Bollettino Investimenti in Ungheria: novembre 2016

Nella seconda edizione del nostro “Bollettino investimenti in Ungheria”, rubrica periodica di Economia.hu, vi raccontiamo 10 nuovi investimenti delle aziende in Ungheria. Dall’annuncio odierno di Audi, che intensifica ulteriormente la produzione nel Paese, per arrivare a un’azienda australiana, sono numerosi i progetti confermati da svariate realtà internazionali.

Audi ha annunciato il 17 novembre che produrrà motori per auto elettriche presso il suo maxi impianto di Győr, in Ungheria Nord-Occidentale. Lo ha dichiarato la casa madre in Germania, specificando che in Ungheria Audi localizzerà anche la produzione di motori per i produttori di e-cars di lusso. 
Swiss Krono Group ha investito 30 miliardi di fiorini in un nuovo impianto di lavorazione del legno in Ungheria nord-orientale. La fabbrica si trova a Vásárosnamény e creerà oltre 100 posti di lavoro.
SIIX Corporation ha deciso di costruire in Ungheria il suo impianto EMS (Electronics Manufacturing Services) di classe mondiale a Nagykőrös con un investimento da 20 milioni di euro e la prevista creazione di 300 posti di lavoro entro il 2021. L’azienda ha spiegato che nella scelta della località ungherese ha giocato un ruolo significativo la vicinanza con la rete autostradale. La fabbrica da 16840 metri quadrati a Nagykőrös fungerà da fornitore per l’industria elettronica nella regione e in Europa. La produzione dovrebbe iniziare nella seconda metà del 2017.
Linamar Hungary ha comunicato un investimento da oltre 25 milioni di dollari USA presso le unità produttive dei suoi stabilimenti di Békéscsaba e Orosháza. Come parte del progetto l’azienda canadese, importante fornitore del settore automobilistico, prevede la creazione di nuovi posti di lavoro per personale altamente qualificato, la costruzione di una nuova area produttiva e l’acquisto di macchinari. Linamar è tra i principali datori di lavoro nella contea di Békés e nella regione della Grande Pianura Settentrionale. 
Taglio del nastro congiunto per Lenovo e Flex, che hanno celebrato insieme l’apertura (leggi qui) di un impianto di server a Sárvár, vicino al confine austriaco.
IT Services Hungary (ITSH), filiale di T-Systems, sta pianificando un investimento da 4,6 miliardi di fiorini nella sue basi ungheresi a Szeged, Debrecen e Pécs. A fronte della creazione di 360 posti di lavoro come conseguenza del progetto, il governo ungherese prevede di allocare una garanzia statale da 650 milioni di fiorini per l’azienda di IT.
La filiale ungherese di Spar sta programmando un investimento da 23 miliardi di fiorini nello sviluppo e ammodernamento della sua rete di negozi in Ungheria. I progetti annunciati durante l’inaugurazione di un nuovo supermarket a Budapest (a sua volta frutto di un investimento da 260 milioni di fiorini). Al momento sono 345 i supermercati Spar nella nazione, cui vanno aggiunti 32 Interspar e altri 108 negozi in franchising. In tutto Spar impiega oltre 13mila persone in Ungheria.
Con un investimento da circa 25 milioni di euro (7,7 miliardi di fiorini) la  catena di supermarket a basso costo Penny Market ha avviato la costruzione di una base logistica nella città ungherese di Veszprém (leggi qui).
Una delle maggiori aziende europee di coloranti alimentari, la tedesca Sentient Food Colors Europe, ha investito nel suo impianto ungherese di Diósd, dove ha aggiunto una linea di packaging costumizzabile a seconda dei clienti. Una scelta che permetterà di produrre confezioni dell’esatta misura richiesta dall’azienda cui viene fornito il colorante alimentare. 
L’agenzia multinazionale di comunicazione integrata Centrade Cheil ha annunciato l’ingresso sul mercato ungheree, iniziando la sua attività nel Paese con una cooperazione con Samsung Electronics Hungary.
L’australiana Goodman ha inaugurato un magazzino da 22mila metri quadrati presso la sua base logistica a Gyál, non lontano da Budapest. In tutto il magazzino del maggiore gruppo immobiliare che si occupa di gestione di immobili industriali, logistici e spazi commerciali, supera adesso i 44.700 metri quadrati.  

Claudia Leporatti

Redazione Economia.hu

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