I. Sintesi Esecutiva e Valutazione dei Rischi Immediati
Il 6 novembre 2025 ha fornito un quadro aggiornato dell’economia ungherese, confermando una netta biforcazione tra una domanda interna moderatamente resiliente e una produzione industriale sotto pressione a causa di fattori esterni. I dati pubblicati dall’Ufficio Centrale di Statistica (KSH) hanno evidenziato che la crescita economica, sebbene positiva, è sempre più guidata dallo stimolo statale e dal consumo, mentre i settori produttivi chiave faticano a recuperare slancio.1
L’azione governativa si è concentrata sull’accelerazione delle politiche di “sovranità economica”, con l’implementazione formale della Strategia AI 2025-2030 che pone l’accento sulla robotica umanoide 3, e manovre strategiche per diversificare la sicurezza energetica, come l’annuncio di cooperazione nucleare con la Francia.4 Tali misure sono intese a rafforzare l’autonomia economica in un contesto globale incerto.
Tuttavia, la giornata ha anche portato alla luce rischi operativi e regolatori immediati. Un significativo contenzioso sulla capacità della condotta petrolifera Adria tra MOL/Slovnaft e JANAF minaccia l’approvvigionamento di greggio non russo nella regione.5 Parallelamente, la Banca Nazionale Ungherese (MNB) ha intensificato la pressione normativa su operatori finanziari transfrontalieri come Revolut 6, e si sono materializzate le proiezioni inflazionistiche nel mercato immobiliare, con previsioni di aumenti significativi dei prezzi derivanti dal nuovo programma di prestiti sussidiati Otthon Start.7
PODCAST IN ITALIANO
Rischio Geopolitico Energetico
Il contenzioso sull’accesso al greggio non russo attraverso l’oleodotto Adria rappresenta un rischio infrastrutturale di Livello 2. Slovnaft, parte del Gruppo MOL, ha accusato il fornitore croato JANAF di aver trattenuto 90.000 tonnellate di greggio, una spedizione stimata in circa $50 milioni.5 Questo incidente non solo solleva preoccupazioni immediate per l’approvvigionamento di carburante non russo nella regione CEE, ma evidenzia la vulnerabilità delle catene di approvvigionamento regionali e la potenziale strumentalizzazione delle infrastrutture critiche come leva politica o commerciale all’interno dell’Unione Europea.
Rischio Regolatorio e Finanziario Domestico
Le politiche di stimolo creditizio governative continuano a generare rischi inflazionistici in segmenti specifici. In particolare, il lancio del programma Otthon Start ha portato gli analisti a prevedere un aumento del 15-20% dei prezzi immobiliari entro un anno.7 Questo fenomeno dimostra che le politiche statali, pur mirando a obiettivi sociali, agiscono come potenti catalizzatori dell’inflazione dei prezzi degli asset. Inoltre, la pressione della MNB su Revolut, affinché si stabilisca come filiale locale in Ungheria, sottolinea la priorità del regolatore di garantire la sicurezza dei depositi locali e la giurisdizione nazionale a scapito della piena efficienza del modello fintech transfrontaliero.6
II. Dati Macroeconomici KSH: Performance Industriale e Resilienza della Domanda Interna
I dati macroeconomici rilasciati il 6 novembre 2025 hanno delineato il persistere della dinamica di crescita squilibrata dell’Ungheria, dove la ripresa è trainata dai consumi, mentre la produzione industriale rimane in uno stato di prolungata debolezza.
Analisi Dettagliata della Produzione Industriale (Settembre 2025): Persistenza della Debolezza e Dipendenza Estera
I dati KSH sulla produzione industriale per settembre 2025 hanno confermato la tendenza alla contrazione su base annua, frustrando le aspettative che la produzione si stabilizzasse su livelli bassi. Sebbene sia stata rilevata una leggera crescita su base mensile, il quadro a lungo termine rimane negativo.1
La debolezza settoriale è concentrata nelle aree che dovrebbero rappresentare il futuro dell’economia ungherese. La produzione di veicoli e, in particolare, la produzione di batterie per veicoli elettrici (EV), continuano a registrare cali significativi.1 Questo nonostante l’Ungheria abbia attratto miliardi di euro in investimenti diretti esteri (FDI) in questo settore.9 I dati evidenziano che l’economia ungherese, essendo una piccola economia aperta, non è in grado di realizzare pienamente il suo potenziale industriale senza una ripresa parallela e sostanziale in mercati chiave come la Germania e il resto d’Europa.1 Il massiccio investimento in capacità (soprattutto in batterie) non si traduce in output a causa del rallentamento della domanda esterna, indicando una vulnerabilità strutturale del modello di crescita ungherese, che è profondamente integrato nel ciclo economico europeo. Solo settori meno esposti o a minore valore aggiunto, come l’elettronica, l’ottica e la produzione di alimenti e bevande, hanno contribuito positivamente.1
La Domanda Interna: Analisi delle Vendite al Dettaglio e Contesto Fiscale
In contrasto con il settore manifatturiero, il volume delle vendite al dettaglio (commercio) per settembre 2025 ha continuato a mostrare resilienza su base annua. Questo segue una robusta ripresa dei consumi osservata nei mesi precedenti, con un aumento del volume del commercio al dettaglio del 2.4% su base annua in agosto 10 e dello 0.50% mese su mese in luglio.11
Tuttavia, il rapporto KSH ha notato una stagnazione delle vendite su base mensile a settembre 1, suggerendo che l’impeto iniziale della ripresa dei consumi, alimentata in parte dall’aumento dei salari e dai sussidi, potrebbe esaurirsi. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI), nel suo contesto previsionale, ha stimato una crescita modesta del PIL dello 0.7% per il 2025, guidata principalmente dai consumi. Il divario tra la debolezza produttiva e il consumo resiliente suggerisce che la crescita è sostenuta artificialmente attraverso politiche fiscali espansive, con il governo che proietta un deficit fiscale persistente intorno al 4.5% del PIL.12 Questa espansione fiscale continua a creare una disarmonia tra le politiche fiscali e gli sforzi restrittivi della Banca Centrale Ungherese, mantenendo le proiezioni di inflazione a un elevato 4.5% nel quarto trimestre del 2025.12 La crescita in Ungheria è, in questo contesto, dipendente dall’iniezione continua di debito sussidiato, introducendo un rischio significativo di politica incoerente.
| Indicatore Economico (KSH) | Andamento Anno su Anno (YoY) – Settembre 2025 | Andamento Mensile (MoM) – Rilevato il 6/11 | Contesto IMF 2025 (Q4) |
| Produzione Industriale (Volume) | Continua la Contrazione | Stabile/Leggera Crescita 1 | Crescita PIL 2025: 0.7% 12 |
| Vendite al Dettaglio (Volume) | Aumento (Resilienza) 10 | Stagnazione 1 | Inflazione Proiettata (Q4): 4.5% 12 |
| Settore Veicoli & Batterie | Calo Significativo 1 | N/A | Alto Rischio Esterno 1 |
III. Strategie di Sovranità Industriale e Tecnologica: Il Piano Nazionale di Trasformazione
Le notizie del 6 novembre hanno evidenziato la forte enfasi del governo sulla sovranità tecnologica e la sicurezza energetica, come pilastri per la crescita futura.
Il Fronte Energetico: Sicurezza Nucleare e Transizione
Il Ministro degli Affari Esteri e del Commercio, Péter Szijjártó, ha annunciato da Parigi la formalizzazione della cooperazione con la Francia per la coproduzione di barre di combustibile nucleare.4 Questo accordo strategico mira ad assicurare forniture diversificate di combustibile per il futuro sistema nucleare ungherese, mitigando la dipendenza totale da un unico fornitore esterno (storicamente la Russia, tramite Rosatom, per Paks II).4 La mossa è un esempio di come l’Ungheria stia trasformando l’energia nucleare da potenziale rischio geopolitico a pilastro di sicurezza a lungo termine attraverso la diversificazione dei partner.
Sul fronte delle rinnovabili, l’Ungheria ha accelerato la sua transizione, superando gli obiettivi di riduzione dei gas serra dell’UE (37.3% di riduzione rispetto al 1990, contro una media UE del 35%) e raggiungendo 8,100 MW di capacità solare installata, cinque o sei anni prima dell’obiettivo fissato per il 2030.4 L’obiettivo a lungo termine rimane il raggiungimento di una generazione di elettricità al 90% carbon-neutral post-completamento del progetto Paks II.4
L’Accelerazione dell’AI e della Robotica Umanoide
Il governo ha formalmente attivato la sua Strategia per l’Intelligenza Artificiale (AI) 2025-2030, con l’obiettivo di creare un quadro normativo sicuro e trasparente allineato all’EU AI Act.13 Un punto focale di questa strategia, evidenziato dal commissario governativo László Palkovics, è la robotica umanoide.
Palkovics ha indicato che la produzione di robot umanoidi è strettamente correlata all’industria automobilistica, un settore in cui l’Ungheria detiene una base produttiva consolidata.3 L’obiettivo dichiarato è sfruttare questa competenza esistente per fare in modo che i robot umanoidi possano essere prodotti direttamente sulle linee di assemblaggio ungheresi.15 Questa enfasi sulla robotica non è solo un salto tecnologico, ma una risposta strutturale alla carenza cronica di manodopera qualificata e ai bassi tassi di disoccupazione. Sfruttando la capacità di assemblaggio di veicoli complessi, l’Ungheria cerca di indirizzare le risorse industriali esistenti verso un settore ad alto valore aggiunto basato sull’AI, garantendo che l’automazione contribuisca a mitigare le pressioni del mercato del lavoro.
L’Ecosistema Batteria: Ambizioni di Leadership CEE e la Cooperazione con la Cina
Il settore delle batterie rimane un pilastro centrale della politica di FDI ungherese. Con una capacità attuale di 87 GWh, derivante da circa €20 miliardi di FDI principalmente da Corea del Sud e Cina, l’Ungheria mira a raggiungere 250 GWh entro il 2030, posizionandosi tra i primi tre paesi dell’Unione Europea.9
Un workshop di cooperazione tra Ungheria e Cina del 6 novembre 2025 ha focalizzato l’attenzione sul riciclo del litio, la responsabilità estesa del produttore (EPR) e la conformità alla nuova EU Battery Regulation.9 La rapida espansione della capacità produttiva di batterie ha generato significative sfide ambientali e di gestione dei rifiuti elettronici. La stretta collaborazione con gli investitori cinesi su aspetti cruciali come il riciclo (un requisito della normativa UE) è fondamentale per gestire il rischio ambientale e normativo.16 In questo modo, l’Ungheria cerca di blindare i suoi progetti di FDI contro le critiche ambientali e di consolidare l’Ungheria come un “ponte” nella fusione tra la conoscenza automobilistica occidentale e la tecnologia orientale.17
| Settore | Focus Strategico (Nov 2025) | Partner Chiave/FDI | Mitigazione del Rischio | Riferimento |
| Energia Nucleare | Diversificazione combustibile nucleare | Francia, Rosatom | Accordi di coproduzione combustibile per ridurre la dipendenza russa 4 | 4 |
| AI & Robotica | Produzione Robot Umanoidi (AI Strategy 2025-2030) | Interno (Sfruttare l’industria Auto) | Allineamento con EU AI Act e sviluppo tecnologico per l’automazione 3 | 3 |
| Ecosistema Batterie | Riciclo e Piena Economia Circolare (EPR) | Cina, Corea del Sud | Cooperazione per la conformità alla EU Battery Regulation e gestione e-waste 9 | 9 |
IV. Dinamiche Geopolitiche e Rischi della Catena di Approvvigionamento
Le notizie del 6 novembre hanno messo in risalto come le tensioni geopolitiche si traducano rapidamente in rischi operativi per le aziende ungheresi e come la trasparenza economica stia subendo un arretramento.
Il Conflitto JANAF-MOL/Slovnaft: Rischio sulla Fornitura di Greggio Non Russo
Il Gruppo MOL (attraverso la sua controllata Slovnaft) ha denunciato che l’operatore croato JANAF ha trattenuto 90.000 tonnellate di greggio Arab Light destinato alla raffineria di Bratislava, un blocco del valore stimato in $50 milioni.5 L’incidente è legato al trasporto attraverso l’oleodotto Adria, cruciale per la diversificazione del greggio non russo per l’Ungheria e la Slovacchia. JANAF, pur adducendo motivazioni tecniche relative alle sanzioni su terze parti (NIS in Serbia), ha contemporaneamente contestato a MOL l’utilizzo della capacità della condotta “significativamente al di sotto” del livello contrattuale.5
Questo contenzioso tra due partner dell’UE dimostra che l’infrastruttura critica è diventata un veicolo di pressione strategica e commerciale. La Croazia sta apparentemente utilizzando il suo controllo sulla rotta di diversificazione del greggio per esercitare leva su MOL/Ungheria per rinegoziare o aderire a specifici termini contrattuali di capacità. Qualsiasi interruzione prolungata della fornitura di greggio non russo costituisce un rischio sistemico per la sicurezza energetica ungherese e slovacca, con la possibilità di costringere a un maggiore affidamento sul greggio russo trasportato dalla condotta Druzhba.
Finanziamento Media Estera: L’Impatto della Sospensione dei Fondi USAGM a Szabad Európa
Un significativo sviluppo nel panorama della governance è la sospensione del sostegno federale da parte della U.S. Agency for Global Media (USAGM) all’organizzazione Radio Free Europe/Radio Liberty (RFE/RL), inclusa la redazione di Szabad Európa Ungheria, a partire da marzo 2025.19 La decisione è stata attribuita a un ordine esecutivo volto alla riduzione della burocrazia dell’amministrazione statunitense, ma ha conseguenze dirette e gravi per il giornalismo investigativo nel Paese.19
La perdita di finanziamento per i media indipendenti è interpretata come un arretramento dei controlli e bilanci (check and balances) sulla trasparenza delle politiche economiche e industriali del governo ungherese. La minore vigilanza investigativa implica un aumento del rischio di opacità regolatoria e di incertezza per gli investitori esteri che valutano la qualità della governance ungherese. La cessazione dei finanziamenti è, in sostanza, un segnale di allentamento della pressione internazionale sul governo, che può portare a un aumento del rischio politico e regolatorio arbitrario.
V. Regolamentazione Finanziaria e Mercato Domestico
Vigilanza Bancaria: La Pressione MNB su Revolut per la Localizzazione
La Banca Nazionale Ungherese (MNB) ha ribadito la sua ferma posizione nei confronti di Revolut, esortando l’operatore fintech a stabilire una filiale locale con sede e capitalizzazione ungheresi, anziché operare attraverso la sua licenza lituana.6
La principale motivazione della MNB è la tutela del consumatore, sottolineando che i clienti ungheresi di Revolut sono coperti solo dal regime di assicurazione sui depositi lituano e possono cercare ricorso legale solo in Lituania.6 L’MNB sostiene l’innovazione fintech solo a condizione che garantisca la stabilità finanziaria e la sicurezza dei clienti.6 Questa linea d’azione costituisce un esempio di come le autorità nazionali stiano implementando barriere regolatorie ai servizi finanziari transfrontalieri all’interno dell’UE. Richiedere una filiale locale aumenta significativamente i costi operativi e di capitale per Revolut, ma garantisce all’MNB la piena supervisione e la capacità di intervento in caso di crisi, consolidando la sovranità sul mercato finanziario ungherese e, di fatto, limitando la pressione competitiva sui player bancari tradizionali locali.
Mercato del Risparmio: Offerte Competitive e Tendenze dei Depositi
Il mercato dei depositi al dettaglio rimane competitivo. Alcune banche, come CIB Bank, stanno offrendo promozioni per nuovi clienti con tassi di interesse fino all’8% sui depositi a 6 mesi, mentre Polgári Bank propone un EBKM (equivalente tasso di interesse lordo) del 6.4% su depositi a 6 mesi.21
Tuttavia, gli investitori devono considerare che i rendimenti sono soggetti a un prelievo fiscale combinato del 21% (15% di imposta sugli interessi più il 6% di contributo sanitario EHO), a meno che i risparmi non siano vincolati in un conto di risparmio a lungo termine esente da imposte (TBSZ).21 Questa significativa ritenuta fiscale funge da meccanismo indiretto di “repressione finanziaria”. Riducendo l’attrattiva dei depositi bancari non-TBSZ, la politica fiscale contribuisce a reindirizzare il risparmio delle famiglie verso strumenti di debito pubblico (spesso esenti da questa tassazione), aiutando così il governo a finanziare il suo elevato deficit fiscale (4.5% del PIL) a costi più bassi.
Immobiliare e Politiche Sociali: L’Effetto Stimolo del Programma Otthon Start
Il lancio del nuovo programma di prestiti agevolati per la casa (Otthon Start) è stato immediatamente associato a significative previsioni inflazionistiche nel settore immobiliare. Gli analisti hanno prontamente avvertito che l’iniezione di credito sussidiato nel mercato causerà un aumento dei prezzi immobiliari stimato tra il 15% e il 20% entro un anno.7
Questo dimostra che la politica governativa è disposta a tollerare, e persino a indurre, l’inflazione settoriale (dei prezzi degli asset) pur di raggiungere obiettivi sociali di promozione della proprietà. Poiché l’offerta sul mercato immobiliare ungherese è inelastica, l’eccesso di domanda generato dal credito sussidiato (la causa) si traduce direttamente in un forte aumento dei prezzi (l’effetto).7 L’aumento dei prezzi immobiliari è un costo nascosto della politica, che peggiora l’accessibilità al mercato per le fasce non beneficiarie e amplifica l’effetto ricchezza per i proprietari esistenti, creando al contempo un rischio di bolla finanziaria negli asset.
| Segmento di Mercato | Sviluppo Rilevante (6 Nov) | Implicazione Regolatoria | Rischio/Opportunità |
| Fintech Transfrontaliero | Pressione MNB per filiale locale (Revolut) | Rafforzamento della sovranità e supervisione domestica; aumento del costo operativo per l’innovazione | Aumento del Rischio Regolatorio 6 |
| Risparmio al Dettaglio | Tassi Promozionali Elevati (fino a 8%) | Tassazione (21%) come meccanismo di reindirizzamento dei capitali verso il debito pubblico | Rendimento Reale Inibito 21 |
| Mercato Immobiliare | Lancio Otthon Start Program | Stimolo alla Domanda contro Offerta Inelastica | Forte Rischio di Inflazione Prezzi (15-20%) 7 |
VI. Conclusioni, Proiezioni e Raccomandazioni Strategiche
L’analisi dell’economia ungherese al 6 novembre 2025 conferma che il Paese si trova in un contesto di crescita a doppia velocità, in cui la resilienza dei consumi è mantenuta solo attraverso un intervento statale sempre più invasivo, destinato a compensare la debolezza strutturale e ciclica dei settori orientati all’export.
La strategia di crescita ungherese, sebbene riesca a mantenere il PIL in territorio positivo (previsto a 0.7% nel 2025), comporta costi elevati in termini di deficit fiscale (4.5% del PIL) e distorsioni di mercato.12 L’intervento si estende dalla geopolitica energetica (diversificazione nucleare con la Francia 4), alla trasformazione tecnologica (Strategia AI e robotica 3), fino alla micro-regolamentazione del settore finanziario (pressione MNB su Revolut 6).
Proiezioni e Rischio di Intervento Arbitrario
L’ambiente operativo per gli investitori esteri è caratterizzato da un aumento del rischio di intervento politico e arbitrario. L’indebolimento dei meccanismi di check and balance (come la cessazione dei finanziamenti a Szabad Európa 19) combinato con l’uso delle infrastrutture critiche come leve geopolitiche (disputa JANAF/MOL 5) suggerisce che la trasparenza e la prevedibilità regolatoria per gli attori stranieri sono in declino.
Il governo Orbán sta gestendo la difficile congiuntura economica attraverso la creazione mirata di segmenti di crescita protetta (energia, tecnologia avanzata) e tramite politiche di stimolo del consumo interno. Tuttavia, tali stimoli stanno generando pressioni inflazionistiche settoriali significative, in particolare nel mercato immobiliare, che rischiano di neutralizzare i benefici sociali del credito sussidiato.7
Raccomandazioni Strategiche per Investitori
- Priorità ai Settori Allineati alla Sovranità: Gli investimenti dovrebbero concentrarsi sui settori che beneficiano direttamente delle priorità strategiche e degli incentivi statali, come l’energia (in particolare il nucleare diversificato e il solare 4), l’AI e la robotica, e l’ecosistema del riciclo delle batterie.9 Questi settori offrono il massimo vento a favore governativo.
- Cautela Regolatoria nel Finanziario e Immobiliare: È essenziale eseguire una due diligence rafforzata nei mercati sensibili alla regolamentazione diretta e alle distorsioni di stimolo. Il settore finanziario transfrontaliero (a causa della pressione MNB per la localizzazione 6) e il mercato immobiliare (a causa della forte inflazione indotta dallo stato 7) presentano un rischio operativo elevato.
- Monitoraggio della Catena di Approvvigionamento Energetico Regionale: La disputa JANAF-MOL è un indicatore critico della fragilità delle infrastrutture energetiche post-sanzioni. Gli operatori nel settore CEE devono stressare i propri modelli di approvvigionamento di greggio e logistica per valutare l’impatto di possibili futuri contenziosi infrastrutturali all’interno dell’Unione Europea.
FONTI
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- Analisi Economica dell’Ungheria: 6 Agosto 2025, accessed November 6, 2025, https://economia.hu/analisi-economica-dellungheria-6-agosto-2025/
- Humanoid robotokra épülhet a magyar gazdaság – MAGE, accessed November 6, 2025, https://mage.org.hu/humanoid-robotokra-epulhet-a-magyar-gazdasag/
- Szijjártó Péter: Magyarország áramigényének ellátása elképzelhetetlen nukleáris energia nélkül – Atombiztos Blog, accessed November 6, 2025, https://atombiztos.org/2025/10/09/szijjarto-peter-magyarorszag-aramigenyenek-ellatasa-elkepzelhetetlen-nuklearis-energia-nelkul/126033/
- Janaf Withholds 90,000 Tons of Crude amid Dispute with MOL – Hungary Today, accessed November 6, 2025, https://hungarytoday.hu/janaf-withholds-90000-tons-of-crude-amid-dispute-with-mol/
- MNB cautions Revolut clients in Hungary – Budapest Business Journal, accessed November 6, 2025, https://bbj.hu/economy/finance/mnb/mnb-cautions-revolut-clients-in-hungary/
- GKI: The Otthon Start program can lead to a 15-20 percent price increase in the real estate market within a year. : r/hungary – Reddit, accessed November 6, 2025, https://www.reddit.com/r/hungary/comments/1m66gqd/gki_az_otthon_start_egy_%C3%A9ven_bel%C3%BCl_1520/?tl=en
- Ungheria: produzione industriale ancora debole a ottobre | Agenzia Nova, accessed November 6, 2025, https://www.agenzianova.com/a/675a09094663a3.51699124/5725393/2024-12-06/ungheria-produzione-industriale-ancora-debole-a-ottobre
- Hungary, China eye vast opportunities in battery recycling, accessed November 6, 2025, https://english.news.cn/europe/20251106/6efb4b952e574c45b7e4a7382a9a0cd1/c.html
- Rapporto Economico Ungherese: Analisi Dettagliata delle Notizie del 6 Ottobre 2025, accessed November 6, 2025, https://economia.hu/rapporto-economico-ungherese-analisi-dettagliata-delle-notizie-del-6-ottobre-2025/
- Vendite al dettaglio Ungheria M/M | 2000-2025 Dati | 2026-2027 Previsione, accessed November 6, 2025, https://it.tradingeconomics.com/hungary/retail-sales
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- Hungary announces new AI strategy and regulation plans – CMS LawNow, accessed November 6, 2025, https://cms-lawnow.com/en/ealerts/2025/09/hungary-announces-new-ai-strategy-and-regulation-plans
- Orbán Viktor élesítette az AI-stratégiát, új határozatokkal formálnák a magyar jövőt, accessed November 6, 2025, https://www.economx.hu/tech/orban-viktor-ai-strategia-kormanyhatarozatok-techipar-palkovics-laszlo.817761.html
- Hungary, China eye vast opportunities in battery recycling, accessed November 6, 2025, http://www.china.org.cn/2025-11/06/content_118162934.shtml
- The leaders of the battery sector gathered again at the Hungarian Battery Days, accessed November 6, 2025, https://ceenergynews.com/renewables/5th-hungarian-battery-days-2025/
- Plenković: JANAF has sufficient capacity, but transport prices remain an issue, accessed November 6, 2025, https://ceenergynews.com/oil-gas/plenkovic-janaf-capacity-prices/
- Kiszivárgott dokumentum: Washington elzárja a pénzcsapot a Szabad Európa előtt!, accessed November 6, 2025, https://media1.hu/2025/03/16/kiszivargott-level-szabad-europa-tamogatas-megszuntetese-usagm-kari-lake/
- MNB preme Revolut Bank affinchè operi in quanto unità locale – economia.hu, accessed November 6, 2025, https://economia.hu/mnb-revolut/
- Bankbetét összehasonlító kalkulátor – Bankmonitor, accessed November 6, 2025, https://bankmonitor.hu/megtakaritasok/bankbetet/
- Betét kalkulátor, bankbetétek összehasonlítása 2025 – Money.hu, accessed November 6, 2025, https://www.money.hu/megtakaritas/betet