumento dei prezzi dell’8,5%, con incrementi significativi nei servizi postali (+16,8%), nelle telecomunicazioni (+15%) e negli affitti (+11,8%). Questi dati indicano una pressione inflazionistica diffusa nell’economia ungherese, sollevando preoccupazioni sia per i consumatori che per i responsabili delle politiche economiche.