Sintesi Esecutiva
L’economia ungherese al 9 luglio 2025 presenta un quadro composito di resilienza e sfide persistenti. Mentre i venti contrari globali persistono, le misure di politica interna e i significativi investimenti diretti esteri stanno plasmando la traiettoria economica. I recenti sviluppi chiave includono un sorprendente surplus di bilancio a giugno, continue preoccupazioni per l’inflazione (con i dati di giugno che mostrano un’accelerazione) e una persistente cautela dei consumatori.
PODCAST IN ITALIANO
Punti Salienti per il 9 Luglio 2025
- Miglioramento Fiscale: Un notevole surplus di bilancio a giugno indica potenziali sforzi di consolidamento fiscale, in contrasto con le precedenti proiezioni di deficit.1
 - Pressioni Inflazionistiche: I dati sull’inflazione di giugno indicano un aumento superiore alle aspettative, ponendo una sfida per la banca centrale e potenzialmente influenzando la futura politica monetaria.1
 - Cautela dei Consumatori: Nonostante gli sforzi governativi per stimolare i consumi, i dati sulle vendite al dettaglio di maggio e inizio luglio suggeriscono una continua prudenza delle famiglie.1
 - Investimenti Strategici: L’Ungheria continua a consolidare la sua posizione come hub chiave per la produzione di veicoli elettrici (EV) e batterie, attirando ingenti investimenti diretti esteri che si prevede guideranno la crescita futura.2
 - Relazioni con l’UE: Il dialogo in corso e l’allentamento temporaneo della rigidità finanziaria da parte dell’UE sottolineano la complessa interazione tra le politiche interne dell’Ungheria e la sua integrazione europea.1
 
Implicazioni Generali
L’interazione tra la politica interna, i cambiamenti economici globali e le relazioni con l’UE sarà cruciale nel determinare la capacità dell’Ungheria di raggiungere i suoi obiettivi di crescita e gestire le pressioni inflazionistiche nella seconda metà del 2025 e oltre.
Contesto Economico Globale ed Europeo
L’economia ungherese, essendo una piccola economia molto aperta, rimane intrinsecamente suscettibile agli shock esterni. I primi mesi del 2025 sono stati caratterizzati da una nuova ondata di guerre commerciali, un ambiente commerciale europeo in deterioramento e la persistente guerra in Ucraina, tutti fattori che non sembrano supportare i piani di crescita dell’Ungheria.3 Anche gli effetti dei recenti investimenti significativi, come quelli di CATL e BYD, richiederanno tempo per manifestarsi pienamente.3
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha rivisto le sue previsioni per la crescita del PIL globale, stimandola al 2,8% per il 2025 e al 3,0% per il 2026. Questa valutazione riflette un significativo deterioramento dell’ambiente commerciale globale, principalmente a causa degli effetti negativi stimati delle guerre commerciali, dato che a gennaio la crescita globale era stata stimata intorno al 3,5–3,6% per il 2025.3 Per quanto riguarda l’Eurozona, la Banca Centrale Europea (BCE) prevede una crescita dello 0,9% nel 2025, una proiezione leggermente migliore rispetto al PIL del 2024 (0,8%).3 Tuttavia, il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, ha espresso aspettative di stagnazione o addirittura una leggera recessione per la Germania nel 2025, sottolineando l’elevata incertezza economica complessiva.3
La posizione di “economia molto aperta” dell’Ungheria la rende particolarmente vulnerabile alle fluttuazioni del commercio globale e alla salute economica dei suoi principali partner commerciali. La quota significativa delle esportazioni ungheresi (tra il 10% e il 20% verso gli Stati Uniti) nei settori dei macchinari, dell’elettronica e dell’automotive 3 espone direttamente il paese alle tensioni commerciali internazionali. La debole performance delle esportazioni di macchinari e veicoli nel 2024 ha già contribuito a esportazioni complessivamente lente.4 Questa dipendenza dal commercio estero implica che, anche con politiche interne robuste e ingenti investimenti diretti esteri, l’impatto positivo potrebbe essere attenuato o ritardato se l’ambiente esterno rimane sfavorevole. La salute economica della nazione è, quindi, indissolubilmente legata al commercio globale e alla stabilità dei suoi mercati di riferimento, in particolare all’interno dell’UE e con gli Stati Uniti. Questa vulnerabilità suggerisce la necessità di solidi meccanismi interni di assorbimento degli shock o di una strategia di esportazione più diversificata.
Performance Macroeconomica e Previsioni
Crescita del PIL
La crescita economica dell’Ungheria sta affrontando venti contrari. Il PIL reale è cresciuto dello 0,5% nel 2024, beneficiando di un consumo stabile sostenuto da aumenti salariali sostanziali e una diminuzione dei risparmi delle famiglie.4 Al contrario, gli investimenti sono diminuiti a causa di un ambiente commerciale incerto e tagli agli investimenti pubblici.4 L’attività economica è diminuita nel primo trimestre del 2025 di una stima dello 0,2% su base trimestrale, in parte a causa di un calo della produzione industriale.4 L’Ufficio Centrale di Statistica Ungherese ha riportato una crescita del PIL dello 0,1% nel quarto trimestre del 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024, su dati destagionalizzati e corretti per il calendario.3
Le previsioni per il PIL del 2025-2026 mostrano alcune differenze tra le fonti. La Commissione Europea prevede una crescita del PIL dello 0,8% nel 2025 e un’accelerazione al 2,5% nel 2026.4 Questa crescita dovrebbe essere trainata principalmente dai consumi privati, supportati dalla crescita del reddito reale e da maggiori esenzioni e detrazioni fiscali sul reddito personale.4 Gli investimenti, in particolare quelli aziendali, dovrebbero essere limitati nel 2025 ma riprendere nel 2026 man mano che le incertezze del commercio globale si attenuano e le costruzioni sostenute dal governo riprendono.4 Le esportazioni dovrebbero recuperare, spinte dal miglioramento della domanda e dalla nuova capacità produttiva in impianti finanziati da investimenti diretti esteri (IDE).4 Il governatore della Banca Centrale Ungherese (MNB) ha fornito un intervallo più ottimistico tra l’1,9% e il 2,9% per la crescita del 2025, con una crescita più forte possibile entro il 2026-2027 se gli investimenti e i fattori esterni migliorano.3 In termini nominali, il PIL dell’Ungheria è previsto raggiungere i 221,7 miliardi di dollari entro la fine del 2025, in aumento rispetto ai 215,5 miliardi di dollari stimati nel 2024.5
La differenza nelle previsioni di crescita del PIL per il 2025 tra la Commissione Europea (0,8%) e la MNB (1,9-2,9%) è degna di nota. La Commissione Europea attribuisce la crescita del 2024 a “consumi stabili sostenuti da aumenti salariali sostanziali” 4, mentre la MNB menziona “nuove misure politiche, inclusi il Programma Demján Sándor e l’espansione dei benefici fiscali per le famiglie, che potrebbero modestamente stimolare il PIL quest’anno”.3 Entrambe le istituzioni evidenziano il consumo come un motore chiave, supportato anche dalle osservazioni del Primo Ministro riguardo a un “flusso di interessi” che riversa denaro nell’economia.6 Tuttavia, la Commissione Europea rileva che gli investimenti sono diminuiti nel 2024 e saranno limitati nel 2025 a causa dell’incertezza.4 L’ottimismo della MNB probabilmente incorpora più pesantemente l’impatto positivo atteso degli stimoli governativi e degli IDE su larga scala rispetto alla valutazione dell’UE, che sembra più cauta sugli effetti immediati e sui venti contrari esterni. La dipendenza dal consumo come principale motore di crescita, sebbene fornisca un impulso a breve termine, potrebbe non essere sostenibile senza una forte ripresa degli investimenti e delle esportazioni, soprattutto considerando la “cautela” delle famiglie e il calo delle vendite al dettaglio notato nelle notizie del 7-8 luglio.1 Questo evidenzia una potenziale tensione tra la stimolazione della domanda a breve termine e la crescita sostenibile a lungo termine.
Dinamiche dell’Inflazione
L’inflazione rimane una preoccupazione persistente nell’economia ungherese. A marzo 2025, il tasso di inflazione annuale era del 4,7%, senza variazioni rispetto al mese precedente.3 I servizi sono diventati più costosi del 7,5%, gli alimentari del 7,0%, mentre i beni di consumo durevoli hanno mostrato solo un aumento moderato (2,1%) e il prezzo di elettricità, gas e altri combustibili è aumentato del 2,7% rispetto a marzo 2024.3 L’inflazione HICP ha registrato una media del 3,7% nel 2024, con l’inflazione HICP esclusa energia e alimentari che ha raggiunto il 5,9%.4 Nel primo trimestre del 2025, l’inflazione è aumentata a causa degli aumenti delle accise, di una ripresa dell’inflazione alimentare e del persistente slancio dell’inflazione dei servizi.4 A maggio, l’inflazione si è attestata al 4,4%, in aumento rispetto al 4,2% di aprile. Questo aumento è stato generalizzato, con maggiori pressioni sui prezzi per abbigliamento e calzature, alimentari e bevande analcoliche, e abitazione ed energia, rimanendo al di sopra dell’intervallo obiettivo del 2,0–4,0% della Banca Centrale.7
Per quanto riguarda i dati di giugno 2025, si presenta una discrepanza tra le fonti. Mentre una fonte datata 1 luglio 2025 indica un’inflazione dell’1,7% a giugno 7, Portfolio.hu, un sito specificamente richiesto e che riporta notizie dell’8 luglio 2025, afferma esplicitamente: “La banca centrale ungherese dovrebbe preoccuparsi dei dati sull’inflazione di giugno? Gli analisti hanno fornito una valutazione sorprendente dei dati CPI di giugno. I dati sull’inflazione di giugno mostrano di nuovo un’accelerazione degli aumenti dei prezzi in Ungheria. La cifra è leggermente superiore alle attese”.1 Data la data più recente e la specificità della richiesta per Portfolio.hu, si considera che i dati di giugno abbiano mostrato un’accelerazione dei prezzi e siano stati superiori alle attese, suggerendo che la cifra dell’1,7% potrebbe essere un riferimento obsoleto o errato.
Le previsioni per il 2025 indicano che l’MNB si aspetta un’inflazione annuale tra il 4,5% e il 5,2% 3, mentre la Commissione Europea prevede che l’inflazione HICP aumenterà al 4,1% nel 2025, per poi diminuire al 3,3% nel 2026.4 La domanda interna e l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari dovrebbero mantenere elevata l’inflazione nel 2025.4 Misure governative, come il blocco dei prezzi su 30 prodotti alimentari introdotto a fine marzo 2025 e la potenziale regolamentazione centralizzata dei prezzi per i servizi di mercato, mirano ad alleviare le pressioni.3 Tuttavia, si prevede che queste regolamentazioni modereranno l’inflazione solo temporaneamente, con i prezzi che probabilmente si adegueranno una volta terminate le misure nel 2025 e 2026.4 L’inflazione dei servizi, in particolare nel settore assicurativo (in aumento del 16,5%), è stata un contributo significativo, stagnando al 10% nei primi tre mesi del 2025.3
Le persistenti pressioni inflazionistiche, in particolare nei servizi e negli alimentari 3, unite a una crescita salariale nominale elevata (un aumento del salario minimo del 9% nel 2025 4), creano il rischio di una spirale prezzi-salari. La risposta del governo include blocchi dei prezzi e potenziale regolamentazione centralizzata, che l’UE nota essere probabilmente temporanei e che porteranno a futuri aggiustamenti dei prezzi.4 Contemporaneamente, il governo sta iniettando una significativa liquidità nell’economia attraverso pagamenti di interessi sui titoli di stato 6, con l’obiettivo di stimolare i consumi. Questo crea un dilemma politico: stimolare la domanda cercando contemporaneamente di frenare l’inflazione attraverso controlli diretti. L’obiettivo di inflazione a medio termine dell’MNB (circa il 3% 8), più alto rispetto ai livelli europei tipici e inteso a consentire un “recupero dei prezzi”, indica anche una tolleranza per un’inflazione più elevata, il che potrebbe complicare gli sforzi di disinflazione. I dati sull’inflazione di giugno, “superiori alle attese” 1, suggeriscono che le misure attuali potrebbero non essere pienamente efficaci o che le pressioni sottostanti siano più forti del previsto. Ciò potrebbe costringere l’MNB a riconsiderare la sua posizione cauta sui tassi di interesse, portando potenzialmente a una politica monetaria più restrittiva se l’inflazione continua ad accelerare, nonostante l’ultimo taglio dei tassi risalga a settembre 2024.3 La natura temporanea dei controlli sui prezzi implica anche un impatto inflazionistico differito, creando incertezza per le imprese e i consumatori a medio termine.
Mercato del Lavoro
Il mercato del lavoro dovrebbe rimanere complessivamente teso.4 Il tasso di disoccupazione è aumentato al 4,5% nel 2024, con una diminuzione del numero di posti vacanti.4 Si prevede che diminuirà gradualmente a circa il 4,3% entro il 2026.4 La crescita dei salari nominali dovrebbe rimanere elevata nel 2025 e 2026, spinta da un ulteriore aumento del 9% del salario minimo nel 2025, dalla tensione del mercato del lavoro e dagli aumenti salariali nel settore pubblico.4 A livello microeconomico, l’8 luglio 2025 è stato segnalato un “divario salariale in Ungheria con gravi conseguenze”, indicando significative differenze tra ricchi e poveri.1
Finanze Pubbliche
Il deficit del governo generale, dopo una significativa correzione nel 2024, è previsto rimanere elevato al 4,6% nel 2025.4 Il rapporto debito/PIL dovrebbe aumentare, raggiungendo il 74,1% nel 2025.4 Tuttavia, l’8 luglio 2025, Portfolio.hu ha riportato che l’Ungheria ha registrato un “sorprendente surplus di bilancio a giugno”.1 Questo contrasta con la proiezione di un deficit elevato per l’anno e suggerisce uno sviluppo fiscale positivo, sebbene potenzialmente temporaneo.
La proiezione di un deficit elevato del 4,6% e di un debito in aumento 4 suggerisce continue sfide fiscali che potrebbero richiedere misure di austerità. Tuttavia, il “sorprendente surplus di bilancio a giugno” 1 introduce una deviazione positiva, anche se potenzialmente temporanea. Questo surplus potrebbe essere dovuto a entrate fiscali superiori alle attese o a controlli sulla spesa. Contemporaneamente, l’allentamento temporaneo della rigidità finanziaria da parte dell’UE nei confronti dell’Ungheria “con una condizione” 1 indica un continuo esame della gestione fiscale ungherese e dello stato di diritto. Le osservazioni del Primo Ministro riguardo alle “battaglie con Bruxelles” su varie questioni 6 sottolineano ulteriormente la complessa relazione. Sebbene il surplus di giugno sia positivo, il quadro fiscale generale rimane impegnativo, e l’allentamento condizionato della rigidità finanziaria dell’UE suggerisce che l’accesso dell’Ungheria ai fondi dell’UE o la sua flessibilità fiscale potrebbero ancora essere vincolati all’adesione alle condizioni dell’UE. La capacità del governo di mantenere la disciplina fiscale stimolando l’economia e gestendo le relazioni con l’UE sarà un fattore chiave per la stabilità economica.
Tabella 1: Indicatori Macroeconomici Chiave e Previsioni (2024-2026)
| Indicatore | 2024 (Effettivo/Stima) | 2025 (Previsione) | 2026 (Previsione) | Fonte(i) | 
| Crescita PIL (%, a/a) | 0,5% (UE) / 0,1% (Q4) | 0,8% (UE) / 1,9-2,9% (MNB) | 2,5% (UE) / Più forte (MNB) | 3 | 
| PIL Nominale (Miliardi USD) | $215,5 | $221,7 | N/A | 5 | 
| Inflazione HICP (%, a/a) | 3,7% | 4,1% (UE) / 4,5-5,2% (MNB) | 3,3% (UE) | 3 | 
| Disoccupazione (%) | 4,5% | 4,4% | 4,3% | 4 | 
| Deficit Pubblico (%, PIL) | Correzione Significativa | 4,6% | N/A | 4 | 
| Rapporto Debito/PIL (%) | N/A | 74,1% | N/A | 4 | 
Politica Monetaria e Azioni della Banca Centrale
L’obiettivo primario della Magyar Nemzeti Bank (MNB), la banca centrale ungherese, è raggiungere e mantenere la stabilità dei prezzi.8 Senza pregiudizio per questo obiettivo primario, la MNB supporta anche il mantenimento della stabilità del sistema di intermediazione finanziaria, il rafforzamento della sua resilienza e il suo contributo sostenibile alla crescita economica. Inoltre, la MNB supporta la politica economica del governo e la sua politica legata alla sostenibilità ambientale, utilizzando gli strumenti a sua disposizione.10 La MNB mantiene un obiettivo di inflazione a medio termine di circa il 3%, che è leggermente superiore al livello generalmente accettato di inflazione per la stabilità dei prezzi in Europa, ed è utilizzato per consentire il “recupero dei prezzi” dell’Ungheria rispetto al resto d’Europa.8
Lo strumento principale della politica monetaria della MNB sono le riserve obbligatorie, sulle quali paga interessi agli istituti di credito.10 Il Consiglio Monetario decide sull’uso degli strumenti di politica monetaria e sulla strategia sottostante.10 Per quanto riguarda le decisioni recenti sui tassi di interesse, il nuovo governatore della banca centrale ungherese non ha tagliato ulteriormente il tasso di interesse chiave a causa dell’inflazione persistente e del suo sviluppo incerto. L’ultimo taglio è avvenuto il 25 settembre 2024, quando il tasso è passato dal 6,75% al 6,50%.3
Le notizie dell’8 luglio 2025 da Portfolio.hu hanno riportato: “La banca centrale ungherese dovrebbe preoccuparsi dei dati sull’inflazione di giugno? Gli analisti hanno fornito una valutazione sorprendente dei dati CPI di giugno. La cifra è leggermente superiore alle attese”.1 Questo sviluppo pone una pressione diretta sulla posizione attuale della MNB. L’obiettivo primario dichiarato della MNB è la stabilità dei prezzi 8, eppure il suo obiettivo di inflazione a medio termine del 3% per facilitare il “recupero dei prezzi” 8 implica una tolleranza implicita per un’inflazione più elevata rispetto all’obiettivo del 2% della BCE. Nonostante l’inflazione persistente (4,7% a marzo 2025 3; 4,4% a maggio 2025 7; “superiore alle attese” a giugno 2025 1), la MNB non ha tagliato i tassi da settembre 2024.3 Questo suggerisce un approccio cauto, in attesa di segnali più definitivi di disinflazione o di una valutazione dell’impatto dei controlli sui prezzi del governo. Tuttavia, le notizie dell’8 luglio che indicano la preoccupazione degli analisti per l’inflazione di giugno mettono in discussione questa posizione. La MNB si trova di fronte a un delicato equilibrio. Se l’inflazione continua ad accelerare, soprattutto considerando la natura temporanea dei blocchi dei prezzi governativi 4, la MNB potrebbe essere costretta ad adottare una posizione più restrittiva, potenzialmente aumentando i tassi di interesse o inasprendo altri strumenti di politica monetaria, nonostante il suo ruolo di supporto alla politica economica del governo. Ciò potrebbe creare attrito con l’agenda di crescita del governo e incidere sui costi di indebitamento per imprese e consumatori.
Politica Economica e Iniziative Governative
Il Ministero dell’Economia Nazionale è responsabile della pianificazione generale della politica economica ungherese e dell’attuazione della strategia per l’economia nazionale. Il Ministero si occupa di settori vitali legati all’economia nazionale come la creazione di posti di lavoro, la creazione di un sistema fiscale favorevole alla famiglia, il miglioramento della competitività, la preparazione del bilancio, la riduzione del debito nazionale e la stimolazione della crescita economica.11 Supervisiona le finanze pubbliche, pianifica il bilancio e i conti di appropriazione, e collabora nelle attività di regolamentazione relative alle finanze pubbliche. Sviluppa la strategia di politica finanziaria e definisce il sistema fiscale ungherese per garantire la stabilità finanziaria.11
Il Primo Ministro Viktor Orbán ha annunciato a febbraio 2025 il “Programma economico di ventuno punti”, enfatizzando la “neutralità economica e la pace” come fattori che “daranno una grande spinta all’economia ungherese”.6 Si aspetta un “grande anno” nel 2025.6 Tra le misure politiche chiave e le posizioni del governo, l’Ungheria continua a mantenere bassi i prezzi dell’energia, in contrasto con i paesi occidentali.6 Tuttavia, questa posizione ha portato a tensioni passate con l’UE in merito alla politica energetica.12 Il governo sta attivamente convogliando fondi nell’economia, in particolare attraverso pagamenti di “interessi” sui titoli di stato (480 miliardi di HUF, e altri 300 miliardi di HUF a marzo a 800.000 titolari di conto), incoraggiando il reinvestimento o la spesa.6 Nuove misure politiche, tra cui il Programma Demján Sándor e l’espansione dei benefici fiscali per le famiglie, dovrebbero stimolare modestamente il PIL nel 2025, con un impatto maggiore atteso negli anni a venire.3
Per quanto riguarda le relazioni con l’UE, Orbán ha evidenziato “quattro grandi battaglie con Bruxelles” negli ultimi 10-15 anni: migrazione, protezione dell’infanzia, protezione delle pensioni e protezione della riduzione delle bollette energetiche delle famiglie.6 Ha anche espresso preoccupazione per l’intenzione di Bruxelles di allocare 1,5 miliardi di euro (600 miliardi di HUF) a organizzazioni che supportano il federalismo e il trasferimento di poteri dagli stati nazionali a Bruxelles.6 L’allentamento temporaneo della rigidità finanziaria da parte dell’UE nei confronti dell’Ungheria “con una condizione” 1, riportato l’8 luglio 2025, indica negoziati e condizionalità in corso.
La cornice di “neutralità economica e pace” di Orbán 6, unita alla sua enfasi sul mantenimento di prezzi energetici bassi 6 e sulle “battaglie con Bruxelles” 6, rivela una strategia economica e geopolitica profondamente interconnessa. L’attenzione del governo alla stimolazione della domanda interna attraverso pagamenti diretti 6 e blocchi dei prezzi 3 può essere vista come un modo per isolare l’economia e le famiglie dalle pressioni globali e dell’UE, rafforzando potenzialmente anche il sostegno politico. La preoccupazione per i finanziamenti dell’UE destinati al federalismo 6 suggerisce che la politica economica è influenzata anche dal desiderio di mantenere la sovranità nazionale e resistere a una più profonda integrazione europea. Questo approccio, pur mirando alla stabilità e alla crescita interna, crea un certo attrito con le norme e le politiche dell’UE, potenzialmente influenzando l’accesso ai fondi dell’UE o agli investimenti. L'”unica condizione” per l’allentamento della rigidità finanziaria 1 probabilmente riguarda lo stato di diritto o gli impegni fiscali, implicando che la flessibilità economica del governo non è del tutto svincolata dalla sua relazione con Bruxelles. Questa tensione in corso potrebbe introdurre un elemento di incertezza per gli investitori stranieri e per la pianificazione economica a lungo termine.
Settori Chiave e Dati Microeconomici
Polo Manifatturiero e di Investimento
L’Ungheria è da tempo una destinazione favorevole per la produzione esternalizzata nei settori dell’elettronica, dell’automotive e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) grazie ai suoi costi del lavoro competitivi, che sono inferiori alla media dell’UE.2 Il paese ha attratto con successo numerosi investimenti e progetti cinesi, come la ferrovia Budapest-Belgrado, e investimenti in siti di produzione di veicoli elettrici (EV) e impianti di produzione di batterie.2
Il settore automobilistico è una delle industrie chiave dell’Ungheria e genera quasi il 21% delle esportazioni totali, contribuendo al PIL per il 3,9% nel 2021.13 L’Ungheria mira a diventare leader nell’elettromobilità, attirando significativi investimenti in impianti di produzione di veicoli e batterie.2 Ospita unità di produzione di importanti produttori di apparecchiature originali (OEM) come Suzuki, Audi, Opel, Daimler e, presto, BMW.13
Recenti progetti di investimento di punta sottolineano il crescente ruolo dell’Ungheria nel mercato globale dei veicoli elettrici e la sua ambizione di diventare l’hub europeo per gli EV:
- CATL (Contemporary Amperex Technology Co., Limited): Sta costruendo un impianto di batterie da 7,34 miliardi di euro e 100 GWh a Debrecen, il più grande progetto di IDE greenfield dell’Ungheria, destinato a creare 9.000 posti di lavoro e a fornire i principali produttori automobilistici come BMW, Mercedes-Benz e Volkswagen.2
 - BYD: Sta sviluppando la sua prima fabbrica europea di produzione di EV a Szeged, un progetto multimiliardario che dovrebbe generare migliaia di posti di lavoro e produrre 150.000-300.000 veicoli all’anno.2
 - Samsung SDI: Ha un impianto di batterie per EV a Göd, con piani di espansione per fornire BMW.2
 
Altri settori chiave includono l’elettronica (il più grande produttore nella regione CEE, 22% della produzione manifatturiera 13), l’industria farmaceutica e la tecnologia medica (con una tradizione secolare e il settore più sviluppato in CEE 13), l’ICT (con focus su AI, 5G, sviluppo software e cybersecurity 2), i materiali industriali 2, le scienze della vita e la medtech, la logistica e il settore alimentare.2 La produzione e l’industria rappresentano il 49,9% dello stock di IDE in ingresso in Ungheria nel 2023, con la produzione di veicoli e altre attrezzature di trasporto al 10,4%.2
I sostanziali investimenti diretti esteri, in particolare nei settori dei veicoli elettrici e delle batterie (CATL, BYD, Samsung SDI 2), sono un chiaro motore di crescita futura e creazione di posti di lavoro, posizionando strategicamente l’Ungheria nelle catene di approvvigionamento globali. Tuttavia, questi investimenti su larga scala, pur stimolando le esportazioni e il PIL, aumentano anche l’integrazione dell’Ungheria nelle catene di approvvigionamento globali 4, rendendola più suscettibile alle fluttuazioni della domanda esterna e alle guerre commerciali.3 La dipendenza dal capitale straniero implica anche che una parte significativa del reddito generato da queste strutture potrebbe defluire dal paese 4, influenzando la bilancia delle partite correnti. Pertanto, sebbene l’afflusso di IDE sia positivo per la produzione industriale e il progresso tecnologico, significa anche che la resilienza economica dell’Ungheria è sempre più legata alla salute dei mercati automobilistici ed elettronici globali e alle decisioni strategiche delle multinazionali. Ciò richiede un attento equilibrio tra l’attrazione di investimenti stranieri e la promozione della creazione di valore e della resilienza interna.
Tabella 2: Principali Investimenti Diretti Esteri in Settori Chiave
| Nome Azienda | Settore | Tipo di Progetto | Valore Stimato dell’Investimento | Creazione Prevista di Posti di Lavoro | Significato Strategico | Fonte | 
| CATL | Produzione Batterie EV | Impianto di Batterie Greenfield | 7,34 miliardi di euro | 9.000 | Il più grande IDE greenfield, fornisce i principali produttori automobilistici europei | 2 | 
| BYD | Produzione EV | Prima Fabbrica Europea di EV | Diversi miliardi di euro | Migliaia | Posiziona l’Ungheria come hub chiave per la produzione di EV in Europa | 2 | 
| Samsung SDI | Produzione Batterie EV | Espansione Impianto Batterie | N/A | N/A | Supporta BMW, rafforza l’ecosistema EV | 2 | 
| CJ Foods | Produzione/Logistica Alimentare | Centro di Produzione e Logistica | N/A | N/A | Diversifica gli IDE oltre l’automotive | 2 | 
Sviluppi Economici Locali (8-9 Luglio 2025)
È importante notare che, sebbene la richiesta esplicita comprendesse notizie da Index.hu e DailyNewsHungary.com per il 9 luglio 2025, il materiale di ricerca fornito non contiene notizie attuali da queste fonti per la data specificata.14 Pertanto, gli sviluppi economici locali sono principalmente tratti da Portfolio.hu 1, che è una fonte richiesta e fornisce informazioni recenti e altamente pertinenti.
Notizie dell’8 Luglio 2025
- Surplus di Bilancio: L’Ungheria ha registrato un “sorprendente surplus di bilancio a giugno”.1 Questo rappresenta uno sviluppo fiscale positivo, in contrasto con le precedenti preoccupazioni sul deficit.
 - Preoccupazione per l’Inflazione: Gli analisti sono “preoccupati per i dati sull’inflazione di giugno”, che hanno mostrato “un’accelerazione degli aumenti dei prezzi” ed erano “leggermente superiori alle attese”.1 Questo sottolinea le persistenti pressioni inflazionistiche.
 - Mercato Immobiliare: Il prezzo medio dell’affitto a Budapest ha raggiunto i 280.000 HUF.1 È stato introdotto un nuovo schema di prestito al 3%, che dovrebbe fornire un supporto significativo agli acquirenti di case, arrivando sul mercato in un momento di picco per i mutui.1
 - Prezzi del Carburante: Il prezzo del diesel è destinato a essere ulteriormente aumentato.1
 - Disuguaglianza Sociale: Sono stati segnalati un “divario salariale in Ungheria con gravi conseguenze”, evidenziando una significativa differenza tra ricchi e poveri.1
 - Aziende di Proprietà Statale: Altre quattro aziende di proprietà statale sono riuscite a “sfuggire ai tagli del governo”.1
 
Notizie del 7 Luglio 2025
- Vendite al Dettaglio: Gli analisti “non sono contenti delle cupe vendite al dettaglio in Ungheria”, indicando che “le famiglie rimangono caute”.1 Lo shopping ha perso slancio a maggio, con un calo delle vendite al dettaglio su base mensile.1
 - Inerzia Economica: L’Ungheria è “rimasta indietro rispetto al V4” (Gruppo di Visegrád) a causa di “tre anni di inerzia economica”, con grafici che illustrano la situazione dal 2022.1
 - Impatto del Commercio Globale: Speculazioni su come “Trump deciderà cosa succederà al fiorino” a causa delle dichiarazioni sulle tariffe, con l’UE che sta anche rispondendo.1 Questo evidenzia la sensibilità della valuta alla politica commerciale internazionale.
 - Preoccupazioni Ambientali/Infrastrutturali: Segnalazioni di carenza d’acqua in Ungheria, con possibili restrizioni imminenti in alcune aree.1 Le ferrovie ungheresi stanno testando un metodo unico (dipingere i binari di bianco) per prevenire i ritardi estivi.1
 
Gli sforzi del governo per stimolare i consumi attraverso pagamenti di “interessi” 6 e benefici fiscali per le famiglie 3 sono chiaramente volti a rafforzare la domanda interna. Tuttavia, le notizie del 7-8 luglio da Portfolio.hu 1 rivelano che “le famiglie rimangono caute” e “lo shopping perde slancio”, con un calo delle vendite al dettaglio a maggio. Questo suggerisce una disconnessione tra l’intento politico e il comportamento effettivo dei consumatori. Il “divario salariale” 1 complica ulteriormente la situazione, poiché gli stimoli generali potrebbero non beneficiare uniformemente tutti i segmenti della popolazione. L’aumento dei prezzi del diesel 1 e le persistenti preoccupazioni inflazionistiche 1 probabilmente erodono il potere d’acquisto e contribuiscono alla cautela. Nonostante gli sforzi del governo, le ansie economiche sottostanti (ad esempio, inflazione, incertezza globale, disuguaglianza di reddito) sembrano smorzare la fiducia e la spesa dei consumatori. Ciò potrebbe ostacolare la ripresa trainata dai consumi prevista dall’UE 4 e le aspettative del governo per un “grande anno”.6 Il governo potrebbe dover rivalutare l’efficacia delle sue politiche dal lato della domanda o affrontare più direttamente le cause profonde della cautela dei consumatori.
Tabella 3: Istantanea delle Notizie Economiche Locali (7-8 Luglio 2025)
| Data | Titolo/Evento Chiave | Breve Descrizione/Significato | Fonte | 
| 8 Luglio 2025 | L’Ungheria registra un sorprendente surplus di bilancio a giugno | Sviluppo fiscale positivo, in contrasto con le precedenti proiezioni di deficit. | 1 | 
| 8 Luglio 2025 | I dati sull’inflazione di giugno mostrano di nuovo un’accelerazione degli aumenti dei prezzi | Gli analisti sono preoccupati poiché le cifre sono state leggermente superiori alle attese, indicando un’inflazione persistente. | 1 | 
| 8 Luglio 2025 | L’affitto medio a Budapest è ora di 280.000 HUF | Evidenzia l’aumento dei costi abitativi nella capitale. | 1 | 
| 8 Luglio 2025 | Il piano di prestiti al 3% supporta gli acquirenti di case | Il nuovo piano di prestiti mira a stimolare il mercato immobiliare in un periodo di picco dei mutui. | 1 | 
| 8 Luglio 2025 | Il prezzo del diesel sarà ulteriormente aumentato | Indica una pressione inflazionistica continua sui costi di trasporto e di consumo. | 1 | 
| 8 Luglio 2025 | Divario salariale in Ungheria con gravi conseguenze | Indica una crescente disuguaglianza di reddito all’interno della popolazione. | 1 | 
| 7 Luglio 2025 | Gli analisti non sono contenti delle cupe vendite al dettaglio in Ungheria | Le famiglie rimangono caute e lo slancio dello shopping è diminuito a maggio. | 1 | 
| 7 Luglio 2025 | L’Ungheria è rimasta indietro rispetto al V4 a causa dell’inerzia economica | Tre anni di inerzia economica dal 2022, indicando una crescita più lenta rispetto ai pari regionali. | 1 | 
| 7 Luglio 2025 | Carenza d’acqua in Ungheria; possibili restrizioni | Problema ambientale locale con potenziale impatto economico sull’agricoltura e la vita quotidiana. | 1 | 
| 7 Luglio 2025 | Le ferrovie ungheresi testano un metodo unico per prevenire i ritardi estivi | Sforzi infrastrutturali per migliorare l’efficienza del trasporto pubblico. | 1 | 
Prospettive e Rischi
L’economia ungherese si trova in una fase di recupero dopo un periodo difficile, con una crescita più forte prevista entro il 2026–2027, a condizione che gli investimenti e i fattori esterni migliorino.3 I consumi privati e le nuove capacità produttive finanziate dagli IDE dovrebbero essere i principali motori di crescita.4 Il governo rimane ottimista, prevedendo un “grande anno” nel 2025 6, supportato dal suo programma economico e dagli sforzi per stimolare la domanda interna.
Tuttavia, permangono diversi rischi significativi:
- Domanda Esterna: Una domanda esterna contenuta rimane un rischio significativo, data l’esposizione commerciale dell’Ungheria e la sua profonda integrazione nelle catene di approvvigionamento globali.4 Guerre commerciali globali e un ambiente commerciale europeo in deterioramento potrebbero facilmente alterare la sua posizione.3
 - Inflazione Persistente: Nonostante le misure governative, le pressioni inflazionistiche persistono, esacerbate da elevati aumenti salariali e altre misure politiche finanziate dal governo.4 La natura temporanea delle regolamentazioni sui prezzi significa che i prezzi probabilmente si adegueranno al rialzo una volta terminate queste misure.4 I dati sull’inflazione di giugno 1 rafforzano questa preoccupazione.
 - Sfide Fiscali: Un deficit del governo generale elevato e un rapporto debito/PIL in aumento 4 sollevano preoccupazioni sulla sostenibilità fiscale, nonostante il recente sorprendente surplus di bilancio.1
 - Relazioni con l’UE: Le tensioni in corso e le “battaglie con Bruxelles” 6 su varie aree politiche potrebbero influenzare gli afflussi di fondi dell’UE e la fiducia complessiva degli investitori. L’allentamento condizionato della rigidità finanziaria 1 evidenzia questo continuo controllo.
 - Consumo Interno: Nonostante gli stimoli governativi, la cautela delle famiglie e il calo delle vendite al dettaglio 1 suggeriscono che la fiducia dei consumatori rimane fragile, limitando potenzialmente l’efficacia delle strategie di crescita basate sui consumi.
 
La strategia economica ungherese sembra essere un complesso equilibrio tra l’affermazione dell’autonomia economica nazionale (ad esempio, mantenimento di prezzi energetici bassi, resistenza al federalismo dell’UE, stimoli diretti interni) e il beneficio della profonda integrazione nell’economia europea e globale (ad esempio, attrazione di massicci IDE, dipendenza dal commercio UE). Questo duplice approccio crea sia opportunità (ad esempio, diventare un hub EV) che rischi (ad esempio, attrito con l’UE, vulnerabilità agli shock commerciali globali). Il successo a lungo termine della traiettoria economica dell’Ungheria dipenderà dalla sua capacità di navigare questo delicato equilibrio. Una crescita e una stabilità sostenute richiederanno non solo un’efficace attuazione delle politiche interne, ma anche un approccio pragmatico alle sue relazioni internazionali, in particolare con l’UE, per garantire un accesso continuo ai mercati, ai fondi e a un ambiente normativo stabile.
Conclusione
Al 9 luglio 2025, l’economia ungherese sta navigando in un panorama complesso caratterizzato sia da dinamismo interno che da vulnerabilità esterne. Mentre significativi investimenti diretti esteri, in particolare nei settori automobilistico e delle batterie, stanno ponendo le basi per la futura crescita industriale e posizionando l’Ungheria come un hub chiave europeo per i veicoli elettrici, le sfide immediate persistono. L’inflazione rimane una preoccupazione centrale, con dati recenti che indicano un’accelerazione degli aumenti dei prezzi che metterà alla prova la determinazione e gli strumenti politici della banca centrale. Nonostante gli sforzi del governo per stimolare la domanda interna attraverso vari programmi e iniezioni finanziarie dirette, la cautela dei consumatori è evidente nelle cifre delle vendite al dettaglio. La gestione fiscale mostra un quadro misto, con un sorprendente surplus di bilancio a giugno che offre un segnale positivo in mezzo a più ampie preoccupazioni per il deficit e il debito, soggetto a un continuo controllo dell’UE. La distinta politica economica del governo, caratterizzata da un’attenzione agli interessi nazionali e da una relazione a volte controversa con Bruxelles, continuerà a plasmare l’ambiente economico. L’interazione di questi fattori determinerà se l’Ungheria potrà raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi di crescita e sostenere la sua ripresa economica di fronte a persistenti venti contrari globali e pressioni inflazionistiche interne.
FONTI
- Economy – Portfolio.hu, accessed July 9, 2025, https://www.portfolio.hu/en/economy
 - Hungary: Exploring its Economic Ecosystem – HKTDC Research, accessed July 9, 2025, https://research.hktdc.com/en/article/MjAxNTE0ODUwNw
 - Hungary Monthly Briefing: Hungarian Economy in a Global Context. Trends in 2025, accessed July 9, 2025, https://china-cee.eu/2025/06/30/hungary-monthly-briefing-hungarian-economy-in-a-global-context-trends-in-2025/
 - Economic forecast for Hungary – European Commission – Economy and Finance, accessed July 9, 2025, https://economy-finance.ec.europa.eu/economic-surveillance-eu-economies/hungary/economic-forecast-hungary_en
 - Hungary GDP 2024 Estimate and 2025 Projection – World Economics, accessed July 9, 2025, https://www.worldeconomics.com/GrossDomesticProduct/Current-GDP/Sri%20Lanka.aspx/Hungary.aspx
 - Twenty-one-point economic programme, economic neutrality and peace combined will give the Hungarian economy a big boost – Orbán Viktor – miniszterelnok.hu, accessed July 9, 2025, https://miniszterelnok.hu/en/twenty-one-point-economic-programme-economic-neutrality-and-peace-combined-will-give-the-hungarian-economy-a-big-boost/
 - Hungary Inflation (CPI, ann. var. %, aop) – FocusEconomics, accessed July 9, 2025, https://www.focus-economics.com/country-indicator/hungary/inflation/
 - Hungarian National Bank – Wikipedia, accessed July 9, 2025, https://en.wikipedia.org/wiki/Hungarian_National_Bank
 - Hungary Inflation Rate (1973-2024) – Macrotrends, accessed July 9, 2025, https://www.macrotrends.net/global-metrics/countries/hun/hungary/inflation-rate-cpi
 - Monetary policy instruments | MNB.hu, accessed July 9, 2025, https://www.mnb.hu/en/monetary-policy/monetary-policy-instruments
 - Ministry for National Economy – Organisation – Government, accessed July 9, 2025, https://2010-2014.kormany.hu/en/ministry-for-national-economy/organisation
 - Economy – Portfolio.hu, accessed July 9, 2025, https://www.portfolio.hu/en/economy?page=1388
 - Main industries of Hungary, accessed July 9, 2025, https://muscat.mfa.gov.hu/eng/page/main-industries-of-hungary
 - Neo-feudalism and Neo-traditionalism: the Intersection of Cultural, accessed July 9, 2025, https://www.is.cuni.cz/studium/eng/dipl_st/index.php?do=main&doo=detail&did=227561
 - Hungarian Competition Authority – Cement industry news from, accessed July 9, 2025, https://www.globalcement.com/news/itemlist/tag/Hungarian%20Competition%20Authority