Il 27 settembre 2024, la testata Relazioni Internazionali di Tribuna Politica ed Economica ha pubblicato un reportage economico dedicato all’Ungheria, offrendo una panoramica dettagliata delle opportunità di investimento per le imprese italiane. Tra i protagonisti di questo scenario economico spicca Confindustria Ungheria, che, come evidenziato nell’intervista con Alessandro Farina, Managing Director di ITL Group e Vice Presidente di Confindustria Ungheria, si impegna a sostenere le imprese italiane nel comprendere il mercato locale e a facilitare la loro integrazione nell’economia ungherese.
L’importanza di Confindustria Ungheria nel supporto alle imprese italiane
Nel corso dell’intervista, Farina ha evidenziato come Confindustria Ungheria svolga un ruolo cruciale nel facilitare l’accesso delle imprese italiane alle opportunità offerte dal mercato ungherese. Questo è particolarmente importante in un contesto economico dinamico come quello ungherese, caratterizzato da un forte afflusso di investimenti diretti esteri, una tassazione ridotta e un’infrastruttura in espansione, che rendono il Paese una base strategica per operazioni commerciali e industriali.
Tra i principali servizi offerti da Confindustria Ungheria vi è l’assistenza nella ricerca di partner locali, oltre a consulenze su come navigare il complesso ambiente economico e legislativo del Paese. Confindustria facilita anche la partecipazione a eventi di networking e seminari informativi, offrendo alle imprese italiane una piattaforma per integrarsi meglio nel tessuto economico locale e sfruttare al massimo le opportunità di collaborazione con aziende ungheresi.
Opportunità per le imprese italiane in Ungheria
Come sottolineato da Alessandro Farina, l’Ungheria rappresenta una porta d’accesso strategica per i mercati dell’Europa orientale e della Cina, grazie alla sua posizione geografica e ai legami economici consolidati con questi Paesi. Il Paese, infatti, ha rafforzato notevolmente i propri rapporti con la Cina attraverso l’iniziativa Belt and Road, che favorisce la partecipazione di imprese italiane in progetti infrastrutturali e di logistica, facilitando l’accesso a mercati limitrofi come la Serbia e altri Paesi dei Balcani.
Confindustria Ungheria ha inoltre posto un focus specifico sul settore della transizione verde, un’area di grande interesse per le imprese italiane che desiderano investire in tecnologie sostenibili e rinnovabili. Farina ha evidenziato come l’Ungheria stia adottando pratiche ecologiche che creano un contesto favorevole per l’innovazione e gli investimenti, grazie anche a sovvenzioni e incentivi fiscali dedicati alle aziende impegnate nello sviluppo di tecnologie verdi.
Sfide e prospettive future
Nonostante le grandi opportunità, Farina ha anche riconosciuto alcune delle sfide che le imprese italiane devono affrontare, come l’aumento dei costi energetici e l’incertezza derivante dal congelamento dei fondi europei. Tuttavia, ha sottolineato come l’economia ungherese rimanga resiliente, con prospettive di crescita incoraggianti per il 2024.
In conclusione, l’intervento di Alessandro Farina nel reportage sottolinea l’importanza di Confindustria Ungheria come partner strategico per le imprese italiane che intendono espandere le proprie attività in Ungheria. Grazie a una combinazione di servizi di consulenza, opportunità di networking e una forte attenzione ai settori in crescita come la transizione verde, Confindustria si conferma in prima linea nel facilitare l’integrazione e il successo delle imprese italiane nel mercato ungherese.
Ambasciata d’Italia a Budapest: Rapporti economici Italia-Ungheria in costante aumento
Il reportage sottolinea il ruolo fondamentale svolto dall’Ambasciata d’Italia a Budapest nel rafforzare i rapporti economici tra Italia e Ungheria, con un focus sugli scambi commerciali in costante crescita. L’Italia è attualmente l’11° Paese investitore in Ungheria, con uno stock di investimenti che supera i tre miliardi di euro e un impatto significativo nei settori chiave come assicurativo-bancario, industriale e agroalimentare.
L’Ungheria, grazie alla sua posizione strategica e alla sua economia dinamica, rappresenta una base logistica di grande rilevanza per le imprese italiane che vogliono espandersi nei mercati dell’Europa centrale e orientale. La vicinanza geografica e le buone infrastrutture favoriscono lo scambio di merci e servizi tra i due Paesi.
L’Ambasciata d’Italia a Budapest, in collaborazione con altri enti italiani come l’Ufficio Ice e la Camera di Commercio Italiana in Ungheria, svolge un ruolo di mediatore nelle relazioni bilaterali, facilitando incontri tra imprenditori e promuovendo iniziative che rafforzano la cooperazione economica.
I rapporti economici tra Italia e Ungheria, che hanno radici profonde, continuano quindi a rafforzarsi, offrendo prospettive di crescita in settori strategici.
Intervista a Giovanna Chiappini Carpena: Ufficio Ice di Budapest e le opportunità di investimento
Giovanna Chiappini Carpena, Direttrice dell’Ufficio Ice di Budapest, ha fornito una panoramica esaustiva del ruolo strategico dell’Ungheria come ponte commerciale tra Italia e Europa centrale e orientale. Nella sua intervista, la Chiappini ha sottolineato che l’Italia occupa l’11° posto tra i Paesi investitori in Ungheria, con investimenti che superano i tre miliardi di euro. I principali settori di interesse per le aziende italiane includono l’industriale, l’agroalimentare e quello assicurativo-bancario, con oltre 2.896 imprese italiane presenti nel Paese, che impiegano più di 24.500 persone.
L’Ufficio Ice di Budapest, sotto la guida della Chiappini, svolge un ruolo cruciale nella promozione del Made in Italy e nello sviluppo delle relazioni commerciali tra Italia e Ungheria. Ice facilita la partecipazione delle imprese italiane alle principali fiere locali e internazionali, oltre a organizzare seminari e workshop volti a rafforzare la presenza italiana in settori chiave come la moda, il design, l’agroalimentare e la manifattura. La Chiappini ha inoltre messo in evidenza come l’Ungheria rappresenti un mercato attraente per le imprese italiane grazie a incentivi fiscali e a un ambiente favorevole agli investimenti, soprattutto in ambiti come la transizione verde e la digitalizzazione.
Intervento di Gedeon Richter: Innovazione e transizione verde nel settore farmaceutico
Il Presidente del gruppo farmaceutico Gedeon Richter ha fornito una visione specifica delle sfide e delle opportunità legate all’industria farmaceutica ungherese, con un focus sulla transizione verde e sulle tecnologie innovative. Gedeon Richter è un attore chiave nel mercato farmaceutico ungherese, con una forte tradizione in ambito chimico e biologico. Nella sua intervista, ha sottolineato l’importanza della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica nel garantire il futuro dell’industria.
Richter ha evidenziato come l’Ungheria stia adottando pratiche ecologiche per promuovere un’economia a zero emissioni entro il 2050, creando un contesto favorevole per le imprese farmaceutiche italiane interessate a investire in tecnologie sostenibili e rinnovabili. Il gruppo Gedeon Richter è attivamente impegnato nel sostenere la salute delle donne e nell’innovazione in ambito terapeutico, collaborando strettamente con i medici e investendo oltre il 10% del fatturato globale in ricerca e sviluppo. Questo approccio offre opportunità anche per le aziende italiane nel settore farmaceutico, che possono trovare in Ungheria un partner affidabile per lo sviluppo di soluzioni innovative.
Editoriale di Mihály Erdős: Educazione, digitalizzazione e flessibilità nella strategia di Generali Ungheria
Mihály Erdős, Presidente e Amministratore Delegato di Generali Ungheria, ha fornito un contributo significativo al reportage con un editoriale incentrato sulle strategie adottate dal gruppo assicurativo per affrontare le sfide del mercato ungherese. Erdős ha evidenziato come l’elevata inflazione, la svalutazione del fiorino e l’incertezza geopolitica abbiano avuto un impatto negativo sulle aspettative degli ungheresi e sulla loro propensione a stipulare polizze assicurative.
Nonostante questo scenario complesso, Generali ha mantenuto la sua stabilità, grazie a una strategia che combina educazione, digitalizzazione e flessibilità. Erdős ha posto l’accento sull’importanza della digitalizzazione per modernizzare l’intera catena assicurativa, aumentando l’efficienza e migliorando l’esperienza del cliente. Ha sottolineato come la digitalizzazione sia ormai un investimento essenziale per la competitività del settore, soprattutto alla luce delle nuove aspettative dei consumatori e delle esigenze delle generazioni più giovani.
Il gruppo Generali sta lavorando attivamente per affrontare la sottoassicurazione nel Paese, con campagne di sensibilizzazione mirate a far comprendere l’importanza della protezione dei beni. Nel 2024, il governo ungherese ha lanciato un’iniziativa per aumentare il numero di abitazioni assicurate, e Generali ha colto l’opportunità per aggiornare le polizze esistenti e sottoscriverne di nuove. Erdős ha concluso l’editoriale con una nota di ottimismo, affermando che la resilienza dimostrata dal gruppo negli ultimi anni sarà cruciale per affrontare le sfide future.
Intervista con Bernardino Puscedddu: Camera di Commercio Italiana in Ungheria e il valore del Made in Italy
Bernardino Puscedddu, Presidente della Camera di Commercio Italiana in Ungheria (CCIU), ha approfondito il ruolo della Camera come facilitatore delle relazioni commerciali tra Italia e Ungheria. Puscedddu ha sottolineato come l’Italia goda di una forte immagine nel Paese magiaro, grazie a una lunga storia di relazioni culturali, turistiche ed economiche. I settori del design, della moda, del cibo e del vino rappresentano i principali punti di forza del Made in Italy in Ungheria, con numerose aziende italiane che hanno scelto il Paese come base per espandersi verso altri mercati dell’Europa centrale e orientale.
La CCIU svolge un ruolo cruciale nell’organizzazione di eventi di networking, fiere commerciali e conferenze che favoriscono l’interazione tra imprese italiane e ungheresi. Puscedddu ha spiegato che la Camera supporta le imprese italiane non solo attraverso la promozione delle loro eccellenze, ma anche facilitando la ricerca di partner locali e fornendo assistenza nella comprensione delle normative ungheresi. Questo è particolarmente importante in un contesto di trasformazione economica, con l’Ungheria che mira a diventare un hub per la green economy e l’innovazione tecnologica.
Il contributo di Puscedddu ha messo in evidenza anche l’importanza di combinare le competenze italiane nel settore agroalimentare con le risorse locali, creando joint venture per la produzione di specialità gastronomiche. Grazie alla collaborazione tra aziende italiane e ungheresi, il Made in Italy continua a crescere, rafforzando la percezione positiva dell’Italia in Ungheria.
Conclusioni
Il reportage di Relazioni Internazionali di Tribuna Politica ed Economica offre una visione ampia e articolata delle opportunità di investimento in Ungheria per le imprese italiane. Attraverso le interviste all’Ambasciata d’Italia a Budapest, Alessandro Farina, Giovanna Chiappini Carpena, Gedeon Richter, Mihály Erdős e Bernardino Puscedddu, emergono chiaramente le potenzialità dei settori strategici dell’economia ungherese, dall’industria farmaceutica e assicurativa, all’agroalimentare e alla green economy. Grazie al supporto delle istituzioni come l’Ambasciata d’Italia, Ice – Italian Trade Agency, e le organizzazioni come Confindustria e la Camera di Commercio Italiana in Ungheria, le aziende italiane possono trovare un contesto favorevole per investire e crescere in uno dei mercati più dinamici dell’Europa centro-orientale.