Sezione I: Sintesi Esecutiva e Prospettive Strategiche
L’economia ungherese al 31 ottobre 2025 si configura in una fase di estrema divergenza strategica, evidenziando una robusta euforia sui mercati finanziari domestici, che contrasta nettamente con la materializzazione di significativi rischi geopolitici e l’intensificazione dell’interventismo statale in settori chiave. Le dinamiche di mercato indicano una stabilità apparente, con l’indice azionario BUX che raggiunge un massimo storico 1 e il Forint che mantiene una forza relativa contro l’Euro.2 Tuttavia, gli sviluppi del giorno in materia di relazioni internazionali e di acquisizioni aziendali sollevano interrogativi sostanziali sulla sostenibilità a medio termine di questo momentum finanziario.
Il fattore di rischio predominante emerso in questa data è di natura geopolitica. La conferma da parte del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, della richiesta formale del Primo Ministro Viktor Orbán per un’esenzione dalle sanzioni USA contro il petrolio russo 3 ha palesato la vulnerabilità del settore energetico ungherese. Questa dinamica pone direttamente a rischio la catena di approvvigionamento di aziende strategiche come MOL e impone un premio di rischio politico più elevato sul costo del capitale.
Nel contempo, l’alto livello di intervento statale continua a distorcere i segnali di mercato nei settori cruciali. Gli schemi di credito agevolato (con tassi del 3%) pompano liquidità nel mercato immobiliare 4, sostenendo l’aumento dei prezzi residenziali (crescita del 12.13% a marzo 2025) 5 in diretta opposizione alla stretta monetaria restrittiva della Banca Nazionale Ungherese (MNB).6 Questa politica duale crea un significativo disaccoppiamento tra il costo reale del denaro e l’inflazione degli asset.
PODCAST IN ITALIANO
1.1. Snapshot del 31 Ottobre 2025: Geopolitica e Mercati
L’Ungheria si trova a navigare tra la necessità di mantenere stretti legami economici con l’Asia (evidenziati dal nuovo volo diretto Budapest-Seoul) 7 e la gestione di tensioni acute con l’Occidente sull’energia russa 3 e sulla governance interna (evidenziata dalla controversa acquisizione Ringier-Indamedia).8 L’attuale euforia del BUX 1 e la stabilità del Forint 2 suggeriscono che gli investitori domestici e regionali non stanno prezzando appieno il rischio di sanzioni secondarie.
Questa configurazione economica complessa solleva una questione fondamentale: il prezzo degli asset ungheresi riflette un ottimismo basato sulla liquidità interna e sul carry trade, o sta ignorando la crescente vulnerabilità sistemica derivante dal braccio di ferro geopolitico? L’analisi indica che i mercati domestici appaiono insensibili al rischio politico, una situazione che crea una potenziale vulnerabilità a manifestazioni improvvise di shock esterni.
1.2. Raccomandazioni Immediate
Si raccomanda agli investitori istituzionali di adottare una cautela strutturale sul fronte del rischio geopolitico, in particolare per quanto riguarda le entità con elevata esposizione alla catena di approvvigionamento energetica russa o regolate da politiche di prezzo (come MOL e MVM). È imperativo implementare una due diligence rafforzata sulle società che beneficiano direttamente del credito sussidiato statale, riconoscendo che i loro margini di crescita potrebbero essere artificialmente gonfiati e soggetti a potenziali tagli fiscali futuri per la stabilizzazione del bilancio.
Sezione II: Valutazione del Rischio Geopolitico e Sicurezza Energetica (Focus 31 Ottobre)
L’evento più rilevante del 31 ottobre 2025 riguarda la politica estera e la sicurezza energetica, con implicazioni dirette per le aziende ungheresi esposte al mercato petrolifero russo.
2.1. La Richiesta di Esenzione dalle Sanzioni USA sul Petrolio Russo
Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha confermato pubblicamente che il Primo Ministro Viktor Orbán ha richiesto un’esenzione dalle nuove sanzioni annunciate dagli Stati Uniti contro il settore petrolifero russo, mirate in particolare ai giganti Rosneft e Lukoil.3 Il Presidente ha specificato che l’esenzione non è ancora stata concessa. La richiesta è stata riaffermata da Orbán stesso in un’intervista radiofonica, dove ha sottolineato la necessità di far comprendere agli americani la “strana situazione” dell’Ungheria, che sostiene che la sostituzione delle forniture di greggio via oleodotto in uso comporterebbe una crisi economica nazionale.3
Questa richiesta di esenzione è cruciale, poiché le nuove misure USA introducono il potenziale rischio di sanzioni secondarie per gli acquirenti stranieri di petrolio russo. L’Ungheria è uno dei pochi Stati membri dell’UE che, oltre a non aver ridotto le importazioni di combustibili fossili russi (soprattutto petrolio via oleodotto), ha persino aumentato la loro quota nel proprio mix energetico.3
2.2. Analisi dell’Esposizione e del Rischio di Contagio
La conferma pubblica della richiesta il 31 ottobre 2025 segna un passaggio significativo del rischio di sanzioni secondarie da teorico a tangibile e immediato. Il mancato ottenimento di tale esenzione, o l’applicazione anche parziale di sanzioni secondarie, esporrebbe direttamente la raffineria MOL (che dipende dal greggio russo) a interruzioni potenzialmente catastrofiche della catena di approvvigionamento.
Questa vulnerabilità energetica si collega direttamente alle politiche microeconomiche interne. La stabilità dei prezzi dei carburanti sul mercato domestico, monitorata attentamente dal governo (con notizie di possibili tagli MOL 9) e la politica di mantenimento dei costi delle utenze (rezsicsökkentés), sono intrinsecamente legate al costo di approvvigionamento. Se il costo geopolitico dell’approvvigionamento energetico aumenta drammaticamente a causa delle sanzioni, l’impegno governativo a mantenere i prezzi calmierati diviene fiscalmente insostenibile o aumenta drasticamente i rischi operativi per le utility statali. Pertanto, il 31 ottobre 2025 si evidenzia un aumento misurabile del Country Risk Premium per l’Ungheria, focalizzato primariamente sul settore energetico e logistico.
Sezione III: Performance dei Mercati Finanziari e Politica Monetaria
I mercati finanziari ungheresi hanno chiuso ottobre 2025 in una posizione di estrema forza, nonostante il perdurare di condizioni monetarie severe.
3.1. Momentum Azionario: Il BUX Raggiunge il Massimo Storico
L’indice principale della Borsa di Budapest, il BUX, ha registrato una chiusura a 107.320 punti il 31 ottobre 2025, con un guadagno giornaliero dello 0.31%.1 Questo valore è parte di un momentum eccezionale: l’indice ha guadagnato l’8.23% nell’ultimo mese e ha mostrato un incremento notevole del 45.35% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.1
L’indice ha toccato il suo massimo storico in ottobre 2025 (107612.51).1 La forte crescita verticale del BUX in un ambiente di tassi di interesse elevati suggerisce che l’economia reale e le blue chip stanno beneficiando di una significativa iniezione di liquidità, o che i capitali domestici sono canalizzati verso le azioni in assenza di alternative di investimento che battano l’inflazione (nonostante i tassi MNB).
3.2. Stabilità del Forint (HUF) Contro le Principali Valute
La Banca Nazionale Ungherese (MNB) ha confermato una relativa stabilità del Forint al 31 ottobre 2025. I tassi di riferimento pubblicati erano:
- EUR/HUF: 388.14.2
- USD/HUF: 335.27.2
Il tasso EUR/HUF di 388.14 è notevolmente inferiore rispetto al picco massimo del 2025, registrato l’8 gennaio a 416.25, e si colloca significativamente al di sotto della media annuale di 401.97.10 La forza del Forint in quest’ultimo periodo riflette il successo (sebbene doloroso per la crescita) della politica monetaria restrittiva della MNB nel fornire stabilità valutaria.
3.3. Politica Monetaria Restrittiva della MNB
Nonostante le forti pressioni politiche interne per stimolare l’economia con tagli ai tassi, la MNB ha mantenuto il tasso base invariato al 6.50% nella riunione del 21 ottobre 2025, prolungando il regime di tassi alti per il tredicesimo mese consecutivo.6 Questo tasso base è uno dei più alti nell’Unione Europea, condiviso solo con la Romania.6
La MNB ha giustificato il mantenimento della politica restrittiva con la persistenza dell’inflazione sopra il target della banca (2.0–4.0%) e le elevate aspettative inflazionistiche delle famiglie, che non accennano a diminuire.6 La decisione di resistere alle chiamate per tagli ai tassi ha consolidato la credibilità della MNB sul mercato forex, dove la stabilità del Forint (388.14) 2 funge da prova diretta dell’efficacia, per il momento, di questa politica.
Il forte momentum del mercato azionario (BUX a 107.320) si configura, tuttavia, in netta divergenza rispetto alle condizioni monetarie che dovrebbero teoricamente frenare l’attività economica. La MNB sta cercando di imporre una pain economy tramite il costo del denaro, ma il BUX in crescita verticale suggerisce che i capitali continuano ad affluire verso gli asset ungheresi, ignorando la stretta creditizia. Tale situazione può indicare un surriscaldamento alimentato dalla liquidità, particolarmente vulnerabile a un cambiamento improvviso del sentiment degli investitori.
Tabella Essenziale I: Sintesi dei Mercati Finanziari Ungheresi (31 Ottobre 2025)
| Indicatore Economico | Valore (31 Ottobre 2025) | Variazione Y-o-Y | Contesto/Riferimento Chiave |
| Indice Azionario BUX | 107,320 Punti | +45.35% | Raggiunge massimo storico in Ottobre 2025 1 |
| EUR/HUF (MNB Ref Rate) | 388.14 HUF | Apprezzamento (vs. media 2025) | Tasso stabile, in calo dal picco di Gennaio 2025 [2, 10] |
| Tasso Base MNB (Decisione 21 Ott.) | 6.50% | Invariato (13 mesi) | Tasso più alto dell’UE (insieme a RO); mantenuto per combattere l’inflazione 6 |
Sezione IV: Il Mercato Immobiliare, Demografia e Stimoli di Credito
Il settore immobiliare ungherese continua ad essere un motore di crescita robusta, ma la sua dinamica è fortemente influenzata e distorta dall’intervento statale mirato alla politica demografica.
4.1. L’Euforia dei Prezzi Immobiliari
I dati più recenti confermano la continua espansione dei valori immobiliari. I prezzi delle proprietà residenziali in Ungheria sono aumentati del 12.13% a marzo 2025 su base annuale.5 Questa crescita ha portato l’indice immobiliare a 337.54 punti nel primo trimestre del 2025, un incremento rispetto ai 320.75 punti registrati nel quarto trimestre del 2024.11 Sebbene questo tasso di crescita sia inferiore al picco storico del +24.85% (Q2 2022), esso dimostra una domanda strutturalmente solida.5
4.2. Il Ruolo Determinante degli Incentivi Statali (CSOK e Babaváró)
La resistenza del mercato immobiliare alla stretta monetaria (tasso MNB al 6.50%) è direttamente attribuibile agli schemi di credito agevolato erogati dal governo, noti come sussidi per la famiglia (CSOK, Babaváró). Questi programmi offrono tassi d’interesse massimi fissati al 3% per i prestiti destinati all’acquisto di casa, con importi massimi che raggiungono i 50.000.000 HUF per le famiglie con tre o più figli (circa 128.800 EUR).4
Questa politica di credito ultra-agevolato crea una significativa distorsione del mercato. Lo Stato, offrendo capitale a un costo notevolmente inferiore al tasso base MNB, sta di fatto neutralizzando l’effetto restrittivo della Banca Centrale nel mercato cruciale della casa. Si verifica un disaccoppiamento tra il costo reale del capitale e il costo del capitale sussidiato per i beni durevoli. Questo stimolo aggressivo inietta liquidità diretta e mirata, che sostiene artificialmente la domanda e alimenta l’inflazione degli asset immobiliari, peggiorando l’accessibilità alla casa per coloro che non rientrano negli schemi di sussidio.
4.3. Il Rischio Demografico come Pressione Strutturale
Sebbene non siano disponibili i dati specifici per il 31 ottobre 2025 relativi al calo naturale della popolazione, la ricerca indica che il tema della “catastrofe demografica” era oggetto di notiziari di rilievo.12 Le massicce politiche di stimolo creditizio e i sussidi per le famiglie 4 sono la risposta diretta e costosa del governo al problema della contrazione demografica. Tuttavia, sebbene i prestiti al 3% offrano un sollievo immediato e sostengano i prezzi, il costo di questi programmi grava pesantemente sul bilancio statale, ponendo l’economia ungherese di fronte a un dilemma tra la stabilità fiscale e la necessità politica di mantenere questi schemi costosi nel lungo termine per contrastare il calo della forza lavoro.
Tabella Essenziale II: Indicatori Chiave del Mercato Immobiliare e Credito Agevolato (Riferimento 2025)
| Metrica/Programma | Valore (Riferimento 2025) | Tasso di Crescita (Y-o-Y) | Implicazione (31 Ottobre 2025) |
| Aumento Prezzi Residenziali | +12.13% | Marzo 2025 | Tendenza forte, sostenuta dalla domanda sussidiata 5 |
| Indice Immobiliare | 337.54 Punti | Q1 2025 | Continuo momentum al rialzo 11 |
| Prestito Max. (3+ Figli) | 50,000,000 HUF | Tasso max. 3% | Distorsione del mercato per via del credito ultra-agevolato 4 |
Sezione V: Interventi Regolatori e Dinamiche dei Prezzi al Consumo (Microeconomia)
Il governo ungherese mantiene una strategia di intenso controllo sui prezzi al consumo, in particolare nel settore energetico e dei carburanti, al fine di mitigare l’inflazione percepita dalle famiglie.
5.1. Il Piano per il Rezsicsökkentés (Taglio Costi Utenze) 2026
Le notizie del 31 ottobre 2025 hanno evidenziato la discussione su un progetto di regolamento MVM (la principale utility statale) per l’elettricità, mirato a mantenere la politica di riduzione delle bollette (rezsicsökkentés) anche per il 2026.13 Sebbene i dettagli della consultazione sociale del piano non fossero immediatamente accessibili, la conferma della sua discussione in questa data sottolinea che il mantenimento dei prezzi energetici al consumo calmierati rimane un pilastro centrale e non negoziabile della politica economica del governo.
Tale impegno implica la disponibilità dello Stato a sostenere i costi di bilancio necessari per assorbire l’inflazione operativa, scaricando potenzialmente l’onere finanziario su entità controllate dallo Stato come MVM. Questa politica di sussidio diretto alla bolletta è in contraddizione con l’aumento dei costi esterni, in particolare l’incertezza geopolitica legata all’approvvigionamento petrolifero russo.3
5.2. Volatilità dei Prezzi dei Carburanti
Il mercato dei carburanti è caratterizzato da una volatilità regolamentata. Sebbene Index.hu abbia riportato per il 31 ottobre 2025 un possibile taglio dei prezzi da parte di MOL su diesel e benzina 9, le dinamiche precedenti mostravano una pressione inflazionistica. Il 28 ottobre 2025, ad esempio, era stato registrato un aumento lordo significativo del Gasolio (+8 HUF/litro, raggiungendo un prezzo medio di 586 Ft/litro) e un aumento più contenuto per la Benzina 95 (+2 HUF/litro, a 578 Ft/litro).4
La forte oscillazione dei prezzi del gasolio, in particolare, ha un “forte impatto sui costi di produzione e logistica” 4, creando incertezza operativa per il settore dei trasporti e per la manifattura. Al 31 ottobre 2025, il prezzo medio in Euro del Diesel si attestava a 1.52 EUR/L, e la Benzina 95 E10 a 1.49 EUR/L.15 L’interventismo sui prezzi dei carburanti, sebbene miri a mitigare l’inflazione al consumo, trasferisce l’instabilità dal consumatore all’operatore di mercato e rende difficile la pianificazione aziendale.
Sezione VI: Notizie Aziendali, M&A e Sviluppo Settoriale
Gli sviluppi aziendali al 31 ottobre 2025 evidenziano sia i rischi di governance legati al consolidamento politico dei media, sia i progressi nella strategia di apertura economica verso l’Est asiatico.
6.1. La Controversa Acquisizione di Ringier Ungheria
Il 31 ottobre 2025, il gruppo editoriale svizzero Ringier ha completato la vendita della maggior parte del suo portafoglio mediatico in Ungheria a Indamedia.8 Questa transazione è stata considerata controversa poiché Indamedia è descritta come un’entità con “legami stretti con il premier Viktor Orbán”.8 L’acquisizione, avvenuta a pochi mesi dalle elezioni generali ungheresi di aprile 2025 (come citato dalle fonti), solleva seri interrogativi riguardo l’indipendenza della stampa e il clima di concorrenza nel settore mediatico.8
Per gli investitori istituzionali, questo tipo di consolidamento aumenta il rischio ESG (Environmental, Social, Governance), in particolare nella componente Governance, poiché segnala una crescente centralizzazione del controllo sull’infrastruttura informativa del Paese.
6.2. Difficoltà nel Settore del Riciclo: La Chiusura di MOL-ReMat
Un segnale di debolezza di mercato è rappresentato dalla notizia, datata 31 ottobre 2025, della chiusura e delle perdite riportate dalla joint venture MOL-ReMat, attiva nel settore del riciclo della plastica a Dunaújváros.17 Questo evento, nonostante il coinvolgimento di un attore statale strategico come MOL, sottolinea le sfide economiche e le perdite che possono colpire anche i progetti sostenuti da grandi entità, in particolare nel tentativo di sviluppare l’economia circolare in Ungheria.
6.3. Miglioramento della Connettività Globale: Rotta Budapest-Seoul
Un elemento positivo per il commercio e il turismo è l’annuncio relativo al volo diretto Budapest-Seoul (Corea del Sud), operato da LOT Polish Airlines.7 La rotta è operativa con quattro voli settimanali.7
Questo sviluppo non è un mero fatto turistico, ma la prova tangibile del successo della strategia ungherese “Kezdett Keletre” (Apertura a Est). La Corea del Sud è un partner economico vitale, in particolare nell’industria delle batterie e automobilistica. L’instaurazione di un collegamento aereo diretto rafforza la posizione logistica dell’Ungheria come hub per gli investimenti asiatici in Europa Centrale, riducendo la dipendenza da unicamente i canali economici tradizionali dell’Europa Occidentale.
Sezione VII: Conclusioni e Previsioni Aggiustate per il Rischio
7.1. Sintesi delle Dicotomie Economiche
L’analisi degli eventi del 31 ottobre 2025 cristallizza le dicotomie fondamentali dell’economia ungherese:
- Rischio vs. Stabilità Valutaria: Un rischio geopolitico critico, materializzato dalla richiesta di esenzione dalle sanzioni USA sul petrolio russo 3, coesiste con una stabilità monetaria mantenuta con successo dalla MNB (EUR/HUF 388.14).2
- Mercato vs. Politica Monetaria: L’euforia del mercato azionario (BUX a un massimo storico di 107.320 punti) 1 si scontra con una politica monetaria estremamente restrittiva (Tasso Base MNB 6.50%).6
- Sostegno Statale vs. Sostenibilità Fiscale: Il sostegno iperattivo dello Stato attraverso il credito sussidiato (mutui al 3%) 4 e il controllo dei prezzi delle utenze (rezsicsökkentés 2026) 14 maschera le debolezze strutturali e aumenta il rischio fiscale a lungo termine, come suggerito dalle perdite in settori cruciali (MOL-ReMat).17
7.2. Prospettive Inflationistiche e Interventismo
Le politiche di credito agevolato per l’immobiliare e il mantenimento dei prezzi energetici artificialmente bassi agiscono come contro-forze dirette al lavoro anti-inflazionistico della MNB.6 Finché il governo continua a iniettare liquidità nel settore asset e a sussidiare i consumi energetici, l’inflazione strutturale rimarrà difficile da contenere. Di conseguenza, è probabile che le pressioni sui tassi di interesse persistano fino al 2026, come previsto dagli analisti, ritardando l’inizio del ciclo di allentamento monetario.6
7.3. Outlook a Breve Termine
Il fattore di instabilità più rilevante per il breve termine (prossime settimane) non è l’inflazione interna, ma l’esito della trattativa tra Washington e Budapest relativa all’esenzione dalle sanzioni sul petrolio russo.3 Un esito negativo su questo fronte potrebbe innescare una crisi di fiducia nel settore energetico e, di conseguenza, una correzione rapida del Forint e del BUX, che attualmente non prezzano questo rischio.
L’analisi del 31 ottobre 2025 rivela che l’Ungheria sta implementando un modello economico duale. Il Paese è un pivot state che gestisce due set di regole e flussi di capitale: uno occidentale/UE, caratterizzato da forte scrutinio (rischi di sanzioni, rischio di governance media 8), e uno orientale/asiatico, fortemente incentivato attraverso infrastrutture e logistica (come la rotta Seoul).7 Gli investimenti che si allineano alla strategia di attrazione di capitali e manifattura asiatica tendono a godere di una minore esposizione al rischio politico legato alle tensioni tra Ungheria e i suoi partner occidentali.
Tabella Essenziale III: Eventi Chiave (31 Ottobre 2025) e Valutazione del Rischio Strategico
| Evento (31 Ott. 2025) | Settore | Implicazione Immediata | Livello di Rischio Strategico | Fonte |
| Orbán richiede esenzione Sanzioni USA | Geopolitica/Energia | Sforzo per isolare MOL dal rischio sanzioni secondarie. | CRITICO (Rischio di interruzione approvvigionamento) | 3 |
| Acquisizione Ringier da Indamedia | Media/Governance | Consolidamento politico del panorama mediatico. | ALTO (Rischio ESG) | 8 |
| BUX a 107320 (Massimo Storico) | Finanza | Forte fiducia domestica/liquidity momentum. | MEDIO-ALTO (Rischio di Surriscaldamento) | 1 |
| Discusso Piano Rezsicsökkentés 2026 | Energia/Regolamentazione | Mantenimento dei costi al consumo bassi. | MEDIO (Rischio Fiscale per lo Stato/MVM) | 14 |
FONTI
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- Official Daily Exchange Rates – MNB.hu, accessed November 1, 2025, https://www.mnb.hu/en/arfolyamok
- Trump says Orban requested exemption from US sanctions on Russian oil but hasn’t been granted one, accessed November 1, 2025, https://kyivindependent.com/trump-says-orban-requested-exemption-from-us-sanctions-on-russian-oil-but-hasnt-been-granted-one/
- Report Quotidiano di Intelligence Economica Ungherese (28 Ottobre 2025): Valutazione del Rischio Geopolitico, Stabilità Monetaria MNB e Dinamiche Settoriali Domestiche, accessed November 1, 2025, https://economia.hu/report-quotidiano-di-intelligence-economica-ungherese-28-ottobre-2025-valutazione-del-rischio-geopolitico-stabilita-monetaria-mnb-e-dinamiche-settoriali-domestiche/
- Prezzi delle proprietà residenziali in Ungheria | 2008-2025 Dati, accessed November 1, 2025, https://it.tradingeconomics.com/hungary/residential-property-prices
- Central Bank leaves rates unchanged in October, accessed November 1, 2025, https://www.focus-economics.com/countries/hungary/news/monetary-policy/hungary-central-bank-meeting-21-10-2025-central-bank-leaves-rates-unchanged-in-october/
- 407 € Voli economici da Budapest (BUD) a Seul (SELA) – Skyscanner, accessed November 1, 2025, https://www.skyscanner.it/rotte/bud/sela/budapest-per-seul.html
- Indamedia cumpără Ringier Ungaria înaintea alegerilor din 2025. Tranzacție controversată cu legături la Viktor Orban – Mediafax, accessed November 1, 2025, https://www.mediafax.ro/externe/indamedia-cumpara-ringier-ungaria-inaintea-alegerilor-din-2025-tranzactie-controversata-cu-legaturi-la-viktor-orban-23635044
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