Rapporto Economico sulla Situazione in Ungheria: 17 Settembre 2025

Sintesi Esecutiva: una giornata di interventi calcolati e prospettive divergenti

La situazione economica ungherese al 17 settembre 2025 è definita da un’intensa attività governativa, che attua una politica di intervento mirato e di stimolo interno per contrastare una ripresa economica percepita come anemica. Le notizie di oggi rivelano una dicotomia significativa: da un lato, il governo sta implementando con aggressività misure di stimolo e di sovranità economica, dall’altro, le previsioni di crescita da parte di influenti istituzioni esterne rimangono cautamente basse. Le politiche mirano a iniettare liquidità nel sistema attraverso sussidi sociali e programmi di supporto, pur mantenendo una facciata di disciplina fiscale. Parallelamente, un’azione statale decisa contro un’acquisizione estera nel settore alimentare segna un nuovo, tangibile capitolo nella dottrina della “sovranità economica”. L’interazione tra questi interventi interni e le sfide esterne, come la debolezza dei partner commerciali europei e le tensioni geopolitiche, delinea un quadro complesso che genera sia opportunità che rischi considerevoli.

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1. Il Quadro Macroeconomico e Fiscale: navigare in un percorso stretto

L’analisi dei principali indicatori economici e delle decisioni politiche di alto livello delinea il delicato equilibrio che il governo sta cercando di mantenere tra la necessità di stimolare l’economia e l’esigenza di mantenere il rigore fiscale. Questo contesto definisce il campo d’azione per tutti gli attori economici in Ungheria.

1.1 Proiezioni Economiche Divergenti e le Loro Implicazioni

Le previsioni sulla crescita economica ungherese per il 2025 sono caratterizzate da una notevole divergenza tra le principali istituzioni. Il governo ungherese ha recentemente rivisto al ribasso la sua previsione di crescita per il 2025 all’1%, un aggiustamento significativo rispetto al 2,5% atteso all’inizio dell’anno. Questo cambiamento, dettato da una performance piatta o quasi stagnante nel primo e secondo trimestre, in parte a causa della debolezza dei settori agricolo e industriale, avvicina la previsione del governo a quelle di altre importanti organizzazioni internazionali. L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD) prevede una crescita del PIL dello 0,9% per il 2025, mentre il Fondo Monetario Internazionale (FMI) stima una crescita dell’1,4%. Come punto di riferimento, il PIL ungherese è cresciuto dello 0,5% nel 2024.

Tuttavia, il think tank ungherese Egyensúly Intézet (Istituto dell’Equilibrio) presenta una previsione molto più ottimistica, stimando una crescita del 2,2% per il 2025. Questa discrepanza non è solo una variazione statistica, ma riflette un fondamentale disaccordo sull’efficacia del modello economico governativo. Mentre gli organismi internazionali tendono a basare le loro previsioni su una ripresa lenta e ponderata, l’Istituto dell’Equilibrio probabilmente scommette che le aggressive misure di stimolo interno, la ripresa dei consumi e l’afflusso di investimenti stranieri sapranno sovvertire le tendenze globali. La fiducia in una ripresa dei consumi privati è supportata da un previsto aumento dei salari reali, che dovrebbe tradursi in una spesa più vivace da parte delle famiglie.

La divergenza di queste proiezioni pone una domanda strategica: la scommessa del governo ungherese sulla domanda interna e sugli investimenti diretti esteri (IDE) sarà sufficiente a controbilanciare i venti contrari globali? La revisione al ribasso del governo stesso indica un riconoscimento della difficile realtà economica, ma la sua perseveranza in politiche di stimolo aggressive suggerisce che non ha rinunciato alla sua scommessa.

Tabella 1: Proiezioni Economiche Ungheresi Chiave (2025-2026)

FonteCrescita del PIL (2025)Inflazione (2025)Deficit di Bilancio (2025)
Governo Ungherese1,0%4,7%< 4,0%
FMI1,4%4,9%N/A
OECD0,9%N/AN/A
Egyensúly Intézet2,2%3,2%N/A

1.2 Politica Fiscale, Debito e la Volatilità del Fiorino

La politica fiscale ungherese delinea un delicato atto di equilibrio. Il governo si è impegnato a mantenere il deficit di bilancio al di sotto del 4% per l’anno prossimo e ha già implementato una “riserva” di 192 miliardi di fiorini ($555,59 milioni) per far fronte ai rischi di una crescita inferiore alle attese. Questa decisione è un segno evidente della sottostante fragilità finanziaria e della necessità di prudenza, nonostante le numerose iniziative di spesa. Il debito dell’Ungheria, che si aggira intorno al 74% del PIL, rimane il più alto tra i paesi dell’UE al di fuori della zona euro, e si prevede che ristagni a questo livello nel 2025.

Il fiorino ungherese (HUF) continua a essere un barometro della fiducia del mercato in questo precario equilibrio. Oggi, l’andamento del fiorino è stato monitorato attentamente, con un tasso di cambio EUR/HUF di 389,70 e USD/HUF di 328,48. L’andamento del forint è un aspetto cruciale, poiché una debolezza prolungata potrebbe alimentare l’inflazione, minacciando gli obiettivi di stabilità dei prezzi che il governo si è prefisso, con un’inflazione media prevista del 4,7% per quest’anno. Il governo sta tentando di far convivere una politica di spesa espansiva, che include aumenti delle pensioni e sussidi per l’edilizia , con il mantenimento del rigore fiscale. La coerenza tra queste due direzioni politiche è un punto di osservazione chiave per gli investitori.

2. Iniziative Statali e Intervento Economico: La Dottrina della “Sovranità” in Azione

Questa sezione esamina le recenti e dirette iniziative del governo nell’economia, incorniciate dal tema centrale della sovranità nazionale.

2.1 Il Programma “Otthon Start” e i Suoi Effetti a Catena sul Mercato

Il programma “Otthon Start”, un’iniziativa del governo ungherese per la prima casa, si sta rivelando un motore significativo per l’economia locale. Il programma offre prestiti fino a 50 milioni di fiorini a un tasso di interesse fisso del 3% per i primi acquirenti di case, con termini e condizioni ampiamente accessibili. Il successo iniziale è stato travolgente, con 5.000 richieste presentate nella prima settimana.

Questo programma non è una semplice politica sociale, ma un potente strumento di stimolo fiscale. La sua rapida adozione sta già rivitalizzando il mercato immobiliare, in particolare nelle aree rurali e per le proprietà più economiche, che avevano faticato a trovare acquirenti. Dal punto di vista politico ed economico, il programma è una mossa astuta che affronta una preoccupazione centrale per i giovani elettori e le famiglie, iniettando al contempo capitale direttamente nell’economia. Il programma, tuttavia, potrebbe generare significative tensioni di mercato. La rapida e massiccia iniezione di domanda in un mercato a offerta limitata potrebbe portare a un aumento dei prezzi e creare una nuova bolla immobiliare, mettendo anche “pressione sul mercato degli immobili a scopo di investimento”. Il programma rappresenta un rischio calcolato: la promessa di una ripresa economica e di un aumento della popolarità politica in vista delle elezioni del 2026.

2.2 Il Caso Alföldi Tej: Un Nuovo Precedente per gli IDE

La decisione del Ministero dell’Economia ungherese di bloccare la vendita di Alföldi Tej, una delle più grandi aziende lattiero-casearie del paese, a un investitore straniero, è un chiaro esempio della dottrina della “sovranità economica” in azione. Il ministero ha giustificato il divieto sostenendo che la transazione avrebbe rappresentato un “rischio significativo” per la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare del paese. Alföldi Tej è responsabile di quasi il 20% degli acquisti di latte alla fattoria in Ungheria, e il governo teme che una proprietà straniera possa portare a una diminuzione della produzione locale, con conseguente esportazione del latte crudo e un aumento dei prezzi per i consumatori ungheresi.

Questo intervento, abilitato da un quadro normativo di recente modifica che concede al governo diritti di prelazione nelle fusioni e acquisizioni estere, segnala un nuovo, più alto livello di rischio politico per gli investitori stranieri, in particolare in settori considerati “strategici”. L’azione non è una semplice regolamentazione, ma una dichiarazione esplicita che il governo non esiterà a intervenire per proteggere ciò che considera un bene nazionale fondamentale. La notizia che lo Stato sta valutando un’offerta per acquistare Alföldi Tej alle stesse condizioni stabilite per l’investitore straniero rafforza ulteriormente questa posizione. L’azione crea un precedente significativo, indicando che in futuro il rischio per un investimento in Ungheria non sarà solo economico, ma anche politico.

3. Innovazione, Investimenti e Sviluppi Aziendali: L’Economia a Due Velocità

Le notizie a livello microeconomico rivelano un’economia ungherese che si muove a due velocità, con grandi investimenti strategici che coesistono con le difficoltà delle imprese locali.

3.1 La Strategia di Innovazione “Top-Down”

In un’iniziativa volta a spingere l’Ungheria nel novero dei principali innovatori a livello globale, l’Ufficio Nazionale per la Ricerca, lo Sviluppo e l’Innovazione (NRDI) ha assegnato quasi 15 miliardi di fiorini in sovvenzioni a sei grandi aziende ungheresi, in collaborazione con università e istituti di ricerca. Questa iniziativa rientra nel Programma János Neumann, il cui obiettivo è rendere l’Ungheria uno dei primi 10 paesi innovatori al mondo entro il 2040.

I progetti finanziati sono altamente mirati e di grande rilevanza strategica:

Tabella 2: Progetti di Innovazione Chiave (Sovvenzione da 15 Miliardi di HUF)

AziendaPartner/iDescrizione del Progetto
Richter Gedeon Nyrt.Università e Istituti di RicercaSviluppo di terapie farmacologiche efficaci per malattie psichiatriche e ginecologiche.
MOL Nyrt.Università e Istituti di RicercaSviluppo di prodotti energetici e chimici basati su fonti rinnovabili e rifiuti.
3DHISTECH Kft.Università e Istituti di RicercaSviluppo di procedure diagnostiche e terapeutiche basate su Intelligenza Artificiale generativa.
GE HealthCare Kft.Università e Istituti di RicercaSviluppo di trattamenti per l’infertilità.
Mediso Kft.Università e Istituti di RicercaCreazione di una linea di prodotti teranostici che collegano diagnostica e terapia.
HM Elektronikai, Logisztikai és Vagyonkezelő Zrt.Università e Istituti di RicercaSviluppo di modelli basati su IA per la previsione di crisi geopolitiche e piattaforme di droni.

La selezione dei progetti finanziati rivela un approccio concentrato sull’innovazione “top-down”, dove lo stato investe in un numero ristretto di “campioni dell’innovazione” per creare un “effetto moltiplicatore” che spinga l’intero ecosistema R&D del paese. Questo approccio strategico mira a concentrare le risorse pubbliche in settori ad alto impatto, dalla farmaceutica alla difesa e all’intelligenza artificiale, delineando le priorità di crescita a lungo termine della nazione.

3.2 Notizie Aziendali e Punti Salienti per Settore

Le notizie economiche di oggi offrono un’istantanea dell’economia ungherese che opera a velocità diverse. Il settore finanziario ha registrato una performance eccezionale, con il settore bancario ungherese che ha concluso il 2024 con il profitto più alto di sempre e il settore assicurativo che ha raggiunto un record di profitti non visto da quattro anni. Questi profitti sono descritti come “profitti prima della tempesta,” suggerendo una consapevolezza dei rischi futuri.

Allo stesso tempo, il settore della piccola e media impresa (PMI) e il settore dei servizi affrontano notevoli venti contrari. Wang Qiang, proprietario di una popolare catena di ristoranti cinesi a Budapest, ha dichiarato che sta valutando la chiusura di una o due delle sue attività in autunno a causa dei costi crescenti, un’indicazione della lotta che affrontano le microimprese. In risposta, il governo ha annunciato un aumento del budget per un programma di supporto alle micro e piccole imprese, portandolo da 50 a 150 miliardi di fiorini.

Altri sviluppi includono la firma di un accordo di cooperazione tra la Banca Nazionale d’Ungheria (MNB) e l’Autorità di Vigilanza delle Attività Regolamentate (SZTFH) per la supervisione di sostenibilità, gioco d’azzardo e cripto-asset. Questo accordo mira a migliorare l’efficienza della supervisione e incoraggiare un uso più sicuro degli asset crittografici, posizionando l’Ungheria per un futuro finanziario guidato dalla tecnologia.

4. Influenze Esterne e Contesto Geopolitico: Una Politica Economica Estera Pragmatica

Le decisioni economiche dell’Ungheria non sono prese in isolamento, ma sono profondamente influenzate da un contesto geopolitico complesso e da relazioni esterne tese.

4.1 Orientarsi tra le Tensioni Geopolitiche: USA, UE e Russia

La politica economica estera dell’Ungheria è definita da un forte pragmatismo e dal perseguimento di interessi nazionali. L’Ungheria, insieme alla Slovacchia, sta apertamente resistendo alle pressioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine alle importazioni di energia russa fino a quando non saranno disponibili fonti alternative sufficienti. Il ministro Gergely Gulyás ha ribadito che il paese continuerà a bloccare qualsiasi iniziativa dell’UE che minacci la sicurezza dei suoi approvvigionamenti energetici, sottolineando la volontà di utilizzare il veto “quando va direttamente contro gli interessi ungheresi, come sugli acquisti di energia”. Questa posizione è una costante della politica ungherese e una componente fondamentale della sua strategia economica, che privilegia la sicurezza energetica rispetto all’allineamento con le posizioni dei suoi alleati.

Parallelamente, l’Ungheria deve fare i conti con gli effetti indiretti delle tensioni commerciali globali. Si prevede che i dazi più elevati imposti dagli Stati Uniti sui prodotti dell’UE avranno un impatto negativo sull’Ungheria attraverso i suoi principali partner commerciali, in particolare la Germania, che assorbe il 21% delle esportazioni ungheresi. La vulnerabilità dell’Ungheria al destino economico della Germania e della zona euro rimane un fattore di rischio cruciale per la sua ripresa, in quanto le nuove capacità produttive, specialmente nel settore automobilistico, richiederanno una forte domanda esterna per essere pienamente sfruttate.

4.2 I Fondi UE come Risorsa Strategica

Nonostante i frequenti attriti politici con Bruxelles, l’Ungheria rimane un beneficiario strategico dei fondi dell’Unione Europea. Le notizie odierne confermano che gli agricoltori ungheresi potranno beneficiare di “un enorme sostegno dell’UE” attraverso una completa revisione del sistema di pagamenti. Questa iniezione di capitale è un motore cruciale per lo sviluppo interno, e l’Egyensúly Intézet prevede che i fondi UE accelereranno la crescita nei prossimi anni.

Il rapporto dell’OCSE suggerisce che il miglioramento della regolamentazione in settori come l’energia e i servizi aziendali potrebbe aumentare la competitività e incoraggiare l’ingresso di nuove imprese. L’approvazione del Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere (CBAM) da parte del Parlamento Europeo, con il periodo di transizione che si concluderà a fine 2025, è un altro esempio di come le normative dell’UE stiano influenzando il quadro operativo per le imprese ungheresi. Questi elementi dimostrano i limiti della dottrina della sovranità ungherese, poiché il paese deve ancora conformarsi alle normative dell’UE per accedere a questo capitale vitale.

5. Conclusioni e Prospettive Strategiche

Le notizie economiche in Ungheria al 17 settembre 2025 presentano un quadro complesso, definito da diverse forze interconnesse. Il governo sta attivamente perseguendo una strategia di intervento economico basata sulla “sovranità”, che si manifesta in politiche audaci come il blocco delle acquisizioni estere e la creazione di programmi di stimolo ad alto impatto. Questa strategia mira a proteggere le risorse nazionali, dirigere gli investimenti e alimentare la crescita attraverso la domanda interna e la fiducia dei consumatori.

Tuttavia, questo approccio si scontra con una realtà di sfide persistenti. Le proiezioni di crescita da parte di osservatori esterni rimangono tiepide, sottolineando la vulnerabilità dell’economia ungherese alla debolezza dei suoi partner commerciali e a fattori geopolitici globali. L’economia a due velocità, con settori finanziari e grandi aziende che prosperano mentre le piccole imprese lottano, crea disparità e incertezza. Il successo della strategia governativa dipenderà dalla sua capacità di gestire l’inflazione, mantenere la disciplina fiscale e garantire che lo slancio interno generato da programmi come “Otthon Start” possa effettivamente controbilanciare i venti contrari esterni. La situazione economica ungherese rimane un caso di studio cruciale per gli analisti, e la traiettoria per il resto del 2025 e il 2026 dipenderà dall’esito di questa audace scommessa.

Bibliografia

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3. Hungary and the IMF, https://www.imf.org/en/Countries/HUN

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6. Portfolio.hu – Online gazdasági újság, https://www.portfolio.hu/

7. Gazdaság – Portfolio.hu, https://www.portfolio.hu/gazdasag

8. A finishben módosul az Otthon Start Program néhány fontos eleme – Bankmonitor, https://bankmonitor.hu/mediatar/cikk/a-finishben-modosul-az-otthon-start-program-nehany-fontos-eleme/

9. Megjöttek az Otthon Start Program részletszabályai – 444, https://444.hu/2025/08/01/megjottek-az-otthon-start-program-reszletszabalyai

10. Hungary Blocks Sale of Local Dairy Company to Foreign Investor – Budapest Business Journal, https://bbj.hu/business/industry/deals/hungary-blocks-sale-of-local-dairy-company-to-foreign-investor/

11. Hungary bans foreign takeover of dairy company citing supply safety concerns, https://www.globalbankingandfinance.com/HUNGARY-DAIRY-M-A-GOVERNMENT-a30574f7-7dee-446f-a757-b0f860cb5665

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