Analisi Economica Dettagliata dell’Ungheria: Convergenza di Rischi Geopolitici, Fragilità Fiscale e Dinamiche Settoriali al 4 Novembre 2025

I. Sintesi Esecutiva e Panorama del Rischio Economico Ungherese

L’analisi dell’economia ungherese al 4 novembre 2025 rivela un quadro di elevata incertezza, dominato dalla sovrapposizione di rischi geopolitici acuti nel settore energetico e da una crescente pressione sulla stabilità fiscale domestica. Le notizie della giornata evidenziano una tensione palpabile tra le priorità politiche del governo, incentrate sul sostegno immediato ai consumi, e le avvertenze esplicite provenienti dal settore finanziario circa l’insostenibilità del debito pubblico.

PODCAST IN ITALIANO

A. Punti Chiave e Valutazione del Rischio Immediato

Il rischio più critico emerso è la potenziale interruzione della fornitura di greggio russo in un momento in cui la capacità di raffinazione domestica è drasticamente ridotta.

Indicatore di StabilitàTendenza (04/11/2025)Livello di Rischio (Breve Termine)Fonte
Fornitura Energetica (Petrolio)DeterioramentoAlto – AcutoSanzioni USA + Incendio MOL 1
Stabilità Fiscale (Deficit)DeterioramentoAlto – Strutturale14a Pensione + Critiche K&H [3, 4]
Mercato Immobiliare (Costruzioni)Fondo Ciclico RaggiuntoMedio-Basso (Recupero Lento)Dati KSH su permessi 5
Fiducia Istituzionale (Finanza)DeterioramentoMedio-Alto (Politico)Conflitto Orbán-K&H [4, 6]

1. Sicurezza Energetica: La minaccia delle sanzioni statunitensi contro Rosneft e Lukoil, con scadenza a fine novembre, si scontra con una riduzione operativa di circa il 40% presso l’unica raffineria ungherese di MOL a Százhalombatta (Dufi) a causa di un grave incendio avvenuto in ottobre.1 Questo binomio di eventi espone l’Ungheria a un rischio acuto di carenza di prodotti raffinati.

2. Stabilità Fiscale: L’annuncio definitivo dell’introduzione della 14a pensione mensile 3 e l’aumento delle spese sociali sono stati immediatamente seguiti da avvertimenti provenienti dal settore finanziario.4 Gli analisti indicano che l’assenza di misure correttive potrebbe spingere il deficit totale oltre il 6% del Prodotto Interno Lordo (PIL) entro il 2026, aumentando significativamente il rischio di un declassamento del rating creditizio sovrano.

3. Conflitto Politico-Finanziario: Si è intensificato lo scontro politico, con il Primo Ministro che ha accusato apertamente le banche internazionali, specificamente la K&H Bank, di partecipare a un “coro anti-governativo” per motivi legati alla tassa bancaria e di sostenere l’opposizione (il Partito Tisza).6 Tali dichiarazioni sollevano preoccupazioni sull’indipendenza dell’analisi macroeconomica.

4. Mercato Immobiliare: Le statistiche hanno confermato che il numero di abitazioni completate nel terzo trimestre del 2025 ha toccato il minimo degli ultimi otto anni, indicando il culmine di una “grave dekonjunktur”.5 Tuttavia, l’aumento dei permessi di costruzione rilasciati, in particolare nelle regioni, suggerisce l’inizio di un potenziale punto di svolta ciclico per il settore.5

II. Il Quadrante Energetico: L’Imminente Doppia Crisi di Sicurezza

La sicurezza energetica è il fulcro del dibattito macroeconomico odierno, data la concomitanza di una minaccia esterna (sanzioni USA) e una fragilità operativa interna (incendio MOL).

A. Minaccia Geopolitica: Le Sanzioni USA e il Negoziato con Trump

L’attenzione si concentra sull’imminente incontro tra il Primo Ministro Viktor Orbán e l’ex-Presidente Donald Trump, previsto per il 7 novembre, dove si discuterà l’ottenimento di un’esenzione dalle sanzioni statunitensi contro Rosneft e Lukoil.1 Le sanzioni impongono che tutte le transazioni con queste società debbano essere concluse entro il 21 novembre.8

La pressione di Washington ha già dimostrato la sua efficacia globale, costringendo, ad esempio, i raffinatori indiani (compreso Reliance, il principale acquirente di petrolio russo) a sospendere gli acquisti, spingendo le petroliere a invertire la rotta nel Baltico.8 L’Ungheria dipende strutturalmente dal greggio russo trasportato via pipeline e Orbán ha sottolineato lo status di paese senza sbocco sul mare (landlocked status) come giustificazione cruciale per richiedere un’esenzione, simile a quella ottenuta dalla Germania per la raffineria Schwedt.1

Tuttavia, le dichiarazioni pre-incontro rilasciate da Trump il venerdì precedente hanno creato un’atmosfera di “presagi sinistri” (baljós előjelek), con Trump che ha confermato la richiesta di esenzione ungherese ma ha implicato che essa non fosse stata concessa.10 Questo scenario suggerisce che la strategia diplomatica ungherese potrebbe non essere sufficiente a garantire una deroga strutturale a lungo termine. In questo contesto, l’obiettivo più realistico per Orbán potrebbe essere semplicemente ottenere una proroga (haladék) rispetto alla scadenza del 21 novembre.10 Se l’esenzione fosse negata, il governo ungherese si troverebbe di fronte alla necessità di affrontare un costoso e rapido adeguamento delle rotte di approvvigionamento, esponendo l’economia ungherese al rischio di una crisi energetica percepita come diretta conseguenza delle sue scelte politiche.

B. Fragilità Operativa: L’Incendio alla Raffineria MOL

Il secondo elemento destabilizzante è l’incendio che ha colpito la raffineria MOL di Százhalombatta (Dufi) in ottobre. L’incidente ha messo fuori uso l’unità di distillazione più grande, con una conseguente perdita operativa di circa il 40% della capacità totale di raffinazione del Paese.2

L’indagine sull’incidente è tuttora in corso, e il Primo Ministro Orbán ha menzionato pubblicamente che le autorità non hanno escluso la possibilità di un attacco esterno.11 Gli esperti del settore e della stessa MOL ritengono che i danni siano estesi e che il periodo di riparazione possa protrarsi fino a sei mesi.2

La coincidenza temporale tra la ridotta capacità di raffinazione domestica e la potenziale interruzione del flusso di greggio russo (in vigore dal 21 novembre) amplifica notevolmente i rischi. Questa situazione crea un moltiplicatore di rischio: la ridotta produzione interna di prodotti raffinati (come benzina e diesel) dovrà essere compensata da importazioni più complesse e costose, soprattutto se l’approvvigionamento di greggio viene interrotto. Il governo ha cercato di mitigare l’impatto sul consumatore: Orbán ha incaricato il Ministro dell’Economia Márton Nagy di negoziare con MOL per evitare che le perdite aziendali vengano trasferite ai consumatori attraverso aumenti dei prezzi alla pompa.11 Dato l’elevato carico fiscale sui carburanti in Ungheria, se i prezzi al dettaglio non aumenteranno, sarà il bilancio statale a dover assorbire i costi aggiuntivi attraverso sussidi o riduzioni fiscali, aggravando ulteriormente il deficit.2

C. Diversificazione Strategica del Gas

In contrasto con la situazione altamente instabile del petrolio, il settore del gas ha mostrato passi avanti nella diversificazione. MVM CEEnergy Zrt., la principale azienda ungherese di trading all’ingrosso di gas naturale, ha firmato un accordo commerciale strategico decennale con Shell Energy Europe Limited (SEEL).12

L’accordo, che entrerà in vigore a gennaio 2026, prevede la fornitura annuale di circa 200 milioni di metri cubi di gas naturale.12 Il CEO di MVM CEEnergy, Gábor Orbán, ha sottolineato che l’accordo rappresenta una pietra miliare negli sforzi per diversificare il portafoglio gas dell’Ungheria e garantire un approvvigionamento affidabile e sostenibile a lungo termine.12 Questo dimostra che, sebbene l’Ungheria continui a lottare per la sua dipendenza dal petrolio russo, sta attivamente e in modo strutturale cercando di allineare la sicurezza del gas alle esigenze del mercato energetico centro-europeo.

III. Tensioni Fiscali e Conflitto con il Settore Finanziario

Il 4 novembre ha segnato un’escalation del dibattito sulla sostenibilità fiscale, innescato dalla conferma di nuove misure di spesa e da uno scontro politico diretto tra il governo e le istituzioni finanziarie.

A. La Conferma della Spesa Sociale e i Rischi di Bilancio

Il governo ha confermato l’intenzione di introdurre la 14a pensione mensile.3 Questo impegno si inserisce in un pacchetto di sostegno sociale e culturale che comprende anche:

  • Un aumento salariale del 15% per i settori sociale e culturale.
  • Il raddoppio delle indennità per i genitori affidatari.
  • L’estensione e l’allargamento dello árrésstop (blocco del margine di profitto) a 14 ulteriori prodotti alimentari.3

L’annuncio ha suscitato immediate critiche nel panorama economico ungherese. Le fonti avvertono che il piano per la 14a pensione, in particolare, comporterebbe un aumento significativo dei costi di bilancio, definendolo una “trappola enorme” che potrebbe rivelarsi dannosa per l’economia nazionale nel suo complesso.13

B. L’Attacco di Orbán alla K&H Bank e la Risposta Istituzionale

Lo scontro politico-economico si è concentrato sulle dichiarazioni critiche di Dávid Németh, capo analista della K&H Bank (una sussidiaria della belga KBC).

Németh aveva fornito un’analisi tecnica avvertendo che, in assenza di misure correttive immediate, il disavanzo primario (esclusi gli interessi) potrebbe raggiungere il 2-2,5% del PIL entro il 2026. Aggiungendo il 3,5% di spesa per interessi, il deficit totale potrebbe salire fino al 6% del PIL, un livello che renderebbe probabile un declassamento del rating creditizio ungherese da parte delle agenzie internazionali.4

In una “veemente” reazione 14, il Primo Ministro Orbán ha risposto attaccando Németh e la K&H, accusando il “mondo bancario internazionale” di aver dato “l’ordine” e di essersi schierato “dietro al Tisza [Party]”.6 Orbán ha attribuito questa presunta ostilità all’imposizione della tassa bancaria (bankadó), che ha incluso il settore nell’onere pubblico (közteherviselés).

La K&H Bank ha risposto difendendo pubblicamente il suo analista e chiarendo che l’analisi fornita era strettamente basata su scenari macroeconomici e non conteneva alcuna opinione politica. La banca ha ribadito di essere un’istituzione finanziaria indipendente che commenta “rigorosamente ed esclusivamente eventi e cambiamenti commerciali ed economici”.4 La strategia del governo di etichettare le critiche fiscali come manovre politiche dell’opposizione rischia di minare la credibilità delle analisi economiche indipendenti. Un tale clima può portare a un effetto di autocensura o convincere gli investitori esteri che il governo non è disposto ad affrontare la realtà fiscale, aumentando così il risk premium percepito sul debito e sugli investimenti in Forint.

C. Stabilità Operativa del Settore Bancario (Micro)

Sul fronte microeconomico, Erste Bank ha riscontrato un’interruzione operativa dei suoi servizi il 4 novembre, influenzando i trasferimenti, il Telebank, il Netbank, Mobilpay e gli ATM, a causa di un aggiornamento del sistema.15 Sebbene i dettagli completi non siano disponibili, tali disservizi operativi nelle principali istituzioni finanziarie locali influiscono direttamente sulla microeconomia e sulla fiducia dei consumatori nell’infrastruttura bancaria.

IV. Dinamiche Settoriali: Real Estate, Lavoro e Consumo

A. Il Mercato Immobiliare: Crisi delle Costruzioni e Nuove Tendenze Geografiche

I dati statistici rilasciati dall’Ufficio Centrale di Statistica (KSH) il 4 novembre 2025 hanno confermato una profonda dekonjunktur nel settore delle costruzioni ungherese.

Il numero di abitazioni completate nel terzo trimestre del 2025 è risultato essere il più basso degli ultimi otto anni, con un volume che ristagna a circa 3.000 unità completate per trimestre.5 Questo dato indica che il settore ha raggiunto il culmine della contrazione.

Tuttavia, un segnale chiave per il futuro è rappresentato dall’andamento dei permessi di costruzione rilasciati, il cui numero mostra un miglioramento progressivo negli ultimi due anni, suggerendo che il fondo della crisi edilizia è stato toccato. Si osserva una netta divergenza geografica 5:

  • Budapest: La capitale ha registrato un crollo significativo dei permessi di costruzione (1.849 nel terzo trimestre), con una riduzione del 44% rispetto al trimestre precedente.
  • Province (Vidék): Al contrario, nelle regioni al di fuori della capitale si è registrato un aumento generale dei permessi rilasciati.5

Questa divergenza riflette un probabile spostamento dell’attenzione dei costruttori verso l’esterno della capitale, influenzato dai costi fondiari elevati a Budapest e forse anticipando l’impatto di programmi governativi come Otthon Start volti a favorire la costruzione regionale. Se questa tendenza persisterà, il calo netto di permessi a Budapest garantirà una carenza prolungata di nuove offerte abitative nella capitale per il periodo 2026-2027.

Tabella 1: Sintesi Statistica del Settore Edilizio Ungherese (Q3 2025)

IndicatoreTerzo Trimestre 2025 (Valore Assoluto)Variazione T/T PrecedenteContesto
Abitazioni CompletateLivello minimoStagnazione a livello di ~3000 unità/trimestreMinimo storico (8 anni) 5
Permessi di Costruzione (Budapest)1849-44% Q/QForte contrazione locale 5
Permessi di Costruzione (Province)N/A (Non specificato)Crescita T/TSegnale di ripresa regionale 5

B. Mercato degli Affitti e Programmi Statali

Il mercato degli affitti a Budapest rimane sotto pressione. I canoni di locazione si attestano a livelli elevati, con un monolocale in affitto offerto in media a circa 190.000 Forint ungheresi (HUF).16 Sebbene l’aumento dei canoni (20-25% negli ultimi due anni) sia statisticamente in linea con l’aumento medio dei salari netti 16, l’alta inflazione sui costi essenziali (come cibo ed utenze) mantiene alta la percezione di onere economico per gli inquilini.

Nonostante le aspettative, il programma governativo Otthon Start, che offre sostegno finanziario (un milione di HUF) 17, non ha ancora prodotto una “svolta significativa” nel mercato degli affitti, con i prezzi che hanno continuato a salire leggermente a settembre.18 Il programma è vincolato all’acquisto di nuove abitazioni e non può essere utilizzato per l’estinzione anticipata dei mutui o per rimborsi che superino la rata regolare.17 L’assenza di un calo immediato dei canoni suggerisce che il programma non ha modificato sufficientemente la domanda complessiva o che l’offerta di nuove costruzioni è ancora troppo limitata per influenzare il mercato della locazione.

C. L’Ezüstgazdaság (Silver Economy) e la Domanda Strutturale di Lavoro

Una conferenza tenutasi il 4 novembre ha posto in primo piano il tema dell’Ezüstgazdaság (Economia d’Argento) 19, concentrandosi sulle sfide e sulle opportunità derivanti dall’invecchiamento demografico della società ungherese.

Gli esperti hanno sottolineato la necessità di un cambio di prospettiva: gli anziani non dovrebbero essere considerati un onere sociale, ma piuttosto una risorsa economica di valore.13 L’Economia d’Argento comprende tutte le attività economiche, i servizi e i prodotti mirati a soddisfare le esigenze della popolazione anziana.19 Questo dibattito sulla necessità di integrazione degli anziani nel mercato del lavoro (“Tovább a Pályán?”) e nel tessuto economico generale rappresenta una risposta strutturale di lungo termine alle carenze di manodopera e alla sostenibilità del sistema pensionistico, un approccio in netto contrasto con le misure di spesa a breve termine come la 14a pensione.

D. Pressioni Inflazionistiche Importate

I mercati globali delle soft commodity hanno registrato forti aumenti sui mercati dei futures ICE, segnalando future pressioni inflazionistiche importate in Ungheria:

  • Cacao: I futures a New York hanno registrato un balzo del 6,6% a causa della lenta ripresa dei raccolti in Costa d’Avorio e della spinta speculativa legata alla sua prossima inclusione nel Bloomberg Commodity Index.21
  • Caffè e Zucchero: Anche il caffè Robusta (+3,4%) e lo zucchero greggio (+1,5%) hanno registrato incrementi, guidati rispettivamente dalla speculazione e dai ritardi nella raccolta in Brasile.21

Questi aumenti si tradurranno in costi più elevati per i produttori e i trasformatori alimentari ungheresi. Queste pressioni esogene complicheranno ulteriormente gli sforzi del governo per stabilizzare l’inflazione al consumo, specialmente nel settore alimentare, nonostante l’estensione del blocco del margine di profitto (árrésstop).3

Infine, sul fronte locale, rimane rilevante la necessità di opportunità lavorative stabili, come dimostrato dalla continua preoccupazione per il futuro del Vasmű (acciaieria) di Dunaújváros 22, un pilastro economico fondamentale per la coesione regionale.

E. Focus sulla Consapevolezza Finanziaria

In un contesto di incertezza, l’attenzione sulla consapevolezza finanziaria e sull’auto-cura (öngondoskodás) assume maggiore importanza. L’esperta Gelei-Tóth Gabriella ha evidenziato la necessità di superare la percezione negativa del settore assicurativo, promuovendo una pianificazione a lungo termine.24 In particolare, è stata sottolineata l’importanza di prodotti integrativi che garantiscano l’esonero dal pagamento dei premi in caso di danno alla salute del 40%, assicurando così la protezione finanziaria della famiglia in caso di eventi inaspettati.24

V. Allegati Tecnici: Pressioni e Strategie Energetiche

I seguenti dati riassumono i fattori critici di rischio nel settore energetico e le risposte strategiche, delineando l’agenda per la settimana che si apre con l’incontro tra Orbán e Trump.

Tabella 2: Pressioni e Strategie Energetiche (Aggiornamento 04/11/2025)

Fattore di Rischio/StabilitàFonte della Notizia (04/11/2025)Impatto Operativo StimatoStrategia Governativa
Sanzioni USA (Petrolio Russo)Incontro Orbán-Trump imminente 1Rischio di interruzione forzata dell’import via Druzhba (scadenza Nov 21) 8Lobbying per esenzione/proroga [1, 10]
Incendio Raffineria MOL (Dufi)Indagine in corso / Dichiarazioni Orbán 11Perdita del 40% della capacità di raffinazione; riparazione stimata in 3-6 mesi 2Negoziazione con MOL per prevenire aumenti prezzi al consumo 11
Accordi Gas L.T. (MVM-Shell)Annuncio MVM CEEnergy 12Diversificazione e sicurezza di fornitura gas (200 mln mc/anno per 10 anni) 12Rafforzamento strategico della resilienza energetica 12

VI. Conclusioni e Prospettive Strategiche

Il 4 novembre 2025 ha evidenziato che l’economia ungherese sta affrontando un periodo di gestione di crisi multiple, dove le priorità politiche a breve termine entrano in diretto conflitto con la necessità di stabilità fiscale a lungo termine.

Il nodo cruciale risiede nella gestione combinata della sicurezza energetica. La debolezza operativa della raffinazione domestica, unita all’elevato rischio geopolitico di interruzione del greggio russo (soprattutto in considerazione delle dichiarazioni di Trump 10), richiede una massiccia allocazione di risorse e capacità negoziale immediata. La decisione politica di proteggere i consumatori dagli aumenti dei prezzi alla pompa, in un contesto di gravi perdite operative per MOL, trasferirà inevitabilmente un onere significativo sul bilancio statale, aggravando ulteriormente il deficit.

Le scelte di spesa, in particolare la 14a pensione 3, mentre mirano a consolidare il sostegno politico in vista delle future elezioni, hanno intensificato le preoccupazioni del settore finanziario riguardo l’inadeguatezza delle politiche fiscali attuali. La reazione del governo, che ha politicizzato e respinto le avvertenze degli analisti (come Németh Dávid di K&H Bank 6), suggerisce una crescente intolleranza al dissenso economico, aumentando il rischio percepito dagli investitori sulla trasparenza e la gestione economica del Paese.

Sebbene vi siano segnali positivi settoriali, come il potenziale punto di svolta nel settore delle costruzioni regionali 5 e la diversificazione strategica nel gas 12, essi sono oscurati dalla duplice crisi energetica e fiscale. Per evitare un declassamento del rating creditizio e stabilizzare l’economia, l’Ungheria dovrà fornire una strategia credibile e quantificabile per correggere il crescente disavanzo nei prossimi trimestri, indipendentemente dalle pressioni elettorali.

Works cited

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  2. Quick update on the refinery fire and US sanctions against Russia – GlobalSource Partners, accessed November 4, 2025, https://www.globalsourcepartners.com/posts/quick-update-on-the-refinery-fire-and-us-sanctions-against-russia/teaser
  3. Lesz 14. havi nyugdíj – Orbán Viktor miniszterelnök hivatalos oldala. – miniszterelnok.hu, accessed November 4, 2025, https://miniszterelnok.hu/lesz-14-havi-nyugdij/
  4. A K&H nem hagyta szó nélkül Orbán Viktor kritikáját, kiáll az elemzőjéért – Privátbankár.hu, accessed November 4, 2025, https://privatbankar.hu/cikkek/vallalat/a-kh-nem-hagyta-szo-nelkul-orban-viktor-kritikajat-kiall-az-elemzojeert.html
  5. Nyolcéves mélyponton a lakásépítések – Portfolio.hu, accessed November 4, 2025, https://www.portfolio.hu/ingatlan/20251104/nyolceves-melyponton-a-lakasepitesek-797342?amp
  6. Orbán Viktor szerint a bankadó miatt támadják az elemzők, a bankok beálltak a Tisza Párt mögé – Mfor, accessed November 4, 2025, https://mfor.hu/cikkek/kozelet/orban-viktor-szerint-a-bankado-miatt-tamadjak-az-elemzok-a-bankok-bealltak-a-tisza-part-moge.html
  7. Orbán Viktor: Lesz 14. havi nyugdíj – mfor.hu, accessed November 4, 2025, https://mfor.hu/cikkek/makro/orban-viktor-lesz-14-havi-nyugdij.html
  8. Tanker Carrying Russian Oil to India U-Turns After U.S. Sanctions Rosneft and Lukoil – Bloomberg – The Moscow Times, accessed November 4, 2025, https://www.themoscowtimes.com/2025/10/29/tanker-carrying-russian-oil-to-india-u-turns-after-us-sanctions-rosneft-and-lukoil-bloomberg-a90976
  9. U.S.–Hungary Summit: Realism Amid Europe’s Crisis, accessed November 4, 2025, https://europeanconservative.com/articles/analysis/us-hungary-summit-realism-energy-nuclear-oil-gas-russia/
  10. Nehéz helyzetbe kerülhet Orbán Viktor, ha betartja Donald Trump, amit mondott, accessed November 4, 2025, https://privatbankar.hu/cikkek/makro/nehez-helyzetbe-kerulhet-orban-viktor-ha-betartja-donald-trump-amit-mondott.html
  11. Orbán Suggests “External Attack” Possible in Fire at Hungary’s Largest Refinery, accessed November 4, 2025, https://united24media.com/latest-news/orban-suggests-external-attack-possible-in-fire-at-hungarys-largest-refinery-12962
  12. A Shellel kötött az MVM stratégiai gázkereskedelmi megállapodást – Privátbankár.hu, accessed November 4, 2025, https://privatbankar.hu/cikkek/vallalat/a-shellel-kotott-az-mvm-strategiai-gazkereskedelmi-megallapodast.html
  13. Így lesz a válságból lehetőség: ezek az idősek lehetnek az új gazdasági irány legnagyobb nyertesei, accessed November 4, 2025, https://www.penzcentrum.hu/nyugdij/20251104/igy-lesz-a-valsagbol-lehetoseg-ezek-az-idosek-lehetnek-az-uj-gazdasagi-irany-legnagyobb-nyertesei-1188080
  14. Orbán Viktor nekiment a K&H Bank elemzőjének, íme a videó, ami kiverte nála a biztosítékot, accessed November 4, 2025, https://privatbankar.hu/cikkek/makro/orban-viktor-nekiment-a-kh-bank-elemzojenek-ime-a-video-ami-kiverte-nala-a-biztositekot.html
  15. accessed January 1, 1970, https://index.hu/gazdasag/2025/11/04/erste-bank-leallas-utalas-rendszerfejlesztes-telebank-netbank-mobilpay-atm/
  16. 2025 júliusi budapesti albérletpiaci jelentés – Alberlet.hu Ingatlan Kft. – Alberlettippek.hu, accessed November 4, 2025, https://www.alberlettippek.hu/blog/2025-juliusi-budapesti-alberletpiaci-jelentes
  17. Bejelentette a kormány az új Otthontámogatás részleteit, itt vannak az 1 milliós lehetőség feltételei – Portfolio.hu, accessed November 4, 2025, https://www.portfolio.hu/bank/20251027/bejelentette-a-kormany-az-uj-otthontamogatas-reszleteit-itt-vannak-az-1-millios-lehetoseg-feltetelei-795608
  18. Albérlet árak 2025 szeptember: Nem hozott fordulatot az egyetemisták kivárása, accessed November 4, 2025, https://szamoldki.hu/hu/hirek/alberlet-arak-2025-szeptember-nem-hozott-fordulatot-az-egyetemistak-kivarasa
  19. Így lesz a válságból lehetőség: ezek az idősek lehetnek az új gazdasági irány legnagyobb nyertesei – Pénzcentrum, accessed November 4, 2025, https://www.penzcentrum.hu/nyugdij/20251104/igy-lesz-a-valsagbol-lehetoseg-ezek-az-idosek-lehetnek-az-uj-gazdasagi-irany-legnagyobb-nyertesei-1188080/amp
  20. A 4. Partium-konferencia programja – Partiumi Keresztény Egyetem, accessed November 4, 2025, https://partium.ro/hu/hirek/a-4-partium-konferencia-programja
  21. Nagyot drágult a kakaó – Portfolio.hu, accessed November 4, 2025, https://www.portfolio.hu/uzlet/20251103/nagyot-dragult-a-kakao-797258?amp
  22. Vasmű dunaújváros állás állás (Sürgősen!) – November 2025 – Jooble, accessed November 4, 2025, https://hu.jooble.org/%C3%A1ll%C3%A1s-vasm%C5%B1-duna%C3%BAjv%C3%A1ros-%C3%A1ll%C3%A1s
  23. Az egész ország megérzi, ha a Dunaferr bedől – Portfolio.hu, accessed November 4, 2025, https://www.portfolio.hu/krtk/20210120/az-egesz-orszag-megerzi-ha-a-dunaferr-bedol-465950
  24. Börtönből a biztosítási szektorba: Az ember a fontos, nem a jutalék – Hír TV, accessed November 4, 2025, https://hirtv.hu/ahirtvhirei/bortonbol-a-biztositasi-szektorba-az-ember-a-fontos-nem-a-jutalek-2603668
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