Ungheria Economia 16 Ottobre 2025: Geopolitica, Scandali di Governance e Sfide Strutturali in un Contesto di Bassa Crescita

I. Sintesi Esecutiva: Il 16 Ottobre 2025 – Una Giornata di Rischio e Revisione Istituzionale

La giornata del 16 ottobre 2025 per l’economia ungherese è stata dominata da una netta dicotomia tra un’istituzione chiave che cerca di ristabilire la credibilità e la persistenza di politiche economiche eterodosse e ad alto rischio geopolitico. Le principali notizie coprono uno scandalo di governance di alto profilo, avvertimenti fiscali severi da parte di ex figure istituzionali e una complessa situazione energetica regionale.

Il punto di maggiore impatto è stato l’annuncio della Banca Nazionale Ungherese (MNB) di aver sporto denuncia penale contro la precedente amministrazione in relazione alla faraonica ristrutturazione della sede centrale.1 Questa azione segna una rottura istituzionale senza precedenti e indica un serio impegno della nuova dirigenza per la trasparenza e la responsabilità finanziaria.

Contemporaneamente, il contesto macroeconomico rimane difficile. L’Ungheria continua a navigare in una fase di stagnazione, con proiezioni di crescita modeste (tra lo 0.7% e l’1.8% per il 2025) e un’inflazione che si mantiene ostinatamente al di sopra del target del 3% della banca centrale.3 L’ex Governatore dell’MNB, György Surányi, ha lanciato un avvertimento esplicito sull’inevitabilità di severe misure di austerità (megszorítások) nel prossimo futuro, a meno che non vengano operate radicali riforme strutturali della spesa pubblica.6

Sul fronte energetico, il Ministro degli Esteri Péter Szijjártó ha celebrato un nuovo record annuale di forniture di gas russo (oltre 6 miliardi di metri cubi) 8, ribadendo l’opposizione di Budapest alla strategia di disaccoppiamento energetico promossa dall’Unione Europea. Parallelamente, si acuisce la crisi petrolifera nella vicina Serbia a seguito delle sanzioni statunitensi contro la NIS (controllata dai russi), un evento che evidenzia la fragilità delle infrastrutture energetiche regionali che coinvolgono attori ungheresi come MOL e l’oleodotto croato JANAF.9

In sintesi, il 16 ottobre 2025 cristallizza le sfide principali dell’Ungheria: una lotta interna per la governance e la trasparenza, una vulnerabilità geopolitica esacerbata dalla dipendenza energetica, e la necessità urgente di riforme fiscali strutturali per uscire da una percepita “trappola di crescita”.6

PODCAST IN ITALIANO

II. Panorama Macroeconomico: Crescita Contenuta e Inflazione Persistente

L’economia ungherese si trova in un momento cruciale, caratterizzato da una ripresa fragile, trainata principalmente dai consumi, e da una lotta protratta per riportare l’inflazione sotto controllo in un ambiente di persistente incertezza politica e regolatoria.

II.A. Prospettive di Inflazione e Politica Monetaria

I dati di settembre 2025 mostrano che il tasso di inflazione è rimasto invariato al 4.30%.11 Sebbene questo rappresenti una riduzione significativa rispetto ai massimi storici (che avevano raggiunto un picco del 31.00% nel 1995) 11, il tasso corrente è ancora nettamente superiore all’obiettivo di stabilità dei prezzi del 3% fissato dall’MNB.3

La Banca Nazionale Ungherese prevede un tasso medio di inflazione per l’intero 2025 al 4.6%, con l’inflazione core, che funge da indicatore delle tendenze sottostanti e strutturali, stimata al 4.4%.3 La persistenza dell’inflazione sopra la banda di tolleranza, come sottolineato dal Fondo Monetario Internazionale (FMI), limita drasticamente lo spazio di manovra dell’MNB per tagliare ulteriormente i tassi di interesse nel resto dell’anno.12 L’FMI ha suggerito che, data l’eccezionale incertezza, la MNB deve mantenere un approccio basato sui dati (data-driven).12

Organismi internazionali come l’FMI hanno ripetutamente criticato le misure regolatorie introdotte dal governo ungherese, tra cui i tetti sui prezzi, gli interessi e i margini, le tasse sugli extraprofitti (windfall taxes) e i regimi di prestiti agevolati. Queste misure sono percepite come distorsive dei segnali di mercato e come elementi che aumentano l’incertezza economica generale.5 L’FMI ha chiesto una graduale eliminazione di tali controlli su prezzi e margini, ritenendoli non sostenibili per un disinflazione duratura.12

Questa situazione di inflazione elevata e prolungata ha alimentato tensioni tra la MNB e il governo. Il Ministro per lo Sviluppo Economico, Márton Nagy, aveva precedentemente suggerito di considerare l’innalzamento dell’obiettivo di inflazione dal 3%.13 Se da un lato l’inflazione persistente mina la credibilità della MNB nel raggiungere l’obiettivo attuale, la mossa di cambiare l’obiettivo, sebbene proposta per riflettere fattori strutturali globali (energia, demografia, costi del capitale), è vista come un’ulteriore minaccia all’autorità della banca centrale e un passo verso un policy mix ancora più eterodosso.13

II.B. Prospettive di Crescita (PIL e Investimenti)

Le proiezioni sulla crescita del PIL per il 2025 rimangono caute, riflettendo una ripresa lenta dopo la contrazione del 0.9% registrata nel 2023.4 Il FMI prevede una crescita modesta dello 0.7% per il 2025, con un’accelerazione prevista al 2% nel 2026, legata a una potenziale ripresa degli investimenti.5 La Commissione Europea è leggermente più ottimista, prevedendo una crescita dell’1.8% nel 2025 e del 3.1% nel 2026.4

La crescita nel 2025 è primariamente consumption-driven, sostenuta da misure governative e dal crescente potere d’acquisto generato dall’aumento dei salari reali.4 Tuttavia, nonostante la spinta dei consumi, gli investimenti e le esportazioni continuano a mostrare segnali di debolezza. Questa sottoperformance è attribuita all’incertezza generata dalle politiche interne e alla domanda debole da parte dei principali partner commerciali dell’Ungheria, in particolare la Germania.4

Il contesto fiscale aggiunge un ulteriore strato di rischio. Nonostante gli sforzi di aggiustamento fiscale, il debito pubblico rimane elevato a causa degli alti costi di finanziamento.5 Il deficit di bilancio per il 2024 ha toccato il 4.8% del PIL, superando di gran lunga l’obiettivo iniziale del 2.9%.14 Inoltre, permangono rischi geopolitici significativi, tra cui il potenziale di una maggiore escalation nei conflitti regionali o la cancellazione dei fondi UE (oltre 20 miliardi di euro bloccati a causa di preoccupazioni sullo stato di diritto e la trasparenza).5 Questi fattori esterni e interni rappresentano un freno strutturale alla ripresa.

Tableau II.1: Proiezioni Macroeconomiche Chiave 2025 (16 Ottobre 2025)

IndicatoreFonteValore 2025Contesto
Crescita PILIMF 50.7%Crescita modesta guidata dai consumi.
Crescita PILCommissione Europea 41.8%Proiezione di ripresa, accelerazione prevista nel 2026.
Inflazione (Media)MNB 34.6%Significativamente sopra l’obiettivo del 3.0%.
Inflazione (Sett. 2025)Trading Economics 114.30%Dato invariato, persistenza sopra il target.
Deficit Fiscale (2024)Dipartimento di Stato USA 144.8% del PILSuperiore all’obiettivo iniziale del 2.9%.

III. Governance e Rischio Istituzionale: Lo Scandalo MNB

La notizia di maggiore rilievo istituzionale del 16 ottobre 2025 è la denuncia penale presentata dalla Banca Nazionale Ungherese (MNB) in merito al controverso progetto di ristrutturazione della sua sede centrale, situata in Szabadság tér.1

III.A. La Denuncia Penale e il Danno Patrimoniale

L’MNB ha formalmente sporto denuncia per sospetti crimini che includono gestione infedele, gestione negligente, frode e abuso d’ufficio.1 L’azione legale è stata innescata da un rapporto peritale commissionato dal comitato di vigilanza della MNB. Questo rapporto, realizzato con il contributo di esperti legali, tecnici, monumentali ed economici edili, ha concluso che la banca centrale ha subito un “danno patrimoniale” (vagyoni hátrány) a causa della gestione del progetto.1 La dirigenza ha dichiarato l’impegno ad utilizzare ogni strumento legale disponibile per recuperare le perdite subite.1

I costi di ristrutturazione sono lievitati in modo drammatico negli anni precedenti, quasi raddoppiando rispetto al budget iniziale. Il progetto, partito con una stima di 54 miliardi di HUF, ha raggiunto un costo lordo finale di 103.5 miliardi di HUF.2 Le indagini precedenti avevano già evidenziato problemi significativi. L’Ufficio di Controllo di Stato (ÁSZ) aveva criticato la natura non trasparente di molti investimenti gestiti tramite società di proprietà della MNB (come MNB-Ingatlan Kft.) 17, che ha permesso al comitato di vigilanza di venire a conoscenza dei costi solo a posteriori.17

La ditta appaltatrice, Raw Development, era collegata a Somlai Bálint, un socio del figlio dell’ex Governatore György Matolcsy, e l’appalto era stato assegnato senza gara pubblica.2 La denuncia del 16 ottobre fa seguito anche a una presunta mancata esecuzione completa dei lavori post-contratto da parte dell’appaltatore, spingendo la MNB a richiamare la garanzia finanziaria.2

III.B. Implicazioni per la Governance Post-Matolcsy

La denuncia rappresenta un’escalation nella campagna di pulizia interna intrapresa dalla nuova gestione della MNB, subentrata dopo la scadenza del mandato di György Matolcsy nel marzo 2025. Questo evento è la manifestazione più pubblica del tentativo della nuova leadership di distanziarsi dalle pratiche dell’era precedente, le quali erano state caratterizzate da ingenti e opachi trasferimenti di fondi pubblici a fondazioni gestite dalla banca centrale.20

I fondi delle fondazioni, originariamente destinati a scopi pubblici e ammontanti a centinaia di miliardi di fiorini (circa 500 miliardi di HUF di asset totali gestiti dalla sola Optima) 20, erano stati investiti in modo controverso, anche in progetti immobiliari percepiti come “spreconi”, compresa la ristrutturazione della sede centrale.20 La denuncia odierna, concentrandosi sul danno patrimoniale causato dalla ristrutturazione, rafforza l’impegno della MNB a ripristinare il proprio mandato statutario e a concentrarsi sulla stabilità dei prezzi, riducendo le attività non essenziali precedentemente intraprese.1

Per gli investitori e gli osservatori internazionali, l’azione del 16 ottobre, pur confermando le gravi carenze di trasparenza del passato, segnala un potenziale miglioramento nella percezione della governance istituzionale sotto la nuova guida. Tuttavia, il fatto che la banca centrale stessa sia costretta a intraprendere azioni penali contro la gestione precedente sottolinea il livello di politicizzazione e il rischio di governance che ha caratterizzato l’MNB negli anni passati.

IV. Dibattito Fiscale: L’Ombra dell’Austerità e la Trappola di Crescita

Il dibattito economico del 16 ottobre è stato significativamente influenzato dalle dichiarazioni rilasciate pochi giorni prima dall’ex Governatore della MNB, György Surányi, riguardo alla necessità di un drastico aggiustamento fiscale.

IV.A. L’Avvertimento di Surányi sulla Necessità di Megszorítások

In un contesto di lentezza economica e incertezza politica, Surányi ha avvertito che l’Ungheria si sta dirigendo verso “serie misure di austerità” (komoly megszorítások) che diventeranno necessarie nell’estate successiva alle elezioni, in particolare se l’attuale governo dovesse essere riconfermato.6 Ha ricordato che misure restrittive significative erano già state introdotte dopo le elezioni del 2022, anche se il governo aveva evitato di usare il termine “austerità”.6

L’analisi di Surányi respinge le narrative estreme – sia quella di una “crisi” totale che quella di un imminente “decollo economico” (repülőrajt) – sostenendo invece che l’Ungheria è bloccata in una “trappola di crescita”.6 In tale condizione, la struttura economica attuale e il modello di spesa pubblica impediscono al Paese di raggiungere e mantenere stabilmente tassi di crescita del PIL superiori al 3-4%.6 Questo quadro è confermato dalle basse proiezioni di crescita per il 2025 (0.7%-1.8%).4

IV.B. Deficit, Rischio di Bilancio e Riforme Strutturali

Le preoccupazioni di Surányi sono supportate dai recenti sviluppi fiscali. Il Consiglio Fiscale (KT) ha precedentemente (all’inizio di ottobre) rilasciato un parere che confermava che i rischi identificati durante la pianificazione del bilancio 2025 si erano effettivamente concretizzati.22 Il deficit del 2024, attestatosi al 4.8% del PIL, aveva già superato di quasi due punti percentuali l’obiettivo governativo iniziale.14 Il mantenimento di un deficit elevato, che sotto le attuali politiche è previsto rimanere intorno al 4.5% del PIL a medio termine 5, è insostenibile in un contesto di alti costi di finanziamento.

Surányi ha tuttavia prospettato una via alternativa per evitare l’immediata e dolorosa austerità, in particolare per un potenziale governo di opposizione (come il partito Tisza, menzionato nel dibattito).6 Secondo la sua analisi, c’è un considerevole margine di manovra sul lato delle spese, non ancora sfruttato. Tali risparmi potrebbero derivare dal taglio delle centinaia di miliardi di fiorini convogliati in modo opaco verso aziende statali, dal ridimensionamento della spesa per i media e la pubblicità di stato (propaganda), e dall’inclusione di entrate significative come quelle derivanti dal settore dei casinò online nel bilancio pubblico.6

L’elemento fondamentale che potrebbe fornire un margine di manovra significativo è, tuttavia, lo sblocco dei fondi di coesione e del Recovery and Resilience Facility dell’UE, che ammontano a oltre 20 miliardi di euro e sono attualmente bloccati a causa di problemi di stato di diritto.14 La capacità di un futuro governo di accedere a queste risorse e di riformare la spesa statale in modo strutturale, al di là dei tagli superficiali (mantenendo ad esempio intatta la spesa per lo sport d’élite, ma riformando tutti gli altri sottosistemi sottofinanziati) 6, è la chiave per stabilizzare le finanze ungheresi.

V. Sicurezza Energetica e Tensioni Geopolitiche Regionali

Il 16 ottobre 2025 ha evidenziato la strategia energetica dicotomica dell’Ungheria, bilanciando una dipendenza storica rafforzata con la Russia e una crescente destabilizzazione del settore petrolifero regionale causata dalle sanzioni USA.

V.A. Record di Consegne di Gas Russo e Conflitto con l’UE

Il Ministro degli Esteri Péter Szijjártó ha annunciato che le forniture di gas naturale russo all’Ungheria hanno superato un nuovo record annuale, raggiungendo oltre 6 miliardi di metri cubi in meno di dieci mesi, con una media di 21 milioni di metri cubi al giorno.8 Il Ministro ha descritto queste forniture come “critiche per la sicurezza energetica dell’Ungheria”.8

Questa enfasi sulla fornitura russa si pone in netto contrasto con la strategia dell’Unione Europea, che mira a eliminare gradualmente la dipendenza da gas e petrolio russi entro la fine del 2027.8 L’Ungheria, insieme alla Slovacchia, ha espresso forti riserve sul piano UE, avvertendo che tagli rapidi potrebbero compromettere la stabilità economica e la sicurezza energetica nazionale.8 L’Ungheria continua a ricevere gas tramite il gasdotto TurkStream 23 e insiste sul fatto che non si debbano chiudere “linee di fornitura ben funzionanti e affidabili”.8

La scelta politica di Budapest di mantenere e rafforzare i legami energetici con Mosca, in un momento in cui gli operatori europei (come la Spagna per l’LNG) si preparano a cessare i contratti russi entro il 2027 23, aumenta la vulnerabilità strategica ungherese. La continua opposizione alle politiche energetiche dell’UE espone l’Ungheria al rischio di essere soggetta a meccanismi di sanzioni o penali future, previste nel quadro dei piani UE per introdurre divieti e sanzioni per non conformità.24

V.B. L’Impatto delle Sanzioni USA (MOL, JANAF e NIS)

Un’altra fonte di instabilità energetica regionale, che tocca indirettamente l’Ungheria, deriva dall’entrata in vigore piena delle sanzioni statunitensi contro la Naftna Industrija Srbije (NIS), la compagnia petrolifera serba a maggioranza russa (Gazprom Neft 44.9%).9

Il 16 ottobre, il mercato regionale sta affrontando le conseguenze dirette di queste sanzioni, che hanno preso pieno effetto il 9 ottobre, dopo la scadenza dell’ultima proroga concessa a Jadranski naftovod (JANAF), l’operatore croato dell’oleodotto.10 La raffineria di Pancevo, l’unica in Serbia, dipende quasi interamente dal petrolio greggio trasportato da JANAF.9 JANAF ha confermato la sospensione delle forniture dopo il 15 ottobre.10

Questa crisi ha causato gravi interruzioni in Serbia, dove la NIS è responsabile della maggior parte della distribuzione di carburante.25 La società ungherese MOL, un attore chiave nel mercato petrolifero dell’Europa centrale, ha intensificato le sue forniture alla Serbia nel tentativo di mitigare la carenza di carburante, ma la preoccupazione (para) nel Paese non è diminuita.25

La destabilizzazione della catena di approvvigionamento petrolifero balcanica è particolarmente rilevante, poiché NIS è un partner storico e cruciale per JANAF, rappresentando oltre il 30% del suo fatturato annuale.10 La Croazia ha reagito alla crisi dichiarando la sua disponibilità ad acquistare la NIS (controllata dai russi) per salvaguardare la posizione strategica di JANAF e l’approvvigionamento regionale.10 L’Ungheria, attraverso MOL, è quindi esposta al rischio di instabilità dei prezzi e della logistica nel suo immediato vicinato meridionale, aggravando le complessità derivanti dalla propria politica energetica.

VI. Microeconomia, Immobiliare e Sviluppo Locale

Il 16 ottobre 2025 riflette un mercato immobiliare ungherese a due velocità: un settore degli investimenti commerciali in ripresa e un mercato residenziale interno distorto dalle politiche governative.

VI.A. Sviluppo Commerciale e Infrastrutture (Zenit Corso, Zugló)

A livello di microeconomia locale, la giornata è stata segnata dall’inaugurazione del Zenit Corso, un nuovo centro commerciale/mini-plaza nel quartiere Zugló di Budapest (vicino alla Piazza Bosnyák), costruito da Bayer Construct Zrt..27 Questo evento testimonia la persistenza dell’attività edilizia e dello sviluppo di infrastrutture commerciali moderne nella capitale.

Sul piano degli investimenti immobiliari istituzionali, il mercato ha mostrato segni di significativo recupero nel primo semestre del 2025 (H1 2025). I volumi di investimento hanno superato i 280 milioni di euro, segnando un aumento del 55% su base annua, sebbene tale crescita sia stata guidata principalmente da tre grandi transazioni.30 Il settore Uffici ha rappresentato il 49% degli accordi, seguito dalla Logistica/Industriale. La logistica continua a beneficiare della posizione strategica dell’Ungheria e della sua funzione di hub per l’industria EV (veicoli elettrici) e la produzione di batterie.30

Nonostante un aumento del tasso di posti vacanti nel settore industriale e logistico (13.4% nella Grande Budapest) dovuto a un eccesso di spazi di seconda mano, la domanda rimane elevata, con oltre 500,000 metri quadrati in costruzione, quasi la metà dei quali è già pre-affittata.30

VI.B. Mercato Residenziale: Prezzi, Affitti e Distorsioni da Sussidi

Il mercato residenziale, sebbene mostri una moderazione nel tasso di crescita degli affitti, continua a presentare prezzi elevati per la popolazione locale. Nel primo semestre del 2025, il canone medio mensile a Budapest si attestava intorno ai 274,000 HUF.31

I dati KSH-Ingatlan.com indicano che l’inflazione nominale degli affitti a Budapest è rallentata al 6.7% su base annua a giugno 2025, rispetto al 9.6% di gennaio.31 Questo rallentamento riflette un mercato che si sta normalizzando, sebbene i prezzi in termini assoluti restino proibitivi per molti residenti.16

La dinamica più critica per la stabilità microeconomica del settore è l’intervento governativo. È stato ampiamente anticipato che il nuovo programma di prestito agevolato Otthon Start avrebbe un impatto “brutale” sul mercato.32 Sebbene destinato a sostenere l’accesso alla casa, l’afflusso di sussidi statali sta artificialmente gonfiando la domanda interna. Le notizie del 16 ottobre confermano che il programma ha innescato un rapido aumento delle domande, con l’aspettativa che i prezzi immobiliari e i canoni di locazione vengano spinti a “vertigini”.32 Per gli investitori internazionali che cercano rendimenti stabili (con un net yield tipico di circa il 3.3% per le proprietà centrali 16), questo intervento crea una forte dualità: il mercato istituzionale è stabile, ma il mercato al dettaglio è a rischio di bolla guidata da politiche finanziate dallo Stato, che rischia di superare il recupero dei salari reali e aumentare la disparità sociale.

VII. Regolamentazione e Tecnologia: La Strategia Ungherese sull’Intelligenza Artificiale (AI)

Le notizie del 16 ottobre sulla politica tecnologica ungherese si concentrano sull’intervista al Ministro della Giustizia Bence Tuzson e sull’implementazione della nuova strategia nazionale per l’Intelligenza Artificiale (AI).

VII.A. Implementazione dell’AI Act e Nuove Istituzioni

Il Governo ungherese ha definito la sua strategia AI 2025-2030, presentata all’inizio di settembre.33 L’obiettivo primario è creare un ambiente normativo sicuro, trasparente e favorevole all’innovazione, evitando la frammentazione legale e garantendo una stretta aderenza all’EU AI Act.33

Il primo pilastro della strategia, incentrato sulla regolamentazione e la sicurezza, prevede l’istituzione di strutture nazionali per l’implementazione dell’EU AI Act.34 Il programma legislativo per la sessione autunnale del 2025 prevede l’introduzione di un disegno di legge per l’istituzione dell’Ufficio Ungherese per l’Intelligenza Artificiale e del Consiglio Ungherese per l’Intelligenza Artificiale.35

Questi nuovi organismi avranno ruoli chiave: l’Ufficio AI, istituito sotto l’autorità del Ministro per l’Economia Nazionale, fungerà da autorità di sorveglianza del mercato e di notifica.35 Il Consiglio AI avrà il compito di emettere linee guida e position paper per facilitare l’applicazione della normativa.35 L’inclusione di questi organismi sotto l’Egida del Ministero dell’Economia Nazionale indica che l’AI non è vista solo come una questione tecnologica o legale, ma come uno strumento strategico per la competitività economica e la sicurezza nazionale.35

VII.B. Il Ruolo dell’AI nel Settore Legale

Il Ministro della Giustizia Bence Tuzson ha evidenziato l’utilità dell’AI per affrontare la crescente complessità del quadro normativo europeo.36 Secondo il Ministro, l’eccessiva quantità di legislazione prodotta dall’Unione Europea rischia di generare “opacità legale”.36 L’AI può svolgere un ruolo cruciale nell’analisi e nella gestione di ampi archivi legali (jogtar), migliorando la trasparenza e l’efficienza nell’applicazione della legge.

La strategia nazionale sull’AI dedica particolare attenzione all’applicazione dei sistemi AI nella pubblica amministrazione e nelle istituzioni statali. Questo comporta l’introduzione di requisiti stringenti in materia di trasparenza, la definizione chiara delle responsabilità degli attori coinvolti, e l’obbligo di documentazione e supervisione umana, soprattutto per i sistemi classificati come ad alto rischio.34 La strategia prevede anche la creazione di un Codice Etico per assicurare un approccio human-centric e la trasparenza delle decisioni generate dall’AI.33 Per le imprese operanti in Ungheria, l’adozione legislativa prevista per novembre 2025 richiederà un immediato allineamento con i nuovi requisiti di conformità, in particolare per quanto riguarda la classificazione e la gestione dei rischi algoritmici.

VIII. Conclusioni e Valutazione del Rischio Strategico

Le notizie economiche del 16 ottobre 2025 delineano un panorama complesso per l’Ungheria, dominato da sfide sistemiche in ambito di governance, finanza pubblica e sicurezza energetica.

VIII.A. Rischio Sistemico Integrato

  1. Rischio di Governance Istituzionale (Elevato): La denuncia penale presentata dall’MNB sulla ristrutturazione della sede centrale 1 conferma le diffuse e gravi preoccupazioni sulla trasparenza e l’uso improprio dei fondi pubblici negli anni precedenti. Sebbene la nuova dirigenza stia cercando di ripristinare la credibilità, l’eco dello scandalo mantiene elevato il premio di rischio per gli investitori istituzionali e sottolinea la necessità di riforme profonde nella supervisione della spesa statale e parastatale.
  2. Rischio Fiscale e Strutturale (Alto): L’avvertimento di Surányi sull’austerità inevitabile 6, supportato dai dati che mostrano un persistente deficit sopra l’obiettivo (4.8% del PIL nel 2024) 14 e una crescita anemica (0.7%-1.8% prevista per il 2025) 4, indica che l’Ungheria è strutturalmente bloccata in una “trappola di crescita”.6 La pressione per un aggiustamento fiscale è ormai critica e non può essere risolta senza una riforma radicale della qualità della spesa pubblica e l’accesso ai fondi UE bloccati.
  3. Rischio Energetico Geopolitico (Critico): La scelta strategica dell’Ungheria di rafforzare la dipendenza dal gas russo 8 la espone a un rischio estremo, in particolare in un contesto regionale destabilizzato da sanzioni, come dimostrato dalla crisi NIS/JANAF in Serbia.10 Questa politica contraria alla diversificazione energetica UE aumenta la vulnerabilità dell’economia a shock esterni non gestibili a livello nazionale.
  4. Rischio di Distorsione Microeconomica: L’intervento governativo nel mercato residenziale attraverso programmi di sussidio come Otthon Start sta creando una domanda artificiale che rischia di generare una bolla dei prezzi e un’acuta crisi di affordability per le famiglie ungheresi.32

VIII.B. Prospettive Strategiche (Outlook 2026)

Per evitare l’impatto più severo delle misure di austerità previste, la politica economica ungherese dovrà concentrarsi su due obiettivi principali nel 2026:

  1. Risolvere il Blocco Finanziario UE: La capacità di un futuro governo di sbloccare i circa 20 miliardi di euro di fondi UE (Coesione e RRF) bloccati rappresenta il catalizzatore più significativo per fornire lo spazio fiscale necessario per le riforme e per sostenere gli investimenti.6
  2. Riforma della Spesa Pubblica: La stabilità finanziaria richiede una profonda ristrutturazione della spesa statale, con tagli diretti alle voci non essenziali (media di stato, propaganda e trasferimenti opachi a società controllate) al fine di evitare che l’aggiustamento ricada interamente sui cittadini o sul settore produttivo, come indicato dall’analisi di Surányi.6
  3. Vigilanza Istituzionale: Il successo della nuova MNB nel ristabilire la trasparenza e l’ortodossia monetaria sarà fondamentale per garantire che la politica monetaria sia effettivamente data-driven e che possa ricondurre l’inflazione al target del 3%.12

La convergenza di questi rischi rende l’Ungheria un mercato ad alta vigilanza. La ripresa del 2025, sebbene in atto, poggia su fondamenta instabili che richiedono urgenti correzioni strutturali e un allineamento strategico più chiaro rispetto agli imperativi geopolitici ed economici europei.

FONTI

  1. A Magyar Nemzeti Bank feljelentést tett a Szabadság téri székház felújítása kapcsán, accessed October 16, 2025, https://www.mnb.hu/sajtoszoba/sajtokozlemenyek/2025-evi-sajtokozlemenyek/a-magyar-nemzeti-bank-feljelentest-tett-a-szabadsag-teri-szekhaz-felujitasa-kapcsan
  2. A MNB feljelentést tett a saját székháza fényűző felújítása miatt – 444, accessed October 16, 2025, https://444.hu/2025/10/16/a-magyar-nemzeti-bank-feljelentest-a-sajat-szekhaza-fenyuzo-felujitasa-miatt
  3. inflation report – MNB, accessed October 16, 2025, https://www.mnb.hu/letoltes/eng-ir-digitalis-29.pdf
  4. 2025 In-Depth Review Hungary – Economy and Finance, accessed October 16, 2025, https://economy-finance.ec.europa.eu/document/download/ea70dad1-da8b-410c-a683-0789e405068c_en?filename=ip312_en.pdf&prefLang=hu
  5. 2025 Article IV Consultation-Press Release; Staff Report; and Statement by the Executive Director for Hungary – International Monetary Fund (IMF), accessed October 16, 2025, https://www.imf.org/-/media/Files/Publications/CR/2025/English/1hunea2025001-source-pdf.ashx
  6. Surányi György szerint komoly megszorítások várhatók, ha a Fidesz marad kormányon – 444, accessed October 16, 2025, https://444.hu/2025/10/14/suranyi-gyorgy-szerint-komoly-megszoritasok-varhatok-ha-a-fidesz-marad-kormanyon
  7. When could Hungary’s central bank first cut interest rates? – Portfolio.hu, accessed October 16, 2025, https://www.portfolio.hu/en/economy/20251003/when-could-hungarys-central-bank-first-cut-interest-rates-790722
  8. Russian gas deliveries to Hungary hit new record: Hungarian FM …, accessed October 16, 2025, https://english.news.cn/europe/20251016/9e9738fa1e634bf38f2466f8ed04f8e6/c.html
  9. Serbia braces for energy crisis as US sanctions its only oil refinery – WorldECR, accessed October 16, 2025, https://www.worldecr.com/news/serbia-braces-for-energy-crisis-as-us-sanctions-its-only-oil-refinery/
  10. Croatia ready to acquire Serbian company NIS – MobilityPlaza, accessed October 16, 2025, https://www.mobilityplaza.org/news/42834
  11. Hungary Inflation Rate – Trading Economics, accessed October 16, 2025, https://tradingeconomics.com/hungary/inflation-cpi
  12. Hungary: Staff Concluding Statement of the 2025 Article IV Mission, accessed October 16, 2025, https://www.imf.org/en/News/Articles/2025/06/20/hungary-staff-concluding-statement-of-the-2025-article-iv-mission
  13. Nagy suggerisce di alzare l’obiettivo di inflazione dal 3% – ECONOMIA.HU, accessed October 16, 2025, https://economia.hu/nagy-suggerisce-di-alzare-lobiettivo-di-inflazione-dal-3/
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  15. commercial real estate market report – 2025 – MNB, accessed October 16, 2025, https://www.mnb.hu/letoltes/commercial-real-estate-market-report-april-2025.pdf
  16. Budapest Real Estate Market: 2025 Investor Guide, accessed October 16, 2025, https://thewanderinginvestor.com/international-real-estate/a-real-estate-investment-in-budapest-hungary/
  17. Matolcsy’s downfall – the State Audit Office investigates Central Bank spending – Atlatszo, accessed October 16, 2025, https://english.atlatszo.hu/2025/04/03/matolcsys-downfall-the-state-audit-office-investigates-central-bank-spending/
  18. 1 SUMMARY The status and responsibilities of the MNB (the central bank of Hungary) are laid down in the Fundamental Law of Hunga, accessed October 16, 2025, https://www.asz.hu/files/MNB_summary_EN.pdf
  19. 81 milliárdot kaptak, hogy felújítsák az MNB székházát, aztán hibákkal tele adták át. A jegybank most bekeményített – Telex, accessed October 16, 2025, https://telex.hu/gazdasag/2025/10/15/jegybank-szabadsag-teri-szekhaz-mnb-raw-development-bankgarancia-somlai-balint
  20. Hungary’s State Audit Office files criminal complaint over operation of National Bank foundations – bne IntelliNews, accessed October 16, 2025, https://www.intellinews.com/hungary-s-state-audit-office-files-criminal-complaint-over-operation-of-national-bank-foundations-372616/
  21. Hungarian National Bank foundation investigated for malfeasance – Telex, accessed October 16, 2025, https://telex.hu/english/2025/03/26/hungarian-national-bank-foundation-investigated-for-malfeasance
  22. Papír van róla: kockázatos, amit a kormány csinál – Privátbankár.hu, accessed October 16, 2025, https://privatbankar.hu/cikkek/penzugyi_szektor/papir-van-rola-kockazatos-amit-a-kormany-csinal.html
  23. European operator confirms it can halt Russian LNG shipments by 2027, replacing supplies with US gas – Euromaidan Press, accessed October 16, 2025, https://euromaidanpress.com/2025/10/16/european-operator-confirms-it-can-halt-russian-lng-shipments-by-2027-replacing-supplies-with-us-gas/
  24. MEPs vote for stricter rules to phase out Russian gas and oil – ceenergynews, accessed October 16, 2025, https://ceenergynews.com/oil-gas/eu-phase-out-russian-gas-and-oil/
  25. Nem csökken az amerikai szankciók miatti szerbiai üzemanyag-para, hiába növelte a MOL a szállításait – 444, accessed October 16, 2025, https://444.hu/2025/10/11/nem-csokken-az-amerikai-szankciok-miatti-szerbiai-uzemanyag-para-hiaba-novelte-a-mol-a-szallitasait
  26. US delays sanctions on Serbian refinery operator to allow Croatian pipeline deliveries, accessed October 16, 2025, https://www.bairdmaritime.com/offshore/transport/us-delays-sanctions-on-serbian-refinery-operator-to-allow-croatian-pipeline-deliveries
  27. Videón a most nyíló zuglói minipláza – Economx.hu, accessed October 16, 2025, https://www.economx.hu/ingatlan/holnap-nyilik-meg-zuglo-miniplazaja-video.817782.html/amp
  28. Bemutatkozott a főváros új bevásárlóközpontja – fotók – Magyar Építők, accessed October 16, 2025, https://magyarepitok.hu/aktualis/2025/10/ma-delben-mutatkozott-be-a-fovaros-uj-bevasarlokozpontja
  29. Átadásra kész a Zenit Corso – modern infrastruktúrával újult meg Zugló szíve – Építészfórum, accessed October 16, 2025, https://epiteszforum.hu/atadasra-kesz-a-zenit-corso–modern-infrastrukturaval-ujult-meg-zuglo-szive
  30. Hungary Real Estate Market Outlook Midpoint 2025 | HU – Cushman & Wakefield, accessed October 16, 2025, https://www.cushmanwakefield.com/en/hungary/insights/hungary-real-estate-market-outlook-midpoint-2025
  31. Hungary’s Residential Property Market Analysis 2025, accessed October 16, 2025, https://www.globalpropertyguide.com/europe/hungary/price-history
  32. Mekkora gazdasági növekedés jöhet jövőre? És hány forint lesz 2025 végén egy euró?, accessed October 16, 2025, https://www.startlap.hu/ingatlan/mekkora-gazdasagi-novekedes-johet-jovore-es-hany-forint-lesz-2025-vegen-egy-euro/
  33. Hungary: Government presents regulatory framework in 2025-2030 AI Strategy | News, accessed October 16, 2025, https://www.dataguidance.com/news/hungary-government-presents-regulatory-framework-2025
  34. Hungary announces new AI strategy and regulation plans – CMS LawNow, accessed October 16, 2025, https://cms-lawnow.com/en/ealerts/2025/09/hungary-announces-new-ai-strategy-and-regulation-plans
  35. Hungary – AI Regulatory Horizon Tracker – Bird & Bird, accessed October 16, 2025, https://www.twobirds.com/en/capabilities/artificial-intelligence/ai-legal-services/ai-regulatory-horizon-tracker/hungary
  36. Tuzson Bence: Az EU jogi versenyképessége volt a fő téma az uniós igazságügyi miniszterek informális ülésén | hirado.hu, accessed October 16, 2025, https://hirado.hu/kulfold/cikk/2024/07/23/tuzson-bence-az-eu-jogi-versenykepessege-volt-a-fo-tema-az-unios-igazsagugyi-miniszterek-informalis-ulesen
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