I. Sintesi Esecutiva
Il panorama economico ungherese al 15 agosto 2025 presenta un quadro di complessità e contrasti, in cui dinamiche macroeconomiche e settoriali mostrano traiettorie divergenti. A un livello generale, l’economia continua a mostrare una crescita modesta del Prodotto Interno Lordo (PIL), principalmente sostenuta da consumi e dal settore dei servizi, sebbene le previsioni per il 2025 siano state riviste al ribasso da diverse istituzioni.1 L’inflazione, pur continuando il suo percorso di attenuazione a livello aggregato, rivela segnali preoccupanti a livello microeconomico, in particolare a causa dell’aumento dei costi energetici.
I dati principali resi noti in questa giornata rafforzano la percezione di un’economia a due velocità. Il tasso di inflazione annuale per luglio 2025 è sceso al 4,3% 2, un dato che, pur inferiore al 4,6% di giugno, si è rivelato superiore alle aspettative del mercato. L’analisi granulare di questo dato evidenzia una pericolosa accelerazione dell’inflazione mensile, la più rapida degli ultimi cinque mesi, trainata in particolare dall’incremento dei prezzi di elettricità, gas e altri combustibili.2 Sul fronte valutario, il Fiorino ungherese (HUF) ha mantenuto una relativa stabilità, sostenuto da saldi esterni favorevoli e da un surplus delle partite correnti.1 I tassi di cambio al 15 agosto mostrano una leggera flessione contro l’Euro e il Dollaro, ma il Fiorino rimane in territorio positivo nel confronto annuale contro la valuta statunitense.3
Un’analisi approfondita del settore edilizio, per il quale sono stati rilasciati i dati di giugno, rivela la dicotomia più evidente. Mentre la produzione complessiva è cresciuta del 2,6% su base annua, ha subito una netta contrazione del 5,3% rispetto a maggio.4 Questa performance è interamente riconducibile a una forte spinta dell’ingegneria civile, che ha registrato una crescita sostenuta e un’impennata dei nuovi contratti, a fronte di una stagnazione e di un calo dei contratti per le costruzioni di edifici privati.4 Il pessimismo del settore, confermato da un sondaggio in cui la maggioranza delle aziende lamenta la mancanza di ordini e la pressione sui margini di profitto, suggerisce una debolezza strutturale mascherata dagli investimenti pubblici in infrastrutture.5
PODCAST IN ITALIANO
II. Contesto Economico e Macro-trend
A. Contesto Macroeconomico Generale
L’economia ungherese si sta muovendo in un panorama caratterizzato da una crescita moderata del PIL, che è principalmente trainata dalla spesa dei consumatori.1 Nonostante questo impulso, le prospettive di crescita per l’intero anno 2025 sono state riviste al ribasso da diverse istituzioni, un segnale della persistente debolezza che si allinea con il contesto economico globale.1 A livello fiscale, il governo ungherese si trova ad affrontare una pressione continua sulle finanze pubbliche, tanto che i target di deficit per il 2025 sono stati aumentati.1 Questa situazione fiscale, unita alle dispute politiche e finanziarie con l’Unione Europea, continua a minare la fiducia generale nella governance economica del Paese.1
Nonostante queste sfide interne, l’Ungheria mantiene un saldo favorevole nelle sue relazioni economiche con l’estero. Questo risultato è sostenuto da una combinazione di fattori, tra cui i prezzi dell’energia più bassi e un’attività di investimento interna meno intensa, che hanno contribuito a un aumento del surplus delle partite correnti.1 Questa solidità esterna funge da fattore di stabilizzazione per il Fiorino e offre un certo grado di protezione contro le vulnerabilità interne. A livello microeconomico, si osservano sacche di fiducia e potenziale di crescita, con investimenti strategici e attività aziendali significative in settori chiave come l’automotive, l’energia e il commercio al dettaglio.1 Tuttavia, il settore del commercio al dettaglio, in particolare, continua a essere frenato da un’inflazione elevata che limita il potere d’acquisto e la spesa dei consumatori, nonostante l’aumento dei redditi reali.1
B. Dinamiche dell’Inflazione: Un Segnale Non Uniforme
I dati sull’inflazione di luglio 2025, pubblicati l’8 agosto, rappresentano il principale riferimento per le dinamiche dei prezzi al 15 agosto. Il tasso di inflazione annuale è sceso al 4,3%, dal 4,6% registrato a giugno, segnando il livello più basso da aprile.2 Tuttavia, questo dato, pur indicando un’attenuazione del ritmo annuale, è stato superiore alle aspettative del mercato (4,1%), suggerendo che le pressioni sui prezzi sono più persistenti del previsto.2
L’analisi per categoria di spesa rivela una dinamica complessa. Se da un lato si è osservata una moderazione della crescita dei prezzi per gli alimentari (dal 6,2% al 5,9%) e per i servizi (dal 5,4% al 5,3%), dall’altro si è registrato un significativo aumento dell’inflazione per elettricità, gas e altri combustibili, che è salita al 10,9% dal 8,6% del mese precedente.2 Questo balzo dei costi energetici è particolarmente critico, in quanto contravviene al trend generale di disinflazione e rappresenta un serio rischio per le prospettive future. Inoltre, su base mensile, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,4% a luglio, segnando l’incremento più rapido in cinque mesi.2 Parallelamente, l’inflazione core, che esclude gli elementi più volatili, è scesa a un minimo di quattordici mesi, attestandosi al 4,0%, in linea con le previsioni del mercato.2 L’andamento contrastante tra un’inflazione annuale in calo e una mensile in accelerazione, guidata dai costi energetici, pone un dilemma per la Banca Nazionale Ungherese (MNB) e potrebbe limitare la sua capacità di allentare ulteriormente la politica monetaria.
III. Tendenze del Mercato Finanziario e Valutario
A. Andamento del Fiorino Ungherese (HUF)
Il 15 agosto 2025, il Fiorino ungherese ha mostrato un andamento stabile ma con una leggera flessione rispetto alle principali valute. Il tasso di cambio EUR/HUF è stato registrato a 394,5830 3, mentre quello USD/HUF era a 336,9750.3 Nonostante il leggero calo giornaliero, l’analisi del trend a lungo termine mostra una performance più solida: il Fiorino si è rafforzato dell’1,19% nell’ultimo mese e del 5,35% negli ultimi 12 mesi contro il Dollaro.3 Questa stabilità, in un contesto di sfide economiche interne, può essere attribuita ai favorevoli saldi esterni del Paese, sostenuti dal surplus delle partite correnti.1 Tuttavia, le previsioni a medio termine indicano un potenziale indebolimento della valuta. I modelli macroeconomici globali e le aspettative degli analisti prevedono che il Fiorino possa scambiare a 343,08 contro il Dollaro alla fine di questo trimestre e raggiungere i 355,05 entro 12 mesi.3 Tale discrepanza tra la forza attuale e le previsioni future potrebbe riflettere un calo della fiducia a lungo termine o un impatto ritardato dei rischi legati all’inflazione persistente e alle pressioni fiscali.
B. Mercato dei Capitali
I dati forniti da Portfolio.hu mostrano l’attività del mercato azionario ungherese. La performance di diverse azioni ha mostrato risultati contrastanti, con titoli come FORRAS, NAVIGATOR e CIGPANNONIA che hanno registrato guadagni significativi, mentre altri come SUNDELL e RABA hanno subito perdite.8 In una notizia aziendale specifica del 15 agosto, la società ungherese 4iG ha annunciato un aumento di capitale nella sua controllata che opera nel settore aerospaziale e della difesa.9 Questo sviluppo è in linea con le osservazioni più ampie di investimenti strategici in settori chiave e indica una continua fiducia nel potenziale di crescita in ambiti specifici dell’economia.1
IV. Focus sul Settore Edilizio: Una Visione di Microeconomia
A. Analisi della Produzione Edilizia (Giugno 2025)
I dati pubblicati dall’Ufficio Centrale di Statistica (KSH) il 15 agosto 2025 offrono una visione dettagliata del settore edile ungherese a giugno. L’output complessivo è cresciuto del 2,6% su base annua, sebbene il dato corretto per il calendario mostri una crescita più contenuta dello 0,9%.4 Tuttavia, un esame più attento rivela una netta contrazione del 5,3% rispetto a maggio, sulla base dei dati destagionalizzati e corretti per i giorni lavorativi.4 Questa divergenza indica una forte volatilità e una performance non uniforme all’interno del settore. L’analisi segmentata mostra infatti un marcato contrasto: la costruzione di edifici ha registrato una crescita modesta dello 0,4% su base annua, mentre l’ingegneria civile, che include progetti infrastrutturali, è balzata del 6,5%.4
La dicotomia è ancora più evidente nell’analisi dei nuovi contratti. Il volume totale dei nuovi contratti ha segnato un’impennata del 67,8% su base annua.4 Tale incremento è stato quasi interamente guidato dall’ingegneria civile, i cui contratti sono aumentati del 147,9%, a fronte di una crescita molto più limitata (+7,0%) per la costruzione di edifici.4 Al contrario, il volume dei contratti in essere alla fine di giugno riflette questa stessa dinamica: un aumento del 38,5% per l’ingegneria civile e un calo del 7,2% per la costruzione di edifici.4 Questa situazione indica che il settore è fortemente dipendente dagli investimenti pubblici in infrastrutture, che stanno mascherando una debolezza strutturale del segmento privato, orientato alla costruzione di immobili residenziali e commerciali.
B. Domanda, Prezzi e Sentiment del Settore
Il settore delle costruzioni private ungherese mostra chiari segni di difficoltà. La domanda di materiali da costruzione è rimasta modesta nella prima metà del 2025, e i prezzi in questo segmento sono addirittura scesi dell’1,3% su base annua, in netta controtendenza rispetto all’inflazione generale.5 L’associazione di settore Évosz ha dichiarato che i sussidi per la ristrutturazione non hanno avuto l’impatto atteso, in gran parte a causa della complessità amministrativa e delle restrizioni sui requisiti di eleggibilità.5
Un sondaggio condotto da Évosz su 400 aziende del settore rivela un sentiment ampiamente negativo.6 Il 52% delle imprese si aspetta una riduzione dei margini di profitto nel 2025, mentre l’11% prevede un miglioramento.6 Il problema più citato, con l’82% delle risposte, è la mancanza di ordini.6 L’incertezza normativa, l’inflazione e le formalità burocratiche sono state indicate come ulteriori ostacoli significativi.6 Queste problematiche si riflettono nella previsione di un 44% di aziende che si aspettano un calo del fatturato e nella pianificazione di licenziamenti da parte del 26% delle imprese.6 La forte crescita del segmento dell’ingegneria civile (sostenuta dal governo) e la profonda debolezza del segmento delle costruzioni di edifici (guidato dal privato) non sono un caso. La scarsità di ordini, la domanda contenuta di materiali e il pessimismo diffuso sono sintomi di una congiuntura negativa nel segmento privato, alimentata da incertezza economica, inflazione e forse da un accesso più difficile ai finanziamenti. Se l’impulso derivante dagli investimenti pubblici dovesse rallentare, l’intero settore potrebbe trovarsi in una situazione di notevole vulnerabilità.
V. Notizie Locali e Temi Microeconomici
A. Mercato Immobiliare
Il mercato immobiliare ungherese ha mostrato un aumento dell’indice dei prezzi nel primo trimestre del 2025, raggiungendo i 337,54 punti.10 A livello di notizie specifiche di giornata, è stato segnalato un aumento del 37% nei prezzi delle case vacanza in Ungheria nell’ultimo anno, un dato che indica un forte dinamismo in un segmento di mercato di nicchia.9 Parallelamente, un’analisi esperta ha suggerito che il programma governativo “Home Start” potrebbe avere l’effetto di ridurre i prezzi sul mercato immobiliare di Budapest.9 L’apparente contraddizione tra l’aumento significativo dei prezzi in un segmento e il potenziale di riduzione in un altro suggerisce che il mercato immobiliare ungherese non è un’entità monolitica, ma è segmentato, con dinamiche molto diverse che agiscono su base geografica e per tipologia di proprietà. La forte domanda per le case vacanza, che sono beni voluttuari o di investimento, potrebbe essere un segnale che una porzione dell’economia ungherese, forse legata a investimenti esteri o a fasce di reddito più elevate, sta performando in modo robusto, mentre il mercato residenziale a Budapest potrebbe essere surriscaldato e necessitare di interventi.
B. Consumi e Attività Aziendali
Il settore dei consumi al dettaglio continua ad affrontare sfide significative. Nonostante le misure governative come il tetto ai margini di profitto, i prezzi dei prodotti a base di carne più popolari sono aumentati.9 Questo fenomeno sottolinea la persistenza delle pressioni sui costi di produzione e la limitata efficacia di tali politiche nel contenere l’inflazione su specifici beni di prima necessità. In un contesto più positivo, il settore turistico ungherese ha raggiunto due importanti traguardi 9, a dimostrazione della sua resilienza e del suo continuo potenziale come motore di crescita per l’economia.
VI. Conclusioni e Prospettive
L’analisi dei dati disponibili al 15 agosto 2025 rafforza la percezione di un’economia ungherese “a due velocità”. La stabilità macro-finanziaria, sostenuta da un surplus delle partite correnti, e gli investimenti pubblici in infrastrutture rappresentano un motore di stabilità e crescita. Tuttavia, questa facciata nasconde una serie di debolezze strutturali. L’inflazione, pur in calo annuale, nasconde un’accelerazione mensile preoccupante, in particolare a causa dell’aumento dei costi energetici, un fattore che mina il potere d’acquisto dei consumatori e alimenta l’incertezza.
Il settore privato, in particolare nel segmento delle costruzioni di edifici, è in difficoltà, con un sentiment ampiamente negativo tra le imprese, una mancanza di ordini e la previsione di una riduzione dei margini di profitto. Questa debolezza, se non affrontata, potrebbe rappresentare un significativo freno alla crescita economica una volta che l’impulso derivante dagli investimenti pubblici dovesse ridursi. Le continue tensioni politiche con l’Unione Europea rimangono un fattore di rischio che può influenzare negativamente la fiducia degli investitori e l’accesso ai fondi comunitari, necessari per sostenere gli investimenti futuri.
Nonostante ciò, l’Ungheria continua a mostrare sacche di resilienza e opportunità, come la solida performance del settore turistico, gli investimenti in settori strategici come la difesa e l’energia, e un mercato valutario che finora si è dimostrato relativamente stabile. La traiettoria futura dell’economia ungherese dipenderà in larga misura dalla capacità del governo di affrontare le sfide dell’inflazione, di sostenere il settore privato e di risolvere le incertezze politiche che attualmente influenzano il quadro economico complessivo.
FONTI
- News del 5 agosto 2025 – YouTube, accessed August 15, 2025, https://www.youtube.com/watch?v=g1VYo8_p-ZQ
 - Tasso di inflazione in Ungheria | 1992-2025 Dati | 2026-2027 …, accessed August 15, 2025, https://it.tradingeconomics.com/hungary/inflation-cpi
 - Fiorino Ungherese | 1993-2025 Dati | 2026-2027 Previsione, accessed August 15, 2025, https://it.tradingeconomics.com/hungary/currency
 - Hungary’s Construction Output Rises 2.6% in June, Falls Sharply From May – Budapest Business Journal, accessed August 15, 2025, https://bbj.hu/business/real-estate/construction/hungarys-construction-output-rises-2-6-in-june-falls-sharply-from-may/
 - Demand for Building Materials Remains Modest in H1 – Évosz – Budapest Business Journal, accessed August 15, 2025, https://bbj.hu/business/real-estate/construction/demand-for-building-materials-remains-modest-in-h1-evosz/
 - Most Construction Companies Expect Tighter Margins in 2025 – Budapest Business Journal, accessed August 15, 2025, https://bbj.hu/business/real-estate/construction/most-construction-companies-expect-tighter-margins-in-2025/
 - News del 14 agosto 2025 – YouTube, accessed August 15, 2025, https://www.youtube.com/shorts/cCWu-ZxQwoo
 - Portfolio.hu – Online gazdasági újság, accessed August 15, 2025, https://www.portfolio.hu/
 - Latest news – Portfolio.hu, accessed August 15, 2025, https://www.portfolio.hu/en/latest-news?page=2223
 - Indice dei prezzi delle case in Ungheria | 2007-2025 Dati – IT | TRADINGECONOMICS.COM, accessed August 15, 2025, https://it.tradingeconomics.com/hungary/housing-index