La complessità normativa e le tasse compromettono la competitività dell’industria chimica ungherese.
L’industria chimica ungherese, tradizionalmente un pilastro dell’economia con un elevato valore aggiunto e circa 100.000 dipendenti diretti, sta affrontando sfide crescenti. Nonostante aziende di rilievo come BorsodChem e MOL Petrolkémia siano competitive a livello europeo, la complessità delle normative, gli oneri amministrativi e la tassa sulle quote di CO₂ stanno erodendo la loro competitività. Quest’ultima, unica nel suo genere in Ungheria, è giustificata con obiettivi ambientali, ma i fondi raccolti non vengono destinati a progetti di sostenibilità. Inoltre, i prezzi elevati dell’energia, le difficoltà nelle catene di approvvigionamento e la concorrenza di prodotti a basso costo provenienti da paesi extraeuropei aggravano la situazione. Per mantenere le posizioni di mercato, è essenziale ridurre gli oneri amministrativi e fiscali che non gravano sui concorrenti esteri. Sebbene il governo abbia elaborato una strategia di competitività incoraggiante, è fondamentale un dialogo continuo tra le parti per allineare obiettivi e strumenti, garantendo così un futuro sostenibile per l’industria chimica ungherese.
Collaborazione strategica tra Ungheria ed Emirati Arabi Uniti: focus su telecomunicazioni e tecnologie spaziali.
Durante una tavola rotonda ad Abu Dhabi, organizzata dal Primo Ministro ungherese Viktor Orbán, leader aziendali ungheresi ed emiratini hanno esplorato opportunità di cooperazione strategica. Gellért Jászai, presidente di 4iG, ha discusso di investimenti congiunti in telecomunicazioni, sviluppo infrastrutturale, tecnologie spaziali e soluzioni tecnologiche avanzate. Ha sottolineato l’impegno dell’azienda nel plasmare il futuro dell’Europa centrale e orientale attraverso innovazione e collaborazioni internazionali. La partecipazione diretta di Orbán evidenzia l’importanza attribuita al rafforzamento delle relazioni economiche tra i due paesi, specialmente nei settori high-tech. Questa iniziativa mira a promuovere la crescita economica ungherese oltre la media europea, incoraggiando le aziende nazionali ad espandersi globalmente. La delegazione ungherese comprendeva rappresentanti di settori chiave come energia, finanza, informatica, telecomunicazioni e industria della difesa, indicando un approccio olistico per rafforzare la cooperazione bilaterale.
Innovazione nel commercio al dettaglio ungherese: negozi senza personale e casse.
La Coca-Cola HBC Ungheria, in collaborazione con Kende Retail Kft., sta introducendo negozi completamente automatizzati privi di personale e casse. Nei prossimi tre anni, prevedono di aprire 15 di questi punti vendita, con un investimento di 250 milioni di fiorini. Il primo negozio è già operativo presso la sede centrale di Yettel Magyarország. All’ingresso, le telecamere associano la figura del cliente a un carrello virtuale, monitorando i movimenti e gli articoli selezionati tramite sensori. Una volta terminato lo shopping, il cliente può semplicemente uscire, mentre il sistema addebita automaticamente l’importo dovuto tramite l’applicazione “Take It Easy” sviluppata da Kende Retail. Questa tecnologia, conforme alle normative GDPR, non utilizza il riconoscimento facciale, ma si basa sull’intelligenza artificiale per garantire un’esperienza di acquisto fluida e personalizzata. L’obiettivo è rivoluzionare l’esperienza del cliente e ampliare le opportunità per i rivenditori, offrendo un processo di acquisto più rapido e conveniente. Attualmente, i dipendenti di Yettel Magyarország sono i primi a beneficiare di questa innovazione, con una gamma di prodotti che include bevande, snack, piatti pronti e articoli per l’igiene.
I lavoratori ungheresi più fiduciosi nella ricerca di lavoro e con riserve finanziarie in crescita.
Secondo un recente studio condotto da BNP Paribas Cardif e Medián, la maggioranza degli ungheresi ritiene che affrontare la ricerca di un nuovo impiego sia più semplice rispetto all’anno precedente. Il 34% degli intervistati crede di poter trovare facilmente un lavoro adeguato alle proprie competenze, in aumento rispetto al 30% dell’anno scorso. Parallelamente, è cresciuta la fiducia nella stabilità finanziaria: solo il 15% delle famiglie afferma di poter sostenere meno di un mese senza reddito in caso di perdita del lavoro, rispetto al 18% dell’anno precedente. Inoltre, l’11% dispone di risparmi sufficienti per 7-12 mesi, mentre il 21% ha riserve per oltre un anno. Questi dati indicano un rafforzamento della sicurezza economica e della fiducia nel mercato del lavoro ungherese.
Il governo ungherese rivede le stime sull’acquisizione dell’aeroporto di Budapest.
In una recente intervista, Máté Lóga, Segretario di Stato per lo Sviluppo Economico e i Servizi Finanziari Nazionali, ha discusso le sfide legate all’acquisizione dell’aeroporto di Budapest. Ha sottolineato che, sebbene l’aeroporto rispetti pienamente le normative sul rumore, le aspettative iniziali del governo riguardo ai costi e ai benefici dell’acquisizione potrebbero essere state sovrastimate. Lóga ha evidenziato la necessità di una valutazione più approfondita per garantire che l’acquisizione sia vantaggiosa per l’economia nazionale e per i contribuenti. Ha inoltre menzionato l’importanza di considerare le implicazioni a lungo termine, inclusi gli investimenti necessari per migliorare l’infrastruttura aeroportuale e le potenziali fonti di finanziamento. Il governo sta ora riconsiderando la strategia, valutando alternative che possano offrire un equilibrio tra controllo statale e partenariati pubblico-privati, al fine di garantire un funzionamento efficiente e sostenibile dell’aeroporto.