1. Introduzione e Panorama Esecutivo
Il 10 dicembre 2025 rappresenta una data di snodo fondamentale per l’economia ungherese, caratterizzata dalla convergenza di decisioni di politica fiscale a lungo termine, ristrutturazioni aziendali di portata sistemica e manovre geopolitiche volte a consolidare la sovranità economica nazionale in vista del ciclo elettorale del 2026. Il presente rapporto offre un’analisi esaustiva dello stato dell’economia ungherese, disaggregando i dati macroeconomici, le strategie corporative dei “campioni nazionali”, le dinamiche di sviluppo regionale e le politiche sociali espansive.
L’economia ungherese si trova in una fase di transizione delicata. Dopo un biennio segnato da stagnazione e alta inflazione, il paese sta tentando di orchestrare una ripresa guidata dalla domanda interna e dagli investimenti diretti esteri (IDE) nel settore della mobilità elettrica, pur dovendo gestire un deficit di bilancio persistente e relazioni complesse con l’Unione Europea. Le notizie odierne evidenziano una strategia governativa a due binari: da un lato, il sostegno diretto al reddito delle famiglie (attraverso la 14a mensilità pensionistica e i sussidi energetici) per stimolare i consumi; dall’altro, il consolidamento del controllo statale o para-statale su infrastrutture critiche (telecomunicazioni, difesa, energia) per garantire la sicurezza nazionale e l’indipendenza tecnologica.
Particolare rilievo assume la trasformazione del Gruppo 4iG, che attraverso una serie di acquisizioni e dismissioni annunciate o finalizzate in data odierna, si conferma come il perno della strategia digitale e di difesa del governo. Parallelamente, la divergenza economica tra la capitale Budapest — alle prese con una crisi di liquidità istituzionale — e i poli industriali regionali come Debrecen e Szeged, in pieno boom manifatturiero, ridisegna la geografia della ricchezza nel paese.
PODCAST IN ITALIANO

2. Analisi Macroeconomica: Tra Stagnazione e Ripresa
Le proiezioni economiche attuali delineano un quadro di cauta ripresa, condizionata tuttavia da fattori esterni volatili e da squilibri interni strutturali.
2.1 Dinamiche del Prodotto Interno Lordo (PIL)
Secondo le previsioni economiche della Commissione Europea, il PIL ungherese è proiettato a crescere di un modesto 0,4% nel 2025.1 Questo dato riflette le difficoltà incontrate dall’economia nel primo semestre dell’anno, dove la debolezza della domanda esterna — in particolare dalla Germania, principale partner commerciale — ha pesato sul settore manifatturiero orientato all’export. Tuttavia, si prevede un’accelerazione significativa per il biennio successivo, con una crescita stimata al 2,3% nel 2026 e al 2,1% nel 2027.1
La composizione della crescita sta subendo una mutazione fondamentale. Mentre negli anni passati l’export era il motore trainante, per il 2025 e il 2026 si prevede che la domanda interna assuma il ruolo di protagonista. I consumi privati dovrebbero crescere del 3,5% nel 2025 1, sostenuti da un incremento dei salari reali e da misure fiscali espansive. Tuttavia, questo aumento dei consumi sarà parzialmente compensato da un incremento delle importazioni, necessario per soddisfare la domanda di beni di consumo e di beni capitali per i nuovi impianti industriali in costruzione.
Gli investimenti, che hanno subito una contrazione nel 2024 e nella prima parte del 2025, sono previsti in graduale ripresa, trainati principalmente dai mega-progetti nel settore delle batterie e dei veicoli elettrici (EV) e dagli investimenti pubblici in infrastrutture, sebbene questi ultimi siano vincolati dalla disponibilità di fondi UE e dallo spazio fiscale domestico. Per il 2027, si prevede un aumento degli investimenti del 4,1%, alimentato anche da una ripresa del settore delle costruzioni residenziali e da un miglioramento del clima di fiducia delle imprese.1
2.2 Inflazione e Pressioni sui Prezzi
L’inflazione, dopo aver raggiunto picchi a doppia cifra negli anni precedenti, mostra segni di moderazione ma rimane al di sopra degli obiettivi della Banca Centrale. Le previsioni indicano un tasso di inflazione medio del 4,5% per il 2025, destinato a scendere sotto il 4% nel 2026 (3,6%) e nel 2027 (3,5%).1
Nonostante il trend discendente, le pressioni inflazionistiche sottostanti rimangono forti. L’inflazione dei servizi, in particolare, si dimostra vischiosa, alimentata dalla crescita dei salari nominali in un mercato del lavoro teso. Inoltre, le misure governative di sostegno al reddito e l’aumento delle accise sui carburanti o le modifiche alle normative ambientali (come l’introduzione dello schema ETS2 prevista per il 2027) potrebbero generare nuove spinte al rialzo sui prezzi.1 La Banca Nazionale d’Ungheria (MNB) dovrà quindi mantenere un difficile equilibrio tra il sostegno alla crescita e il controllo dei prezzi, specialmente in un contesto di politica fiscale espansiva.
2.3 Mercato del Lavoro e Salari
Il mercato del lavoro ungherese continua a mostrare una notevole resilienza, operando in condizioni di quasi piena occupazione. Il tasso di disoccupazione si è stabilizzato intorno al 4,5% nel 2025 e si prevede un ulteriore calo al 4,3% entro il 2027.1 La scarsità di manodopera qualificata rimane una delle principali sfide per le imprese, specialmente nei nuovi poli industriali di Debrecen e Szeged.
Questa rigidità dell’offerta di lavoro, combinata con gli aumenti del salario minimo e gli adeguamenti salariali nel settore pubblico (inclusi insegnanti e sanità), manterrà la crescita dei salari nominali su livelli elevati sia nel 2025 che nel 2026. Se da un lato questo sostiene i consumi, dall’altro alimenta l’inflazione dei servizi e rischia di erodere la competitività di costo del paese se non accompagnato da un corrispondente aumento della produttività.1
| Indicatore Macroeconomico | 2025 (Stima) | 2026 (Previsione) | 2027 (Previsione) |
| Crescita PIL Reale | 0,4% | 2,3% | 2,1% |
| Inflazione (CPI) | 4,5% | 3,6% | 3,5% |
| Deficit Pubblico (% PIL) | 4,6% | 5,2% | – |
| Debito Pubblico (% PIL) | ~74% | In aumento | ~75% |
| Tasso Disoccupazione | 4,5% | In calo | 4,3% |
3. Strategia Fiscale e Gestione del Debito Pubblico: Il Piano 2026
Il 10 dicembre 2025, l’Agenzia per la Gestione del Debito Pubblico (ÁKK), in coordinamento con il Ministero dell’Economia Nazionale, ha presentato il piano di finanziamento per il 2026. Questo documento è cruciale per comprendere come l’Ungheria intenda finanziare il proprio deficit in espansione e le scadenze del debito in un contesto di tassi di interesse globali ancora elevati.
3.1 Fabbisogno di Finanziamento e Deficit
Il deficit di bilancio è proiettato al 4,6% del PIL nel 2025, con un potenziale aumento al 5,2% nel 2026 a causa delle misure discrezionali di spesa (come la 14a mensilità pensionistica) e del ciclo elettorale.1 Questo livello di deficit implica un fabbisogno di finanziamento lordo significativo.
Per coprire questo fabbisogno, l’ÁKK ha pianificato un aumento delle emissioni nette, con una particolare enfasi sul debito in valuta estera. L’obiettivo di emissione netta in valuta estera per il 2026 è stato fissato a 2.541 miliardi di fiorini (circa 6,2 miliardi di euro), in aumento rispetto ai 2.421 miliardi del 2025.2
3.2 Strategia di Diversificazione Valutaria
Uno degli elementi più rilevanti del nuovo piano è la modifica della regola tecnica riguardante l’esposizione al debito in valuta estera. Precedentemente, l’ÁKK operava con un limite massimo rigido del 30% per la quota di debito in valuta estera sul totale del debito pubblico. La nuova strategia introduce un intervallo di tolleranza, ridefinendo il benchmark al “30% più o meno 3%”.2
Attualmente, la quota di debito in valuta estera è stimata al 29,9% alla fine del 2025.2 L’ampliamento della forchetta di tolleranza offre all’ÁKK maggiore flessibilità operativa per:
- Assorbire eventuali deprezzamenti del fiorino che aumenterebbero nominalmente il valore del debito estero senza costringere a operazioni di copertura immediate e costose.
- Effettuare emissioni opportunistiche sui mercati internazionali quando le condizioni sono favorevoli, anche se ciò comporta un superamento temporaneo della soglia del 30%.
Il CEO dell’ÁKK, Mihaly Hoffmann, ha confermato che l’Ungheria prevede di emettere obbligazioni in dollari o euro probabilmente nella prima metà del 2026.3
3.3 Il Ruolo dei Fondi SAFE e le Alternative di Mercato
Una componente critica del piano di finanziamento 2026 è l’affidamento ai prestiti del programma europeo SAFE (Strategic Technologies for Europe Platform). Il governo ha iscritto a bilancio un introito di 781 miliardi di fiorini da questa fonte, destinati principalmente a finanziare investimenti nella difesa e nella sicurezza energetica.3
Tuttavia, l’accesso a questi fondi non è garantito, data la persistente tensione tra Budapest e Bruxelles sullo stato di diritto, che ha già portato al congelamento di ampie porzioni dei fondi di coesione e del RRF. L’ÁKK ha classificato i prestiti SAFE come “scenario base”, ma ha esplicitamente dichiarato di avere piani di contingenza pronti: qualora i fondi UE non dovessero materializzarsi, il fabbisogno sarà coperto tramite ulteriori emissioni sui mercati internazionali o domestici.2
3.4 Il Mercato Retail
Il mercato delle obbligazioni retail (titoli di stato destinati alle famiglie) rimane un pilastro della strategia di debito ungherese, garantendo una base di investitori domestici stabile. Per il 2026, l’obiettivo è raccogliere circa 1.000 miliardi di fiorini netti da questo canale.2 Sebbene fondamentale, questo target suggerisce una stabilizzazione della raccolta retail piuttosto che una crescita aggressiva, riflettendo forse la saturazione del risparmio delle famiglie o la concorrenza di altri strumenti di investimento in un contesto di tassi reali positivi.
4. Politica Monetaria e Mercati Finanziari
4.1 La Posizione della Banca Nazionale d’Ungheria (MNB)
La Banca Nazionale d’Ungheria (MNB) mantiene un atteggiamento di vigile attesa. Il tasso base è attualmente fermo al 6,50%.4 Questo livello è stato mantenuto per garantire la stabilità del fiorino e ancorare le aspettative di inflazione, che rimangono volatili.
Analisi recenti di Bank of America suggeriscono che la MNB potrebbe prepararsi a una svolta espansiva (“dovish shift”). Il prossimo Rapporto sull’Inflazione di dicembre è atteso come il veicolo per questa comunicazione, con la possibilità di iniziare un ciclo di tagli dei tassi di 25 punti base a partire dal primo trimestre del 2026.4 Tuttavia, gli analisti pongono tre condizioni vincolanti per questo scenario:
- Una disinflazione convincente e continua nel settore dei servizi.
- La stabilità del tasso di cambio del fiorino rispetto all’euro e al dollaro.
- L’assenza di un’ulteriore espansione fiscale pre-elettorale che potrebbe surriscaldare l’economia.4
La terza condizione appare particolarmente a rischio, date le misure fiscali annunciate dal governo (pensioni, sussidi), creando una potenziale divergenza tra politica fiscale (espansiva) e monetaria (che necessiterebbe di rimanere restrittiva).
4.2 Mercati Valutari e Azionari
Il fiorino ungherese (HUF) rimane sotto osservazione. Le previsioni di mercato indicano una notevole incertezza, con il tasso di cambio EUR/HUF che potrebbe oscillare in un range ampio (tra 360 e 390) a seconda degli esiti politici e delle relazioni con l’UE.6
Sul fronte azionario, la Borsa di Budapest (BSE) riflette le tensioni macroeconomiche e le storie di crescita specifiche. L’indice BUX ha mostrato volatilità, ma titoli specifici legati alle strategie governative, come 4iG e le banche, hanno registrato movimenti significativi. Il titolo 4iG, in particolare, ha visto una rivalutazione massiccia (+419% da inizio anno), trainata dalle acquisizioni strategiche e dal supporto statale.7
5. Strategia Corporativa e Sovranità Tecnologica: Il Caso 4iG
Il 10 dicembre 2025 si conferma come una giornata cruciale per il Gruppo 4iG, il conglomerato tecnologico che sta rapidamente diventando il braccio operativo della sovranità digitale e militare ungherese. Attraverso una complessa serie di operazioni straordinarie, il gruppo sta ridisegnando il proprio perimetro per focalizzarsi su attività ad alto valore aggiunto e strategiche.
5.1 Cessione dell’Infrastruttura Broadcasting a Pro-M
In un’operazione di razionalizzazione del portafoglio, 4iG ha concordato la vendita della sua sussidiaria 4iG Broadcasting Infrastructure Ltd. alla società statale Pro-M Zrt..8
- Oggetto della Cessione: L’operazione trasferisce allo Stato l’intera rete nazionale di trasmissione radiotelevisiva terrestre, comprendente 137 siti, 90 torri di trasmissione di proprietà, il centro microonde nazionale di Széchenyi Hill e la stazione di trasmissione di Solt.8
- Razionale Strategico: Questa mossa risponde al Decreto Governativo 410/2024, che impone la gestione unificata delle infrastrutture critiche per le comunicazioni di emergenza sotto il controllo statale. Pro-M, che già gestisce la rete radio di emergenza (EDR), diventa così il monopolista statale delle infrastrutture di trasmissione critica. Per 4iG, la cessione permette di monetizzare asset “legacy” regolamentati e a bassa crescita, generando liquidità da reinvestire in settori più dinamici.8
5.2 Espansione nel Settore IT e Telecomunicazioni
Parallelamente alla dismissione, 4iG ha rafforzato la propria presenza nel core business IT e TLC attraverso acquisizioni mirate:
- ACE Network Zrt. (100%): 4iG ha acquisito il restante 30% di ACE Network, portando la sua partecipazione al 100%.9 ACE Network è un partner Cisco Gold specializzato in sicurezza di rete, data center e infrastrutture critiche.11 L’integrazione totale di queste competenze è vitale per i progetti di 4iG nel cloud sovrano e nella cybersecurity governativa.
- Netfone Telecom (99%): 4iG ha completato l’acquisizione del 99% di Netfone Telecom, un operatore mobile virtuale (MVNO) con oltre 100.000 clienti.12 Questa operazione permette a 4iG di espandere la propria base clienti retail e SME sfruttando l’infrastruttura di rete mobile esistente del gruppo (Vodafone/One), massimizzando le sinergie operative senza costi di infrastruttura aggiuntivi.
- Integrazione PR-Telecom: È stata finalizzata l’integrazione di PR-Telecom, un operatore via cavo regionale con una forte presenza nell’Ungheria occidentale, aggiungendo circa 236.000 famiglie e 3.800 km di rete fissa al footprint del gruppo.13
5.3 Il Nuovo Polo della Difesa e Spazio
La trasformazione più radicale di 4iG riguarda il suo ingresso nel settore della difesa industriale:
- Gestamen Kutatás Fejlesztés Zrt.: La sussidiaria 4iG Space and Technologies ha acquisito il 90% di questa azienda ungherese che sviluppa armi leggere compatibili con gli standard NATO.14 Questo segna il passaggio di 4iG da fornitore di servizi IT a produttore di hardware militare.
- Partnership con Aselsan e TWF: 4iG ha firmato accordi strategici con il colosso della difesa turco Aselsan e il Fondo Sovrano Turco (TWF) per stabilire una joint venture in Ungheria.16 L’obiettivo è sviluppare e produrre sistemi di difesa attiva, droni e tecnologie di guerra elettronica in Ungheria, trasferendo know-how e rafforzando l’asse industriale Budapest-Ankara.
5.4 Innovazione Tecnologica con Elisa Polystar
Sul fronte dell’innovazione di rete, 4iG ha annunciato l’espansione della partnership con Elisa Polystar per implementare sistemi di monitoraggio di rete basati sull’Intelligenza Artificiale (AI) presso la sussidiaria One Hungary.18 Questo investimento mira a migliorare l’efficienza operativa e la customer experience attraverso l’automazione e l’analisi predittiva dei guasti, allineandosi con la strategia di digitalizzazione del gruppo.
6. Politiche Sociali e Misure di Welfare
In vista delle elezioni del 2026, il governo ha lanciato un pacchetto di misure sociali espansive, mirate a consolidare il consenso e sostenere il potere d’acquisto delle famiglie.
6.1 La 14a Mensilità Pensionistica
Il Parlamento ha approvato oggi, con 181 voti a favore e nessuno contrario, l’introduzione graduale della 14a mensilità pensionistica.19
- Piano di Implementazione: La misura partirà nel febbraio 2026 con il pagamento di una quota pari a una settimana della 14a mensilità (oltre alla 13a completa). L’importo aumenterà progressivamente negli anni successivi fino a raggiungere una mensilità intera nel 2029.21
- Impatto Economico: Considerando che la pensione media raggiungerà i 260.000 fiorini nel gennaio 2026, il trasferimento totale a febbraio per un pensionato medio sarà di circa 585.000 fiorini (pensione base + 13a + quota 14a).19 Questa iniezione di liquidità avrà un effetto immediato sui consumi, ma solleva interrogativi sulla sostenibilità fiscale a lungo termine, dato che il costo annuale a regime supererà i 150 miliardi di fiorini aggiuntivi.19
6.2 Sostegno alle Famiglie e Transizione Energetica
Il governo ha lanciato un nuovo bando per promuovere l’autonomia energetica delle famiglie. Il programma prevede sussidi a fondo perduto fino all’80% dei costi per l’installazione di sistemi di accumulo (batterie) abbinati a pannelli solari domestici.22 Con un budget di 100 miliardi di fiorini, il programma mira a incentivare l’installazione di circa 20.000-25.000 sistemi, riducendo la pressione sulla rete elettrica e abbattendo le bollette delle famiglie. I beneficiari potranno ricevere fino a 2,5 milioni di fiorini per un sistema medio.22
7. Sviluppo Regionale e Poli Industriali
L’economia ungherese mostra una crescente polarizzazione tra la capitale e i nuovi centri industriali regionali.
7.1 Debrecen: La Capitale dell’Auto Elettrica
Debrecen sta vivendo una trasformazione economica senza precedenti, trainata dall’investimento di BMW per la sua fabbrica “Neue Klasse”.
- Impatto Economico: L’investimento ha generato un boom nel settore delle costruzioni e della logistica. Il bilancio della città per il 2025 riflette entrate fiscali in forte crescita, permettendo investimenti in infrastrutture e servizi pubblici come il trasporto gratuito per i giovani.24
- Logistica: Nuovi sviluppi logistici, come il terminal ferroviario intermodale e i magazzini giganti (es. Ghibli Kft), stanno rafforzando il ruolo di Debrecen come hub logistico dell’Ungheria orientale, collegato direttamente ai porti marittimi europei.25
- Sfide: La rapida industrializzazione ha creato una carenza di manodopera che spinge i salari verso l’alto, creando una competizione per le risorse umane tra le nuove fabbriche e le PMI locali.
7.2 Szeged: L’Effetto BYD
Nel sud del paese, Szeged sta replicando il modello di Debrecen con l’investimento del colosso cinese BYD, che sta costruendo la sua prima fabbrica europea di auto elettriche in città.26
- Immobiliare: L’annuncio ha innescato una speculazione immobiliare, con prezzi delle abitazioni e dei terreni in rapida ascesa, avvicinandosi ai livelli di Budapest.28
- Ecosistema: La presenza dell’Università di Szeged e del parco scientifico ELI-ALPS sta favorendo la creazione di un ecosistema di ricerca e sviluppo attorno all’investimento industriale, posizionando la città come un polo di innovazione tecnologica.29
7.3 Győr: La Sfida della Diversificazione
Győr, storico cuore industriale dell’Ungheria occidentale grazie ad Audi, affronta sfide diverse. I dati recenti mostrano una contrazione della produzione industriale nel settore automobilistico nel primo semestre del 2025, riflettendo la debolezza della domanda tedesca.30
Tuttavia, il tessuto delle PMI locali rimane vitale. La Camera di Commercio locale sta spingendo per la diversificazione dei mercati di export verso l’Europa occidentale (Francia, Spagna) per ridurre la dipendenza dalla Germania.31 Le entrate fiscali locali mostrano una resilienza grazie al settore dei servizi e alla logistica, nonostante il rallentamento manifatturiero.30
7.4 Budapest: Crisi Finanziaria e Record Aeroportuali
La capitale presenta un contrasto stridente.
- Crisi Municipale: L’amministrazione cittadina affronta una grave crisi di liquidità, con il rischio di non poter pagare gli stipendi. Il governo centrale ha proposto un “salvataggio” condizionato che impone una supervisione finanziaria stretta, di fatto commissariando le finanze della capitale.32
- Successo Aeroportuale: Al contrario, l’Aeroporto Liszt Ferenc, ora sotto controllo statale/VINCI, ha stabilito un nuovo record storico con 19 milioni di passeggeri nel 2025.33 L’espansione delle rotte invernali e i piani per un nuovo collegamento ferroviario rapido con il centro città (concessione privata, tempo di percorrenza 19 minuti) segnalano investimenti massicci nell’infrastruttura turistica e di business.22
8. Il Settore delle PMI: Il Piano d’Azione in 11 Punti
Per contrastare il rallentamento economico e sostenere le piccole imprese, il governo ha concordato con la Camera di Commercio (MKIK) un piano d’azione in 11 punti.34
Le misure principali includono:
- Sgravi Fiscali: Aumento delle soglie di esenzione IVA (a 20 milioni di HUF nel 2026), espansione dell’accesso al regime fiscale agevolato KIVA e riduzione dei contributi sociali per le ditte individuali.
- Accesso al Credito: Rilancio del programma di prestiti “Széchenyi Card” con tassi agevolati al 3-5% per investimenti e capitale circolante, cruciale in un contesto di tassi di mercato ancora alti.36
- Digitalizzazione: Incentivi per la digitalizzazione delle micro-imprese, incluso l’aumento delle soglie per la contabilità semplificata.
- Creative Hungary: Ribranding dell’agenzia per la moda e il design in “Creative Hungary”, con nuovi programmi di incubazione (Creative Lab) per supportare le start-up nei settori creativi e del design.37
9. Energia e Geopolitica
La politica energetica ungherese continua a perseguire la “sovranità energetica” attraverso una diversificazione pragmatica che spesso entra in conflitto con le direttive UE.
9.1 Accordo Gas MVM-SOCAR
MVM CEEnergy ha firmato un nuovo contratto di fornitura di gas con l’azera SOCAR, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2026.39 Questo accordo rafforza il ruolo del “Corridoio Sud” per le forniture di gas, riducendo marginalmente la dipendenza diretta dalla Russia ma mantenendo l’Ungheria legata a fornitori orientali.
9.2 Contenzioso UE
Il governo ha annunciato l’intenzione di portare la Commissione Europea davanti alla Corte di Giustizia dell’UE per contestare le normative che impongono l’abbandono dei contratti di gas a lungo termine con la Russia e i contributi di solidarietà energetica.22 Budapest sostiene che la composizione del mix energetico sia una competenza nazionale esclusiva e che le misure UE minaccino la sicurezza degli approvvigionamenti e i prezzi calmierati per le famiglie.
10. Conclusioni
Al 10 dicembre 2025, l’Ungheria si presenta come un’economia in trasformazione accelerata dallo Stato. La strategia di Orbán mira a creare un’economia “sovrana” capace di resistere alle pressioni esterne (sia di mercato che politiche da Bruxelles) attraverso il controllo nazionale di settori chiave (telecomunicazioni, difesa, energia) e lo spostamento dell’asse industriale verso l’Oriente (Cina, Turchia, Azerbaigian).
Tuttavia, questa strategia comporta rischi significativi: un debito pubblico in crescita con maggiore esposizione valutaria, un’inflazione persistente alimentata dalla spesa fiscale e una crescente dipendenza da singoli grandi investitori esteri (settore auto). Il successo nel 2026 dipenderà dalla capacità del governo di stimolare la crescita senza perdere il controllo degli equilibri macroeconomici, mentre naviga in un contesto geopolitico sempre più polarizzato.
FONTI
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- 2026-ban is hatalmas devizaeladósodással készül Magyarország – Portfolio.hu, accessed December 10, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag/20251210/2026-ban-is-hatalmas-devizaeladosodassal-keszul-magyarorszag-805162
- Hungary seeks international investors as plans $4.5 billion foreign currency bond sales in 2026, accessed December 10, 2025, https://www.globalbankingandfinance.com/hungary-debt-one/
- National Bank of Hungary expected to hold rates as BofA sees dovish shift – Investing.com, accessed December 10, 2025, https://www.investing.com/news/economy-news/national-bank-of-hungary-expected-to-hold-rates-as-bofa-sees-dovish-shift-93CH-4400310
- Mi lesz a forinttal idén és jövőre? – Tudás.hu, accessed December 10, 2025, https://tudas.hu/mi-lesz-a-forinttal-iden-es-jovore/
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- Gazdaság – Debrecen hírei, debreceni hírek | Debrecen és Hajdú-Bihar megye hírei – Dehir.hu, accessed December 10, 2025, https://dehir.hu/category/gazdasag
- Mindenki jól jár, ha több fővárosa lesz Magyarországnak: Debrecen és Szeged szerepe is felértékelődik – így kaphat új lendületet a vidék – Világgazdaság, accessed December 10, 2025, https://www.vg.hu/vilaggazdasag-magyar-gazdasag/2025/11/auto-debrecen-szeged-videki-gazdasag-jarmuipar-gyar
- Új korszak kezdődhet, Szeged akár a következő főváros is lehet – DELMAGYAR, accessed December 10, 2025, https://www.delmagyar.hu/helyi-gazdasag/2025/10/magyar-gazdasag-fovarosa-szeged-debrecen
- Szegedi lakáspiac 2025-ben: dinamikus növekedés és kihívások – Szeged Ma, accessed December 10, 2025, https://szegedma.hu/szeged/2025/05/szegedi-lakaspiac-2025-dinamikus-novekedes
- Gazdaság – Invest Szeged, accessed December 10, 2025, https://investinszeged.hu/gazdasag/
- Tájékoztató a gazdasági és adózási folyamatok 2025. I. félévi alakulásáról Győr-Moson-Sopron vármegyében az áfabevallások összesített adatai alapján – KISALFOLD, accessed December 10, 2025, https://www.kisalfold.hu/pr/2025/12/tajekoztato-a-gazdasagi-es-adozasi-folyamatok-2025-i-felevi-alakulasarol-gyor-moson-sopron-varmegyeben-az-afabevallasok-osszesitett-adatai-alapjan
- Külgazdasági Nap – Fókuszban Nyugat-Európa – Győr, 2025. november 12. – Tolna Vármegyei Kereskedelmi és Iparkamara, accessed December 10, 2025, https://tmkik.hu/kulgazdasagi-nap-fokuszban-nyugat-europa-gyor-2025-november-12/
- Csődközelben Budapest: ilyen feltételekkel adna hitelt a kormány – Portfolio.hu, accessed December 10, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag/20251210/csodkozelben-budapest-ilyen-feltetelekkel-adna-hitelt-a-kormany-805080
- Budapest Airport: az idei 19 milliomodik utas köszöntése – Turizmus Online, accessed December 10, 2025, https://turizmusonline.hu/cikkek/kozlekedes/merfoldkohoz-erkezett-a-budapest-airport.html
- PM Orbán Announces 11-Point Agreement with the Hungarian Chamber of Commerce and Industry, accessed December 10, 2025, https://www.hungarianconservative.com/articles/current/orban-11-point-hungarian-chamber-of-commerce/
- PM Orbán: We’ve agreed on eleven measures to support small businesses – About Hungary, accessed December 10, 2025, https://abouthungary.hu/news-in-brief/pm-orban-weve-agreed-on-eleven-measures-to-support-small-businesses
- New fixed 3% Loan Scheme for SME’S in Hungary Unveiled by Orbán – XpatLoop.com, accessed December 10, 2025, https://xpatloop.com/channels/2025/10/new-fixed-3-percent-loan-scheme-for-smes-in-hungary-unveiled-by-orban.html
- Akár 50 millió forintos támogatás is elérhető a Creative Hungary programjai között, accessed December 10, 2025, https://www.anoidivat.hu/divat/magyarorszag/akar-50-millio-forintos-tamogatas-is-elerheto-a-creative-hungary-programjai-kozott
- Divat, játék, bútor- és szépségipar: stratégiaváltás a kreatíviparban – itt a Creative Hungary, accessed December 10, 2025, https://www.vg.hu/vilaggazdasag-magyar-gazdasag/2025/12/divat-kreativ-ipar-jakab-zsofia-creative-hungary
- SOCAR, Hungary’s MVM ONEnergy sign new gas supply agreement, accessed December 10, 2025, https://interfax.com/newsroom/top-stories/115253/