Riassunto dell’Economia Ungherese: Rapporto di Analisi del 7 Agosto 2025

Executive Summary: Navigare tra le Contraddizioni dell’Economia Ungherese il 7 Agosto 2025

L’analisi dello stato attuale dell’economia ungherese al 7 agosto 2025 rivela un quadro complesso, caratterizzato da dinamiche contraddittorie. Se da un lato l’economia è sostenuta da un robusto afflusso di investimenti diretti esteri (IDE) e da una domanda interna resiliente, dall’altro deve affrontare significativi venti contrari derivanti dal rallentamento globale, da persistenti pressioni inflazionistiche e da crescenti tensioni fiscali. I principali indicatori e i recenti annunci di politica economica suggeriscono una fase di ripresa lenta e disomogenea, in cui i punti di forza in determinati settori e le politiche di supporto alla domanda interna convivono con vulnerabilità strutturali e rischi esterni.

PODCAST IN ITALIANO

I punti salienti di questa analisi includono:

  • Revisione delle Proiezioni di Crescita: Le previsioni per il PIL del 2025 sono state riviste al ribasso, con la Commissione Europea che stima una crescita dello 0,8% e il governo ungherese che ha tagliato la propria previsione all’1%.1 Questo indica una consapevolezza dei venti contrari esterni che rallentano l’economia.
  • Inflazione Persistente: L’indice dei prezzi al consumo (IPC) è aumentato del 4,6% su base annua a giugno 2025, alimentato da un ciclo di crescita salariale, aumenti delle accise e rincari nel settore dei servizi.1
  • Pressione sulla Finanza Pubblica: Il deficit di bilancio ha raggiunto 824 miliardi di HUF nel primo trimestre del 2025, e le proiezioni indicano che la finanza pubblica rimarrà sotto pressione a causa di elevati costi per il servizio del debito e di nuove misure di stimolo.3
  • Attrattività per gli IDE: Nonostante le sfide macroeconomiche, l’Ungheria continua ad attrarre ingenti investimenti esteri, superando ancora una volta la soglia dei 10 miliardi di euro in promozione degli investimenti.5 Progetti significativi in settori chiave sottolineano la sua posizione strategica.
  • Rischi Settoriali e Locali: Un report di Reuters evidenzia una grave siccità nel sud del paese, che minaccia il settore agricolo e evidenzia le vulnerabilità locali che possono avere ripercussioni a livello macroeconomico, in particolare sull’inflazione alimentare.6

Questo rapporto fornisce un’analisi dettagliata di queste dinamiche, collegando i dati macroeconomici con le notizie settoriali e aziendali per offrire una prospettiva completa e sfumata sull’economia ungherese.

1. Performance Macroeconomica: Uno Studio sulla Divergenza

L’andamento dell’economia ungherese nel primo semestre del 2025 è stato segnato da un’espansione, seppur modesta, che tuttavia non ha raggiunto le proiezioni iniziali. Questa divergenza tra aspettative e risultati effettivi è il punto centrale dell’attuale dibattito economico.

1.1 Crescita Economica: Una Lenta Ripresa Sotto Analisi

Secondo le proiezioni economiche della Commissione Europea, la crescita del PIL ungherese è prevista a un modesto 0,8% nel 2025, un leggero aumento rispetto allo 0,5% registrato nel 2024. Le previsioni indicano una riaccelerazione al 2,5% nel 2026.1 Queste cifre, tuttavia, sono state messe in discussione dalle stesse autorità ungheresi. Una recente notizia riporta che il governo ha abbassato la propria previsione di crescita per il 2025 all’1%, un “reality check” che riflette l’attuale situazione.2

La ragione principale di queste revisioni al ribasso è l’andamento del commercio globale. L’economia ungherese, essendo profondamente integrata nelle catene di approvvigionamento globali, è particolarmente sensibile alla “domanda esterna debole” e alle performance “lente” delle esportazioni di macchinari e veicoli.1 Il fatto che diversi enti di previsione stiano riducendo le loro stime di crescita non è una coincidenza, ma riflette un riconoscimento comune che il rallentamento economico dell’Ungheria non è primariamente causato da problemi interni, ma piuttosto dalla debolezza del contesto commerciale globale. Questa sensibilità agli shock esterni rappresenta una sfida significativa per la pianificazione economica a medio termine.

I principali motori della crescita, per quanto limitata, rimangono i consumi privati, alimentati da una robusta crescita dei redditi reali, esenzioni fiscali sul reddito delle persone fisiche e aumenti salariali.1 Al contrario, gli investimenti sono previsti in calo nel 2025, frenati da un clima imprenditoriale incerto e da tagli agli investimenti pubblici, per poi rimbalzare nel 2026.1

1.2 Pressioni Inflazionistiche: Una Sfida Persistente

L’inflazione continua a essere un problema centrale per l’Ungheria. L’indice dei prezzi al consumo a giugno 2025 ha registrato un aumento del 4,6% su base annua, mentre su base mensile si è osservato un aumento medio.3 Le proiezioni indicano che l’inflazione HICP dovrebbe aumentare fino al 4,1% nel 2025, prima di scendere al 3,3% nel 2026.1

Diversi fattori contribuiscono a mantenere alta l’inflazione. Gli aumenti delle accise, una ripresa dell’inflazione alimentare e il persistente slancio dell’inflazione dei servizi sono i principali responsabili.1 L’analisi di questi elementi rivela un ciclo economico autoalimentato. La crescita elevata dei salari nominali, guidata dall’aumento del 9% del salario minimo nel 2025 e da un mercato del lavoro “ristretto” (il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere al 4,4% nel 2025) 1, sostiene il consumo interno. A sua volta, questa forte domanda interna mantiene alta la pressione sui prezzi, rendendo l’inflazione un problema di natura strutturale e non solo congiunturale. Sebbene le normative temporanee sui prezzi e le negoziazioni con i fornitori di servizi possano moderare temporaneamente l’inflazione, i prezzi sono destinati ad aggiustarsi una volta che tali misure termineranno.1

1.3 Politica Fiscale e Finanza Pubblica: Un Deficit in Aumento

La situazione fiscale del paese desta preoccupazione. Il deficit di bilancio per il primo trimestre del 2025 è stato di 824 miliardi di HUF, equivalenti a circa 2 miliardi di euro.3 Sebbene il deficit del 2024 sia diminuito al 4,8% del PIL rispetto al 6,7% del 2023, è stato leggermente superiore all’obiettivo del governo del 4,5%.4 La Commissione Europea prevede che il deficit rimarrà elevato, al 4,6% del PIL nel 2025.1

La relazione tra politica fiscale, contesto geopolitico e rischio sovrano è evidente. La Commissione sottolinea come il rapporto debito/PIL del governo sia aumentato al 73,6% nel 2024 e si prevede un ulteriore aumento al 74,5% nel 2025, in parte a causa dell’indebolimento del fiorino e dell’acquisizione dell’aeroporto di Budapest.1 Queste dinamiche, insieme agli elevati costi di servizio del debito (i più alti dell’Unione Europea), contribuiscono a un profilo di rischio sovrano significativo, come dimostrato dagli spread sui titoli di stato ungheresi che si mantengono oltre i 400 punti base rispetto ai titoli tedeschi.4

Il governo ha adottato il suo budget per il 2025 a novembre 2024 e ha lanciato un “Piano d’Azione di Politica Economica in 21 punti” che include misure di stimolo finanziate da aumenti fiscali, come nuove tasse sulle transazioni finanziarie e una modifica della tassa sugli extraprofitti delle banche.4 L’obiettivo di deficit per il 2025 è del 3,7% del PIL 4, ma recenti annunci di spesa e progressi limitati nell’assorbimento dei fondi dell’UE potrebbero rendere questo obiettivo difficile da raggiungere.4

Di seguito, una tabella riassuntiva dei principali indicatori macroeconomici:

IndicatorePeriodoValore (H1 2025)Previsione 2025Previsione 2026Fonte
Crescita PILTrimestre 1-0,2% (q-o-q)0,8% (Commissione UE)2,5% (Commissione UE)1
Inflazione IPCGiugno4,6% (y-o-y)4,1% (Commissione UE)3,3% (Commissione UE)1
Tasso di Disoccupazione20244,5%4,4% (Commissione UE)4,3% (Commissione UE)1
Deficit di BilancioTrimestre 1824 miliardi HUF4,6% del PIL (Commissione UE)4,1% del PIL (Commissione UE)1
Debito Pubblico/PIL202473,6%74,5% (Commissione UE)1

2. Dettagli Settoriali e Microeconomici: Recupero Disomogeneo e Segnali di Crisi

L’analisi dell’economia a livello settoriale e locale rivela che la ripresa è disomogenea, con alcuni settori che mostrano resilienza mentre altri affrontano difficoltà significative.

2.1 Settori Industriale, Edilizio e del Commercio al Dettaglio

I dati di maggio 2025 dell’Ufficio Centrale di Statistica ungherese offrono una visione contrastante. La produzione industriale ha registrato un calo del 2,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un dato che si allinea con la narrazione di esportazioni e domanda esterna “lente”.1 Al contrario, il settore delle costruzioni ha mostrato un andamento più positivo, con la produzione che ha raggiunto 1.766 milioni di euro nel medesimo mese.3 Questa performance potrebbe essere legata a progetti di investimento e a iniziative governative a sostegno del settore. Il commercio al dettaglio a maggio ha fornito dati che riflettono la robustezza dei consumi interni, come precedentemente discusso.3

2.2 La Crisi del Settore Agricolo: Un Segnale Microeconomico di Allarme

Un report di Reuters, citato in una rassegna giornaliera, evidenzia una grave siccità nelle aree agricole del sud dell’Ungheria.6 Questa situazione sta mettendo a dura prova gli agricoltori, causando una riduzione dei raccolti e un abbassamento dei livelli delle acque sotterranee. Alcuni agricoltori starebbero addirittura valutando di ricollocarsi o cercare un’occupazione alternativa.6

Sebbene possa sembrare una notizia locale e circoscritta, questo problema microeconomico ha un’implicazione macroeconomica molto significativa. Le difficoltà del settore agricolo sono direttamente collegate alla ripresa dell’inflazione alimentare, uno dei fattori che mantengono elevato l’indice dei prezzi al consumo.1 Inoltre, un settore agricolo in crisi non solo genera insicurezza alimentare, ma rappresenta anche un rischio tangibile e concreto che si aggiunge alle incertezze economiche e ai rischi menzionati in altre analisi.1 Ciò dimostra come eventi legati al clima possano tradursi direttamente in vulnerabilità economica a livello nazionale.

3. Attività Aziendale e Investimenti Diretti Esteri: Punti di Forza all’Orizzonte

Uno degli elementi più positivi e contro-intuitivi dell’attuale panorama economico ungherese è la sua capacità di attrarre ingenti investimenti diretti esteri, anche in un contesto di incertezza globale e rallentamento economico.

3.1 Il Ruolo di HIPA e gli Investimenti Stranieri

L’Agenzia Ungherese per la Promozione degli Investimenti (HIPA) ha annunciato che la promozione degli investimenti ha superato ancora una volta la soglia dei 10 miliardi di euro. Nello specifico, sono stati totalizzati 10,3 miliardi di euro in investimenti, con la creazione di 18.500 nuovi posti di lavoro.5 Questo afflusso di capitali stranieri testimonia l’attrattiva del paese come destinazione di investimento, grazie al suo sistema fiscale competitivo, agli incentivi e a una forza lavoro qualificata.5

Alcuni dei progetti più recenti e rilevanti includono:

  • GE Vernova: Un investimento di 22,5 milioni di euro per un’espansione della capacità produttiva a Veresegyház, nel settore dei prodotti industriali e dell’energia.5
  • Gruppo STOBAG: L’azienda svizzera sta costruendo la sua più grande base produttiva in Ungheria, a Sülysáp, con un investimento di 21,5 milioni di euro.5
  • Ganz: L’azienda ha raddoppiato la propria capacità produttiva a Tápiószele con un nuovo investimento di 50,4 milioni di euro, nell’ambito del “Programma 150 Nuove Fabbriche” e nel settore dell’elettronica.5

Questi investimenti concreti, mirati all’espansione della capacità produttiva in settori strategici come l’energia e la produzione industriale, dimostrano un impegno a lungo termine e una fiducia nella posizione dell’Ungheria all’interno delle catene di approvvigionamento europee.

Di seguito, una tabella riassuntiva degli investimenti principali annunciati:

AziendaSettoreValore dell’Investimento (milioni EUR)LocalitàDescrizione del Progetto
GE VernovaProdotti Industriali, Energia22,5VeresegyházEspansione della capacità
Gruppo STOBAGProdotti Industriali21,5SülysápApertura della più grande base produttiva
GanzElettronica50,4TápiószeleRaddoppio della capacità produttiva

3.2 Performance Aziendale Specifica da Portfolio.hu

L’analisi delle notizie aziendali da fonti specializzate come Portfolio.hu evidenzia un contrasto tra la performance di aziende orientate al mercato interno e quelle con un’impronta internazionale. La banca ungherese OTP, ad esempio, ha registrato una forte performance nel secondo trimestre, con un profitto al netto delle imposte di 330 miliardi di HUF.7 Allo stesso modo, la major energetica MOL ha ricevuto un aumento del prezzo obiettivo da parte di Morgan Stanley, con un rating “Hold”.7 Questi risultati indicano una solidità e una resilienza nei settori finanziari ed energetici.

Al contrario, la compagnia aerea Wizz Air ha riportato una performance deludente nel primo trimestre e un outlook non positivo per il secondo trimestre.7 Questa differenza di performance tra una banca domestica e una compagnia aerea internazionale evidenzia chiaramente l’impatto della “domanda esterna debole” 1 e delle incertezze globali sul settore dei viaggi. La capacità di Wizz Air di recuperare è direttamente legata al superamento delle sfide globali, mentre la resilienza di OTP e MOL riflette una maggiore protezione data dal loro focus sul mercato interno e su settori strategici.

4. Outlook Economico Prevalente e Rischi Chiave

L’outlook economico per l’Ungheria rimane un mix di speranze e cautele, con diversi fattori che potrebbero influenzare la traiettoria di ripresa.

4.1 Un Outlook a Due Facce e Venti Contrari Persistenti

Le principali sfide che l’economia ungherese deve affrontare rimangono la debole domanda esterna, le persistenti pressioni inflazionistiche e i rischi politici. L’outlook è sensibile ai prezzi dell’energia, alle incertezze nell’industria automobilistica e al sentiment degli investitori globali.4 A livello di policy, l’efficacia della politica monetaria è stata indebolita dagli interventi governativi.4 Inoltre, il contesto di investimento è influenzato da rischi operativi e politici, come quelli relativi allo “stato di diritto e all’indipendenza istituzionale” e alle “informazioni sul mercato”.3

4.2 La Resilienza del Settore Finanziario

Un punto di forza da sottolineare è la stabilità del settore finanziario ungherese. A seguito delle difficoltà incontrate nel 2023, il settore è ora caratterizzato da “ampi cuscinetti di capitale e liquidità e da un solido portafoglio crediti”.4 Questo indica che, nonostante le sfide macroeconomiche e fiscali, il sistema finanziario stesso non rappresenta un punto di vulnerabilità immediata e sembra essere su basi solide.

5. Conclusione: Uno Scatto d’Insieme Olistico

In sintesi, il quadro dell’economia ungherese al 7 agosto 2025 è quello di una nazione che sta attraversando un periodo di transizione complesso. Mentre i dati più recenti rivelano un’economia che si sta muovendo con un ritmo di crescita limitato, vi sono prove di una profonda dicotomia tra i suoi motori e le sue fragilità. Da un lato, l’Ungheria continua a beneficiare di una forte attrattiva per gli investimenti diretti esteri, in particolare nei settori manifatturiero e dell’energia, e la domanda interna è sostenuta da una crescita salariale robusta. Dall’altro, l’economia è frenata da un ambiente esterno poco favorevole, che si riflette nella performance del settore industriale e in quella di aziende dipendenti dal commercio internazionale.

Le sfide strutturali, come le pressioni inflazionistiche radicate in un ciclo di domanda e salari e le tensioni sulla finanza pubblica dovute a costi elevati e decisioni strategiche, non sono state ancora pienamente risolte. La storia della siccità nel sud del paese serve da promemoria del fatto che le vulnerabilità a livello microeconomico e ambientale possono avere conseguenze dirette e significative a livello macro. Per gli investitori e gli analisti, il messaggio chiave è che l’Ungheria non può essere considerata attraverso un singolo indicatore. Una comprensione completa richiede di riconoscere sia la resilienza selettiva e le opportunità di investimento che le sfide strutturali e i rischi geopolitici che persistono.

FONTI

  1. Economic forecast for Hungary – European Commission, accessed August 7, 2025, https://economy-finance.ec.europa.eu/economic-surveillance-eu-economies/hungary/economic-forecast-hungary_en
  2. Hungary’s government finally faces reality, cuts … – bne IntelliNews, accessed August 7, 2025, https://www.intellinews.com/hungary-s-government-finally-faces-reality-cuts-2025-growth-forecast-to-1-393579/
  3. Homepage (UNGHERIA) – infoMercatiEsteri – www.infomercatiesteri.it, accessed August 7, 2025, https://www.infomercatiesteri.it/paese.php?id_paesi=97
  4. 2025 In-Depth Review Hungary – Economy and Finance, accessed August 7, 2025, https://economy-finance.ec.europa.eu/document/download/ea70dad1-da8b-410c-a683-0789e405068c_en?filename=ip312_en.pdf&prefLang=hu
  5. Hungarian Investment Promotion Agency, accessed August 7, 2025, https://hipa.hu/
  6. Arctic hits 30C | OPEC boosts oil | Barclays’ net-zero retreat – Carbon …, accessed August 7, 2025, https://www.carbonbrief.org/daily-brief/arctic-hits-30c-opec-boosts-oil-barclays-net-zero-retreat/
  7. Online Financial Journal – Budapest – Portfolio.hu, accessed August 7, 2025, https://www.portfolio.hu/en
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