Stato dell’Economia Ungherese: Analisi Macroeconomica, Sviluppi Settoriali e Dinamiche Geopolitiche – 9 Dicembre 2025

Riepilogo Esecutivo

La data del 9 dicembre 2025 segna un punto di inflessione critico per l’economia ungherese, caratterizzata da una dicotomia sempre più marcata tra una politica estera aggressiva e sovranista e le crescenti tensioni strutturali interne. L’analisi degli eventi odierni rivela un governo impegnato in una complessa partita a scacchi su più tavoli: dal consolidamento dell’asse energetico e industriale con Turchia e Russia, al tentativo di salvare in extremis i fondi europei congelati attraverso manovre di ingegneria finanziaria, fino alla gestione microeconomica di un’inflazione alimentare che, sebbene statisticamente moderata, continua a erodere il potere d’acquisto delle famiglie.

In questo rapporto, redatto con l’obiettivo di fornire un quadro esaustivo e dettagliato, si esaminano le interconnessioni tra le decisioni macroeconomiche prese a Budapest e le loro ripercussioni tangibili a livello locale, dalle grandi manovre infrastrutturali a Mohács fino alle crisi occupazionali nel settore ferroviario e alle ispezioni sanitarie nel comitato di Vas.

PODCAST IN ITALIANO

1. Geopolitica Economica e Strategia Industriale

La giornata odierna evidenzia in modo inequivocabile la strategia di Budapest di diversificare le proprie dipendenze economiche, riducendo l’esposizione verso l’Occidente istituzionale attraverso un rafforzamento dei legami con i partner orientali. Questa “apertura a Est” non è più solo retorica diplomatica, ma si traduce in contratti industriali e riposizionamenti infrastrutturali critici.

1.1 L’Asse Budapest-Istanbul: Difesa e Tecnologia

La visita del Primo Ministro Viktor Orbán e della delegazione imprenditoriale a Istanbul ha catalizzato una serie di accordi che trasformano la Turchia da partner commerciale a pilastro della sicurezza nazionale e industriale ungherese. Al centro di questa trasformazione si trova il Gruppo 4iG, che sta rapidamente evolvendo da operatore di telecomunicazioni a conglomerato strategico della difesa.

Il Ruolo di 4iG e l’Industria della Difesa

Le negoziazioni condotte oggi da Gellért Jászai, presidente di 4iG, hanno portato alla firma di accordi che integrano profondamente l’industria ungherese nella filiera militare turca.1

  • Partnership con Nurol Makina: L’accordo più rilevante riguarda la 4iG Space and Defence Technologies (SDT), che ha ottenuto i diritti esclusivi di distribuzione per i veicoli corazzati tattici Gidrán 4×4 in Ungheria fino al 2030.2 Questo veicolo, una versione localizzata dell’Ejder Yalçın turco, è già in servizio nelle Forze di Difesa Ungheresi. L’accordo odierno non si limita alla vendita, ma pone le basi per una cooperazione manifatturiera che potrebbe vedere l’Ungheria diventare un hub di produzione ed esportazione per questi mezzi verso altri mercati NATO e regionali.
  • Cooperazione con Aselsan: Parallelamente, è stato siglato un memorandum d’intesa con Aselsan, gigante turco dell’elettronica per la difesa.1 La collaborazione si concentrerà su ricerca e sviluppo (R&S) in ambiti ad alto valore aggiunto come i sistemi di difesa attiva e l’intelligence dei segnali (SIGINT). Jászai ha sottolineato come questi accordi facilitino il “trasferimento tecnologico”, un elemento cruciale per l’ambizione ungherese di sviluppare un’industria della difesa autonoma e tecnologicamente avanzata.1

Implicanze Strategiche

Questi movimenti segnalano una volontà di “outsourcing strategico” della modernizzazione militare verso partner non-UE, riducendo la dipendenza dai fornitori tradizionali tedeschi o americani e creando un legame di interdipendenza con la Turchia, attore chiave per la sicurezza energetica e migratoria dell’Europa sud-orientale.

1.2 La Sicurezza Energetica e il Fattore Russo

Mentre l’Unione Europea prosegue nei suoi sforzi di disaccoppiamento energetico dalla Russia, l’Ungheria riafferma e approfondisce i suoi legami. La visita odierna del Ministro degli Esteri Péter Szijjártó a Mosca è stata esplicitamente inquadrata come una “preparazione all’era economica post-bellica”.3

Il Trasferimento del Quartier Generale di TurkStream

Una delle notizie più significative, con profonde implicazioni geopolitiche, è l’annuncio del trasferimento della sede operativa del gasdotto TurkStream dai Paesi Bassi all’Ungheria.5

  • Contesto: Il TurkStream è rimasto uno dei pochi corridoi attivi per il gas russo verso l’Europa. Spostare il suo centro legale e operativo in Ungheria è una mossa difensiva volta a proteggere l’infrastruttura da potenziali sanzioni o ostilità regolatorie olandesi e comunitarie.
  • Dichiarazioni di Szijjártó: Il Ministro ha ribadito che la cooperazione energetica con la Russia deve rimanere “senza ostacoli”, definendo la sicurezza dell’approvvigionamento una linea rossa invalicabile per Budapest.7 Questa mossa consolida l’Ungheria come l’hub centrale per il transito del gas russo nell’Europa centrale, garantendo a Budapest una leva negoziale sia verso Mosca che verso Bruxelles.

Accelerazione di Paks II

Sempre da Mosca, è giunta la conferma che i lavori per l’espansione della centrale nucleare di Paks II stanno procedendo più velocemente del previsto. Le operazioni tecniche preliminari alla “prima colata di cemento” inizieranno già dalla prossima settimana, anticipando il cronoprogramma originale.8 Questa accelerazione ha una valenza politica chiara: rendere il progetto fisicamente irreversibile prima che eventuali nuovi pacchetti sanzionatori dell’UE possano metterne a rischio la realizzazione.

2. Politica Fiscale e Ristrutturazione del Bilancio

Sul fronte interno, la giornata è stata dominata dalla pubblicazione del Decreto Governativo 1535/2025 (XII. 8.), che ha attuato una massiccia riallocazione delle risorse del bilancio 2025. Questa manovra, tipica della gestione fiscale ungherese di fine anno, rivela le priorità reali dell’esecutivo, spesso divergenti dalle dichiarazioni programmatiche di inizio anno.

2.1 I Vincitori: Infrastrutture di Prestigio e Sanità

Il decreto ha spostato circa 90 miliardi di fiorini (HUF), delineando chiaramente chi beneficia del favore governativo.9

  • Il Ponte sul Danubio a Mohács: Il principale beneficiario è il progetto del nuovo ponte a Mohács, che ha ricevuto un’iniezione di 63,7 miliardi di HUF.9 Questo progetto, oltre al suo valore logistico, riveste un’importanza simbolica per il governo, rappresentando la capacità dello Stato di realizzare grandi opere nonostante le ristrettezze economiche. Tuttavia, critici locali sottolineano come tali risorse siano state distolte da necessità più pressanti di manutenzione ordinaria.
  • Farmaceutica: Il Fondo di Assicurazione Sanitaria ha ricevuto 35 miliardi di HUF extra per il finanziamento di farmaci ad alto costo.9 Questa misura tampone risponde alle crescenti segnalazioni di carenze di medicinali specialistici, un problema cronico del sistema sanitario ungherese.
  • Concessionari Autostradali: È stato aumentato di 29 miliardi di HUF il canone di disponibilità pagabile a MKIF (Magyar Koncessziós Infrastruktúra Fejlesztő Zrt.), portando il totale annuo a quasi 400 miliardi di HUF.9 Questo aumento riflette l’indicizzazione dei costi di gestione delle autostrade, che continuano a gravare pesantemente sul bilancio statale.

2.2 I Perdenti: Ferrovie e Sviluppo Locale

Le coperture per queste spese extra sono state trovate tagliando fondi in settori cruciali, creando tensioni immediate.

  • Trasporti Ferroviari: Il Ministero delle Costruzioni e dei Trasporti ha subito un taglio di 18 miliardi di HUF destinati allo “Sviluppo e Modernizzazione Sostenibile delle Ferrovie”.10 Questo disinvestimento è particolarmente dannoso alla luce della crisi operativa di MÁV (le ferrovie di stato) e contraddice gli obiettivi dichiarati di spostamento modale verso il trasporto su rotaia.
  • Parco Industriale di Szeged: A livello locale, una delle vittime eccellenti della riallocazione è il Parco Industriale di Szeged, che ha visto sfumare 2 miliardi di fiorini destinati allo sviluppo infrastrutturale.11 Questo taglio potrebbe rallentare l’attrazione di investimenti esteri nella regione, che sta cercando di posizionarsi come hub per l’industria automobilistica e delle batterie (con la presenza di BYD).
  • Investimenti Immobiliari Pubblici: Sono stati tagliati anche 17,7 miliardi di HUF da progetti di investimento edilizio prossimi al completamento, segnalando un rallentamento forzato nel settore delle costruzioni pubbliche.9

3. La Crisi dei Fondi Europei e la Manovra “Scappatoia”

Una delle rivelazioni più significative del 9 dicembre riguarda la strategia del governo per salvare i fondi del Recovery and Resilience Facility (RRF) dell’UE, attualmente congelati a causa delle preoccupazioni sullo stato di diritto.

3.1 Il Meccanismo di Ingegneria Finanziaria

Con la scadenza di agosto 2026 per l’utilizzo dei fondi RRF che si avvicina inesorabilmente, il governo ungherese sta elaborando una soluzione tecnica per evitare la perdita definitiva di circa 1.600 miliardi di fiorini.12

  • La Strategia: Il piano prevede il trasferimento diretto di questi fondi alla Banca di Sviluppo Ungherese (MFB – Magyar Fejlesztési Bank) sotto forma di aumento di capitale o iniezione di liquidità.12
  • La Logica Contabile: Dal punto di vista della rendicontazione UE, una volta che i fondi vengono trasferiti dal bilancio statale a un ente implementatore come la MFB, il progetto può essere tecnicamente classificato come “completato” o “assorbito”. Questo permetterebbe all’Ungheria di dichiarare formalmente l’utilizzo dei fondi entro la scadenza, anche se il denaro non è ancora fluito nell’economia reale o ai beneficiari finali.

3.2 Rischi e Precedenti

Questa manovra ricalca un approccio simile utilizzato dalla Polonia, ma con differenze sostanziali nel contesto politico. Mentre Varsavia aveva avviato riforme sostanziali per sbloccare i fondi, Budapest sta tentando di utilizzare questa leva tecnica senza aver pienamente soddisfatto le “super milestones” relative all’indipendenza giudiziaria e alla lotta alla corruzione.14 Gli esperti avvertono che se la Commissione Europea dovesse respingere questa interpretazione creativa delle regole contabili, l’Ungheria si troverebbe di fronte a un buco di bilancio catastrofico alla fine del 2026.

4. Analisi Macroeconomica: Inflazione e Reazione Governativa

I dati rilasciati oggi dall’Ufficio Centrale di Statistica (KSH) offrono un quadro misto: l’inflazione complessiva appare sotto controllo, ma i dettagli rivelano pressioni persistenti sui beni di prima necessità.

4.1 I Dati di Novembre 2025

L’inflazione headline si è attestata al 3,8% su base annua, un dato apparentemente benigno che rientra nella fascia di tolleranza della banca centrale.15 Tuttavia, la disaggregazione dei dati mostra una realtà molto diversa per i consumatori:

  • Inflazione Alimentare Selettiva: Sebbene l’indice generale dei prezzi alimentari sia moderato (+3,2%), specifici prodotti registrano aumenti a doppia cifra. Le uova sono rincarate dell’11,2%, mentre i prodotti dolciari, in particolare cioccolato e cacao, hanno subito un’impennata del 16% circa.15 Questo fenomeno, legato in parte ai prezzi globali delle materie prime ma anche a inefficienze della filiera locale, colpisce duramente le famiglie a basso reddito.
  • Servizi e Energia: L’inflazione dei servizi rimane “appiccicosa” al 6,5%, alimentata dalla crescita dei salari nominali. I costi dell’energia domestica mostrano ancora gli effetti degli aggiustamenti tariffari, con un aumento annuo vicino al 10%.15

4.2 La Minaccia di Intervento Statale

La reazione del Ministro dell’Economia Nazionale, Márton Nagy, ai dati odierni è stata immediata e aggressiva. In un comunicato ufficiale, Nagy ha definito “inaccettabile” la persistenza dell’inflazione su beni essenziali come latticini e uova, accusando implicitamente la grande distribuzione di speculazione.16

  • Ritorno ai Price Cap? Il Ministero ha minacciato di utilizzare “tutti gli strumenti disponibili”, non escludendo un’espansione del sistema di monitoraggio prezzi online o addirittura la reintroduzione di tetti ai prezzi (price cap) se il mercato non dovesse correggere queste anomalie.16 Questa retorica segnala una potenziale nuova fase di conflittualità tra governo e settore retail, con rischi di distorsioni di mercato simili a quelle viste nel 2022-2023.

5. Crisi Settoriale e Sviluppi Aziendali

Il panorama microeconomico del 9 dicembre è dominato da una crisi nel settore logistico e da importanti movimenti nel commercio al dettaglio.

5.1 Il Collasso di Rail Cargo Hungaria

La notizia più allarmante per il settore industriale è la crisi operativa di Rail Cargo Hungaria (RCH), il principale operatore di trasporto merci su rotaia del paese. È stato confermato oggi che l’azienda si prepara a un drastico piano di ristrutturazione che include licenziamenti di massa e aumenti tariffari.17

Le Cause della Crisi

La causa scatenante è la decisione del Ministero delle Costruzioni e dei Trasporti di terminare, a partire dal 2026, i sussidi statali per il trasporto a “carro singolo” (egyeskocsi).17

  • Impatto Sistemico: Il trasporto a carro singolo – che prevede la composizione di treni raccogliendo vagoni da vari raccordi industriali sparsi sul territorio – è un servizio fondamentale per molte PMI e grandi industrie che non generano volumi sufficienti per treni blocco completi. Senza sussidi, questo servizio diventa economicamente insostenibile.
  • Conseguenze: La cancellazione del sussidio provocherà un inevitabile “modal shift” inverso: le merci torneranno su strada, aumentando la congestione e le emissioni, in netto contrasto con gli obiettivi ambientali dell’UE. Per i lavoratori di RCH, questo significa la perdita di posti di lavoro specializzati che difficilmente verranno riassorbiti altrove.

5.2 Commercio al Dettaglio: Sondaggio Penny Market e Espansione

In controtendenza rispetto alla crisi logistica, il settore retail mostra segni di vitalità, seppur adattata a un consumatore più cauto. Penny Market ha pubblicato oggi i risultati di un’ampia indagine sulle abitudini di consumo natalizie.18

Tendenze di Consumo:

  • Spesa Natalizia: Si prevede che i consumatori “digitalmente affini” spenderanno tra i 175 e i 220 miliardi di fiorini durante le festività. Il costo medio per il menu di Natale è stimato a 38.000 HUF per famiglia.18
  • Espansione Territoriale: Penny ha annunciato l’apertura di due nuovi punti vendita nella regione del Transdanubio Settentrionale, segnalando che, nonostante l’inflazione, la competizione tra discount per la quota di mercato rimane accesa.19
  • Orari di Apertura: L’azienda ha comunicato l’estensione degli orari di apertura per la vigilia di Natale (fino alle 12:00), una mossa che cerca di bilanciare la domanda dei consumatori ritardatari con le pressioni sindacali per la chiusura festiva.20

5.3 Sicurezza Alimentare: Il Caso Chocofive nel Vas

A livello locale, un intervento dell’autorità per la sicurezza alimentare (Nébih) ha scosso l’industria dolciaria proprio nel picco della stagione. È stata disposta la chiusura immediata di uno stabilimento dolciario nel comitato di Vas, identificato come Chocofive Kft..21

  • Dettagli dell’Ispezione: Gli ispettori hanno riscontrato condizioni igieniche “gravi”, tra cui pavimenti sporchi, pareti non igienizzate, stoccaggio di materie prime direttamente a terra senza pallet e certificati sanitari dei dipendenti scaduti.22
  • Impatto: Il ritiro immediato di otto linee di prodotti, inclusi i popolari “szaloncukor” (cioccolatini natalizi), rappresenta un colpo economico devastante per l’azienda e un avvertimento per l’intero settore sulla tolleranza zero delle autorità in questo periodo critico.

6. Contesto Normativo e Direttiva Omnibus UE

Oltre alle dinamiche interne, le imprese ungheresi devono confrontarsi con un quadro normativo europeo in evoluzione. Oggi si sono intensificate le discussioni sul pacchetto di semplificazione “Omnibus” della Commissione Europea, in particolare riguardo alla Direttiva sulla Rendicontazione di Sostenibilità delle Imprese (CSRD).23

Impatti Specifici per l’Ungheria

  • Soglie e Oneri: La proposta mira a innalzare le soglie per l’obbligo di rendicontazione, limitandolo alle aziende con oltre 1.000 dipendenti. Questo teoricamente esenterebbe molte imprese ungheresi di medie dimensioni.
  • La Trappola della Catena del Valore: Tuttavia, un punto critico per l’Ungheria – la cui economia è fortemente integrata nelle supply chain tedesche – è il cosiddetto “Value Chain Cap”.25 La norma intende limitare i dati che le grandi multinazionali possono richiedere ai loro fornitori PMI. Gli esperti locali temono però che, nella pratica, le grandi aziende occidentali continueranno a imporre standard ESG rigorosi ai fornitori ungheresi come condizione contrattuale de facto, vanificando la semplificazione normativa promessa da Bruxelles.

7. Notizie Locali e Microeconomia

Per comprendere appieno lo stato dell’economia, è necessario guardare oltre i grandi numeri e osservare le dinamiche locali che influenzano la vita quotidiana e il tessuto imprenditoriale regionale.

  • Szombathely (Ovest): La “Fondazione Pubblica per Szombathely” (Szombathelyért Közalapítvány) ha presentato oggi una richiesta formale al comune per estendere al 2027 la scadenza per il rimborso di un prestito.26 Questo episodio è emblematico delle difficoltà finanziarie che affliggono il settore non-profit e parapubblico locale, che fatica a generare flussi di cassa sufficienti per onorare i debiti storici.
  • Zalaegerszeg (Sud-Ovest): Il tessuto commerciale locale mostra segni di dinamismo e adattamento. Si segnala il trasferimento del negozio specializzato “Greenzone Kerékpárbolt” in una nuova sede per espandere l’attività, e l’avvio di lavori di rinnovamento della rete del gas in diverse strade cittadine.27 Questi piccoli investimenti indicano una resilienza della domanda locale per servizi specializzati e manutenzione infrastrutturale.
  • Debrecen (Est): Sebbene non strettamente economico, il conflitto politico locale riguardante l’uso improprio di dati personali da parte del Partito Tisza per richieste di fondi ai consiglieri locali 28 evidenzia il clima di tensione che permea anche l’amministrazione locale, potenzialmente distraendo dalla gestione economica della città, che è un hub cruciale per gli investimenti esteri (BMW, CATL).

8. Mercati Finanziari: La Borsa di Budapest (BÉT)

La giornata di contrattazioni alla Borsa di Budapest (BÉT) si è chiusa in territorio positivo, dimostrando una certa immunità alle incertezze fiscali, trainata dai successi aziendali specifici.

Performance del Mercato:

  • Indice BUX: Ha chiuso a 108.457,98 punti, registrando un rialzo dello 0,53% (+573,45 punti) rispetto alla chiusura precedente.29 Il volume di scambi è stato moderato, attestandosi a 5,2 miliardi di HUF.
  • 4iG (4IG): È stato il titolo protagonista della giornata, con un balzo del +2,2% a 4.420 HUF (toccando massimi intraday del +3,58%).29 Gli investitori hanno reagito con entusiasmo agli accordi firmati a Istanbul, prezzando il potenziale di crescita a lungo termine derivante dai contratti nel settore difesa.
  • OTP Bank (OTP): Ha mostrato una stabilità rassicurante, chiudendo in leggero rialzo (+0,15% a 33.720 HUF).29
  • Richter (RICHTER): Il gigante farmaceutico ha sovraperformato l’indice (+1,53% a 9.645 HUF) 29, beneficiando probabilmente dell’annuncio governativo sull’aumento dei fondi per i farmaci ad alto costo, che migliora le prospettive di ricavo nel mercato domestico.
  • Magyar Telekom (MTELEKOM): In controtendenza, ha registrato un calo dello 0,57%, riflettendo una rotazione settoriale degli investitori verso titoli più aggressivi come 4iG.29

Conclusioni e Prospettive

L’analisi integrata degli eventi del 9 dicembre 2025 restituisce l’immagine di un’economia ungherese in fase di profonda trasformazione strutturale e geopolitica.

  1. Scommessa a Est: Il governo sta scommettendo pesantemente sulla capacità di Turchia e Russia di fornire l’energia e la tecnologia necessarie per sostenere la crescita, anche a costo di frizioni con l’UE. Gli accordi di 4iG e il trasferimento di TurkStream sono prove tangibili di questa strategia.
  2. Sacrifici Selettivi: La riallocazione del bilancio dimostra una chiara preferenza per i “megaprogetti” visibili (Ponte di Mohács) a discapito della sostenibilità operativa dei servizi pubblici esistenti (ferrovie). Questo approccio rischia di erodere la competitività logistica del paese nel medio termine.
  3. Fragilità Sociale: Nonostante l’inflazione headline sia contenuta, la persistente volatilità dei prezzi alimentari e la minaccia di nuovi controlli sui prezzi indicano che la crisi del costo della vita è ancora una preoccupazione politica primaria.
  4. Rischio Fondi UE: La manovra contabile per salvare i fondi RRF attraverso la MFB è un azzardo ad alto rischio. Se fallisse, l’Ungheria potrebbe affrontare uno shock di liquidità nel 2026-2027.

In sintesi, l’Ungheria chiude il 2025 cercando di “comprare tempo” con l’UE tramite scappatoie legali, mentre costruisce febbrilmente un’architettura economica alternativa basata su capitali e tecnologie orientali.

Appendice: Tabelle Dati

Tabella 1: Indicatori di Mercato BÉT (9 Dicembre 2025)

IndicatoreValore (HUF)VariazioneVolume (M HUF)Fonte
Indice BUX108.457,98+0,53%5.21029
OTP Bank33.720+0,15%3.00429
MOL2.942+0,96%27029
Richter9.645+1,53%73629
4iG4.420+2,20%75529
Magyar Telekom1.744-0,57%10429

Tabella 2: Riallocazioni di Bilancio (Decreto 1535/2025)

Beneficiario / SettoreImporto (Mrd HUF)DirezioneFonte
Ponte Danubio Mohács63,7Aumento9
Fondo Sanitario (Farmaci)35,0Aumento9
MKIF (Canone Autostrade)29,0Aumento9
Incentivi Investimenti16,0Aumento9
Sviluppo Ferroviario18,0Taglio10
Investimenti Edilizi17,7Taglio9
R&S Affari Esteri10,0Taglio10
Parco Ind. Szeged2,0Taglio11

Rapporto generato sulla base dei dati disponibili per il 9 dicembre 2025.

FONTI

  1. Űriparról és védelmi kérdésekről tárgyalt Törökországban Jászai Gellért, accessed December 9, 2025, https://www.portfolio.hu/uzlet/20251209/uriparrol-es-vedelmi-kerdesekrol-targyalt-torokorszagban-jaszai-gellert-804932?amp
  2. Fontos törökországi megállapodásokról tett bejelentést a 4iG, accessed December 9, 2025, https://infostart.hu/gazdasag/2025/12/08/fontos-torokorszagi-megallapodasokrol-tett-bejelentest-a-4ig
  3. Hungary prepares for post-war economic era ᐉ News from Fakti.bg – World, accessed December 9, 2025, https://fakti.bg/en/world/1020278-hungary-prepares-for-post-war-economic-era
  4. FM Szijjártó: 240 Hungarian–Russian business meetings held in Moscow as companies prepare for post-war economic era, accessed December 9, 2025, https://abouthungary.hu/news-in-brief/fm-szijjarto-240-hungarianrussian-business-meetings-held-in-moscow-as-companies-prepare-for-post-war-economic-era
  5. Daily Memo: Hungarian Minister in Moscow, Israeli Border Fence, accessed December 9, 2025, https://geopoliticalfutures.com/daily-memo-hungarian-minister-in-moscow-israeli-border-fence/
  6. Russia, Turkiye, Assist Hungary In Maintaining Energy Sovereignty – russia’s pivot to asia, accessed December 9, 2025, https://russiaspivottoasia.com/russia-turkiye-assist-hungary-in-maintaining-energy-sovereignty/
  7. Hungarian Prime Minister boots unhindered energy relations, accessed December 9, 2025, https://www.plenglish.com/news/2025/12/09/hungarian-prime-minister-boots-unhindered-energy-relations/
  8. FM Szijjártó: Paks expansion progressing ahead of schedule, preparatory works for first concrete to begin next week, accessed December 9, 2025, https://abouthungary.hu/news-in-brief/fm-szijjarto-paks-expansion-progressing-ahead-of-schedule-preparatory-works-for-first-concrete-to-begin-next-week
  9. Hivatalos, újabb elképesztő osztogatásba kezd a kormány: itt a lista, mire megy el a pénz, accessed December 9, 2025, https://www.penzcentrum.hu/gazdasag/20251209/hivatalos-ujabb-elkepeszto-osztogatasba-kezd-a-kormany-itt-a-lista-mire-megy-el-a-penz-1190094
  10. Jön az év vége, megkezdődött az állami pénzszórás, accessed December 9, 2025, https://www.portfolio.hu/uzlet/20251208/jon-az-ev-vege-megkezdodott-az-allami-penzszoras-804874
  11. Költségvetési átcsoportosítás: 2 milliárd forinttól esik el a Szeged Ipari Park – Szegedi hírek, accessed December 9, 2025, https://szeged365.hu/2025/12/09/koltsegvetesi-atcsoportositas-2-milliard-forinttol-esik-el-a-szeged-ipari-park/
  12. A magyar kormány egy jogi kiskapuval mentene meg 1600 milliárd forintnyi EU-forrást, accessed December 9, 2025, https://www.portfolio.hu/unios-forrasok/20251209/a-magyar-kormany-egy-jogi-kiskapuval-mentene-meg-1600-milliard-forintnyi-eu-forrast-804908
  13. Uniós pénzek – meglepő csavarral mentené a kormány, ami már nem biztos, hogy menthető, accessed December 9, 2025, https://www.forbes.hu/penz/unios-penzek-mfb/
  14. Assessing Hungary’s compliance with conditions to access EU funds in November 2025, accessed December 9, 2025, https://helsinki.hu/en/assessing-hungarys-compliance-with-conditions-to-access-eu-funds-in-november-2025/
  15. A fogyasztói árak az előző év azonos hónapi értékeket átlagosan 3,8% – KSH, accessed December 9, 2025, https://www.ksh.hu/gyorstajekoztatok/far/far2511.html
  16. Nagy Márton: elfogadhatatlan a magas élelmiszerinfláció, a kormány minden eszközzel kész fellépni a családok védelmében – MTI, accessed December 9, 2025, https://mti.hu/hirek/2025/02/11/nagy-marton-elfogadhatatlan-magas-elelmiszerinflacio-kormany-minden-eszkozzel-kesz
  17. Áremelésre és brutális leépítésre kényszerül a magyar óriáscég: rengeteg dolgozó jövője bizonytalan – Pénzcentrum, accessed December 9, 2025, https://www.penzcentrum.hu/karrier/20251209/aremelesre-es-brutalis-leepitesre-kenyszerul-a-magyar-oriasceg-rengeteg-dolgozo-jovoje-bizonytalan-1190105
  18. Mennyit költünk idén karácsonyra? – PwC, accessed December 9, 2025, https://www.pwc.com/hu/hu/sajtoszoba/2025/mennyit_koltunk_iden_karacsonyra.html
  19. Két magyar városban is üzletet nyitott a Penny: robbant az akcióbomba, indulhat a roham, accessed December 9, 2025, https://www.penzcentrum.hu/vasarlas/20251120/ket-magyar-varosban-is-uzletet-nyitott-a-penny-robbant-az-akciobomba-indulhat-a-roham-1189026
  20. A PENNY bejelentette, hogyan lesznek nyitva az üzletei a 2025-ös ünnepi időszakban, accessed December 9, 2025, https://blikkruzs.blikk.hu/aktualis/kozugy/penny-unnepi-nyitvatartas-2025/zvherfw
  21. Felfüggesztette a Nébih egy Vas vármegyei édesipari üzem működését (frissítve), accessed December 9, 2025, https://www.savariaforum.hu/rovat/felfuggesztette-a-nebih-egy-vas-varmegyei-edesipari-uzem-mukodeset
  22. Gusztustalan mocsokban gyártották a szaloncukrokat, közbelépett a Nébih (+videó), accessed December 9, 2025, https://nyugatifeny.hu/2025/12/09/gusztustalan-mocsokban-gyartottak-a-szaloncukrokat-kozbelepett-a-nebih-video
  23. EU Omnibus jogalkotási csomag – A fenntarthatósági jelentéstétel és a versenyképesség egyensúlya | EY – Global, accessed December 9, 2025, https://www.ey.com/hu_hu/insights/climate-change-sustainability-services/eu-omnibus-jogalkotasi-csomag-fenntarthatosagi-jelentestetel
  24. Miről szól az ESG Omnibus javaslatcsomag? – PwC, accessed December 9, 2025, https://www.pwc.com/hu/hu/szolgaltatasok/esg/the-esg-omnibus.html
  25. Omnibus package – Finance – European Commission, accessed December 9, 2025, https://finance.ec.europa.eu/news/omnibus-package-2025-04-01_en
  26. Újabb haladékot kér a Szombathelyért Közalapítvány a városi kölcsön visszafizetésére, accessed December 9, 2025, https://www.savariaforum.hu/rovat/ujabb-haladekot-ker-a-szombathelyert-kozalapitvany-a-varosi-kolcson-visszafizetesere
  27. Azonnali bezárás: a Nébih lakatot tett a Vas vármegyei szaloncukor üzemre – ZAOL, accessed December 9, 2025, https://www.zaol.hu/helyi-gazdasag/2025/12/szaloncukor-elelmiszerbiztonsag-nebih-bezaras
  28. Kampánypénzt kérne pénzt a Tisza Párt a debreceni képviselőtől – HAON, accessed December 9, 2025, https://www.haon.hu/helyi-kozelet/2025/12/tisza-part-magyar-peter-debrecen-santa-janos
  29. Budapest Stock Exchange, accessed December 9, 2025, https://www.bse.hu/
  30. Tartalmak – Bet site, accessed December 9, 2025, https://www.bet.hu/
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