Panoramica Economica Ungherese: Aggiornamenti del 30 Aprile 2025

I. Sintesi Esecutiva

La giornata economica del 30 aprile 2025 in Ungheria è stata dominata dalla pubblicazione dei dati preliminari sul Prodotto Interno Lordo (PIL) per il primo trimestre, che hanno rivelato una stagnazione inattesa e una leggera contrazione su base annua destagionalizzata, in netto contrasto con le aspettative del governo e le tendenze osservate in gran parte dell’Unione Europea.1 Questa performance deludente ha immediatamente innescato reazioni politiche ed economiche. Nonostante i dati negativi, il Ministero dell’Economia Nazionale (NGM) ha inizialmente mantenuto invariate le previsioni di crescita per l’intero anno, mentre notizie riportavano che il governo ungherese avesse richiesto l’attivazione della clausola di salvaguardia nazionale prevista dalle regole fiscali dell’UE, suggerendo una ricerca di maggiore flessibilità di bilancio.3 Sul fronte societario e degli investimenti, spicca l’annuncio di un accordo strategico tra la compagnia petrolifera ungherese MOL e la turca TPAO per l’esplorazione di idrocarburi e la costruzione di una nuova centrale a gas.3 I mercati finanziari hanno reagito negativamente ai dati sul PIL, con un indebolimento del Fiorino ungherese (HUF).3 Complessivamente, gli eventi del 30 aprile dipingono un quadro di venti contrari per l’economia ungherese, sfidando l’ottimismo ufficiale e sollevando interrogativi sulla traiettoria di crescita per il 2025.

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II. Sviluppi Macroeconomici: Il PIL del Q1 2025 Delude le Aspettative

Il principale evento macroeconomico del 30 aprile 2025 è stato il rilascio da parte dell’Ufficio Centrale di Statistica (KSH) delle stime preliminari sul PIL per il primo trimestre dell’anno. I dati hanno mostrato una performance significativamente inferiore alle attese:

  • La variazione del volume del PIL su base annua (YoY), secondo i dati grezzi, è stata nulla (0.0%), indicando una stagnazione dell’economia rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.1
  • Secondo i dati destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario, il PIL è diminuito dello 0.4% su base annua (YoY).1
  • Rispetto al trimestre precedente (Q4 2024), la performance economica è diminuita dello 0.2% secondo i dati destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario (QoQ).1

Questi risultati rappresentano una brusca frenata rispetto alla crescita registrata nel quarto trimestre del 2024, quando il PIL era aumentato dello 0.4% su base annua (dato finale confermato) e dello 0.5% su base trimestrale destagionalizzata.6 L’economia ungherese era appena uscita da una recessione tecnica alla fine del 2023, ma i dati del Q1 2025 segnano un ritorno alla contrazione, mettendo in discussione la sostenibilità della ripresa.2 La performance è stata nettamente inferiore alle previsioni degli analisti, che si aspettavano una crescita (ad esempio, TradingEconomics riportava una previsione di consenso implicita o una propria stima di crescita YoY dell’1.2% 6), e ha smentito le precedenti dichiarazioni ottimistiche del governo, incluse le promesse di una “esplosione della crescita” all’inizio dell’anno e i recenti commenti del Ministro degli Esteri Szijjártó riguardo a un imminente balzo del PIL.2

Tabella 1: Performance del PIL Ungherese – Q1 2025 (Preliminare) vs Q4 2024 (Finale)

IndicatoreQ1 2025 (Preliminare)Q4 2024 (Finale)
PIL YoY (Grezzo)0.0%0.4%
PIL YoY (Destag.)-0.4%0.4%
PIL QoQ (Destag.)-0.2%0.5%

Fonte: Elaborazione basata su dati KSH e TradingEconomics 1

Diversi organi di stampa ungheresi hanno sottolineato come l’Ungheria sia stata l’unica economia dell’Unione Europea a registrare una contrazione nel primo trimestre del 2025, evidenziando una performance inferiore rispetto ai partner europei, molti dei quali hanno mostrato segnali di crescita.3 Questo status di “outlier” suggerisce che, al di là delle condizioni economiche globali o europee (come il rallentamento dell’economia tedesca, partner commerciale chiave 8), fattori specifici interni potrebbero pesare sulla performance ungherese. Tra questi, si possono annoverare la debolezza persistente della domanda interna post-inflazione, un calo degli investimenti e la fiducia delle imprese ancora cauta, come evidenziato in analisi precedenti e recenti.2

Sebbene il KSH non abbia fornito un dettaglio settoriale completo nella stima preliminare, le prime indicazioni e le analisi suggeriscono che i principali freni alla crescita siano stati i cali nella produzione industriale e nell’attività edilizia. Il settore dei servizi ha continuato a fornire un contributo positivo, ma non sufficiente a compensare le debolezze altrove.2 La debolezza del contesto esterno, in particolare in Germania, e le crescenti tensioni commerciali globali continuano a pesare sull’industria ungherese orientata all’esportazione.2

La reazione ai dati è stata immediata e negativa. I portali di notizie economiche ungheresi hanno descritto i dati come una “sorpresa molto sgradevole sul PIL” e “dati terribili sul PIL”, notando che l’economia “si è piantata a terra invece di decollare”.3 Sul fronte politico, Magyar Péter, figura emergente dell’opposizione, ha colto l’occasione per chiedere le dimissioni del Primo Ministro Orbán e del Ministro dell’Economia Nagy Márton, attribuendo loro la responsabilità della “terribile” performance economica.5 Questa inattesa battuta d’arresto rappresenta quindi una sfida significativa per la narrazione governativa di una forte ripresa economica nel 2025, mettendo a rischio il raggiungimento degli obiettivi di crescita annuali (fissati al 2.5% 2) e creando una pressione immediata sia politica che economica sul governo.

III. Politica Governativa e Posizione Fiscale

In risposta diretta ai deludenti dati sul PIL del Q1, il Ministero dell’Economia Nazionale (NGM) ha dichiarato il 30 aprile che, per il momento, non modificherà la previsione ufficiale di crescita del PIL per il 2025, mantenendola al 2.5%.3 Questa posizione è stata rafforzata da dichiarazioni del Ministro degli Esteri e del Commercio, Péter Szijjártó, riportate lo stesso giorno, secondo cui un “salto” nella crescita del PIL ungherese sarebbe questione di “pochi mesi”.5 Tuttavia, questa ostinata fiducia contrasta non solo con i dati appena pubblicati, ma anche con il fatto che lo stesso Ministro dell’Economia, Márton Nagy, aveva già ridimensionato la previsione di crescita per il 2025 (dal 3.4% iniziale al 2.5% attuale) e alzato quella per l’inflazione media annua poche settimane prima.13 L’insistenza nel mantenere la previsione attuale, nonostante l’avvio d’anno debole, suggerisce una forte scommessa su una rapida accelerazione nella seconda metà dell’anno, forse legata all’arrivo di fondi UE o all’avvio di nuovi investimenti, oppure una riluttanza politica ad ammettere difficoltà, creando potenzialmente un divario di credibilità se la ripresa attesa non si materializzerà rapidamente.

Parallelamente alla difesa delle previsioni di crescita, il 30 aprile è emersa la notizia che il governo ungherese avrebbe richiesto formalmente a Bruxelles l’attivazione della “clausola di salvaguardia nazionale” prevista dalle nuove regole fiscali dell’UE (il Patto di Stabilità e Crescita riformato, SGP).4 Il nuovo quadro fiscale dell’UE è entrato in vigore il 30 aprile 2024, con applicazione a partire dal 2025.15 La clausola di salvaguardia generale, utilizzata ampiamente durante la pandemia e la crisi energetica (2020-2023), è stata disattivata, ma il nuovo quadro prevede clausole specifiche nazionali che consentono deviazioni temporanee dai percorsi di aggiustamento fiscale concordati (basati sulla spesa netta) in circostanze eccezionali e al di fuori del controllo del governo, purché non mettano a rischio la sostenibilità di bilancio a medio termine.15 Recentemente, la Commissione Europea ha proposto un’attivazione coordinata di questa clausola nazionale specificamente per consentire un aumento delle spese per la difesa in risposta alle tensioni geopolitiche, permettendo una deviazione fino a 1.5 punti percentuali del PIL all’anno nel periodo 2025-28 rispetto agli impegni fiscali esistenti.17 Il piano fiscale strutturale a medio termine (MTFSP) dell’Ungheria era ancora in fase di revisione o approvazione all’inizio del 2025.19 La coincidenza temporale tra la pubblicazione dei dati negativi sul PIL e la richiesta di attivazione della clausola suggerisce che la motivazione potrebbe non essere legata esclusivamente alle esigenze di spesa per la difesa (la giustificazione ufficiale per l’attivazione coordinata a livello UE), ma anche alla necessità di ottenere uno spazio fiscale più ampio per contrastare il rallentamento economico o gestire le pressioni sul bilancio, dato che alcune analisi segnalavano già rischi crescenti per il bilancio 2025.3 L’utilizzo di questa flessibilità, potenzialmente per ragioni economiche generali oltre che per la difesa, potrebbe porre l’Ungheria in una posizione delicata rispetto agli obiettivi di consolidamento fiscale e riduzione del debito del nuovo SGP.15

Sul fronte della politica energetica e degli investimenti strategici, il 30 aprile è stato annunciato un importante accordo tra la compagnia energetica statale ungherese MOL e la compagnia petrolifera nazionale turca TPAO.3 L’accordo prevede l’avvio di esplorazioni congiunte di idrocarburi (petrolio e gas naturale) in Ungheria, specificamente nelle aree di Tamási e Buzsák, e la costruzione di una nuova centrale elettrica a gas a Tiszaújváros, il cui costo stimato supera i 500 miliardi di HUF.4 Questa mossa rafforza la strategia ungherese di diversificazione dei partner energetici, cercando forniture e collaborazioni al di fuori delle tradizionali fonti UE/occidentali, e si allinea con la tendenza documentata del governo Orbán a coltivare legami stretti con potenze non occidentali e regimi autocratici.21 Tale orientamento strategico, focalizzato ancora su combustibili fossili, potrebbe accentuare ulteriormente le divergenze rispetto alle politiche energetiche e climatiche prevalenti nell’UE.

Altre notizie di politica economica riportate il 30 aprile includono:

  • Il dibattito sulla nuova “legge sulla protezione degli insediamenti” (településvédelmi törvény), con preoccupazioni riguardo a possibili discriminazioni e a un eccessivo potere concesso alle amministrazioni locali.12
  • Analisi sui prezzi al consumo, come l’aumento del prezzo dell’olio da cucina dopo la fine dei tetti ai prezzi, evidenziando i limiti delle misure governative sull’inflazione.12 Si nota anche la preoccupazione per il potenziale afflusso di merci cinesi a basso costo in Europa.3 Il Ministro Nagy Márton ha inoltre criticato l’aumento dei prezzi delle assicurazioni.9
  • L’annuncio di modifiche ai prezzi della benzina a partire dal giorno successivo.3
  • L’avvio di un programma sperimentale di edilizia residenziale pubblica nella capitale, Budapest.12

IV. Mercati Finanziari e Notizie Societarie

I mercati finanziari ungheresi hanno mostrato sensibilità agli sviluppi macroeconomici del 30 aprile. Il Fiorino ungherese (HUF) ha registrato un indebolimento in seguito alla pubblicazione dei dati sul PIL inferiori alle attese, segnalando la reazione negativa degli investitori alle prospettive di crescita più deboli.3 I tassi di cambio riportati durante la giornata si attestavano intorno a 404 HUF per EUR e 355 HUF per USD.5 Questa reazione sottolinea come il mercato rimanga attento ai fondamentali macroeconomici interni e alle loro potenziali implicazioni per la politica fiscale e monetaria.

La Borsa di Budapest (BUX) ha concluso l’ultima giornata di contrattazioni della settimana, con l’indice BUX riportato a un livello di 91,614 punti.9 Le notizie societarie e i dati economici hanno influenzato l’andamento dei titoli.3

Tra le notizie societarie di rilievo:

  • Accordo MOL-TPAO: L’intesa strategica tra MOL e la turca TPAO per l’esplorazione congiunta di idrocarburi a Tamási e Buzsák e la costruzione della centrale a gas rappresenta uno sviluppo significativo per la maggiore compagnia ungherese.3
  • Dividendo Richter Gedeon: L’assemblea degli azionisti della casa farmaceutica Richter Gedeon ha approvato la distribuzione di un cospicuo dividendo totale di 93 miliardi di HUF per le azioni ordinarie, una notizia positiva per gli azionisti della società quotata.9
  • Acquisizione Libri Group: È stata riportata l’acquisizione di una casa editrice specializzata in temi esoterici da parte del Gruppo Libri, importante catena di librerie ed editore descritto come operante sotto controllo “vicino al governo” (“kormányközeli kézben”).12 Questa operazione, considerata nel contesto della struttura proprietaria di Libri, può essere interpretata come un ulteriore passo nella tendenza alla consolidazione nel settore culturale e mediatico ungherese da parte di attori legati all’attuale governo, sollevando potenziali interrogativi sulla pluralità dell’offerta editoriale.
  • Lancio Rete 5G CETIN: La società di infrastrutture di telecomunicazione CETIN ha inaugurato il primo sistema indoor 5G del paese accessibile a tutti e tre gli operatori mobili, installato presso il centro commerciale Allee di Budapest.3

Infine, i media ungheresi hanno riportato il 30 aprile le preoccupazioni relative all’impatto negativo sull’economia statunitense (e potenzialmente globale) derivante dalle nuove tariffe commerciali annunciate dall’amministrazione Trump, dimostrando attenzione ai rischi economici internazionali.3

V. Sintesi e Prospettive

Il 30 aprile 2025 ha delineato un quadro economico complesso per l’Ungheria. La giornata è stata segnata dalla deludente performance del PIL nel primo trimestre, che ha evidenziato una stagnazione inattesa e ha posto l’Ungheria in controtendenza rispetto a molti partner europei.1 Questo dato ha immediatamente messo in discussione la narrativa governativa di una forte ripresa e ha sollevato dubbi sulla capacità di raggiungere gli obiettivi di crescita annuali.2

La risposta del governo appare multiforme: da un lato, una difesa delle previsioni di crescita e dichiarazioni di ottimismo sull’imminente ripresa 3; dall’altro, la mossa, riportata lo stesso giorno, di richiedere flessibilità fiscale all’UE tramite l’attivazione della clausola di salvaguardia nazionale.4 Questa combinazione di messaggi – negazione dell’impatto dei dati negativi sulle prospettive generali, ma contemporanea ricerca di margini di manovra fiscale – suggerisce una navigazione complessa tra la necessità di proiettare fiducia e il riconoscimento implicito delle sfide economiche e delle pressioni sul bilancio.

Le implicazioni immediate includono una maggiore incertezza sulle prospettive di crescita per il 2025 e una probabile continua sensibilità dei mercati finanziari, come dimostrato dalla reazione del Fiorino 3, ai futuri dati macroeconomici e ai segnali di politica economica. La richiesta di flessibilità fiscale all’UE, indipendentemente dalla motivazione primaria (difesa o economia), potrebbe aprire un nuovo capitolo nelle relazioni tra Budapest e Bruxelles riguardo alla governance fiscale sotto il nuovo SGP.

Infine, l’accordo energetico strategico con la Turchia 3 conferma la volontà del governo ungherese di perseguire partnership energetiche e geopolitiche diversificate, rafforzando legami al di fuori del quadro tradizionale UE e potenzialmente accentuando un percorso distinto dalle principali direttrici politiche europee.21 Gli eventi del 30 aprile pongono quindi l’economia ungherese di fronte a sfide significative, definendo un contesto incerto per la restante parte dell’anno.

FONTI

  1. National accounts, GDP – Hungarian Central Statistical Office – KSH, accessed April 30, 2025, https://www.ksh.hu/national-accounts-gdp
  2. Hungary’s economy contracts in Q1, casting doubt on government’s growth targets, accessed April 30, 2025, https://www.intellinews.com/hungary-s-economy-contracts-in-q1-casting-doubt-on-government-s-growth-targets-378843/
  3. Gazdaság – Portfolio.hu, accessed April 30, 2025, https://www.portfolio.hu/gazdasag
  4. Portfolio.hu – Online gazdasági újság, accessed April 30, 2025, https://www.portfolio.hu/
  5. Hírek Ma – Friss hírek percről percre, accessed April 30, 2025, https://hirek.ma/
  6. Hungary GDP Annual Growth Rate – Trading Economics, accessed April 30, 2025, https://tradingeconomics.com/hungary/gdp-growth-annual
  7. Gross domestic product (GDP) – HCSO Monitor – KSH, accessed April 30, 2025, https://www.ksh.hu/hcso-monitor/gross-domestic-product-gdp.html
  8. Hungary’s economy emerges from recession in Q4 but 2024 growth disappoints, accessed April 30, 2025, https://www.intellinews.com/hungary-s-economy-emerges-from-recession-in-q4-but-2024-growth-disappoints-364428/
  9. Csak a magyar gazdaság zsugorodott az Európai Unióban – Index.hu, accessed April 30, 2025, https://index.hu/gazdasag/2025/04/30/gdp-gazdasagi-teljesitmeny-stagnalas-csokkenes/
  10. Macroscope Report Q1 2025 Sample by Business Publishing Services Kft. – Issuu, accessed April 30, 2025, https://issuu.com/absolutmedia/docs/macroscope_report_q1_2025_sample
  11. Hungary: Cautious optimism, accessed April 30, 2025, https://economic-research.bnpparibas.com/html/en-US/Hungary-Cautious-optimism-2/13/2024,49346
  12. Hírek | hvg.hu, accessed April 30, 2025, https://hvg.hu/
  13. Hungary – GlobalSource Partners, accessed April 30, 2025, https://www.globalsourcepartners.com/countries/hungary/home
  14. Hungary’s GDP grows by 1.1 pct in Q1 – Xinhua, accessed April 30, 2025, https://english.news.cn/20240605/0609df71f4cb4712b8c5cb64a15406c2/c.html
  15. Euro area fiscal position in 2024 – European Central Bank, accessed April 30, 2025, https://www.ecb.europa.eu/press/economic-bulletin/focus/2024/html/ecb.ebbox202407_08~c8e549f739.en.html
  16. The European Union’s New Risk-Based Framework for Fiscal Rules – Overly Complex, Opaque and Self-Defeating, accessed April 30, 2025, https://www.ineteconomics.org/perspectives/blog/fiscal-reform-in-the-eu-a-dangerous-new-framework
  17. Medium-term fiscal-structural plans under the revised Stability and Growth Pact, accessed April 30, 2025, https://www.ecb.europa.eu/press/economic-bulletin/articles/2025/html/ecb.ebart202503_01~1b1a292f83.pt.html
  18. If all times are extraordinary, why make fiscal rules for ordinary times?, accessed April 30, 2025, https://www.youthforum.org/news/if-all-times-are-extraordinary-why-make-fiscal-rules-for-ordinary-times
  19. The European Union’s new fiscal framework: a good start, but challenges loom, accessed April 30, 2025, https://www.bruegel.org/policy-brief/european-unions-new-fiscal-framework-good-start-challenges-loom
  20. Gazdasági hírek – Index.hu, accessed April 30, 2025, https://index.hu/gazdasag/
  21. Tackling the Union’s “Orbán Problem” Now – Verfassungsblog, accessed April 30, 2025, https://verfassungsblog.de/tackling-orban-problem/
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